Buongiorno, mi trovo a scrivere qui in quanto sento la necessità di ricevere un aiuto. Sono una rag

23 risposte
Buongiorno,
mi trovo a scrivere qui in quanto sento la necessità di ricevere un aiuto. Sono una ragazza di 27 anni e sono fidanzata da 4 anni. Convivo da 3 anni e mezzo circa e sono sposata da 3 mesi.
Mio marito ha 32 anni e fin da subito abbiamo sempre sognato una famiglia insieme; abbiamo sempre fantasticato sul nostro futuro e il desiderio di avere dei bambini è sempre stato forte in noi. Purtroppo fino ad oggi non abbiamo ancora mai provato ad avere un bimbo (causa instabilità del mio lavoro). Abbiamo sempre rimandato per aspettare che il mio lavoro diventasse stabile. Dopo il matrimonio, avvenuto a Luglio 2024, abbiamo finalmente deciso che da Maggio 2024 avremmo provato ad allargare la famiglia.
Mio marito prima del nostro matrimonio ha però intrapreso un'altra strada, facendo il concorso per diventare vigile del fuoco. Premetto che lui ha una casa di sua proprietà e un lavoro fisso che gli permette di vivere in maniera dignitosa con 3 giorni di riposo e 2 turni mattina, 2 pomeriggio e 2 notti. Premetto inoltre che proviene da una famiglia in cui il padre e il fratello sono vigili del fuoco, pertanto anche loro fanno la loro parte spingendolo a diventare vigile. Lui ha sempre saputo il mio pensiero al riguardo. Provò a fare il concorso anche due anni fa, senza passarlo. Questo scatenò già una fortissima discussione tra di noi in quanto io non ero d'accordo poiché avevamo preso un grande impegno a mio parere, ovvero quello della convivenza. Ripeto, quest'anno a Giugno, quindi un mese prima del nostro matrimonio, ha ben pensato di partecipare nuovamente al concorso. Io non gli ho detto nulla in quanto lui già era a conoscenza del mio pensiero. Ho solo passato i mesi pregando che non passasse la prova e invece, la settimana scorsa è arrivata la notizia più brutta di sempre: HA SUPERATO QUESTA MALEDETTA PROVA. Io ho provato a parlare con lui ma ogni volta nasce sempre una discussione. Ho espresso le mie perplessità, ovvero il fatto di non poter realizzare i nostri progetti come avevamo pianificato, il fatto di restare sola per almeno 1 anno in cui lui starà fuori a fare il corso, il fatto di mettere tutto in discussione; una volta terminato il corso di un anno, gli verrà assegnata una destinazione e a quel punto cosa faremo? Lui andrà in un'altra città e io cosa farò? A quasi 30 anni dovrò cambiare città, lasciare la mia famiglia e cercare un nuovo lavoro, una nuova casa ecc.... per cosa??? per stare con una persona che lavorerà anche di notte e io mi ritroverò spaesata in una città che non conosco e senza un aiuto. Non riesco nemmeno a pensare a una gravidanza in queste condizioni, in cui io passerei 9 mesi sola, senza l'appoggio dei miei familiari. Il punto è che, parlandone con lui, mi ha solo dato contro dicendomi che o accetto questa cosa o me ne posso andare. La ritengo una scelta davvero egoistica da parte sua. Non si è minimamente preoccupato della nostra relazione e del nostro futuro. Per di più io, nel corso di questi anni, mi sono ritrovata anche a perdere il lavoro e ho dovuto iniziare da capo, cercando un nuovo impiego con una convivenza in atto. Nel mentre cercavo un nuovo lavoro (con molte difficoltà, in quanto vivo in una piccola città che offre poco), avevo anche ipotizzato di iscrivermi all'università per un corso che tanto amavo e per il quale, una volta laureata, avrei dovuto partecipare a dei concorsi per entrare in ospedale. Bene, lui in quell'occasione, come in altre, mi ha ribadito più volte che se io avessi dovuto cambiare città per lavoro, lui non mi avrebbe seguita e sarebbe finita la nostra storia. Sono davvero in confusione, non so cosa fare. Dentro di me so che non riesco proprio ad accettare questa sua scelta e mi sento messa da parte. Ritengo che, una volta che si è sposati, le scelte debbano essere prese insieme e valutate insieme e sono certa che se fosse capitato a me, mi sarei già ritrovata fuori la porta di casa con la serratura cambiata. Chiedo un vostro parere e vi ringrazio in anticipo.
Buongiorno,
mi dispiace per il momento di difficoltà che sta vivendo: purtroppo da quanto riporta è evidente che i progetti suoi e di suo marito sono abbastanza distanti, resta da capire se è vostro interesse cercare di convergere su qualcosa che possa andare bene ad entrambi oppure da parte di suo marito c'è solo il proprio progetto e la conseguente necessità di lei di adeguarsi oppure dividervi. Le suggerirei di confrontarsi con suo marito rispetto a questa cosa ed eventualmente affidarvi ad un professionista di coppia.

