Buongiorno. Mia moglie a inizio anno ha subito un trauma psicologico a causa di salute da tenere s
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Buongiorno.
Mia moglie a inizio anno ha subito un trauma psicologico a causa di salute da tenere sotto controllo e negli ultimi mesi mi ha esternato i seguenti sintomi.
.
Perdita di peso inaspettata, beve alcolici diverse volte a settimana prosecchi aperitivi cocktail e ultimamente sta cercando di mettere un freno, perdita di capelli importante, sonno alterato si sveglia di notte e quando riesce a dormire va in letargo con espressione visibilmente stanca, è necessario svegliarla e dopo sembra una zombie, è diventata whatsapp dipendente spesso te la ritrovi col telefono in mano, anche al risveglio nel letto il primo pensiero è scrollare i social e poiché ci litighiamo appena mi vede lo posa, in casa oltre pulire un paio di ore la domenica o stirare non partecipa attivamente alla vita della casa o ad attività assieme, rispetto a prima si emargina e alcuni giorni è capace di non parlare mai se non ritrovarla dedicata al lavoro, alla lettura personale o sorridere dietro lo smartphone, le uscite gliele devo organizzare io e quando usciamo sembra riprendersi un attimo, le piaceva il calcio allo stadio quando ci siamo conosciuti e adesso neanche una partita importante della nazionale prova a guardare, non prende iniziativa per incontrarci coi nostri amci con cui usciamo con regolarità né offre loro ospitalità per stare in compagnia, si è allontanata da alcuni di loro senza rimpianto, sostiene di divertirsi solo con un nuovo gruppo misto che frequenta lei da alcuni mesi (a me sembra più una valvola di sfogo), sostiene che durante alcuni giorni prova dei momenti di crollo (tipo pressione bassa) in cui si sente stanca all'improvviso e col pensiero rallentato, prova la ruminazione e diffidenza per i sentimenti verso il sottoscritto (quando non è in questi periodi sostiene il contrario), si irrita spesso e pretende di fare quel che intende fare anche se oggettivamente fuori controllo, sesso neanche a pensarci le da fastidio qualsivoglia zona si tocchi o qualsiasi cosa si proponga, non si eccita né raggiunge orgasmo, riesce solo con autoeccitamento.
Ho tentato con una terapia di coppia ma si è rifiutata. Potrebbero essere sintomo di stato depressivo?
Come posso fare a farla andare da uno specialista? Se va da sola per risolvere i suoi conflitti nei miei confronti, senza che lo specialista possa sapere tutte queste cose, riesce ugualmente ad arrivare a una diagnosi definitiva?
Mia moglie a inizio anno ha subito un trauma psicologico a causa di salute da tenere sotto controllo e negli ultimi mesi mi ha esternato i seguenti sintomi.
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Perdita di peso inaspettata, beve alcolici diverse volte a settimana prosecchi aperitivi cocktail e ultimamente sta cercando di mettere un freno, perdita di capelli importante, sonno alterato si sveglia di notte e quando riesce a dormire va in letargo con espressione visibilmente stanca, è necessario svegliarla e dopo sembra una zombie, è diventata whatsapp dipendente spesso te la ritrovi col telefono in mano, anche al risveglio nel letto il primo pensiero è scrollare i social e poiché ci litighiamo appena mi vede lo posa, in casa oltre pulire un paio di ore la domenica o stirare non partecipa attivamente alla vita della casa o ad attività assieme, rispetto a prima si emargina e alcuni giorni è capace di non parlare mai se non ritrovarla dedicata al lavoro, alla lettura personale o sorridere dietro lo smartphone, le uscite gliele devo organizzare io e quando usciamo sembra riprendersi un attimo, le piaceva il calcio allo stadio quando ci siamo conosciuti e adesso neanche una partita importante della nazionale prova a guardare, non prende iniziativa per incontrarci coi nostri amci con cui usciamo con regolarità né offre loro ospitalità per stare in compagnia, si è allontanata da alcuni di loro senza rimpianto, sostiene di divertirsi solo con un nuovo gruppo misto che frequenta lei da alcuni mesi (a me sembra più una valvola di sfogo), sostiene che durante alcuni giorni prova dei momenti di crollo (tipo pressione bassa) in cui si sente stanca all'improvviso e col pensiero rallentato, prova la ruminazione e diffidenza per i sentimenti verso il sottoscritto (quando non è in questi periodi sostiene il contrario), si irrita spesso e pretende di fare quel che intende fare anche se oggettivamente fuori controllo, sesso neanche a pensarci le da fastidio qualsivoglia zona si tocchi o qualsiasi cosa si proponga, non si eccita né raggiunge orgasmo, riesce solo con autoeccitamento.
