Buongiorno. Mio figlio di 12 anni, quasi 13, mi ha confidato che ha iniziato recentemente a masturba

21 risposte
Buongiorno. Mio figlio di 12 anni, quasi 13, mi ha confidato che ha iniziato recentemente a masturbarsi. Mi ha fatto piacere che si è voluto confidare, ma non capivo perché continuava a dire che voleva smettere perché secondo lui lo faceva troppo. Io ho pensato che la curiosità iniziale potesse portare ad essere un po' "fissati" sulla cosa ma gli ho detto che l'importante era che lui riuscisse a gestirsi.. A farlo nella sua intimità, quando era solo e tranquillo, perché era una cosa personale.
Ma lui continuava ad essere agitato e non tranquillo in merito e poi ho capito il perché.. Mi ha appena confidato che una notte, preso dalla curiosità e dalla eccitazione, ha "usato" la mano della sua sorellina mentre lei dormiva. Poi ha capito immediatamente che stava facendo una cosa sbagliata e ha smesso ma si è sentito malissimo perché li per li non riusciva a smettere.
Mi fa piacere me l'abbia confidato ma io non so cosa pensare.. È una cosa normale a quell'età avere queste necessità di esplorare nuove cose oppure devo preoccuparmi per questo gesto?
Ovviamente lui si sente malissimo e dice che non lo farebbe mai più.. E che vuole smettere anche di farlo tra se e se perché ha paura diventi un'ossessione.
Non so come comportarmi e cosa posso consigliarli. Grazie in anticipo.
Gentile utente buongiorno.
La fase di vita che attraversa suo figlio è molto delicata, con stravolgimenti dal punto di vista fisico, ormonale e psicologico. E' del tutto normale che sia destabilizzato e che non abbia idee chiare su cosa sia giusto o sbagliato fare, comportandosi a volte di impulso e altre volte mortificandosi per quello che ha fatto e per il timore del giudizio di voi genitori.
Lei è stata/o molto sensibile e intelligente nell'ascoltarlo e cercare di consigliarlo con buon senso e senza colpevolizzarlo. Deve continuare a farlo nello stesso modo, discriminando ciò che è lecito da ciò che non lo è.

La masturbazione è un'attività del tutto sana e naturale, ma per accettarla come tale ci vuole una struttura psicologica stabile e coerente, che spesso gli adolescenti non hanno e che stanno, non senza fatiche, formando.
Per questo viene spesso vista come un comportamento fuori luogo, peccaminoso o deviante, sebbene gli ormoni spingano nella direzione opposta. Ciò causa il senso di colpa, l'imbarazzo o la vergogna.
Suo figlio è fortunato ad avere un genitore come lei, visto che in moltissimi altri casi, si tende a demonizzare certi comportamenti oppure a fare finta di ignorarli. Utilizzi la sua sensibilità per guidarlo attraverso la sua fase di cambiamento, arrivando a riconoscere anche gli errori e imparando attraverso le esperienze come è opportuno comportarsi verso sé stessi e verso le altre persone che vivono con lui.

