Buongiorno. Mio padre, dopo 40 anni di matrimonio in cui lui ha sempre fatto ciò che voleva lascian

25 risposte
Buongiorno.
Mio padre, dopo 40 anni di matrimonio in cui lui ha sempre fatto ciò che voleva lasciando spesso sola mia madre con me, ci ha confessato di avere un altra donna, molto più giovane di lui (ha la mia età) e di volersi vivere questa relazione. Tutto questo con atteggiamento vittimista e piagnistei infiniti. Al momento abita ancora in casa con mia mamma. Sottolineo che lei dipende completamente da lui economicamente perché ha sempre fatto la casalinga. Come posso reagire a questa cosa? Al momento sono molto delusa, so che non posso fidarmi di lui, forse lo sapevo già a causa delle sue continue mancanze e assenze, vorrei solo allontanarlo per sempre così non potrà più farmi del male.
Grazie a chi vorrà rispondermi
Cara utente,
Mi dispiace molto per la situazione dolorosa che sta vivendo. È normale provare delusione, rabbia e frustrazione quando si scoprono situazioni così destabilizzanti, soprattutto quando colpiscono le persone più care. In questi casi, i sentimenti di tradimento possono essere intensi e comprensibili, specialmente perché sembra che le dinamiche di relazione tra suo padre e sua madre siano state complesse già da tempo.

Per quanto riguarda la gestione delle sue emozioni, è importante ricordare che ha il diritto di sentirsi arrabbiata, delusa e persino di voler prendere le distanze da suo padre per proteggersi. Spesso, in situazioni come questa, l'equilibrio tra il bisogno di mettere dei confini e il desiderio di elaborare il dolore può essere difficile da trovare. Parlare apertamente con qualcuno di fiducia o un professionista può aiutarla a dare un senso a ciò che sta provando e a prendere decisioni consapevoli e rispettose di sé.

Per quanto riguarda sua madre, la sua dipendenza economica da suo padre complica ulteriormente la situazione. Potrebbe essere utile esplorare le possibili risorse di supporto a cui sua madre può accedere, sia dal punto di vista legale sia da quello pratico, in modo che possa ottenere l'indipendenza di cui ha bisogno. Potrebbe essere necessario coinvolgere un avvocato o un consulente legale per capire i suoi diritti e le eventuali azioni che potrebbe intraprendere.

Infine, prendere le distanze emotive o fisiche da suo padre è una scelta personale, ma qualunque decisione prenda, è importante ricordare di prendersi cura di sé stessa e di dare priorità al proprio benessere. Se desidera approfondire o esplorare ulteriori modalità di gestione emotiva, sono a disposizione per discuterne.

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Salve, la sua delusione è assolutamente comprensibile.
Non so se lei in questi anni si sia spesa per appianare la relazione fra i suoi genitori.
Qualora lo avesse fatto o anche in questo momento fosse nella posizione di dover tutelare sua madre, si ricordi che lei deve anche molta cura a se stessa.
Non può fare molto per la scelta di suo padre, ma può lasciarlo andare quanto basta per mettersi al sicuro dalle conseguenze peggiori di questo abbandono. Sua madre per la prima volta dovrà trovare risorse in se stessa.
Lasci che ciò accada, Non possiamo salvare gli altri, ma possiamo accompagnarli nel percorso di recupero stando prossimi pronti ad intervenire solo se strettamente necessario, questa è la premessa alla loro trasformazione.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, comprendo bene il suo stato d'animo, sul quale ritorno poi. Mi permetto di dirle alcune cose pratiche, che magari non sono necessarie, ma non si sa mai. Allontanare suo padre sì, non prima però di aver concordato le condizioni di mantenimento di sua madre, che essendo casalinga non ha reddito.le consiglio attraverso un avvocato e non tra voi, che non dà sufficiente garanzia. Per quanto riguarda il suo stato emotivo è importante che lei abbia una consulenza psicologica ai fini di valutare un sostegno psicologico. Sia per elaborare il rapporto con suo padre che per gestire quello con sua madre. Se lei da piccola ha fatto compagnia a sua madre nelle assenze del marito, questo non deve ora ritornare. Lei deve poter continuare la sua vita, pur ovviamente stando vicina affettivamente a sua madre. Scusi se sono stata diretta ma nel mio lavoro vedo molti figli che rimangono incastrati nella vita dei genitori.
Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Il dolore che vive è causato dalla sovrapposizione di più livelli: una delusione sulla sicurezza di base in quanto figlia (affidabilità paterna), una preoccupazione circa la fiducia che lei stessa può/potrà riporre in un uomo, una sofferenza empatica nei confronti della mamma. Sarà necessario elaborare tutti i piani di questa nuova realtà perchè possa reintegrarsi e accettare il cambiamento. Buona fortuna!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
è comprensibile che lei si senta delusa e confusa di fronte a questa situazione così complessa. Le emozioni che sta vivendo sono valide, soprattutto considerando il ruolo di suo padre nella sua vita e la dinamica familiare.
Innanzitutto, è importante riconoscere il suo diritto a provare queste emozioni, che possono includere rabbia, tristezza e senso di tradimento. La sua reazione di voler allontanare suo padre può essere una risposta naturale a un dolore profondo e a una delusione che ha accumulato nel tempo, ma sarebbe utile riflettere su alcuni aspetti:
-Le sue emozioni: Condividere come si sente con qualcuno di fiducia, come un professionista, può essere molto utile. Le permetterà di elaborare il dolore e la delusione.
-Lavorare sul trauma: Potrebbe essere utile considerare di lavorare su questo trauma per trovare un modo per affrontarlo.
-Si prenda cura di lei: In questo periodo di stress emotivo, si dedichi del tempo per lei. Faccia attività che le piacciono e che la aiutino a rilassarsi.

