Buongiorno. mio figlio, 50 anni alto 1,90 peso 100 chili, ha avuto una storia psicotica più di 15 a
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Buongiorno.
mio figlio, 50 anni alto 1,90 peso 100 chili, ha avuto una storia psicotica più di 15 anni fa. Poi non ha più avuto episodi e sta bene. E' tuttora in trattamento con Trevicta depot trimestrale al dosaggio più basso (175). Ci chiediamo se è possibile pensare di fare a meno del farmaco. C'è una casistica di riferimento in questo senso? Grazie
Nat
mio figlio, 50 anni alto 1,90 peso 100 chili, ha avuto una storia psicotica più di 15 anni fa. Poi non ha più avuto episodi e sta bene. E' tuttora in trattamento con Trevicta depot trimestrale al dosaggio più basso (175). Ci chiediamo se è possibile pensare di fare a meno del farmaco. C'è una casistica di riferimento in questo senso? Grazie
Nat
Buongiorno, suo figlio è sicuramente protetto dal farmaco, che gli ha consentito di star bene a lungo.... difficile sapere cosa potrebbe succedere con una sospensione. per questo motivo sarebbe buona cosa parlarne con il curante che bene conosce la storia clinica.
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La domanda è frequente: "se sto bene perché devo continuare a prendere farmaci?".
E' importante comprendere che ci sono alcune malattie psichiatriche che "restano in silenzio, addormentate" proprio grazie alla cura assunta nel tempo e con regolarità, proprio come accade per altre patologie, per esempio il diabete e l'ipertensione (assumo l'antipertensivo e la pressione è nella norma, tolgo il farmaco e la pressione aumenta).
Detto ciò, esiste la possibilità di valutare con il curante il tentativo di ulteriore riduzione della cura, ancor prima della sospensione. Ciò consente di monitorare l'eventuale ricomparsa di sintomi della malattia e di rimodulare la cura in modo più efficace rispetto alla sospensione.
Un saluto.
E' importante comprendere che ci sono alcune malattie psichiatriche che "restano in silenzio, addormentate" proprio grazie alla cura assunta nel tempo e con regolarità, proprio come accade per altre patologie, per esempio il diabete e l'ipertensione (assumo l'antipertensivo e la pressione è nella norma, tolgo il farmaco e la pressione aumenta).
Detto ciò, esiste la possibilità di valutare con il curante il tentativo di ulteriore riduzione della cura, ancor prima della sospensione. Ciò consente di monitorare l'eventuale ricomparsa di sintomi della malattia e di rimodulare la cura in modo più efficace rispetto alla sospensione.
Un saluto.
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