Buongiorno mio figlio di 8 anni ha cominciato ad essere aggressivo, scatti di rabbia , si offende pe
44
risposte
Buongiorno mio figlio di 8 anni ha cominciato ad essere aggressivo, scatti di rabbia , si offende per tutto, sembra in continua sfida con noi genitori, ci offende e picchia (piu la mamma). A scuola sembra tutto un altro bambino, ascolta e aiuta i compagni. Non sappiamo più come fare... qualche consiglio?
Gentile Utente, la rabbia è un canale espressivo del bambino, sta provando a comunicare qualcosa per la quale ancora non possiede strumenti e parole adeguate. La rabbia va contestualizzata alle situazioni in cui si genera, e se a scuola non compare significa che ha a che fare in qualche modo con la relazione con voi genitori. Ogni genitore giurerebbe di far tutto con il solo scopo di aiutare i propri figlii, ma ci sono comportamenti che i bambini vivono e significano comunque in modo negativo. E li nascono i contrasti. E' proprio nella natura della relazione genitori-figli. Contattate un/una psicoterapeuta in modo tale da inquadrare il problema e comprenderne i dettagli. Un caro saluto
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Salve, Mi dispiace molto per la situazione perché posso comprendere il disagio che sperimenta il bambino e la preoccupazione di voi genitori. Ritengo importante che voi possiate richiedere un consulto psicologico per esplorare la situazione con ulteriori dettagli e soprattutto per cercare di dare un significato a queste manifestazioni rabbiose,
evidentemente sintomo di disagio.
Accade di frequente infatti che quando un bambino sta attraversando un periodo difficile possano verificarsi situazioni di questo tipo appunto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
evidentemente sintomo di disagio.
Accade di frequente infatti che quando un bambino sta attraversando un periodo difficile possano verificarsi situazioni di questo tipo appunto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Gentile Utente, comprendo la difficoltà che sta vivendo con suo figlio. Probabilmente sta attraversando un periodo difficile e il suo modo per manifestarlo è l'aggressività.
Le consiglio di contattare uno psicologo per inquadrare meglio la situazione di suo figlio e in caso fosse necessario, intraprendere un percorso di supporto alla genitorialità per gestire al meglio i comportamenti problematici che si presentano a casa nel rapporto con voi.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Le consiglio di contattare uno psicologo per inquadrare meglio la situazione di suo figlio e in caso fosse necessario, intraprendere un percorso di supporto alla genitorialità per gestire al meglio i comportamenti problematici che si presentano a casa nel rapporto con voi.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Caro genitore, la rabbia come qualsiasi emozioni che noi proviamo è l'espressione di uno stato interno. Suo figlio sta cercando a suo modo di dire a voi genitori che sta accadendo qualcosa dentro di lui che gli genera sofferenza. Un supporto genitoriale potrebbe aiutarvi a mettere a fuoco cosa accade all'interno del vostro sistema familiare.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno caro utente, l'aggressività è indice sicuramente di un qualche cambiamento interiore che vostro figlio sta cercando di comunicarvi. Molto probabilmente a contatto con i suoi coetanei il bambino potrebbe sentirsi ascoltato e reciprocamente compreso. Mentre invece potrebbe vedere in voi genitori due figure autoritarie, recependovi superiori a lui in qualche modo. Potrebbe essere molto importante verificare i metodi educativi utilizzando delle strategie che possano aiutare in primis il bambino e poi voi genitori.
Rimango a vostra disposizione online per un consulto familiare.
Dott.ssa Erika Santini
Rimango a vostra disposizione online per un consulto familiare.
Dott.ssa Erika Santini
Buongiorno. Sembra che suo figlio stia esprimendo un'acuto conflitto interiore attraverso l'azione e i gesti, non riuscendo a rappresentarlo a parole. Dopotutto per un bambino è molto penoso arrivare ad essere aggressivo verso un genitore, specie la mamma, che pure è la persone che più ama. Le consiglio di cogliere questo comportamento come una richiesta di aiuto, il segno di una impasse alla quale non riesce a venire a capo, e pertanto di esprimere a lui la sua e vostra sentita preoccupazione e rivolgervi ad uno psicoterapeuta infantile. le auguro il meglio, un saluto
Gent.ma, riconosco la fatica e la frustrazione per questa situazione. Sembra che l’ambiente scolastico abbia delle caratteristiche che permettono a suo figlio di agire relazioni costruttive e accoglienti. In famiglia sembra esprimere altre istanze forti di sfida, rabbia, opposizione. Possono esserci molte motivazioni, importanti da esplorare. Pur comprendendo quanto sia faticoso uno sforzo utile è osservare il comportamento: da quanto si manifesta, se è accaduto qualcosa in quel periodo, se ci sono condizioni che aumentano la sua intensità, persone (fratelli, zii, nonni, …) la cui presenza sembra modificare il comportamento, … senza ricercare da subito cause, ma con apertura e curiosità. Un comportamento “difficile” è spesso la manifestazione di emozioni “difficili” per il bambino.
Vi consiglio di cercare una consulenza di sostegno alla genitorialità, che è un prezioso passaggio di crescita per la famiglia. Permette di ricevere ascolto nei momenti di fatica e frustrazione familiare, aiuta ad osservare quello che nella routine della vita quotidiana resta in ombra e offre utili indicazioni specifiche. Una ricetta valida per tutte le famiglie non c’è.