Sono certo che farà un buon lavoro!
Un caro saluto,
Dott. Antonio Cortese

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente, se dovesse vedere che questo pensiero è sempre presente, potrebbe consigliargli un percorso di supporto psicologico in modo da essere supportato in questo periodo di tanti cambiamenti.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve, la sua condivisione è importante anche per altri genitori.
Si tratta di modalità che occorrono anche tra fratelli, in questa fase si esplora e si cerca di individuare i termini della propria sessualità.
Il punto è che suo figlio ha infranto delle regole morali e per fortuna ha sviluppato il senso di colpa.
In questo modo anche la sorellina più piccola potrà essere tutelata.
Le consiglio però l’invio ad uno psicologo, possibilmente un uomo che sia dedicato a bambini ed adolescenti.
Cosi suo figlio potrà trovare soddisfazione alle sue curiosità in un ambiente protetto e non giudicante e al contempo migliorare il rapporto con il suo senso di colpa.
É un atto necessario dal momento in cui se non trattato il senso di colpa potrebbe successivamente trasformarsi in fobie o sfociare in altre modalità di disagio.
Saluti,dott.ssaSandra Petralli
Buongiorno, è del tutto normale un comportamento esplorativo del bambino che va educato a capire quello che sta accadendo e le modalità migliori per potersi conoscere e poter conoscere la propria sessualità.questo serve sia per tutelare lui che per tutelare anche la sorellina dal dover mettere in atto delle cose disfunzionali.credo che possa essere utile un colloquio con voi genitori per raccogliere maggiori informazioni ed aiutarvi a gestire questa situazione .resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott FDL
Gentile utente, conclude il suo scritto dicendo che non sa come comportarsi, ma in realtà si è comportato/a in maniera molto funzionale. Ha saputo porsi in ascolto di suo figlio rispetto ad un argomento per lui nuovo, delicato e ciò non può che fortificare la fiducia che vi unisce. Suo figlio sta vivendo un periodo di crescita psico-fisica importante, dove il cambiamento è la parola chiave. Il genitore ha proprio il ruolo di guidare senza giudizio, ma dando i giusti confini morali, questo percorso di sviluppo e mi pare che sia proprio ciò che sta facendo. L'episodio che ha coinvolto la sorella è sicuramente qualcosa che non dovrebbe accadere, positivo è però il fatto che suo figlio abbia compreso fin da subito di star mettendo in atto azioni scorrette e che sia nato in lui del senso di colpa, utile a non farlo riaccadere. Pare però che questo senso di colpa si sia sparso sull'argomento sessualità in generale e ciò potrebbe essere da ostacolo ad un sereno e corretto sviluppo. Per questo motivo potrebbe essere utile proporgli di parlare con un professionista per lavorare sui sentimenti coinvolti nella sua crescita sessuale, permettendogli così di elaborarne la negatività e vivere a pieno la sua fase di crescita. Un caro saluto, dott.ssa Covri Annalisa.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente, l'esplorazione della sessualità e l'autoerotismo è proprio dell'età di suo figlio. Lei si è comportato in maniera assolutamente adeguata ed amorevole, e questo è testimoniato dalla sincerità di suo figlio che altrimenti non si sarebbe aperto.
Rimane il senso di colpa di suo figlio e la paura che diventi un ossessione. Su questi due aspetti c'è da mantenere un po' d'attenzione perchè non si trasformino fobie ed ossessioni. Come ha fatto finora osservi e parli con suo figlio, veda come reagisce nel tempo. Se lo vede ancora allarmato allora potrebbe pensare a dei colloqui psicologici per lui perchè possa elaborare i suoi vissuti. Prima l'amore genitoriale e poi, se serve lo specialista. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, suo figlio le sta chiedendo aiuto perchè consapevole di non riuscire a gestire un impulso molto forte al punto da coinvolgere la sorellina. Seppur apprezzabile che lei come genitore si chieda cosa è opportuno fare ritengo sia necessario che si rivolga ad un/una collega prima possibile affinchè una probabile dipendenza comportamentale venga affrontata sul nascere senza conseguenze.
Buongiorno. Prima di tutto, è importante riconoscere il coraggio di suo figlio nel confidarsi con lei su un argomento così delicato. Questo dimostra che ha fiducia in lei e che cerca il suo supporto.

La masturbazione è una parte normale dello sviluppo sessuale e della scoperta di sé, soprattutto durante l'adolescenza. Tuttavia, il comportamento che ha descritto con la sorellina necessita di essere affrontato con attenzione e sensibilità.

È fondamentale spiegare a suo figlio che il suo comportamento è stato inappropriato e che ha violato i confini personali della sorellina. Deve comprendere l'importanza del consenso e del rispetto per gli altri. Questo può essere un momento educativo per insegnargli i valori del rispetto e della responsabilità.

Rassicurarlo che non è un "mostro" per quello che ha fatto, ma che è importante imparare dai propri errori. Potrebbe essere utile coinvolgere un professionista che possa aiutarlo a gestire i suoi sentimenti di colpa e ansia, e a sviluppare una comprensione più sana della sessualità e dei confini personali.

