Buongiorno, mia mamma di anni 92 e 9 mesi è caduta in data 15 marzo. Non ha riportato fratture, ma d
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Buongiorno, mia mamma di anni 92 e 9 mesi è caduta in data 15 marzo. Non ha riportato fratture, ma dopo 2 giorni ha cominciato a farfugliare, è stata portata al pronto soccorso dove le hanno riscontrato mediante TAC un ematoma subdurale. Stante l’età e il quadro radiologico non sono intervenuti chirurgicamente. Dopo 6 giorni di ricovero in neurologia è stata dimessa con una cura a domicilio che prevede antipertensivi e deltacorene per 10 gg quest’ultimo. Dopo circa 10 giorni è stata programmata altra Tac. Questo l’esito: rispetto al precedente al controllo odierno appare in fisiologica evoluzione la falda subdurale che attualmente appare isodensa al parenchima, presenta uno spessore di 15 mm in sede parieto-occipitale sinistra mentre appare esilissima (2 mm) in sede temporale omolaterale.
Allo stato tale faldina di ematoma, specie quella destra, non necessita di soluzione neurochirurgica. Utile controllo ambulatoriale a distanza di 20-25 giorni, previa TC cranio senza mdc, da anticipare se variazione clinica.
C’è da aggiungere che mia mamma che prima del trauma presentava una mente lucidissima e un’ottima memoria sul piano del linguaggio si esprime poco, ma sembra comprendere.
Sarebbe il caso di intervenire chirurgicamente o è troppo tardi o non è necessario perché l’ematoma si riassorbirà spontaneamente? E in che tempi si potrebbe riassorbire e con quali conseguenze/danni?
Grazie
Allo stato tale faldina di ematoma, specie quella destra, non necessita di soluzione neurochirurgica. Utile controllo ambulatoriale a distanza di 20-25 giorni, previa TC cranio senza mdc, da anticipare se variazione clinica.
C’è da aggiungere che mia mamma che prima del trauma presentava una mente lucidissima e un’ottima memoria sul piano del linguaggio si esprime poco, ma sembra comprendere.
Sarebbe il caso di intervenire chirurgicamente o è troppo tardi o non è necessario perché l’ematoma si riassorbirà spontaneamente? E in che tempi si potrebbe riassorbire e con quali conseguenze/danni?
Grazie
Gentile paziente tale tipo di intervento può essere eseguito anche in anestesia locale, se necessario. L'evoluzione dell'ematoma è quella di cronicizzarsi e, nel tempo, di riassorbirsi. Se così non fosse, sarà necessaria l'evacuazione chirurgica della raccolta ematica. La mamma può e deve tornare allo stato neurologico ante quem!
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