Vi ricordo che in genere nelle scuole è presente uno psicologo che può essere il primo riferimento gratuito cui rivolgersi. Se così non fosse vi consiglio di individuare uno/a psicologo/a che offre “sostegno alla genitorialità” che saprà valutare con voi il tipo di percorso più adatto.
Un buon proseguimento.
Vi consiglio di cercare una consulenza di sostegno alla genitorialità, che è un prezioso passaggio di crescita per la famiglia. Permette di ricevere ascolto nei momenti di fatica e frustrazione familiare, aiuta ad osservare quello che nella routine della vita quotidiana resta in ombra e offre utili indicazioni specifiche. Una ricetta valida per tutte le famiglie non c’è.
Vi ricordo che in genere nelle scuole è presente uno psicologo che può essere il primo riferimento gratuito cui rivolgersi. Se così non fosse vi consiglio di individuare uno/a psicologo/a che offre “sostegno alla genitorialità” che saprà valutare con voi il tipo di percorso più adatto.
Un buon proseguimento.
Buongiorno, certamente suo figlio sta esprimendo una qualche difficoltà attraverso la sua rabbia. Sarebbe necessario indagare con attenzione il periodo che sta attraversando. Per fare ciò, servirebbe l'aiuto dei genitori e degli eventuali fratelli. Consiglio vivamente di fare degli incontri familiari per esplorare con l'aiuto di tutti cosa stia accadendo.
Resto a disposizione per un consulto.
Un saluto,
Dott.ssa Antonelli Incalzi
Resto a disposizione per un consulto.
Un saluto,
Dott.ssa Antonelli Incalzi
Buongiorno, vostro figlio sta cercando di comunicarvi qualcosa come può.
Mi verrebbe da chiedere se è successo qualcosa di particolare in famiglia, da quanto tempo si manifesta questa rabbia, se ci sono fratelli o sorelle. Molto bene che vi siate confrontati con le maestre per appurare che a scuola questo non avviene. E' importante approfondire, con l'aiuto di un professionista, il periodo che sta attraversando e farvi accompagnare affinché possiate trovare delle parole per le emozioni che sente. Dott.ssa Angela Ricucci
Mi verrebbe da chiedere se è successo qualcosa di particolare in famiglia, da quanto tempo si manifesta questa rabbia, se ci sono fratelli o sorelle. Molto bene che vi siate confrontati con le maestre per appurare che a scuola questo non avviene. E' importante approfondire, con l'aiuto di un professionista, il periodo che sta attraversando e farvi accompagnare affinché possiate trovare delle parole per le emozioni che sente. Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione e comprendo il disagio che sperimenta il vostro bambino e la preoccupazione di voi genitori. Sarebbe importante che voi possiate richiedere un consulto psicologico per comprendere la situazione nel dettaglio e soprattutto per cercare capire la funzione di queste manifestazioni rabbiose di vostro figlio.
Un comportamento “difficile”, come quello che descrive, è spesso la manifestazione di emozioni “difficili”, che il bambino non sa o fatica a gestire. Vi consiglio di cercare una consulenza di sostegno alla genitorialità, che vi permetterà di ricevere ascolto in questo momento di fatica e vi aiuterà ad osservare quello che nella routine della vita quotidiana causa e mantiene questo comportamento. Inoltre, potrete trovare insieme al professionista strategie specifiche e "su misura" per voi. Resto a disposizione, anche online. Un saluto, dott.ssa Francesca Facetti
Un comportamento “difficile”, come quello che descrive, è spesso la manifestazione di emozioni “difficili”, che il bambino non sa o fatica a gestire. Vi consiglio di cercare una consulenza di sostegno alla genitorialità, che vi permetterà di ricevere ascolto in questo momento di fatica e vi aiuterà ad osservare quello che nella routine della vita quotidiana causa e mantiene questo comportamento. Inoltre, potrete trovare insieme al professionista strategie specifiche e "su misura" per voi. Resto a disposizione, anche online. Un saluto, dott.ssa Francesca Facetti
Consiglio spassionato: Smettete di essere iperprotettivi e di dargli infinite attenzione, indipendentemente da quello che fa.
Sarebbe davvero il caso di fare un breve percorso psicologico con voi per darvi gli strumenti per agire nel modo corretto.
Il comportamento di vostro figlio p conseguenza diretta del vostro.
Rifletteteci!
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Sarebbe davvero il caso di fare un breve percorso psicologico con voi per darvi gli strumenti per agire nel modo corretto.
Il comportamento di vostro figlio p conseguenza diretta del vostro.
Rifletteteci!
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve, è importante che lei richieda un consulto psicologico per suo figlio. Non è raro che un bambino esprimi un disagio con l’aggressività. È fondamentale individuare le dinamiche domestiche che determinano questo comportamento, il significato che tali situazioni rivestono per il bambino e quali sono i fattori che contribuiscono al suo mantenimento.
Buongiorno, per approfondire cosa sta accandedo sarà utile coinvolgere l'intera famiglia in un percorso, con colloqui separati e congiunti tra voi e vostro figlio, pertanto vi invito a rivolgervi a un professionista specializzato in terapia familiare. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Caro genitore, rabbia e aggressività possono rappresentare un forte strumento comunicativo per il bambino che, in virtù della sua età, non sempre possiede le parole giuste e gli strumenti per capire a pieno quello che sta accadendo in lui. Comprendo che per un genitore possa essere molto faticoso doversi interfacciare con un'emozione tanto forte e travolgente. Un professionista potrebbe fornire uno spazio, sia per voi genitori sia per il bambino, per pensare insieme e dare respiro a ciò che sta accadendo. Cordialmente, dott.ssa Erika Cazzini
Gentile utente,
comprendo la sua difficile situazione. Quello che mi sento di dirle è di contattare uno specialista per accompagnarla in un percorso di sostegno psicologico. Anche la scuola gioca un ruolo fondamentale nella quotidianità di suo figlio, è importante fare un colloquio anche con gli insegnanti.