È importante monitorare la situazione per assicurarsi che non si ripeta e che suo figlio riceva il supporto necessario per affrontare le sue emozioni e comportamenti. La comunicazione aperta e il supporto continuo saranno cruciali in questo processo.

Ricordi, affrontare questi argomenti con calma e comprensione può fare una grande differenza nel modo in cui suo figlio percepisce e gestisce la situazione. Se sente che la situazione è troppo complessa da gestire, non esiti a cercare l'aiuto di un professionista. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, capisco la sua perplessità e l'urgenza con cui pone la domanda. Indubbiamente, ha fatto bene ad accogliere il vissuto di suo figlio, di capirlo, di comprenderlo e non giudicarlo. E' molto importante, a quell'età, che un genitore possa mostrarsi -anche- come un alleato.
La curiosità verso l'esplorazione del corpo, in un momento particolare come la pubertà, a volte pone l'adolescente in una zona di "limite". Se ne sente la necessità, la invito a riferirsi ad uno psicologo dell'età evolutiva che possa accogliere e lavorare insieme a suo figlio rispetto a questi aspetto di corporeità, di limite, di educazione alla sessualità e, anche, al senso di colpa in cui in questo particolare momento è immerso. E' sicuramente qualcosa che andrebbe approfondito, a cui dare un significato. Mi occupo di età evolutiva, se ha ulteriori dubbi non esiti a contattarmi. Un saluto
Buongiorno,
Innanzitutto, vorrei rassicurarla sul fatto che il dialogo aperto e sincero che suo figlio ha instaurato con lei è un segno di un rapporto solido basato sulla fiducia reciproca. È positivo che suo figlio si senta a suo agio nel confidarsi con lei su argomenti così intimi.
Per quanto riguarda l'episodio che ha descritto, è importante riconoscere che suo figlio ha già sviluppato una consapevolezza rispetto all'inadeguatezza del gesto nei confronti della sorella. Durante l'adolescenza, gli impulsi e i pensieri sessuali possono essere particolarmente intensi e nuovi, portando talvolta a comportamenti o pensieri che non rispecchiano pienamente i propri valori o desideri.
L'adolescenza è una fase di esplorazione e apprendimento, in cui è normale che i giovani sperimentino una certa confusione o difficoltà nel gestire questi impulsi. È rassicurante sapere che suo figlio si rende conto dell'inappropriatezza di quanto accaduto e che esprime un forte desiderio di non ripetere tali comportamenti.
Le suggerirei di tenere monitorati tali comportamenti, ponendo talvolta, in modo sporadico e non diretto, delle domande a suo figlio, in modo da non invadere la sua privacy ma comunque fare in modo che si senta protetto e accolto da lei. La ringrazio per la sua condivisione.

Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Qualora notasse che il pensiero da lei riportato continuasse ad essere costantemente presente può prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicologico. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti e necessità. Dott.ssa Virginia Mancori
Buon pomeriggio, La ringrazio per aver condiviso una situazione così delicata e complessa. È evidente che Lei ha costruito un rapporto di fiducia molto forte con Suo figlio, tanto da permettergli di aprirsi e parlare di un tema che gli provoca tanta ansia e confusione. Questo è un segno importante del suo ruolo di genitore attento e presente, e non è affatto scontato. La sua reazione iniziale è stata molto saggia, mostrando apertura e comprensione verso le difficoltà che Suo figlio sta vivendo.

La curiosità sessuale e l'esplorazione sono aspetti normali dello sviluppo durante l'adolescenza, ma è altrettanto normale che possano emergere episodi che generano confusione e sensi di colpa. È molto positivo che suo figlio si sia reso conto immediatamente che il gesto compiuto nei confronti della sorellina non era appropriato e che ne abbia parlato con Lei. Questo indica che è consapevole dei propri limiti e sta cercando di comprendere meglio i propri comportamenti e le emozioni che ne derivano.

In questa fase, è fondamentale continuare a supportarlo, offrendogli uno spazio sicuro in cui possa esprimere le sue paure e i suoi dubbi senza sentirsi giudicato. Potrebbe essere utile spiegargli che ciò che sta vivendo è parte di un processo di crescita, ma che è importante rispettare sempre i confini altrui e trovare modi sani per esplorare la propria sessualità.

Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti o per aiutarvi a trovare il supporto necessario.
Buon pomeriggio, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. La curiosità sessuale è normale negli adolescenti, e spesso vivono il tutto con vergogna e difficilmente si confidano (soprattutto con i genitori), quindi, già l'averne parlato con lei è un grosso passo avanti. L'importante è che non si senta giudicato quando si confida, altrimenti potrebbe smettere del tutto di confidarsi.
Se avete bisogno, io ricevo anche online.
Dott.sa Elena Bonini
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buona sera, non si capisce dal testo se lei sia la madre o il padre, e anche questo, ovviamente, ha il suo peso e signficato in tutto il contesto. A parte questo, ha fatto benissimo a dirgli che non c'è niente di male e che l'importante e che riesca a gestirsi da solo, d'altra parte ovviamente è da evitare che episodi come quelli descritti si verifichino ancora. Le suggerisco di stabilire una specie di filo diretto con lui su questo tema, una sua disponibilità e ascolto costante, in modo che possa sentire di non "essere sbagliato", da un lato, ma che quello che ha fatto non va ripetuto. Al contrario, io sottolinerei che proprio l'evitare di farlo "normalmente", paradossalmente, può favorire modalità sbagliate e certamente pericolose. Io non mi precipiterei a farlo vedere da uno "psico", proprio per evitare di patologizzare. Inoltre non riferisce quanti anni abbia la sorella, sicuramente è più piccola, però, andrebbe considerata l'opportunità, a quest'età, se fosse possibile, che i 2 ragazzi abbiano ognuno una camera per sé.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 29 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente, ho letto il suo racconto e ne comprendo i motivi di preoccupazione. L'età di suo figlio è molto delicata perchè accadono dei mutamenti ormonali, neuronali e psicologici importanti. Ha fatto bene ad accoglierlo ed ascolarlo ma ritengo che suo figlio abbia bisogno di un supporto professionale per affrontare questa fase di cambiamento e impara a riconoscere e accogliere i suoi impulsi per poi poterli regolare. Adesso il suo senso di colpa lo fa chiudere in se stesso con l'idea di non doverlo fare mai più ma non sarebbe una soluzione funzionale per questo ha bisogno di essere guidato nella scoperta di se stesso per poi imparare a mediare fra i suoi bisogni e i valori sociali. Se ha bisogno di supporto non esiti a contattarmi
Buongiorno, posso solo immaginare la sua preoccupazione. Tuttavia apprezzo moltissimo la sua sensibilità nel trattare l'argomento. Proprio per questo riuscirà a stare vicino a suo figlio senza giudicarlo troppo. Inoltre vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo dell'età evolutiva, allo scopo di ricevere supporto. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno,
Comportamenti masturbatori o simil-masturbatori sono presenti in noi fin dalla più tenera età. Suo figlio si trova in una fase di scoperta del proprio corpo ed è un bene che si sia affidato a lei. Dovrà essere lei a guidarlo adesso, ad esempio spiegandogli come mai non fosse opportuno utilizzare la mano della sorellina.
Se la questione continuerà a generare disagio in suo figlio allora potrà valutare l'intervento di un collega.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno Gentile Utente, capisco quanto questa situazione possa essere difficile e delicata per lei, e apprezzo il fatto che abbia cercato un confronto aperto con suo figlio riguardo a questo argomento. È importante affrontare questa situazione con sensibilità, comprensione e un approccio costruttivo.

In primo luogo, è positivo che suo figlio si sia confidato con lei; questo indica che si sente sufficientemente sicuro per parlare apertamente dei suoi sentimenti e delle sue preoccupazioni. Tuttavia, il comportamento descritto (l'aver "usato" la mano della sorellina mentre dormiva) è chiaramente un confine che non andrebbe mai superato. È cruciale che lui comprenda la gravità di questo gesto, non per colpevolizzarlo, ma per educarlo al rispetto dell'intimità e dei confini personali altrui.