Ricordi che non è sola in questo percorso. È normale sentirsi sopraffatti e chiedersi quale sia la scelta giusta. Si prenda il tempo necessario per affrontare questa situazione, e non esiti a cercare supporto.

Se hai bisogno di parlare ulteriormente, sono qui per lei.
Dott.ssa Maria Grazia Salerno
Gentilissima, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. È comprensibile sentirsi delusa e ferita in un momento come questo. Quello che mi sento di dirle è che, per quanto la situazione possa essere dolorosa, è importante che metta al centro sé stessa e i suoi bisogni. Prendersi il tempo per riflettere su ciò che vuole davvero e su cosa la fa stare bene è fondamentale.

Il mio percorso di coaching potrebbe sostenerla in questa fase, aiutandola a mettere in ordine i pensieri, a rafforzare la sua autostima e a costruire una direzione che rispecchi davvero i suoi desideri, senza lasciarsi travolgere dalle circostanze.

Se lo desidera, può prenotare una prima consulenza gratuita. Sarà un'occasione per conoscerci e comprendere insieme come affrontare questo momento difficile nel modo migliore per lei.
Dott.ssa Sarah Catenacci
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Salve, mi dispiace molto per la situazione, sicuramente rivolgersi a un avvocato è il primo passo affinché i diritti suoi e di sua madre vengano garantiti dalla legge; per quanto riguarda gli aspetti psicologici voglio farla riflettere che si troverà ad elaborare “un lutto”, cioè la fine del matrimonio dei suoi genitori che ovviamente non dipende da lei e non può e non deve essere lei a gestire; inoltre sarà necessario riconoscere e riposizionare il suo ruolo e quello dei suoi genitori, dove lei deve rimanere nel ruolo di figlia e non prendersi la responsabilità dei suoi ma lasciarla a loro… Le consiglio vivamente di valutare di ricorrere a un sostegno psicologico perché fare da sola quanto accennavo prima non è facile, anche per evitare di riportare dinamiche disfunzionali apprese in famiglia nella sua vita di relazione…Resto a disposizione, un caro saluto
Carissima utente, prima di tutto desidero esprimere la mia piena solidarietà per la difficile situazione che sta affrontando. Scoprire che una figura così centrale nella sua vita abbia "tradito" la fiducia della sua famiglia è senza dubbio doloroso e sconvolgente. È comprensibile sentirsi delusi e feriti, soprattutto dopo aver vissuto a lungo con le mancanze di suo padre. In questo momento, potrebbe essere utile adottare un approccio che consideri sia le sue emozioni che quelle di sua madre. La dipendenza economica di quest'ultima complica ulteriormente la situazione, e potrebbe essere necessario esplorare insieme a lei delle opzioni per la sua autonomia. Le consiglio di considerare l’idea di stabilire dei confini chiari con suo padre, se sente che questo possa aiutarla a proteggersi emotivamente. Potrebbe essere un passo necessario per recuperare la serenità e affrontare la situazione con maggiore lucidità. Ricordi che le sue emozioni sono valide e che ha il diritto di prendersi cura di sé in questo momento difficile. Se ha bisogno di supporto, non esiti a rivolgersi a qualcuno di fiducia o a un professionista che possa aiutarla a gestire questa situazione complessa. Un caro saluto
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi una situazione così delicata e dolorosa. È comprensibile sentirsi delusi e confusi di fronte a una rivelazione così sconvolgente, specialmente quando si tratta di una figura così centrale nella vita come un genitore.