Ho tentato con una terapia di coppia ma si è rifiutata. Potrebbero essere sintomo di stato depressivo?
Come posso fare a farla andare da uno specialista? Se va da sola per risolvere i suoi conflitti nei miei confronti, senza che lo specialista possa sapere tutte queste cose, riesce ugualmente ad arrivare a una diagnosi definitiva?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
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Gentile utente, la sua preoccupazione è assolutamente comprensibile, lei nota diversi cambiamenti per lei importanti e impattanti nella sua relazione e nel sui partner. Tuttavia, se sua moglie in questo momento non vuole farsi aiutare non può fare molto. Sicuramente potrebbe proporle di iniziare un percorso individuale, lo specialista farà una valutazione psicodiagnostica, che permetterà di fare diagnosi.
Inoltre mi sento di aggiungere che se sua moglie ad oggi non sente la motivazione ad iniziare un percorso, lei potrebbe iniziarne uno suo personale per elaborare ciò che sta vivendo in questo momento. Poiché è vero che sua moglie sta attraversando un momento di difficoltà ma, forse, anche lei ha dei vissuti emotivi che sono degli di essere ascoltati, stare accanto ad una persona che soffre non è semplice. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Inoltre mi sento di aggiungere che se sua moglie ad oggi non sente la motivazione ad iniziare un percorso, lei potrebbe iniziarne uno suo personale per elaborare ciò che sta vivendo in questo momento. Poiché è vero che sua moglie sta attraversando un momento di difficoltà ma, forse, anche lei ha dei vissuti emotivi che sono degli di essere ascoltati, stare accanto ad una persona che soffre non è semplice. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, capisco la sua preoccupazione riguardo ai cambiamenti che sta notando in sua moglie e nella relazione con lei. Ci sarebbe da esplorare cosa sta succedendo nella vita di sua moglie e nella vostra come coppia, in modo da capire se ci sono stati eventi stressanti o significativi dal punto di vista emotivo o blocchi che possono essere collegati a situazioni difficili del passato. Da questo punto di vista lei non può fare molto per convincere sua moglie a prendersene cura con l'aiuto di uno psicoterapeuta, può solo starle vicino e darle il suo supporto qualora decidesse di aprirsi con qualcuno. Spesso chi ha un malessere ha bisogno di trovare i modi e i tempi più adatti e, se lei si desse il permesso di prendersi cura della sua preoccupazione chiedendo aiuto per affrontare i suoi dubbi, è possibile che sua moglie possa considerare la possibilità di occuparsi in maniera più approfondita del suo vissuto. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o necessità.
Dott.ssa Antonella Giardiello
Dott.ssa Antonella Giardiello
Il mio consiglio è di cercare di convincere sua moglie a farsi aiutare a livello individuale, i sintomi sono abbastanza importanti ed è legittima la sua preoccupazione. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno! Nel racconto emerge, dal mio punto di vista, le difficoltà che sta avendo sua moglie per affrontare questa nuova tappa della sua vita, si potrebbe pensare che si sono rotti tutti gli equilibri esistenti finora, accogliere e accettare questi cambiamenti sicuramente non è facile, ne per Lei né per sua moglie.