Spero di averla aiutata.
Saluti.
comprendo la sua difficile situazione. Quello che mi sento di dirle è di contattare uno specialista per accompagnarla in un percorso di sostegno psicologico. Anche la scuola gioca un ruolo fondamentale nella quotidianità di suo figlio, è importante fare un colloquio anche con gli insegnanti.
Spero di averla aiutata.
Saluti.
Gentile utente, buon giorno. Capisco che sia molto difficile per lei riuscire a vivere e a comprendere il disagio di suo figlio, dal momento che questo non possiede sufficienti strumenti per verbalizzarlo. Sicuramente sarebbe maggiormente aiutata se poteste (entrambi voi genitori) parlare con un professionista per inquadrare meglio la questione. Spesso i disagi dei bambini possono essere meglio compresi guardando la famiglia in cui crescono. Nella speranza di esserle stato utile le auguro il meglio. Cordialmente, DR
Buongiorno. Comprendo che possa essere una situazione delicata e faticosa per voi genitori. Potrebbe essere d’aiuto approfondire la situazione con uno psicologo dell’età evolutiva. È importante non sottovalutare ciò che i più piccoli cercano di dirci attraverso i loro agiti e le fatiche che possono celarsi dietro determinati comportamenti.
Gentile utente è necessario approfondire cosa c’è alla base della rabbia. Le consiglio di prenotare un colloquio psicologico.
Un saluto
Dott.ssa Florianna Dattolo
Un saluto
Dott.ssa Florianna Dattolo
Buongiorno, La situazione che descrive sembra comportare un disagio a diversi livelli, sia nel vostro bambino, sia in voi come genitori sia nel rapporto di entrambi con la scuola. Può essere utile a questo punto lavorare su due fronti, cioè con la scuola e con il bimbo. Ciò non toglie che con lo sviluppo cognitivo ed emotivo l'aggressività inizi ad essere sperimentata e canalizzata in azioni specifiche, quali appunto il picchiare, lo spintonare o il mordere; in situazioni come queste ultime è importante che i bambini imparino a capire che la conseguenza di un atto aggressivo compiuto su un altro crea un danno. In considerazione della variabilità delle situazioni caso per caso, per affrontare e risolvere al meglio la vostra difficoltà, potreste cercare di comprendere soprattutto quali siano i vissuti del vostro bambino, che probabilmente al momento vive la scuola come un ambiente per lui difficile da gestire, sia per il rapporto con i compagni sia per la relazione con le maestre. Resto a vostra disposizione per elaborare una strategia efficace per la risoluzione della dinamica.
Dott.ssa Bachiorri Sara
Dott.ssa Bachiorri Sara
Gentile utente, capisco la preoccupazione per la situazione. è importante che chiediate un consulto psicologico per vostro figlio. Spesso i bambini esprimono un disagio con l’aggressività ed è quindi necessario individuare le dinamiche all'interno della famiglia che portano a questo comportamento.
Resto a disposizione e vi auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Resto a disposizione e vi auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente, sicuramente non sarà facile gestire la situazione da lei riportata. Sarebbe necessario un consulto con uno psicologo che possa aiutare voi genitori a comprendere meglio la natura della rabbia di suo figlio e le eventuali strategie da adottare per comprenderla e rispondervi, in quanto ciascun comportamento che adottiamo, sia da adulti che da bambini, possiede sempre una funzione.
Sicuramente vostro figlio vi sta comunicando qualcosa.
Cordialmente,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Sicuramente vostro figlio vi sta comunicando qualcosa.
Cordialmente,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Purtroppo senza osservare le cause scatenanti della sua rabbia non si può rispondere davvero a questa domanda.
I bambini aggressivi solo in determinati consensi stanno comunicando un disagio che può essere il voler fare a modo loro oppure avere una relazione diversa con lui. Servirebbe capire la risposta a queste domande:
- Quando si scatena maggiormente?
- Come comunicate con lui? (in modo amicale o autoritario)
- Cosa fate quando reagisce così?
- Quanti no gli dite ogni giorno? Quanti no gli avete detto negli anni precedenti?
Nel caso sono a disposizione per ascoltarvi,
Edoardo Giordano Psicologo
I bambini aggressivi solo in determinati consensi stanno comunicando un disagio che può essere il voler fare a modo loro oppure avere una relazione diversa con lui. Servirebbe capire la risposta a queste domande:
- Quando si scatena maggiormente?
- Come comunicate con lui? (in modo amicale o autoritario)
- Cosa fate quando reagisce così?
- Quanti no gli dite ogni giorno? Quanti no gli avete detto negli anni precedenti?
Nel caso sono a disposizione per ascoltarvi,
Edoardo Giordano Psicologo
Buonasera, la rabbia e l'aggressività sono come le "parole", per i bambini. Vanno ascoltate e accolte. E indirizzate, e aiutate ad una "migliore espressione". Consiglio qualche seduta di terapia familiare, può davvero aiutarvi a capire cosa vostro figlio vi stia comunicando e come meglio rispondergli. Cordiali saluti,
Buongiorno.