La sua reazione è assolutamente valida. Le scelte di suo padre e il modo in cui ha gestito la sua vita familiare possono aver minato la fiducia che aveva in lui, e non è facile affrontare la realtà di una relazione che sembra compromettere la stabilità della sua famiglia. È normale provare una varietà di emozioni in questo momento, dalla delusione alla rabbia, fino a una sensazione di impotenza.

È importante anche considerare il benessere di sua madre, che si trova in una situazione vulnerabile, soprattutto se dipende economicamente da lui. Potrebbe essere utile esplorare come potrebbe sostenerla nel prendere decisioni che le consentano di riacquistare autonomia. Parlarne con lei, se possibile, potrebbe aiutarla a sentirsi meno sola e a valutare le opzioni a sua disposizione.

Per quanto riguarda suo padre, se sente il bisogno di stabilire dei confini, è legittimo. Allontanarlo potrebbe essere una risposta per proteggere se stessa dal dolore e dalla manipolazione emotiva. Tuttavia, le consiglio di riflettere su come vorrebbe gestire la situazione nel lungo termine. Stabilire dei limiti chiari potrebbe aiutarla a sentirsi più sicura e a preservare la sua serenità.

In questo periodo, cercare un supporto esterno, che sia attraverso amici fidati o un professionista, potrebbe rivelarsi prezioso. Avere uno spazio in cui elaborare le sue emozioni e riflessioni può facilitarle il processo di comprensione e accettazione di quanto sta accadendo.

Non esiti a prendersi il tempo necessario per riflettere su ciò che è meglio per lei e per sua madre. Questo è un momento di grande cambiamento, e trovare il modo per affrontarlo può richiedere pazienza e attenzione verso se stessa. Se desidera approfondire ulteriormente questi temi, io resto a sua disposizione per ascoltarla. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Salve, la situazione è di quelle ingarbugliate e bisognerebbe sapere la sua età.

Detto ciò mi pare chiaro che suo Padre stia attraversando una profonda crisi di cui è poco consapevole.
Ma ovviamente dobbiamo pensare prima di tutto a lei e penso che due cose dovrebbe prenderle come un punto fermo.

La prima è che lei può far poco per convincere o cambiare i suoi genitori. Nel bene e nel male. Questo per dire che deve pensare a se stessa alle sue cose e al suo futuro.

