Buongiorno mio marito anni 50 spesso irascibile e nervoso, ex fumatore ha smesso diversi anni fa. Su

19 risposte
Buongiorno mio marito anni 50 spesso irascibile e nervoso, ex fumatore ha smesso diversi anni fa. Suoi familiari zii dipendenti fumo ed alcool. Dopo la dipendenza dal fumo ha iniziato dipendenza da alimenti dolci anche se in maniera moderata. Ho notato ultimamente che gioca diverse schedine alla settimana anche se in maniera moderata. Vorrei chiedere se ci sono i presupposti per un eventuale problema di naturopatia. Nel caso come posso aiutarlo? Vi ringrazio per il lavoro che eseguire. Cordialmente Beatrice
Gentile Beatrice,
Non ho capito bene la natura del suo dubbio, ci sta chiedendo se c’è un problema di Ludopatia in suo marito? Non è facile definire un comportamento dipendente in assenza della persona interessata, perché mancano informazioni rispetto la frequenza del comportamento, l’intensità in termini quantitativi, e se è possibile per lui astenersi e con quali conseguenze. Parli a suo marito con franchezza della sua preoccupazione e colga se trova riscontro in lui; in caso affermativo sarà pensabile intervenire sul piano psicologico, con suo marito rispetto al comprendere cosa generi e alimenti quel comportamento, e parallelamente con lei moglie per aiutarla ad approcciarsi nel giusto modo a quella che è sempre una sfida molto delicata. Un caro saluto