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Buonasera Signora, attraverso le sue parole mi arriva tanta paura, smarrimento e forse anche la sensazione di essere stata un po’ tradita da suo marito, visto il cambiamento (improvviso?) che c’è stato nel vostro progetto di coppia. Comprendo che tutto questo possa spaventarla e farle iniziare a porre tante domande sul futuro, sia suo che della coppia. Tuttavia, il solo parere che sento di poterle dare è quello di iniziare un percorso psicologico per iniziare a mettere a fuoco quali sono i suoi desideri, che azioni compiere e verso che tipo di vita vuole andare. Dare un parere sulle scelte fatte da suo marito avrebbe poco senso, perché, in ogni caso, lei ha il solo potere di prendere in mano il suo dolore e le sue emozioni e capire dove la porteranno. Se vorrà, a disposizione online, Dott.ssa Eloisa Dasara.
Capisco quanto la situazione che sta vivendo sia complessa e carica di emozioni contrastanti. Da una parte, c'è il legame che la unisce a suo marito e il desiderio di costruire insieme un futuro familiare; dall'altra, c'è il dolore di sentirsi messa da parte di fronte a una decisione così importante presa in autonomia. La sensazione di non essere ascoltata e di vedere i vostri progetti condivisi messi in secondo piano può essere profondamente destabilizzante, soprattutto in un momento di vita delicato come quello appena successivo al matrimonio.

La scelta di suo marito di intraprendere il percorso per diventare vigile del fuoco, pur essendo personale e forse legata a motivazioni profonde che coinvolgono anche la sua storia familiare, sembra non aver tenuto sufficientemente conto delle implicazioni per la coppia. In un matrimonio, le scelte importanti dovrebbero essere valutate insieme, poiché incidono inevitabilmente su entrambi. Non sentirsi inclusa in questo processo decisionale può portare a dubbi sulla solidità del vostro progetto comune e sulla capacità di trovare compromessi.

Il fatto che lui le abbia detto che deve accettare questa scelta o andarsene è una risposta che, seppur comprensibile in un momento di tensione, non favorisce il dialogo. Un matrimonio si basa sulla capacità di comunicare, di accogliere i bisogni reciproci e di cercare insieme soluzioni che rispettino entrambe le parti. Il nodo centrale, dunque, non sembra essere solo la decisione sul lavoro di suo marito, ma la modalità con cui questa decisione è stata gestita e la mancanza di un confronto autentico.

In questo momento, potrebbe essere utile riflettere su alcune domande: come desidera che la vostra relazione affronti le difficoltà? Quali sono i valori e le priorità fondamentali per lei in un matrimonio? E, soprattutto, come potrebbe comunicare a suo marito il suo punto di vista in modo che lui possa comprenderlo non come un'opposizione, ma come un invito a ritrovare un equilibrio?

Potrebbe essere utile cercare un momento di calma per parlarne, spiegando non solo ciò che prova, ma anche il motivo per cui sente che questa situazione mette alla prova il vostro legame. Se il dialogo diretto risulta troppo carico di tensione, un percorso di mediazione di coppia con un terapeuta potrebbe aiutarvi a trovare un terreno comune e a riscoprire la possibilità di prendere decisioni insieme in modo più consapevole e rispettoso.

Infine, è importante che si conceda il diritto di ascoltare sé stessa e i suoi bisogni. Nel matrimonio, il compromesso è essenziale, ma non dovrebbe mai significare sacrificare completamente ciò che è importante per uno dei due. Se desidera, resto disponibile per ulteriori approfondimenti o per indicazioni su come avvicinarsi a un supporto professionale.
Buonasera, io credo che dovrebbe dire a suo marito quello che ha scritto a noi, cioè come si sente in in maniera dettagliata e cercare da lì un confronto, se quest' ultimo non dovesse andare a buon fine, le consiglio di intraprendere una terapia di coppia. Distinti Saluti. Dott.ssa Sarno
Grazie per aver condiviso i tuoi sentimenti, che denotano quanto questa situazione ti stia pesando. È evidente che stai vivendo un momento di profonda delusione e confusione, e che senti che il tuo matrimonio, un impegno così importante per te, non stia ricevendo il rispetto e la collaborazione che desideravi.