La seconda riguarda il rapporto con suo Padre. Ovviamente lei lo vede come un "carnefice" e pensando che la cosa migliore sia rompere tutti i ponti sia la strada migliore. A breve termine sicuramente sì, ma purtroppo o per fortuna, i rapporti di "sangue" sono legami molto stretti e nel romperli si paga un costo emotivo troppo alto.
Nel limite del possibile (ovviamente ho pochi elementi) se lei riuscisse a mantenere una qualche forma di rapporto con suo Padre eviterà di soffrire oltre quello che già sta soffrendo.
Buongiorno il dolore e la sofferenza che sta vivendo in questo momento sarà sicuramente molto intensa. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per riuscire insieme ad elaborare questa separazione e a non far emergere sensi di colpa. Se vuole sono a sua disposizione . Buona giornata
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Buongiorno,
mi pare di capire che tuo padre ha già preso una decisione. La situazione ora è da regolare dal punto di vista giuridico, affinchè tua madre possa ricevere le tutele necessarie, e semmai esser aiutata ad affrontare questa nuova strada della vita che le si sta presentando. Ovviamente l'età di tua madre, il suo livello di scolarizzazione e l'eventuale rete di relazioni amicali e parentali possono fare la differenza, in tal caso, quindi va valutato il tutto opportunamente. Dal canto tuo tu puoi sostenere ed offrire il tuo conforto ma non puoi sostituirti a loro, anche perchè qui quel che è in gioco è la loro relazione di coniugi, non quella genitoriale, quella con te in quanto figlia. Andrebbe chiarita anche la tua età e quel che ora stai facendo nella tua vita per vedere che puoi attivare in questo momento.
Se vuoi un consulto, puoi contattarmi.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marzia Sellini
Gentile utente, immagino sia una situazione di sofferenza e disagio quella che state vivendo in questo momento lei e il suo nucleo familiare. Sembra che ci sia davvero poco margine di uscita, anche perché la sua mamma racconta essere non dipendente da un punto di vista economico. Bisognerebbe chiedersi come mai il papà proprio in questo momento decide di confessare di avere un amante che lei ipotizza ci sia già da tempo e forse anche la mamma sapeva. Il consiglio che le posso dare è iniziare un percorso di psicoterapia a capire lei che ruolo potrebbe avere in questo momento all' interno del suo nucleo famigliare e come lei potrebbe riuscire a separarsi, viste le difficoltà che andrà incontro anche la mamma. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buongiorno, comprendo la sofferenza che questa situazione può causarle. Ed è altrettanto comprensibile sentirsi delusa e avere il desiderio di allontanarsi da suo padre. E' molto importante che comprenda che lei è responsabile esclusivamente verso se stessa, ha lei il controllo della sua vita, e se il suo obiettivo è quello di allontanarsi allora è utile capire che cosa la ostacoli. Possono essere ostacoli di ordine pratico (esempio: non può mantenersi da sola?), derivare da un blocco psicologico (esempio: si sente in colpa nei confronti di sua madre?), o altri ancora...Di tutto ciò è utile discuterne con un professionista, in modo tale da far luce sulle sue reali difficoltà e capire come affrontarle. Non possiamo cambiare i comportamenti e le scelte degli altri, ma possiamo agire sui nostri. Sarà molto utile fare, insieme ad un professionista, un lavoro su se stessa, sull'incentivare la propria autonomia e individuazione. Dr.ssa Laura Raco
Cara utente, è comprensibile e condivisibile il suo disorientamento e la sua sofferenza in una situazione come questa, in cui lei si ritrova a scoprire che molte delle certezze su cui ha costruito la sua vita, e con le quali è diventata adulta, in realtà non avevano la solidità che attribuiva loro. Mi sembra di leggere nelle sue parole, oltre che lo stupore e la disillusione, una legittima rabbia e un senso di disvalore per suo padre e per la sua modalità infantile di affrontare la situazione, fatta di vittimismi e piagnistei. Immagino come si senta anche tradita in quanto figlia, alla quale è stata tenuta nascosta una cosa così significativa, per di più con una persona che ha proprio l’età che ha lei, con le tante implicazioni che questo comporta a livello di percezione e considerazione di sé e in termini di relazione con suo padre. Infine, si percepisce il senso di vicinanza e il desiderio di protezione verso sua mamma che lei vede come la parte debole della vicenda sotto tutti i punti di vista, anche economico.
In questa situazione così difficile per lei, la invito a farsi affiancare da un professionista che la aiuti ad esprimere le sue tante emozioni in relazione all’accaduto e alle persone coinvolte, e che, attraverso un lavoro su di sé, la supporti nel mettersi in contatto con quella parte di lei che un po’ “sapeva”, quella sua parte interna che per tante motivazioni (il quieto vivere familiare, la protezione del rapporto di coppia, la salvaguardia di chi lei percepiva come troppo debole, o chissà che altro) non è riuscita ad ascoltare.