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Salve. Penso anch'io che forse parla di ludopatia.
Parla di suo marito e sul come aiutarlo.
La cosa fondamentale è cercare di avere un dialogo e un confronto dove si possa parlare serenamente. Se suo marito vuole essere aiutato può consigliargli un percorso di psicoterapia ma se non accetta non può costringerlo.
Ma può fare lei qualcosa per sé, per affrontare la difficoltà che il modo di essere di suo marito le provoca, un percorso psicoterapeutico dove possa avere un suo spazio di sostegno. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Gent.ma Beatrice, è impossibile effettuare una classificazione delle problematiche di suo marito visti i pochi dati a disposizione. Sarebbe consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato nell'ambito delle dipendenze patologiche o ad un servizio pubblico, territoriale, che si occupa di dipendenze patologiche. Cordialmente.
Buonasera Beatrice, oltre ad aprire un dialogo con suo marito sull'argomento le consiglio di considerare l'opportunità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto nell'ambito delle dipendenze patologiche o di rivolgersi ad un servizio territoriale (SERT o SERD). Consideri anche che i dati della letteratura ci dicono che in questa epoca pandemica il gioco d'azzardo è in continua crescita, le consiglio quindi di seguire la sua preoccupazione e rivolgersi ad un professionista che possa fornirvi chiare indicazioni. Un saluto, Viviana Lisetti.
Gentile signora, in questi casi è bene instaurare un dialogo, tranquillo e non colpevolizzante, con suo marito; ciò per far comprendere l'opportunità di rivolgersi a un professionista psicoterapeuta per fare i conti con un tipo di problematica che non va mai minimizzata e/o trascurata.
Cara signora, credo che innanzitutto sia necessario fare chiarezza: la dipendenza da gioco viene definita con il nome "ludopatia", esistono poi altre forme di dipendenza come da alcol o disturbi alimentari come abbufate ecc.
Tutti possono essere dei disturbi di controllo degli impulsi da valutare comunque con uno psicoterapeuta.
Provi ad un instaurare un dialogo sereno e tranquillo con suo marito ed esponga le sue preoccupazioni e il suo intento di vederlo sereno per se stesso e per la coppia.
Le auguro il meglio
dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Salve, può confrontarsi con suo marito e consigliargli eventualmente di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve signora, è difficle capire se suo marito ha una ludopatia dai pochi elementi che lei ci racconta , è importante confrontarsi con lui in maniera serena e eventualmente iniziare un percorso di psicoterapia
cordiali saluti
dott.ssa Marina Pisetzky
Gentile signora, credo sia importante per lei parlare in modo sincero con suo marito, esprimendogli la sua preoccupazione. Gli potrebbe proporre di fare un percorso terapeutico nel caso suo marito ne sentisse la necessità. Se non fosse interessato , può chiedere lei una consulenza e provare a spiegare nel dettaglio ad un'eventuale professionista la situazione, per capire se c'è un reale rischio di comportamento ludopatico non riconosciuto.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Gentile utente di mio dottore,
non è facile parlare di comportamento disfunzionale dalle poche informazioni che ha fornito in questa sede.
Ad una prima impressione sembrerebbe uno spostamento da una dipendenza ad un altra ma come già le dicevo, bisogna fare molta attenzione a parlare di dipendenza dal concedersi qualche dolce in più.
Lei stessa infatti riconosce il carattere moderato di certi comportamenti.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buongiorno a lei, dalle informazioni scarne che ci riferisce è difficile comprendere se la tendenza di suo marito a mangiare, fumare, giocare sia nei limiti della norma, seppure ad un livello alto di soglia, oppure se si tratti di una vera e propria dipendenza patologica. Mi spiego: vi sono numerose persone che "usano" cibo o fumo o gioco come mezzi per sfogare stati ansiosi o preoccupazioni, ma non significa cha abbiano una psicopatologia. Un comportamento dipendente infatti implica sia la ripetizione dell'atto, sia uno stato di sofferenza e di tensione psichica costante tra un comportamento dipendente e quello successivo. Le consiglierei di parlarne apertamente con suo marito, e solo se valutate che vi sia un comportamento psicopatologico di muoversi per cercare un professionista esperto in dipendenze. Saluti, Dott.ssa Margherita Maggioni.
Utili sono i corsi di auto-aiuto e automutuoaiuto per vari tipi di dipendenze ad alcuni dei quali potrebbe partecipare anche lei come co-dipendente. Auguri
Cara utente,
parli con suo marito e provi a comunicargli che è sinceramente preoccupata per quello che sta accadendo.
Magari insieme potete arrivare a un confronto e potrebbe prendere in considerazione l'idea di farsi aiutare da un* professionista.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Buongiorno, se il problema fosse "ludopatia", tenga conto che si può rivolgere al Serd, che si occupa di trattare queste dipendenze e dove può ricevere anche Lei supporto psicologico. Cordiali saluti Dr.ssa Claudia Sposini
Gentile utente le consiglio di intraprendere un dialogo con suo marito aperto al confronto senza dare giudizi ma parlando tranquillamente. In base agli elementi da lei forniti , sono pochi per poter dire se suo marito soffre di una dipendenza . Le consiglio dopo aver parlato con suo marito di intraprendere se lui è d'accordo un percorso psicoterapeutico dal quale troverà sicuramente giovamento. Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione. Cordiali saluti
Gentile Beatrice, secondo me dovrebbe partire innanzitutto dal rapporto tra lei e suo marito e quindi cercare con lui un dialogo sincero e costruttivo. Se poi lui dovesse esprimere un bisogno di aiuto o lei dovesse ritenere la situazione grave, a quel punto potrete chiedere ad un professionista di sostenervi.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentilissima,

Io le.consiglierei una prima visita per questo problema di abuso e dipendenza. Dipende anche da come vive tutto ciò duo marito, che è l'unico che può vivere la cosa co.e un reale problema.

Se invece questo è un problema più suo che del marito le consiglierei una consulenza per terapia di coppia.

Rimango a disposizione qualora volesse prenotare una visita, sia sua che del marito, o in coppia.

Saluti

Dptt.ssa Martina Conti
Gentilissima, provi a parlarne apertamente con suo marito della sua preoccupazione, attraverso il dialogo e il confronto può aiutarlo ad acquisire maggiore consapevolezza delle dinamiche comportamentali messe in atto e potete valutare insieme l'idea di contattare uno psicoterapeuta specializzato nell'ambito delle dipendenze.
Resto a disposizione, un cordiale saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

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