È essenziale che suo figlio comprenda il concetto di confini personali e consenso, specialmente in ambito sessuale. Deve sapere che nessuno ha il diritto di toccare un'altra persona senza il suo esplicito consenso, e che il rispetto degli altri è fondamentale. Spiegare l'importanza del rispetto del corpo e dei limiti degli altri è un passo importante per aiutarlo a sviluppare una comprensione più sana delle relazioni e dell'intimità.

Anche riconoscere e affrontare il senso di colpa che suo figlio prova è fondamentale. Assicuriamoci che sappia che il suo senso di colpa è comprensibile, ma che è anche un segno che sta sviluppando una consapevolezza morale e una comprensione delle sue azioni. Allo stesso tempo, è essenziale che lui impari a gestire questi sentimenti e a trasformarli in un'opportunità di crescita personale.

La masturbazione è una parte normale dello sviluppo sessuale adolescenziale e, di per sé, non è qualcosa di negativo. Può spiegargli che, mentre la curiosità e il desiderio di esplorazione sono naturali, è importante farlo in modo sicuro e rispettoso, senza coinvolgere altre persone in modo non consensuale.

Le suggerisco inoltre di considerare di consultare uno psicologo o un consulente per l'infanzia e l'adolescenza: un professionista può aiutare suo figlio a comprendere meglio i suoi impulsi e a sviluppare strategie per gestire i sentimenti e i comportamenti. Inoltre, un esperto può fornirle supporto nel trovare il modo migliore per affrontare questa situazione in famiglia.

È importante considerare anche il benessere di sua figlia. Anche se sembra che lei non si sia resa conto di quanto accaduto, è cruciale garantirle un ambiente sicuro. Potrebbe essere utile, in futuro, parlare delicatamente con lei del rispetto del proprio corpo e dell'importanza del consenso, ovviamente in modo appropriato alla sua età.

Infine, incoraggi un dialogo continuo e aperto con suo figlio su questi temi. Creare un ambiente sicuro in cui possa parlare delle sue preoccupazioni e dei suoi sentimenti, senza paura di essere giudicato o frainteso, è fondamentale per il suo sviluppo emotivo.

Comprendo che tutto questo possa sembrare travolgente, ma affrontare questo argomento con apertura, empatia e il giusto supporto professionale può fare una grande differenza nella crescita emotiva e psicologica di suo figlio.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto resto a disposizione. Augurandole di superare al meglio questa situazione le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Prenota subito una visita online: Consulenza psicologica - 75 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Capisco la preoccupazione e la confusione che questo evento ha generato. È normale che i ragazzi esplorino la sessualità, ma è importante educarli sul rispetto e sulle giuste modalità. È positivo che tuo figlio abbia mostrato rimorso e voglia di smettere. Consiglierei di parlare apertamente con lui, sottolineando l'importanza del consenso e della privacy. Rimango qui per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Salve, penso si sia comportata in un modo adatto ed empatico nei confronti di suo figlio, ascoltandolo e non colpevolizzandolo. La fase che il ragazzo sta attraversando è una fase di novità, di curiosità, si inizia a esplorare la propria sessualità e non si hanno “regole” su come modulare ciò, sarebbe più opportuno che fosse il padre o una figura di riferimento maschile a consigliargli ciò che è più giusto o sbagliato stando attenti a non esorcizzare tutto l’atto/fase ma scindendo quello che è un normale istinto da quelli che sono i limiti. Per qualsiasi altra cosa resto a sua completa disposizione.
Dr.ssa Russo Fabiola
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso il difficile momento che sta vivendo. Anche se a quell' età è del tutto normale esplorare la propria sessualità, questo sembra fare preoccupare molto suo figlio. Il mio suggerimento è quello di proporgli, e vedere se è disponibile e propenso ovviamente, di consultare un professionista per approfondire le sue preoccupazioni riguardo la sfera della sessualità, in modo da eventualmente lavorare sulla normalizzazione di alcuni comportamenti e approfondire la natura di altri. Resto a disposizione, cordialmente, dr.ssa Melodia

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.