In una relazione, specialmente in un matrimonio, il senso di squadra è cruciale: le decisioni più importanti, come quelle che incidono sulla carriera, il luogo in cui vivere o il momento di avere figli, richiedono dialogo, compromessi e rispetto reciproco. È comprensibile che tu veda la scelta di tuo marito come un atto egoistico, perché sembra non tenere in considerazione l’impatto che ha su di te e sui vostri progetti condivisi.

Tuttavia, va anche riconosciuto che il desiderio di diventare vigile del fuoco per lui potrebbe essere un sogno personale profondo, alimentato anche dalle aspettative della sua famiglia. Questo non giustifica un’imposizione unilaterale, ma potrebbe aiutarti a vedere che non si tratta necessariamente di una mancanza d’amore verso di te, bensì di un suo bisogno di realizzarsi.

La domanda più importante è: come immaginate entrambi il futuro? Se lui desidera realizzare il suo sogno e tu senti che non puoi accettarlo, è importante chiarire i limiti di ciascuno e se ci sia uno spazio di mediazione. Hai avuto modo di parlargli senza che la discussione degenerasse, cercando di capire anche la sua prospettiva emotiva? Senti che lui sia disposto a fare dei passi verso di te, o prevale un atteggiamento rigido?

Se hai bisogno di aiuto per gestire il conflitto o per capire cosa vuoi davvero, potrebbe essere utile anche considerare il supporto di un mediatore o un terapeuta di coppia. Ti vedo molto lucida e consapevole, ma a volte un dialogo facilitato da un terzo può sbloccare situazioni come questa. Che ne pensi?
Buona fortuna Dott.ssa Giulia Ruffino
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. In un rapporto di coppia la condivisione è importante ed è importante anche la realizzazione personale di ciascuno. Entrambi dovreste adoperarvi per vedere realizzate le aspettative dell'uno e dell'altra. Per raggiungere questo risultato è importante confrontarsi per valutare le varie possibilità e tenere in considerazione le aspettative proprie e quelle dell'altra/o. State insieme da diversi anni e potete affrontare tranquillamente la situazione condividendo le perplessità di ciascuno e ascoltandole senza dare ultimatum.
Nell'eventualità in cui non riusciste potrebbe aiutarvi affrontare un percorso psicologico di coppia. Il percorso di coppia serve proprio per avere un punto di osservazione esterno che aiuta ad affrontare le difficoltà guardandole da una prospettiva nuova che singolarmente non si riesce a vedere.
Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia
Gentile utente, grazie per la condivisione. La situazione che sta vivendo sembra essere davvero complessa e carica di emozioni contrastanti. Sente che le tue aspettative per il futuro si scontrano con quelle di suo marito, creando una tensione difficile da gestire. La difficoltà nasce da un contrasto tra i progetti che avevate condiviso e le scelte che ora entrambi vi trovate a dover affrontare, in particolare riguardo al percorso professionale di lui e agli impatti che questa scelta ha su di lei e sulla vita che avevate immaginato insieme.
Quando si costruisce una relazione, è naturale che le scelte e i sogni di entrambi vengano condivisi, ma a volte la realtà ci mette davanti a situazioni inaspettate, come nel suo caso, dove una decisione che uno dei due partner prende può mettere in discussione l’equilibrio della coppia. In effetti, quando le scelte importanti vengono fatte da una sola parte, senza una piena discussione con l'altro, è facile che nasca una sensazione di frustrazione e di insoddisfazione. In particolare, la scelta di suo marito di intraprendere il percorso per diventare vigile del fuoco sembra essere per lui una decisione fondamentale, influenzata dalla sua storia familiare e dalle sue aspirazioni professionali. Tuttavia, è comprensibile che questa decisione possa generare in lei una certa insicurezza, soprattutto per quanto riguarda i progetti condivisi che avevate fatto in precedenza. La prospettiva di rimanere sola durante il periodo del corso, e l’incertezza sul futuro a lungo termine, solleva perplessità legittime, soprattutto in vista della volontà di avere una famiglia insieme. È importante sottolineare che ogni scelta, soprattutto in una coppia, non riguarda solo la persona che la prende, ma anche il partner con cui si condivide un percorso. È fondamentale che entrambi i partner possano esprimere le proprie preoccupazioni, desideri e bisogni in modo che la decisione finale possa essere condivisa e negoziata. Quando uno dei due si sente messo da parte o che le sue necessità non sono tenute in considerazione, questo può compromettere la serenità della relazione.