Se le posso dare un consiglio, benché lei la consideri la figura più debole e bisognosa d’aiuto in questa vicenda, cerchi di sostenere sua mamma in questo momento difficile ma senza sostituirsi a lei e la aiuti piuttosto a trovare dentro di sé le risorse per provare a uscire da sola dalla situazione o comunque per fare i primi passi in questa direzione. A questo scopo anche sua mamma necessiterebbe senz’altro dell’aiuto di un professionista che la accolga e le consenta di riflettere su di sé, e in particolare sul ruolo e sul valore che ha sentito di rivestire all’interno della coppia.
Le invio un caro saluto e rimango a disposizione. Dott.ssa Alessandra Mascellani
Buongiorno,
grazie per la condivisione sincera e aperta della sua esperienza, che comprendo possa essere per lei fonte di grande dolore e conflitto interiore. La situazione che sta vivendo tocca profondamente le dinamiche familiari e la sua percezione delle relazioni affettive, specialmente con una figura genitoriale così centrale come quella di suo padre.
Il padre è una figura che simbolicamente rappresenta l'autorità e la legge all'interno della struttura familiare.
La presa di coscienza di questo tradimento contribuiscono certamente a mettere in crisi la funzione paterna come pilastro dell'ordine simbolico nella sua vita.
I sentimenti di delusione e sfiducia che descrive sono comprensibili, dato che sembrano essere riflessi in un legame affettivo di riferimento, che invece ha deluso.
La figura paterna invece di essere fonte di stabilità e di guida ha scatenato in Lei un senso di smarrimento e di rottura delle aspettative e della fiducia.
La sua reazione di voler allontanare suo padre può essere vista come un tentativo di protezione da ulteriori ferite emotive, ma è importante riconoscere anche il desiderio inconscio di ristabilire un ordine simbolico e di trovare una nuova prospettiva di autonomia emotiva e comunicativa.
Per rispondere alla sua domanda su come reagire, potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti in uno spazio di analisi, dove potrà lavorare sulla riformulazione della sua posizione soggettiva rispetto a suo padre e alla sua storia familiare. Questo percorso potrebbe aiutarla a trovare una modalità per elaborare la delusione e costruire una narrazione che le consenta di andare avanti, integrando il dolore in modo che non definisca più il suo presente e futuro emotivo.
Le sono vicino in questo momento complesso e rimango a disposizione per ulteriori riflessioni o se desiderasse un confronto più approfondito.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Lanocita
Salve. A mio parere, lei sta già reagendo, e non c'è una reazione sbagliata o giusta a riguardo. Se lei si sente delusa o sfiduciata, va bene che si senta in tal senso. Il focus, a mio parere, dovrebbe essere sul come si vuole affrontare vostro padre da qui in avanti e, a mio parere, un chiarimento con lui potrebbe essere di aiuto, spiegandogli anche come si sente e perché. Non si tratta di un argomento semplice, perché c'è di mezzo il rapporto con suo padre, ed anche con sua madre, pertanto la invito ad avere una certa cautela, senza però negare ciò che sente che deve essere il centro della questione.
Se volesse ulteriore supposto, sono a disposizione, anche con consulenza online.
Dott. Valeri
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Gentile utente, prima di tutto grazie per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo il disagio che ti crea la situazione che stai vivendo. Non è sicuramente facile confrontarsi con qualcosa come l'incrinarsi della propria famiglia e un padre di cui non senti di poterti fidare. Darti una risposta definita alla tua domanda mi è impossibile, giacché dovrei conoscerti prima più a fondo. Certo è che ci sono modi più o meno funzionali per rispondere alle sfide che la vita ci mette di fronte. Il punto migliore da cui partire consiste nel domandarsi: cosa voglio io e cosa posso fare in questa situazione? Senza una visione chiara di ciò che si vuole e cosa si è in potere di fare in relazione alla realtà oggettiva della situazione, intraprendere un efficace corso di azione è impossibile. Inoltre, a volte, accettare la situazione è tutto ciò che possiamo fare, e sviluppare strategie per convivere con essa è l'unico potere di cui ci troviamo a disporre, Spero di averti dato una risposta utile e rimango a disposizione se desideri pormi ulteriori domande o prenotare un primo colloquio gratuito. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Caro utente, grazie innanzitutto per aver condiviso la sua sofferenza. È del tutto comprensibile che la situazione che sta vivendo in casa l' abbia confusa. Le suggerisco di iniziare in percorso terapeutico per elaborare e approfondire le sue emozioni rispetto quello che sta vivendo. Saluti, dr.ssa Melodia
Buongiorno,
Per quanto riguarda il come comportarsi dovrà essere lei a sceglierlo. Se poi la questione genera il lei un senso di irrequietezza o malessere potrebbe valutare l'opportunità di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Dott. Marco Cenci
Buonasera gentile Utente, la situazione che sta affrontando è certamente molto dolorosa e complessa. Comprendere che una figura così centrale come quella di un genitore abbia tradito la fiducia, non solo verso sua madre, ma anche verso di lei, può generare sentimenti di delusione, rabbia e desiderio di allontanamento. È assolutamente comprensibile che lei si senta ferita e tradita, specialmente di fronte a un comportamento che appare egoista e poco rispettoso delle esigenze familiari.

