Buongiorno, mio figlio di 20 anni, durante l'infanzia e fino ai 12- 14 anni ha sofferto di tic nervo

2 risposte
Buongiorno, mio figlio di 20 anni, durante l'infanzia e fino ai 12- 14 anni ha sofferto di tic nervosi, poi scomparsi. Da qualche mese mi sono accorta che quando è allegro, o fa una battuta, tende a ripetere per qualche secondo le sue ultime parole, proprio come un tic. Non so se facendoglielo notare posso accentuare il disagio oppure è meglio fare finta di nulla, ma vorrei essere sicura che questo sintomo non nasconda qualcosa di più serio. In altri momenti non ha nulla, capita soltanto quando appunto lui stesso "fa il simpatico" con delle battute.
Ringrazio chiunque mi possa dare una spiegazione o suggerimento.
Buongiorno,
Le consiglierei di provare a chiedere a suo figlio, con gentilezza e quando accade, se si renda conto di ripetere le ultime parole. Innanzitutto così discrimina tra l'automatismo e quindi la mancanza di controllo da parte di suo figlio su questo fenomeno o la possibilità che vi sia un'altra spiegazione. Dopodiché, se suo figlio non riesce a controllare tale aspetto e, SE E SOLO SE suo figlio (che è maggiorenne) prova disagio per tale fenomeno o riscontra che questo abbia un impatto significativo sulla propria qualità di vita, le consiglierei di rivolgersi ad un neurologo per un consulto medico, al quale nel caso andranno poi accompagnati un consulto neuropsicologico e/o psicologico. Io sono la dott.ssa Laura Servidio, psicologa ed esperta in neuropsicologia e rimango a Sua disposizione. Cordiali saluti. Dott.ssa Laura Servidio

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Buongiorno,
La situazione che descrive merita senz'altro attenzione, anche se non appare preoccupante. I tic, come quello osservato in suo figlio, possono essere una risposta a momenti di eccessiva eccitazione o allegria, e la loro ricomparsa in età adulta, anche se in forma lieve, potrebbe essere legata a un meccanismo temporaneo di rilascio della tensione. In una prospettiva di Terapia Breve Strategica, si potrebbe intervenire per interrompere il ripetersi di questo comportamento, attraverso strategie mirate e personalizzate.

È importante evitare di sottolineare direttamente il tic, poiché ciò potrebbe intensificare la sua attenzione sul sintomo. Tuttavia, è possibile agire indirettamente, modificando il contesto o la reazione che innesca il tic stesso. Sono a disposizione per una consulenza, qualora volesse esplorare questa possibilità in modo più approfondito.

Cordiali saluti,
Dott. Michele Scala
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