Nel suo caso, sembra che lei stia affrontando una sorta di conflitto tra il tuo desiderio di costruire una famiglia, avere un progetto comune e la realtà che le si presenta ora, con l’incertezza su dove la porterà questa scelta professionale di suo marito. Questo tipo di dinamiche richiede una riflessione profonda su come entrambi vedete il vostro futuro, sia individualmente che come coppia. D'altra parte, la reazione di suo marito, che ha ribadito che "o accetti o te ne vai", può sembrare una posizione difficile da accogliere, in quanto la fa sentire che non c’è spazio per un confronto equilibrato. Tuttavia, è possibile che anche lui stia vivendo una certa pressione, sia dalla sua famiglia che dalle sue aspettative personali, che lo portano a prendere una decisione che, per lui, è importante, ma che non è riuscito a comunicare in modo che lei possa sentirti inclusa e rispettata.
Detto questo, il punto centrale della tua riflessione dovrebbe essere proprio questo: qual è il futuro che immagina per se stessa? Come si sente rispetto ai cambiamenti che questa situazione impone, sia in termini di carriera che di vita privata? È naturale che lei possa avvertire una certa preoccupazione nel vedere che i suoi sogni e desideri per il futuro sembrano non coincidere con quelli di suo marito. Ma è altrettanto importante riconoscere che le proprio esigenze e priorità sono valide quanto quelle del suo partner, e che in una relazione funzionale entrambi dovrebbero sentirsi rispettati e ascoltati nelle proprie necessità.
Forse potrebbe essere utile fare una riflessione profonda sul tipo di relazione che desidera, su come vorrebbe che venissero prese le decisioni importanti, e su come vorrebbe che fosse il supporto reciproco tra lei e suo marito in questo cammino. Un buon punto di partenza potrebbe essere una discussione aperta e onesta, in cui entrambi vi sentiate liberi di esprimere i vostri dubbi, desideri e preoccupazioni, cercando di arrivare a un compromesso che rispetti entrambe le esigenze.
Se questa discussione non dovesse portare a un risultato soddisfacente, potrebbe essere utile considerare un supporto esterno, come una consulenza di coppia, per affrontare queste difficoltà in modo costruttivo e trovare soluzioni che possano aiutare a superare il conflitto.
Il processo di riflessione che sta vivendo è sicuramente complesso, ma la sua volontà di affrontarlo in modo consapevole è già un passo positivo verso una decisione che le permetta di sentirti realizzata e serena, sia nella tua vita di coppia che nel tuo percorso personale.
Rimango a disposizione, un caro saluto!
Buonasera, grazie della sua condivisione. Da ciò che ha descritto si evince che lei e suo marito in questo momento abbiate due idee diverse su come affrontare il futuro insieme. Sarà importante una buona comunicazione per definire insieme i vostri progetti e valutare ciò che più conta per voi come coppia.
Buonasera, quello che mi colpisce del suo racconto è lo squilibrio che sembra esserci nei vostri obiettivi e sul modo che avete per prendere decisioni, lei mi sembra più orientata di suo marito a "mettere radici" ed allargare la famiglia, lui, stando al suo racconto, probabilmente è concentrato sul suo percorso professionale. Posso suggerirle di chiarire intanto quali sono i vostri obiettivi come coppia, altrimenti il rischio è di rimanere bloccati in un braccio di ferro senza fine
Buonasera, comprendo la sua confusione e la rabbia che prova rispetto ad un progetto su cui lei ha investito emotivamente e che ora sta scivolando in avanti. Mi pare di capire che lei si sia messa da parte in questi anni e abbia in qualche modo rinunciato a dei propositi che le stavano a cuore. Il rischio però poi è quello di dimenticarsi di se stessi. In una relazione è importante riconoscere i propri bisogni e non solo quelli dell'altro e credo che proprio da qui scaturisce la sua rabbia. Credo sia opportuno che lei provi a ricentrarsi, a tornare a sé, solo così potrà costruire un futuro con la persona che ama all'interno di un rapporto in cui si permetta di essere realmente se stessa.