La rabbia è un canale espressivo e dietro alla manifestazione della stessa si nascondono significati e bisogni che non si riescono a comunicare diversamente. Le suggerirei di affidarsi ad un professionista per poter comprendere meglio cosa sta accadendo e che al momento appare annebbiato a voi.
Dott.ssa Francesca Caloiaro
La rabbia è un canale espressivo e dietro alla manifestazione della stessa si nascondono significati e bisogni che non si riescono a comunicare diversamente. Le suggerirei di affidarsi ad un professionista per poter comprendere meglio cosa sta accadendo e che al momento appare annebbiato a voi.
Dott.ssa Francesca Caloiaro
SALVE CAPISCO MOLTO BENE IL SUO STATO DI PREOCCUPAZIONE. ATTRAVERSO IL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO SUO FIGLIO STA MANIFESTANDO UN DISAGIO CHE ANDREBBE APPROFONDITO. CI SONO POCHI ELEMENTI INFORMATIVI PER POTER DARLE UNA INDICAZIONE PIU' CHIARA E PRECISA. LE CONSIGLIO DI CONTATTARE UNO PSICOLOGO O PSICOLOGA DELL'ETA' EVOLUTIVA. UN CARO SALUTO.
Gentilissim*
comprendo bene le vostre preoccupazioni per il comportamento aggressivo e sfidante di vostro figlio. È sicuramente importante affrontare queste sfide nel modo più sereno possibile. Non essendo a conoscenza delle dinamiche e delle possibili cause, è difficilissimo dare consigli specifici. Sicuramente suggerirei di mantenere una comunicazione aperta e sincera con vostro figlio, incoraggiandolo ad esprimere i suoi sentimenti e ascoltandolo sempre in modo empatico. Al fine di poter comprendere e gestire le sue emozioni, potreste svolgere insieme qualche esercizio di respirazione profonda: potrebbe aiutarlo a calmarsi durante i momenti di difficoltà. Potreste pensare anche di stabilire regole chiare e coerenti a casa, sottolineando l'importanza del rispetto reciproco e mostrandovi fermi ma amorevoli nell'applicazione dei limiti che fisserete con lui. Non dimenticate di riconoscere e lodare i comportamenti positivi di vostro figlio, premiandolo con elogi: questo potrebbe aiutare a rafforzare i comportamenti desiderati. Comunicate sempre con gli insegnanti di vostro figlio per ottenere una panoramica completa del suo comportamento a scuola. Potrebbe essere utile coinvolgere la scuola nel processo di supporto e collaborare con loro al fine di utilizzare metodologie comuni e che siano di sostegno per lui, ma anche per voi genitori.
Consiglio assolutamente di effettuare una valutazione più approfondita da parte di un professionista qualificato, come uno psicologo o uno neuropsichiatra infantile: potranno fornirvi un supporto specialistico e suggerire strategie personalizzate per affrontare le sfide specifiche del vostro bambino.
Cordialmente,
Dott.ssa Sgorlon Annamaria
comprendo bene le vostre preoccupazioni per il comportamento aggressivo e sfidante di vostro figlio. È sicuramente importante affrontare queste sfide nel modo più sereno possibile. Non essendo a conoscenza delle dinamiche e delle possibili cause, è difficilissimo dare consigli specifici. Sicuramente suggerirei di mantenere una comunicazione aperta e sincera con vostro figlio, incoraggiandolo ad esprimere i suoi sentimenti e ascoltandolo sempre in modo empatico. Al fine di poter comprendere e gestire le sue emozioni, potreste svolgere insieme qualche esercizio di respirazione profonda: potrebbe aiutarlo a calmarsi durante i momenti di difficoltà. Potreste pensare anche di stabilire regole chiare e coerenti a casa, sottolineando l'importanza del rispetto reciproco e mostrandovi fermi ma amorevoli nell'applicazione dei limiti che fisserete con lui. Non dimenticate di riconoscere e lodare i comportamenti positivi di vostro figlio, premiandolo con elogi: questo potrebbe aiutare a rafforzare i comportamenti desiderati. Comunicate sempre con gli insegnanti di vostro figlio per ottenere una panoramica completa del suo comportamento a scuola. Potrebbe essere utile coinvolgere la scuola nel processo di supporto e collaborare con loro al fine di utilizzare metodologie comuni e che siano di sostegno per lui, ma anche per voi genitori.
Consiglio assolutamente di effettuare una valutazione più approfondita da parte di un professionista qualificato, come uno psicologo o uno neuropsichiatra infantile: potranno fornirvi un supporto specialistico e suggerire strategie personalizzate per affrontare le sfide specifiche del vostro bambino.
Cordialmente,
Dott.ssa Sgorlon Annamaria
Salve, mi dispiace molto per la situazione ma a volte quando i bambini manifestano rabbia e frustrazione sarebbe bene indagare altri aspetti della fase di vita. Bisogna sempre ricordarci che i bambini ci segnalano che sono in difficoltà mettendo in atto alcuni atteggiamenti quali strillare, piangere, lanciare oggetti, mettere il broncio, picchiare, inveire e via dicendo. Inoltre, il genitore per poter aiutare il proprio bambino a gestire la rabbia deve comprenderlo, in modo tale da entrare cosi in sintonia con lui.
