Buongiorno,mia madre soffre di bcpo,fa ossigenoterapia 20 ore al giorno,ha sempre una dipsnea più el

7 risposte
Buongiorno,mia madre soffre di bcpo,fa ossigenoterapia 20 ore al giorno,ha sempre una dipsnea più elevata la mattina presto,io inizialmente ho pensato fosse ansia mattutina!ma ora mi sorgono dubbi,c'è un motivo particolare per cui effettivamente potrebbe stare peggio la mattina?
Grazie mille per un eventuale risposta!
Innanzi tutto va valutata la terapia con inalatori. Forse si può ritoccare il dosaggio o il tipo di prodotto-molecola. Inoltre occorre monitorare la saturimetria, per valutare se la quantità e ore di ossigeno sono sufficienti. Un Po di ginnastica respiratoria, per farla respirare più correttamente.

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Probabilmente non è coperto dalla terapia inalatoria
Tutti i bpco sono più sintomatici al mattino perché ipoventilano durante la notte e accumulano secrezioni
Il sintomo dispnea prevalente al risveglio è spesso presente nei pazienti affetti da BPCO. Qualcosa può essere fatto per migliorare questo sintomo ma occorre avere molti più elementi clinici e relativi alla terapia in atto
Buongiorno. Per capire meglio occorre valutare se all'affanno si associ anche un calo della saturazione. Se la dispnea è accompagnata da tosse potrebbe essere legato al ristagno durante la notte di secrezioni bronchiali. Altro parametro da valutare è se la terapia sia in grado di coprire le 24 h (assume i farmaci una o due volte al giorno?)
Dovrebbe fare saturimetria notturna o un monitoraggio cardiorespiratorio notturno in ossigeno ed emogasanalisi arteriosa al
Risveglio...per vedere se ha bisogno si piu’ ossigeno...un supporto ventilatorio (NIV) oppure ossigenoterapia ad alto flusso umidificato
Andrebbe valutata innanzitutto la terapia farmacologica della paziente. capire se la strategia scelta dallo pneumologo in termini di molecola scelta, tipo di erogatore, numero ed orario di somministrazione, sia la più adeguata al suo caso. Esistono in commercio diverse tipologie di farmaco e non tutti sono adatti a tutti. una volta "ottimizzata" la terapia e stabilito che la signora è perfettamente aderenta alla stessa, andrebbe valutato se fosse necessario incrementare il flusso di ossigeno notturno, mediante saturimetria notturna. Tutto questo non può prescindere da una valutazione clinica che è assolutamente necessaria in pazienti con patologia respiratoria cronica non ben controllata.

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