Gentile,

grazie per aver condiviso con tanta sincerità il suo vissuto e le difficoltà che sta attraversando. È evidente quanto questa situazione sia per lei carica di emozioni intense, come dolore, delusione e confusione. Comprendo quanto sia complesso trovarsi in un momento di vita in cui sogni e progetti di coppia sembrano entrare in conflitto con scelte personali del partner.

Partiamo da un punto fondamentale: i suoi sentimenti sono validi e meritano ascolto. La decisione di suo marito, così come l’impatto che ha su di lei e sulla vostra relazione, richiedono uno spazio di confronto sereno e reciproco. Quando si è in una relazione, soprattutto nel matrimonio, è normale aspettarsi che le scelte più importanti vengano condivise e valutate insieme. Tuttavia, ogni individuo mantiene anche i propri desideri personali, che talvolta possono entrare in conflitto con le aspettative della coppia.

La scelta di suo marito di partecipare nuovamente al concorso per diventare vigile del fuoco sembra essere legata non solo al suo interesse personale, ma anche a una forte influenza familiare e al desiderio di realizzazione professionale. Probabilmente, per lui questa decisione rappresenta un'opportunità importante per sentirsi realizzato o per seguire un modello familiare che sente significativo. Questo, però, non significa che i suoi bisogni e timori debbano essere messi in secondo piano.

La sua preoccupazione per il futuro è comprensibile: lasciare la propria città, la famiglia e una certa stabilità per affrontare l'incertezza è un cambiamento che può far paura, specie se si immaginava un percorso diverso, basato su un progetto di famiglia condiviso. L'idea di affrontare una gravidanza e una possibile maternità in un contesto di solitudine e lontananza dai suoi affetti è altrettanto comprensibile e tocca un aspetto profondo della sua sicurezza emotiva e relazionale.

Ciò che sembra emergere in modo forte è una difficoltà nel dialogo: lei ha cercato di esprimere le sue perplessità e i suoi bisogni, ma sente di non essere ascoltata e di ricevere risposte che accentuano il conflitto. Avere conversazioni su temi così importanti quando le emozioni sono intense può essere difficile per entrambi. Potrebbe essere utile trovare un momento in cui affrontare il discorso con calma, cercando di esporre non solo le sue preoccupazioni, ma anche il desiderio di costruire una soluzione insieme, che tenga conto di entrambi.

Se le discussioni continuano a portare a uno scontro, potrebbe considerare l’idea di intraprendere un percorso di consulenza di coppia. In uno spazio protetto e neutrale, potrebbe essere più semplice per entrambi esplorare i vostri bisogni, i timori e le aspettative, con l’obiettivo di trovare un equilibrio che possa rispettare le esigenze di entrambi.

Inoltre, la invito a non trascurare i suoi desideri e i suoi obiettivi personali. Il matrimonio è una scelta di condivisione, ma è altrettanto importante che ciascun partner possa continuare a crescere come individuo. Se sente che le sue aspirazioni vengono messe da parte per dare priorità a quelle di suo marito, è importante riflettere su questo aspetto e capire come possa essere recuperato un equilibrio.

Non è semplice, lo so, ma il confronto rispettoso e l’ascolto reciproco sono fondamentali per affrontare momenti come questo. Si dia il permesso di prendersi del tempo per riflettere, magari con l’aiuto di un professionista, su cosa sente essere giusto per sé e per il futuro della vostra relazione.

Le auguro di trovare presto maggiore chiarezza e serenità. Se desidera continuare a parlarne, sono qui per ascoltarla. Sono disponibile per un colloquio.

