Buongiorno, mio padre è stato sottoposto ad ablazione transcatetere all'inizio di settembre per cura
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Buongiorno, mio padre è stato sottoposto ad ablazione transcatetere all'inizio di settembre per curare una fibrillazione atriale parossistica. Intervento che si ritiene riuscito, a detta dell'elettrofisiologo. A distanza di un mese permangono episodi aritmici, anche con una frequenza non indifferente (spesso a giorni alterni, per lo più nelle ore notturne). I battiti sono comunque bassi, ma il tutto risulta fastidioso. Il cardiologo sostiene che può essere del tutto normale, essendo comuni le recidive entro tre mesi dall'ablazione, anche con episodi così frequenti. E' corretto? Grazie.
Si è corretto. Dovrà aspettare ancora un po per capire se la procedura ha avuto successo.
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Dopo un’ablazione transcatetere per Fibrillazione Atriale parossistica è possibile che si verifichino saltuari episodi di aritmie. Occorre innanzitutto verificare che non si tratti di aritmie maligne (previa esecuzione di ECG din. Holter o installazione di Loop Recorder).
In caso negativo e se sintomatico, si possono correggere tali eventi con l’uso di un antiaritmico appropriato. Fondamentale è comunque la profilassi con NAO.
In caso negativo e se sintomatico, si possono correggere tali eventi con l’uso di un antiaritmico appropriato. Fondamentale è comunque la profilassi con NAO.
In effetti può essere tutto normale. Sarebbe opportuno effettuare un HolterECG 24h per verificare con esattezza l ' entità e il tipo delle aritmie e successivamente , se necessario, aggiustare le terapia antiaritmica.
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È vero. È opportuno valutare, se gli episodi sono invalidanti, di mantenere in questa fase una profilassi antiaritmica.
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