Consiglio di affidarsi ad un professionista. Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Fausti
Consiglio di affidarsi ad un professionista. Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Fausti
Cari Genitori, le vostre preoccupazioni sono estremamente comprensibili. Potrebbe essere utile ricordare che aggressività e rabbia sono manifestazioni di diversi stati d'animo, di bisogni, di disagio. Cercate di mantenere con lui un clima comunicativo aperto e sereno; inoltre consiglio di rivolgervi ad uno Psicologo dell'età evolutiva, che potrà sicuramente fornire a voi genitori e al vostro bambino il giusto supporto e i giusti spazi.
Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Di Bartolo
Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Di Bartolo
Genitore, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che si occupa di età evolutiva che possa fate una valutazione psicologica e degli aspetti neuropsicologici. Eventualmente potrebbe essere utile un percorso di sostegno alla genitorialità per avere indicazioni pratiche di gestione del bambino.
Buongiorno, vi invito caldamente di rivolgervi ad uno Psicologo dell'età evolutiva, che potrà sicuramente fornire a voi genitori e al vostro bambino il giusto supporto e i giusti spazi per poter trovare un maggiore equilibrio emotivo.
Gentile utente,
le emozioni sono la nostra bussola e nello specifico tramite la rabbia il bambino ha modo di esprimere i suoi bisogni. Vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo che si occupi di età evolutiva per ricevere il giusto sostegno e poter valutare le opportune strategie di gestione delle emozioni. Nel caso sono a disposizione per ascoltarvi.
Cordialmente
le emozioni sono la nostra bussola e nello specifico tramite la rabbia il bambino ha modo di esprimere i suoi bisogni. Vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo che si occupi di età evolutiva per ricevere il giusto sostegno e poter valutare le opportune strategie di gestione delle emozioni. Nel caso sono a disposizione per ascoltarvi.
Cordialmente
Gentile utente, prima di tutto mi dispiace per la sua situazione attuale che immagino le generi preoccupazione.
Quello che da "remoto" le posso consigliare è, se voi genitori siete d'accordo, proporre a suo figlio qualche incontro con una psicologa dell'età evolutiva in modo da poterlo supportare al meglio. Il comportamento che suo figlio mette in atto potrebbe sottolineare una sua fatica attuale nel gestire le sue emozioni. A 8 anni i bambini iniziano a comprendere temi cruciali ed importanti che prima, nella prima infanzia non erano a conoscenza.
Qualora voleste rimango a disposizione.
Un saluto.
Quello che da "remoto" le posso consigliare è, se voi genitori siete d'accordo, proporre a suo figlio qualche incontro con una psicologa dell'età evolutiva in modo da poterlo supportare al meglio. Il comportamento che suo figlio mette in atto potrebbe sottolineare una sua fatica attuale nel gestire le sue emozioni. A 8 anni i bambini iniziano a comprendere temi cruciali ed importanti che prima, nella prima infanzia non erano a conoscenza.
Qualora voleste rimango a disposizione.
Un saluto.
Gentile utente, si rivolga a uno psicologo specializzato in età evolutiva, saprà come aiutarla.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Salve,
Immagino che Non sia semplice per nessun membro della famiglia gestire una situazione del genere. A volte il non riuscire a comprendere cosa ci sia alla base del comportamento di un bambino spaventa e preoccupa i genitori e il grado di frustrazione del figlio potrebbe aumentare.
Purtroppo non è possibile dare una soluzione o spiegazione immediata del problema, però va tenuto conto del contesto in cui questi comportamenti si manifestano. Bisogna intanto chiedersi perché ora? Cosa potrebbe essere successo che ha portato a questi atteggiamenti aggressivi? Quale potrebbe essere l’evento scatenante?
Spesso siamo convinti che i bambini non abbiamo la percezione di ciò che gli succede intorno all’interno della loro famiglia, in realtà il bambino ha delle competenze straordinarie che gli permettono di captare tutto ciò che succede nel loro ambiente e capita che i sintomi manifestati siano un grido d’aiuto proprio perché qualcosa per loro non sta funzionando e sono i primi ad averne percezione. Il comportamento aggressivo, come altri, può avere una funzione per vostro figlio, motivo per cui bisogna capirne il significato. In quanto professionista di orientamento sistemico-relazionale (familiare), Il mio consiglio è dunque quello di guardare al comportamento del vostro bambino cercando di leggerlo all’interno di una cornice più ampia che permetta di dare un significato e di individuare le risorse che vi circondano, un’idea potrebbe essere quella di un percorso in cui poter lavorare voi tre insieme ad un professionista in modo tale da poter acquisire una maggiore comprensione di quanto sta accadendo e strategie per affrontarlo al meglio.
Per ulteriori dubbi o domande rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Cafarelli.
Immagino che Non sia semplice per nessun membro della famiglia gestire una situazione del genere. A volte il non riuscire a comprendere cosa ci sia alla base del comportamento di un bambino spaventa e preoccupa i genitori e il grado di frustrazione del figlio potrebbe aumentare.
Purtroppo non è possibile dare una soluzione o spiegazione immediata del problema, però va tenuto conto del contesto in cui questi comportamenti si manifestano. Bisogna intanto chiedersi perché ora? Cosa potrebbe essere successo che ha portato a questi atteggiamenti aggressivi? Quale potrebbe essere l’evento scatenante?