Un caro saluto,
Marta Landolina
Cara utente, davanti ad un conflitto di priorità e bisogni capisco la frustrazione del sentirsi messa da parte, non ascoltata e non vista. Da ciò ne scaturiscono i bilanci esistenziali della coppia poiché il desiderio di avere una famiglia in questo momento è messo in ombra da questa situazione. Credo che il lavoro che dovresti fare su di te è basato sullo sciogliere questo nodo di rabbia per poter capire se vi è la possibilità di negoziazione tra voi e come trovare il compromesso tra i vostri differenti bisogni. A monte di tutto credo che l'interrogativo principale consista nel comprendere se sei disposta a trovare compromessi e quanto. Mi rendo disponibile per qualsiasi domanda o confronto in merito. Federica
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, comprendo come questo cambiamento possa destabilizzare la coppia e porre dei forti dubbi. Quello che mi sento di consigliare è comprendere cosa si è disposti a fare per la coppia e la vostra idea di famiglia, e successivamente parlarne chiaramente e con calma con vostro marito. Sarebbe utile stabilire un progetto comune del futuro, dove entrambi vi appoggiate e siete concordi sul da farsi.
Ricordi pertanto che è bene che sia consapevole di ogni scelta che fa, dunque cerchi di discernere quello che il livello emotivo (paure, risentimento, senso di costrizione ecc...) da quello che il livello razionale. Entrambi i livelli, una volta elaborati, possono portare ad una chiarificazione in sé stessa.
Rimango a disposizione, anche online
Ilaria Ammirati
Ho dato la risposta ma non va a buon fine
Dr.ssa Manuela Valentini Psicologo
Gentile utente,
nel suo racconto, molto dettagliato, ci sono molte decisioni che sembrano vadano in un'unica direzione, quella di assecondare le esigenze di suo marito.
Nella vita di coppia, quella matrimoniale specialmente, può capitare che uno dei due partner abbia più esigenze in un certo momento, e l'altra persona si sente in dovere di appoggiare e condividere le decisioni da prendere, perché riguardano il benessere del nucleo familiare e non solo dell'individuo.
Ma è importante che questa solidarietà sia reciproca e non venga vista come una necessità individuale, o addirittura una minaccia, oppure un ultimatum!

La comunicazione fa la differenza. Essere in grado di comunicare con assertività i propri bisogni, le preoccupazioni, o semplicemente la propria opinione, è un requisito fondamentale nella vita relazionale. Non si può prescindere dal saper ascoltare le motivazioni del partner, le sue esigenze, ma anche le sue ambizioni e desideri. A patto che ognuno faccia la sua parte in questo processo comunicativo. Comunicazione, infatti, vuol dire "mettere in comune, fare insieme". Altrimenti è dispotismo.