Perché non inizia Lei un percorso di psicoterapia per essere sostenuto emotivamente in questo periodo?
Un abbraccio, Dott.ssa M Eugenia Michel
Perché non inizia Lei un percorso di psicoterapia per essere sostenuto emotivamente in questo periodo?
Un abbraccio, Dott.ssa M Eugenia Michel
Buongiorno, mi dispiace molto per ciò che sta vivendo. Comprendo il desiderio di aiutarla, ma non è chiaro se sua moglie sia consapevole o meno di questi cambiamenti. Sarebbe il primo passo per cercare aiuto, deve avere una parte di sé che collabora verso un cambiamento. Può chiederle di farsi vedere da uno specialista. Io prima valuterei degli esami con il medico curante e poi uno psicoterapeuta e/o uno psichiatra per avere chiaro il quadro della situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, il quadro che descrive è effettivamente compatibile con uno stato depressivo post traumatico, ma non lo prenda come una diagnosi perchè non ho sufficienti elementi per affermarlo con certezza. Potrebbe essere tutt'altro, ad esempio l'esito di una crisi esistenziale seppur sempre probabilmente collegata ai recenti accadimenti, che può averla portata a mettere in discussione la sua vita com'è stata fin'ora. Certe esperienze oltre a traumatizzare possono cambiare qualcosa nel profondo. In ogni caso dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia per analizzare meglio la situazione e scendere più in profondità.
Gentile utente di mio dottore,
le problematiche qui esposte rimandano ad un senso di sofferenza condiviso; sua moglie manifesta il suo disagio attraverso i comportamenti da lei descritti e anche lei allo stesso tempo si ritrova in una situazione di malessere proprio per esser parte di una relazione che non la soddisfa più. Condivido con lei che è in una terapia di coppia che potrebbe affrontare le tematiche qui riportate ma allo stesso tempo le dico che nessun percorso di psicoterapia può iniziare con qualcuno che obblighi qualcun altro a prendersi cura di se e della propria relazione. Provi ad aprirsi con sua moglie esprimendo anche il suo di disagio, magari non sentendosi giudicata come "malata", potrebbe vedere il percorso di psicoterapia da una altra angolazione attribuendone un altro significato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le problematiche qui esposte rimandano ad un senso di sofferenza condiviso; sua moglie manifesta il suo disagio attraverso i comportamenti da lei descritti e anche lei allo stesso tempo si ritrova in una situazione di malessere proprio per esser parte di una relazione che non la soddisfa più. Condivido con lei che è in una terapia di coppia che potrebbe affrontare le tematiche qui riportate ma allo stesso tempo le dico che nessun percorso di psicoterapia può iniziare con qualcuno che obblighi qualcun altro a prendersi cura di se e della propria relazione. Provi ad aprirsi con sua moglie esprimendo anche il suo di disagio, magari non sentendosi giudicata come "malata", potrebbe vedere il percorso di psicoterapia da una altra angolazione attribuendone un altro significato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, la signora ha bisogno di un aiuto psicologico e non di una terapia di coppia. Le suggerisco di mettere da parte le sue necessità e di tentare di sollecitare un incontro individuale della signora con uno psicologo. Ora l'unica cosa importante è la situazione della signora. Tenti con dolcezza e attenzione di convincerla ad approcciare una terapia, anche un unico incontro che potrà convincerla della necessità di un percorso. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Egregio Utente, mi rincresce la sua situazione e comprendo la sua difficoltà nel persuadere sua moglie a iniziare un percorso terapeutico. Attualmente Le suggerisco una terapia individuale che la aiuti a superare il dolore e le complicanze dovute a questa situazione con sua moglie, Sono sicura che analizzandosi con una persona competente si sblocherrano anche alcune situazioni familiari. Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.
Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che state vivendo lei e sua moglie. Le suggerisco di proporre a sua moglie di rivolgersi ad uno specialista e qualora non volesse di farlo lei in modo comunque di poter essere aiutato direttamente ed indirettamente ad affrontare la situazione. Un caro saluto
Buongiorno. Comprendendo la preoccupazione e il desiderio di aiutare sua moglie.
È importante sottolineare che, come terapeuta, non posso fare diagnosi a distanza, ma posso fornire delle indicazioni generali basate sui sintomi che mi ha descritto. La perdita di peso inaspettata, la difficoltà del sonno, la perdita di interesse per le attività che una volta amava e il cambiamento nelle dinamiche relazionali possono essere segnali di un disagio psicologico importante, che non va sottovalutato.
Per incoraggiarla a cercare aiuto da uno specialista, è essenziale comunicare in modo amorevole e rispettoso con lei riguardo ai suoi sentimenti e alle sue preoccupazioni riguardo alla sua salute mentale. Potrebbe essere utile farle notare i cambiamenti che ha notato e come questi potrebbero avere un impatto sulla sua vita e sul benessere generale. Dovrebbe esprimere il suo sostegno incondizionato e la volontà di affrontare insieme eventuali difficoltà.
Se lei si è rifiutata di iniziare una terapia di coppia, potrebbe essere una buona idea suggerire la possibilità di cercare un supporto psicologico individuale. Spieghi che vedere uno specialista può essere utile per affrontare le sfide personali e che parlare con un professionista può aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, pensieri e comportamenti in un ambiente sicuro e confidenziale.
Riguardo alla preoccupazione che possa celare informazioni al terapeuta, è importante sottolineare che il terapeuta è un professionista che lavora per aiutare la persona nel miglior modo possibile. Anche se sua moglie dovesse dover portare in studio solo alcuni aspetti della situazione, il terapeuta cercherà comunque di aiutarla a comprendere e affrontare i suoi problemi in base a ciò che viene condiviso. inoltre il terapeuta, in quanto professionista, saprà inoltrarsi in parti celate con cura e in modo discreto, e, in caso lo reputi necessario potrà chiedere una seduta di coppia per chiarire punti nevralgici.
Infine, voglio sottolineare che spingere qualcuno ad affrontare una terapia può essere delicato, quindi assicurarsi di essere empatico e paziente con sua moglie durante questo percorso.
In conclusione, è possibile che i sintomi descritti possano essere indicativi di uno stato depressivo o di altro disagio emotivo. Sostenere sua moglie con comprensione e affetto e incoraggiarla a cercare aiuto da uno specialista potrebbe essere un passo importante verso il suo benessere mentale.
Auguro a lei e sua moglie di trovare il giusto approccio al problema.
un caro saluto Dott.ssa Monica Borgogno
È importante sottolineare che, come terapeuta, non posso fare diagnosi a distanza, ma posso fornire delle indicazioni generali basate sui sintomi che mi ha descritto. La perdita di peso inaspettata, la difficoltà del sonno, la perdita di interesse per le attività che una volta amava e il cambiamento nelle dinamiche relazionali possono essere segnali di un disagio psicologico importante, che non va sottovalutato.
Per incoraggiarla a cercare aiuto da uno specialista, è essenziale comunicare in modo amorevole e rispettoso con lei riguardo ai suoi sentimenti e alle sue preoccupazioni riguardo alla sua salute mentale. Potrebbe essere utile farle notare i cambiamenti che ha notato e come questi potrebbero avere un impatto sulla sua vita e sul benessere generale. Dovrebbe esprimere il suo sostegno incondizionato e la volontà di affrontare insieme eventuali difficoltà.
Se lei si è rifiutata di iniziare una terapia di coppia, potrebbe essere una buona idea suggerire la possibilità di cercare un supporto psicologico individuale. Spieghi che vedere uno specialista può essere utile per affrontare le sfide personali e che parlare con un professionista può aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, pensieri e comportamenti in un ambiente sicuro e confidenziale.