Spesso siamo convinti che i bambini non abbiamo la percezione di ciò che gli succede intorno all’interno della loro famiglia, in realtà il bambino ha delle competenze straordinarie che gli permettono di captare tutto ciò che succede nel loro ambiente e capita che i sintomi manifestati siano un grido d’aiuto proprio perché qualcosa per loro non sta funzionando e sono i primi ad averne percezione. Il comportamento aggressivo, come altri, può avere una funzione per vostro figlio, motivo per cui bisogna capirne il significato. In quanto professionista di orientamento sistemico-relazionale (familiare), Il mio consiglio è dunque quello di guardare al comportamento del vostro bambino cercando di leggerlo all’interno di una cornice più ampia che permetta di dare un significato e di individuare le risorse che vi circondano, un’idea potrebbe essere quella di un percorso in cui poter lavorare voi tre insieme ad un professionista in modo tale da poter acquisire una maggiore comprensione di quanto sta accadendo e strategie per affrontarlo al meglio.
Per ulteriori dubbi o domande rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Cafarelli.
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua difficoltà. È molto importante trovare uno spazio dove indagare e affrontare tali difficoltà, comprenderne le origini e comprendere come affrontarle.
Il comportamento emesso è espressione di una possibile difficoltà presente e si verifica in alcune circostanze che si costituiscono di antecedenti cui seguono delle conseguenze. Diviene quindi importante comprendere ciò che accade e consentire quindi un corretto supporto per voi e per il piccolo.
Rimango a disposizione
Il comportamento emesso è espressione di una possibile difficoltà presente e si verifica in alcune circostanze che si costituiscono di antecedenti cui seguono delle conseguenze. Diviene quindi importante comprendere ciò che accade e consentire quindi un corretto supporto per voi e per il piccolo.
Rimango a disposizione
Salve, un bambino dell'età di vostro figlio non possiede ancora capacità e parole adeguate e adulte per poter esprimere un disagio che sta vivendo. In questo caso, la rabbia può essere uno strumento con cui esprimerlo. E' inoltre importante considerare il contesto in cui si manifesta. Se a scuola la rabbia non è presente, è probabile che abbia a che fare in qualche maniera con il rapporto con voi genitori. Proprio per questa ragione, e per poter rafforzare le vostre risorse genitoriali, vi consiglio di contattare uno psicoterapeuta familiare. Un caro saluto.
Capisco e mi spiace per la vostra preoccupazione. È importante affrontare la situazione con calma e comprensione. Vi invito a intraprendere un percorso di sostegno alla genitorialità, che può aiutarvi a gestire meglio i comportamenti di vostro figlio e a migliorare la comunicazione e il legame familiare. DistintI Saluti
Gentile. Capita molto spesso che i comportamenti aggressivi siano la risposta più semplice per chi non riesce, in quel momento, a verbalizzare la sua difficoltà. Sarebbe opportuno parlarne insieme per analizzare la manifestazione di questi comportamenti e trovare gli strumenti da dare a voi genitori. Resto a disposizione
Gentile utente comprendo la preoccupazione di voi genitori. Il mio consiglio è quello di rivolgervi ad un/una professionista, così da poter ricevere il giusto supporto per accogliere e contenere i comportamenti del bambino, trovando insieme strategie di gestioni per voi funzionali ed efficaci.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stella Tessicini
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stella Tessicini
Gentilissima utente la situazione che descrivi è sicuramente complessa e richiede una comprensione profonda delle dinamiche familiari e relazionali in atto.
Dal punto di vista della psicologia sistemico-relazionale, la condotta del tuo bambino potrebbe essere interpretata come un modo per esprimere emozioni o bisogni che potrebbero non essere stati adeguatamente riconosciuti o elaborati nel contesto familiare. Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero esserti utili:
1. Osservare la Dinamica Familiare: È importante osservare le interazioni familiari nella loro totalità. Ci sono tensioni o conflitti non risolti tra i membri della famiglia che potrebbero influenzare il comportamento di tuo figlio? Un approccio sistemico considera gli individui all’interno delle loro relazioni e sistemi; quindi, le dinamiche familiari possono giocare un ruolo chiave.
2. Espressione delle Emozioni: Il comportamento aggressivo potrebbe essere un modo per tuo figlio di esprimere frustrazione, ansia o tristezza. Promuovere un ambiente in cui le emozioni possono essere espresse in modo sano e costruttivo è fondamentale. Potresti incoraggiarlo a utilizzare parole per esprimere i suoi sentimenti, piuttosto che ricorrere alla violenza.
3. Stabilire Regole e Limiti: È importante stabilire regole chiare sulle condotte accettabili in casa. Comunica le conseguenze in modo fermo ma giusto, senza però ricorrere alla punizione punitiva, che potrebbe incrementare ulteriormente la sua aggressività.
4. Cercare di Comprendere la Sua Prospettiva: Prova a capire cosa potrebbe scatenare i suoi scatti d’ira. Ci sono momenti specifici o situazioni che sembrano correlati a questi comportamenti? Un dialogo aperto, magari in un momento di calma, potrebbe aiutarvi a scoprire le sue preoccupazioni o frustrazioni.
5. Rafforzare il Comportamento Positivo: Quando tuo figlio mostra comportamenti positivi o gestisce la rabbia in modo costruttivo, è fondamentale riconoscerlo e rinforzarlo. Questo può contribuire a costruire una maggiore fiducia in se stesso e a promuovere modelli di comportamento alternativi.
6. Valutare il Contesto Scolastico: È interessante notare che a scuola sembra essere un altro bambino, ascoltando e aiutando i compagni. Potresti esplorare con lui la differenza tra il suo comportamento a casa e a scuola. Cosa è diverso? Riuscire a comprendere questi contrasti può fornire spunti importanti.