In questo momento, è importante dare spazio ai suoi sentimenti, accettando che la rabbia e la delusione che sta provando sono reazioni normali e legittime. Tuttavia, prima di prendere decisioni drastiche come allontanarsi per sempre da suo padre, potrebbe essere utile prendersi del tempo per riflettere su cosa sia meglio per il suo benessere emotivo. Potrebbe considerare se ci siano ancora aspetti della relazione con lui che sente di voler mantenere, anche se in una forma diversa.

Riguardo a sua madre, la situazione di dipendenza economica aggiunge ulteriore complessità. Potrebbe essere importante che lei, insieme a sua madre, valuti eventuali supporti legali o finanziari per garantirle una maggiore indipendenza. Questo potrebbe aiutarla a sentirsi meno vincolata e più libera di prendere decisioni che tutelino sia il suo benessere che quello di sua madre.

Infine, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico, se non lo ha già fatto, per elaborare al meglio le emozioni legate a questa situazione e trovare le risposte giuste per sé stessa. A volte, l’allontanamento emotivo o fisico è una scelta protettiva, ma prendere una decisione con chiarezza e consapevolezza può evitare che diventi una scelta fatta solo sull’onda della sofferenza.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno. La situazione che stai vivendo è sicuramente complessa e dolorosa. È comprensibile sentirsi delusi e arrabbiati, soprattutto quando si scoprono tradimenti e comportamenti egoistici da parte di una figura così importante come un genitore.
Tuttavia possono essere utili alcune riflessioni e suggerimenti su come potresti affrontare questa situazione.
Riconosci per esempio le tue emozioni: È normale provare una vasta gamma di emozioni in questo momento, dalla rabbia alla tristezza, dalla confusione alla delusione. Dare spazio a questi sentimenti è fondamentale per il tuo processo di elaborazione.
La situazione economica di tua madre rende il tutto ancora più complicato. Potrebbe essere utile supportarla emotivamente e incoraggiarla a esplorare le sue opzioni, come cercare assistenza legale o professionale per affrontare la situazione.
Se ritieni che continuare ad avere un rapporto con tuo padre non sia salutare per te, è importante stabilire dei confini chiari. Potresti decidere di limitare i contatti o di interromperli completamente fino a quando non ti sentirai pronta a riaprire un dialogo.
Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o un terapeuta per affrontare le tue emozioni e ricevere supporto in questo momento difficile. Una figura professionale può offrirti strumenti e strategie per gestire la situazione.
Prenditi cura di te stessa. Non dimenticare di dedicare del tempo a te stessa. Trova attività che ti aiutino a rilassarti e a ritrovare il tuo equilibrio, che sia attraverso hobby, sport, meditazione o semplicemente trascorrendo del tempo con amici.
Anche se il presente è difficile, cerca di concentrarti su ciò che desideri per il tuo futuro e quello di tua madre. Immaginare un futuro positivo può aiutarti a trovare la motivazione per affrontare questa situazione.
Ricorda che non sei sola e che ci sono risorse e persone che possono supportarti. Affrontare il tradimento di un genitore è un percorso difficile, ma con il giusto sostegno e le giuste strategie, puoi trovare la forza per andare avanti.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto
Dott. Michele Basigli
Gentile utente, potrebbe essere utile, intraprendere un percorso di supporto psicologico, per esplorare gli aspetti emotivi di ciò che ha raccontato.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno.
La rabbia di cui lei tra le righe ci parla ha diritto di essere espressa e compresa. Ma anche lei ha il dovere verso se stessa di dare un nome più preciso a questa rabbia, di approfondire.
Le propongo un colloquio online per provare ad orientarsi.

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