Riguardo alla preoccupazione che possa celare informazioni al terapeuta, è importante sottolineare che il terapeuta è un professionista che lavora per aiutare la persona nel miglior modo possibile. Anche se sua moglie dovesse dover portare in studio solo alcuni aspetti della situazione, il terapeuta cercherà comunque di aiutarla a comprendere e affrontare i suoi problemi in base a ciò che viene condiviso. inoltre il terapeuta, in quanto professionista, saprà inoltrarsi in parti celate con cura e in modo discreto, e, in caso lo reputi necessario potrà chiedere una seduta di coppia per chiarire punti nevralgici.
Infine, voglio sottolineare che spingere qualcuno ad affrontare una terapia può essere delicato, quindi assicurarsi di essere empatico e paziente con sua moglie durante questo percorso.
In conclusione, è possibile che i sintomi descritti possano essere indicativi di uno stato depressivo o di altro disagio emotivo. Sostenere sua moglie con comprensione e affetto e incoraggiarla a cercare aiuto da uno specialista potrebbe essere un passo importante verso il suo benessere mentale.
Auguro a lei e sua moglie di trovare il giusto approccio al problema.
un caro saluto Dott.ssa Monica Borgogno
Salve,
spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione.
saluti
spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione.
saluti
Buongiorno. Il quadro relativo a sua moglie che descrive potrebbe in effetti essere inquadrabile in una caduta depressiva progressiva reattiva alla situazione problematica di salute, così come un disturbo post traumatico da stress per lo shock conseguente al problema di malattia. In ogni caso è sempre molto difficile convincere una persona che non ha nessuna intenzione di farsi aiutare. Sinceramente, l'unica cosa che può fare è cercare di starle vicino il più possibile e magari che sia lei stesso a intraprendere un percorso per trovare le energie psichiche a fronteggiare il rapporto con sua moglie. Può essere che, nel tempo, vedendo che lei si mette in gioco in prima persona, sua moglie prenda un minimo di coscienza del problema. Cordiali saluti
Salve, non ho ben compreso se sua moglie sia disponibile a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, perché l'esigenza deve partire da lei. Il mio consiglio è di farsi supportare psicologicamente per riuscire a stare vicino ad una donna che sta vivendo un momento di difficoltà e che ora può indurre in lei rabbia e frustrazione dal momento che non riconosce il suo interesse e non sembra volere il suo aiuto.
Salve, purtroppo è sua moglie che deve maturare la consapevolezza del proprio disagio e lei non si può sostituire nel compito.
Però può spiegargli come si sente lei in questa situazione e fare appello cosi al suo senso di responsabilità per stimolarla ad entrare in psicoterapia.
Accusare o fargli notare come si presenta o si relaziona la farà sentire solo ancora di più a disagio.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Però può spiegargli come si sente lei in questa situazione e fare appello cosi al suo senso di responsabilità per stimolarla ad entrare in psicoterapia.
Accusare o fargli notare come si presenta o si relaziona la farà sentire solo ancora di più a disagio.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, comprendo il suo malessere e dispiacere. Dalla dettagliata lettera che ha scritto si nota come osserva con attenzione la situazione di sua moglie. Se lei non è d'accordo a farsi vedere da uno psicoterapeuta, non si può far nulla. Potrebbe cogliere uno dei momenti nei quali sua moglie è disponibile verso di lei e recettiva ad esternarle le sue preoccupazioni per la sua salute e convincerla ad un incontro con uno psicoterapeuta. Contemporaneamente io le suggerisco di prendersi cura di sè, sta vivendo un momento difficile, non "riconosce" più sua moglie, ha bisogno di essere ascoltato nei suoi malesseri e consigliato per i suoi comportamenti. Se lei cambierà atteggiamento con sua moglie, ed adotterà delle strategie, potrebbero anche cambiare delle dinamiche. Non è scontato, ma possibile. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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