7. Considerare un Supporto Professionale: Se i comportamenti aggressivi persistono e non sapete più come gestirli, potrebbe essere utile considerare il supporto di un professionista, come uno psicologo infantile o un terapeuta familiare, che possa lavorare con voi come famiglia. Un esperto può offrire un ambiente sicuro per esplorare le emozioni e le dinamiche relazionali, e fornire strumenti pratici per migliorare le interazioni familiari.
Ricordate che crescere è un processo complesso, e i bambini possono attraversare fasi difficili. Essere presenti, ascoltativi e aperti può fare una grande differenza nel fornire a vostro figlio il supporto di cui ha bisogno per affrontare le sue emozioni. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Dal punto di vista della psicologia sistemico-relazionale, la condotta del tuo bambino potrebbe essere interpretata come un modo per esprimere emozioni o bisogni che potrebbero non essere stati adeguatamente riconosciuti o elaborati nel contesto familiare. Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero esserti utili:
1. Osservare la Dinamica Familiare: È importante osservare le interazioni familiari nella loro totalità. Ci sono tensioni o conflitti non risolti tra i membri della famiglia che potrebbero influenzare il comportamento di tuo figlio? Un approccio sistemico considera gli individui all’interno delle loro relazioni e sistemi; quindi, le dinamiche familiari possono giocare un ruolo chiave.
2. Espressione delle Emozioni: Il comportamento aggressivo potrebbe essere un modo per tuo figlio di esprimere frustrazione, ansia o tristezza. Promuovere un ambiente in cui le emozioni possono essere espresse in modo sano e costruttivo è fondamentale. Potresti incoraggiarlo a utilizzare parole per esprimere i suoi sentimenti, piuttosto che ricorrere alla violenza.
3. Stabilire Regole e Limiti: È importante stabilire regole chiare sulle condotte accettabili in casa. Comunica le conseguenze in modo fermo ma giusto, senza però ricorrere alla punizione punitiva, che potrebbe incrementare ulteriormente la sua aggressività.
4. Cercare di Comprendere la Sua Prospettiva: Prova a capire cosa potrebbe scatenare i suoi scatti d’ira. Ci sono momenti specifici o situazioni che sembrano correlati a questi comportamenti? Un dialogo aperto, magari in un momento di calma, potrebbe aiutarvi a scoprire le sue preoccupazioni o frustrazioni.
5. Rafforzare il Comportamento Positivo: Quando tuo figlio mostra comportamenti positivi o gestisce la rabbia in modo costruttivo, è fondamentale riconoscerlo e rinforzarlo. Questo può contribuire a costruire una maggiore fiducia in se stesso e a promuovere modelli di comportamento alternativi.
6. Valutare il Contesto Scolastico: È interessante notare che a scuola sembra essere un altro bambino, ascoltando e aiutando i compagni. Potresti esplorare con lui la differenza tra il suo comportamento a casa e a scuola. Cosa è diverso? Riuscire a comprendere questi contrasti può fornire spunti importanti.
7. Considerare un Supporto Professionale: Se i comportamenti aggressivi persistono e non sapete più come gestirli, potrebbe essere utile considerare il supporto di un professionista, come uno psicologo infantile o un terapeuta familiare, che possa lavorare con voi come famiglia. Un esperto può offrire un ambiente sicuro per esplorare le emozioni e le dinamiche relazionali, e fornire strumenti pratici per migliorare le interazioni familiari.
Ricordate che crescere è un processo complesso, e i bambini possono attraversare fasi difficili. Essere presenti, ascoltativi e aperti può fare una grande differenza nel fornire a vostro figlio il supporto di cui ha bisogno per affrontare le sue emozioni. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Prenota subito una visita online: Prima visita - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, la componente rabbiosa così accentuata è ambiente specifica merita almeno una consulenza con un professionista.
Prendere un primo appuntamento per voi come genitori e poi seguite le indicazioni del collega, saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Prendere un primo appuntamento per voi come genitori e poi seguite le indicazioni del collega, saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile papà, comprendo la difficoltà della situazione che state vivendo in famiglia.
L' aggressività dei bambini-sia fisica che verbale-può essere difficile da comprendere e gestire per i genitori e può spesso richiedere l'intervento di professionisti dell'età evolutiva. La rabbia ha sempre una sua funzione e va dunque contestualizzata e necessariamente approfondita per comprendere come gestirla nel caso specifico del suo bambino, della sua storia di sviluppo e della vostra storia familiare. I comportamenti aggressivi di cui scrive sembrano essere limitati solo al contesto casa e al rapporto con voi genitori e non agiti anche in altre situazioni: questo è un dato importante e a suo modo incoraggiante, poiché più i comportamenti e in generale le problematiche di sviluppo sono pervasive di tutti gli ambiti di vita dei bambini, più complesso sarà l'intervento.
Le consiglio un percorso di supporto alla genitorialità per approfondire la vostra situazione e ricevere l'aiuto adeguato e specifico per voi genitori e per il vostro bambino.
Rimango a disposizione per un consulto, anche online.
Saluti
Dottoressa Concetta Maccarrone
L' aggressività dei bambini-sia fisica che verbale-può essere difficile da comprendere e gestire per i genitori e può spesso richiedere l'intervento di professionisti dell'età evolutiva. La rabbia ha sempre una sua funzione e va dunque contestualizzata e necessariamente approfondita per comprendere come gestirla nel caso specifico del suo bambino, della sua storia di sviluppo e della vostra storia familiare. I comportamenti aggressivi di cui scrive sembrano essere limitati solo al contesto casa e al rapporto con voi genitori e non agiti anche in altre situazioni: questo è un dato importante e a suo modo incoraggiante, poiché più i comportamenti e in generale le problematiche di sviluppo sono pervasive di tutti gli ambiti di vita dei bambini, più complesso sarà l'intervento.
Le consiglio un percorso di supporto alla genitorialità per approfondire la vostra situazione e ricevere l'aiuto adeguato e specifico per voi genitori e per il vostro bambino.
Rimango a disposizione per un consulto, anche online.
Saluti
Dottoressa Concetta Maccarrone
Buona sera Signora, leggendo il suo messaggio mi sembra opportuno consigliarle di rivolgersi a un professionista psicologo/a esperto in disturbi del comportamento o del neurosviluppo per valutare la situazione.
Mi sento anche di consigliarle di rivolgersi al pediatra per farsi prescrivere un'impegnativa per una visita in un reparto di neuropsichiatria infantile dell'ospedale più vicino al suo domicilio. Non si spaventi perché la visita serve a verificare se è presente un disturbo legato al comportamento o se sono presenti solo alcune difficoltà legate a una fase di vita, a qualche evento stressante, che possono aver scatenato questi comportamenti o se stiamo parlando di sintomi ricompresi un un quadro diagnostico più ampio. La visita in un reparto di sanità pubblica, a seconda della sua regione di appartenenza, le permetterebbe eventualmente ci fosse una diagnosi di avere anche delle tutele o degli aiuti anche a livello scolastico (se ne aveste bisogno).
Saluti
Mi sento anche di consigliarle di rivolgersi al pediatra per farsi prescrivere un'impegnativa per una visita in un reparto di neuropsichiatria infantile dell'ospedale più vicino al suo domicilio. Non si spaventi perché la visita serve a verificare se è presente un disturbo legato al comportamento o se sono presenti solo alcune difficoltà legate a una fase di vita, a qualche evento stressante, che possono aver scatenato questi comportamenti o se stiamo parlando di sintomi ricompresi un un quadro diagnostico più ampio. La visita in un reparto di sanità pubblica, a seconda della sua regione di appartenenza, le permetterebbe eventualmente ci fosse una diagnosi di avere anche delle tutele o degli aiuti anche a livello scolastico (se ne aveste bisogno).
Saluti
Bisognerebbe capire cosa scatena questi comportamenti, il suo stato emozionale quando questo accade e perché accade. Bisognerebbe capire e scavare più approfonditamente. Potete anche farlo voi genitori parlando serenamente con il bambino e chiedendo cosa c’è che non va e cosa succede quando ha questo comportamento, e voi genitori cercate di ricordare e fare mente locale di cosa sia potuto accadere e nello stare attenti di quello che succede prima che lui abbia questi comportamenti!
Esperti
Domande correlate
- Buonasera. Mia figlia compirà il mese prossimo 3 anni. Da circa due settimane ha iniziato a balbettare, situazione che nel corso di questo tempo è peggiorata notevolmente, non riuscendo molte volte a pronunciare le parole e/o a terminare la frase (anche quelle che prima riusciva a pronunciare, quindi…
- Buonasera il mio bambino di 3 anni e mezzo ha iniziato a sviluppare episodi di rabbia incontrollata, lancia gli oggetti ma soprattutto usa la violenza nei confronti di noi genitori e della nonna materna cje più lo segue. Certe volte perdiamo la pazienza ma il più delle volte cerchiamo di calmarlo e fermarlo…
- Salve,sono la nonna di un bimbo di tre anni. L anno scorso parlava pochissimo . Intelligentissimo,capiva tutto ecc. Allora i genitori hanno pensato di iscriverlo all asilo da primino e infatti da lì in poi ha imparato tantissime parole...tutte in un botto. Tutto bene finché all improvviso ha cominciato…
- Mio figlio di 2 anni e 2 mesi da un paio di giorni ha iniziato a balbettare. Proprio ora che il suo linguaggio stava diventando sempre più ricco, con frasi di diverse parole messe insieme. Mentre però il primo giorno sembrava non rendersi conto della cosa, ora si arrabbia e talvolta scoppia a piangere…
- Salve, Mio bimbo fa 3 anni a marzo. Ha iniziato a ‘parlare’ ad un anno e mezzo a dire le parole con solo ultime 3 lettere. Poi a 2 anni ha iniziato a dire qualche parola intera e a ricomporre una frase. Capisce, interagisce, gioca e fa tutto normalmente, solo che da quasi un mese ha iniziato a balbettare.…
- salve, mio figlio di due anni e mezzo ha iniziato da qualche mese a balbettare pesantemente. Premetto che so che si tratta di una fase temporanea, ma mio figlio ha iniziato a parlare intorno ai 18 mesi molto bene, si è sempre espresso bene, con un'ottima pronuncia, nonostante l'età, formulando frasi…
- Grazie mille per le vostre risposte. Quindi suggerite un primo step con un psicoterapeuta infantile, e poi , nel caso , un neuropsichiatra? Non conosco esattamente la differenza, cosa mi conviene fare? grazie
- Salve, volevo sapere se è il caso di fargli fare una visita a mio figlio che ha tre anni all'improvviso piange disperato si butta a terra si da gli schiaffetti si tira i capelli e queste crisi durano da 15 / 30minuti. Grazie mille
Vuoi inviare una domanda?
I nostri esperti hanno risposto a 9 domande su Problemi comportamentali
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.