Valuti la possibilità di chiedere un supporto psicologico per elaborare al meglio ciò che le sta accadendo nella vita coniugale. Osservare in modo critico, ma sereno, i suoi sentimenti, le emozioni, e ascoltare un parere distaccato e sopra le parti, l'aiuterà a comprendere meglio i suoi bisogni e riattribuire valore a sé stessa. Lavorando sulla sua autostima e sulle sue effettive potenzialità, sarà in grado di sentirsi padrona della sua vita e delle sue scelte, senza sentirsi messa da parte.
Rimango a disposizione per qualsiasi tipo di aiuto.
Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Grazie per aver condiviso la sua situazione, che emerge come molto complessa e piena di implicazioni emotive e pratiche. È evidente quanto tenga al suo matrimonio e al futuro che ha sognato con suo marito, ma è altrettanto evidente il senso di delusione e frustrazione che sta vivendo di fronte a scelte che percepisce come unilaterali e incompatibili con i vostri progetti comuni.
Questa situazione tocca temi profondi: il rispetto reciproco, la comunicazione, e il modo in cui gestire i compromessi in una relazione. È comprensibile sentirsi messa da parte, perché il percorso scelto da suo marito sembra minare la stabilità della vita che avevate progettato insieme, oltre a richiedere sacrifici che lei non si sente pronta a fare. Al tempo stesso, potrebbe essere utile riflettere anche sul fatto che il desiderio di suo marito di perseguire questa carriera potrebbe rappresentare per lui una parte importante della sua identità e del suo senso di realizzazione personale.
È importante che troviate un momento in cui entrambi possiate esprimervi senza timore di essere giudicati o attaccati, concedendovi in modo maturo di valutare le priorità comuni: quali sono gli obiettivi più importanti per entrambi? È possibile trovare un equilibrio tra il desiderio di suo marito di intraprendere questa carriera e il suo bisogno di stabilità e di sentirsi sostenuta?
La relazione di coppia implica inevitabilmente compromessi e scelte che tengono conto dei bisogni di entrambi. Se uno dei due percepisce di fare sacrifici sproporzionati rispetto all'altro, è essenziale discuterne apertamente.
Si chieda quali sono le sue priorità personali e se il rapporto con suo marito, in queste condizioni, rispecchia il tipo di relazione e di vita che desidera. È importante capire se i sacrifici che le richieste sono sostenibili per lei, senza rinunciare alla sua felicità e al suo equilibrio.
Considerare una terapia di coppia potrebbe essere un passo utile. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarvi ad esplorare insieme le motivazioni di entrambe le parti, a migliorare la comunicazione e a trovare un terreno comune.
Buongiorno e grazie per la condivisione dei suoi vissuti. Credo che possa rivolgersi ad uno psicoterapeuta, per dedicarsi uno spazio di riflessione in cui sentirsi accolta e ascoltata. Il raggiungimento di un benessere psicologico passa attraverso l'elaborazione dei propri vissuti e pensieri.
Un cordiale saluto,
dr.ssa Francesca Volpi
Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Mi arriva la sua sofferenza e il suo smarrimento. Di solito quando ci sentiamo sopraffatti e confusi c'è qualcosa in noi che a livello profondo è stato scosso, a tal punto da farci regredire emotivamente. La confusione che sente è il segnale che quello che le è successo è andato a riaccendere traumi passati o emozioni inelaborate passate. Tra le cose che scrive mi colpisce 'dentro di me so che non riesco proprio ad ACCETTARE questa scelta e mi sento MESSA DA PARTE'. Forse la sua confusione è legata proprio a questo 'essere stata messa da parte'. Che esperienza ha dell'-essere messa da parte- nella sua storia, al di là della sua relazione coniugale? e dell'accettare? Le risuona in qualche altro momento della sua vita questo vissuto? La risposta a queste domande non è semplice ma è il punto di partenza da cui dovrebbe partire, a mio avviso, per trovare nuove consapevolezze dentro sè stessa. Lavorando sulle sue emozioni e sul suo senso di smarrimento sarà possibile iniziare ad orientarsi verso la cosa più giusta per lei. perchè questo la metterà in contatto con i propri bisogni emotivi.
Mi rendo disponibile per iniziare questo viaggio Interiore, anche online.
Cordiali saluti Helena Afflitto
Giustamente lei scrive di sentirsi messa da parte.
Come è possibile costruire una vita di coppia sentendosi messa da parte?
Provo a invitarla ad un colloquio psicologico online, per approfondire e chiarirsi meglio i propri stati d'animo e le idee.
Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha raccontato. Sicuramente un percorso di supporto psicologico potrebbe esserle utile per capire meglio queste dinamiche.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno gentile Utente Buongiorno,
la situazione che descrive è estremamente complessa e comprensibilmente le sta causando molta confusione e sofferenza. Vorrei innanzitutto riconoscere il suo coraggio nell’esprimere così chiaramente i suoi sentimenti e i suoi dubbi. È evidente che lei stia cercando di proteggere non solo il futuro della sua relazione, ma anche il suo benessere personale e i progetti che avete costruito insieme. Proviamo ad analizzare la situazione con calma.
Uno degli aspetti centrali della sua preoccupazione riguarda il fatto che suo marito abbia preso una decisione importante, come partecipare al concorso, senza tener conto delle implicazioni per voi come coppia. Lei ha ragione nel dire che, in un matrimonio, le decisioni che possono influire sulla vita di entrambi dovrebbero essere discusse e valutate insieme. Questo non significa che uno debba rinunciare ai propri desideri, ma piuttosto che si cerchi un equilibrio tra le aspirazioni personali e i bisogni della coppia.
La percezione che lui abbia agito in modo egoistico è comprensibile, soprattutto perché sente che questa scelta stravolge i vostri piani condivisi. Tuttavia, sembra che per lui diventare vigile del fuoco sia un desiderio profondo e, probabilmente, un modo per seguire un percorso che sente suo anche a livello familiare, dato il coinvolgimento di suo padre e di suo fratello. Per lui, potrebbe essere una realizzazione personale importante, ma ciò non giustifica il fatto che non abbiate affrontato insieme le implicazioni pratiche ed emotive di questa decisione.
Lei esprime chiaramente il timore di trovarsi sola, spaesata e priva di supporto, soprattutto in un momento così delicato come l’inizio di una gravidanza o un eventuale trasferimento. Questi sono timori legittimi. La sua visione del matrimonio si basa sulla condivisione e sul supporto reciproco, ed è naturale che si senta delusa nel constatare che, in questa situazione, non si sente ascoltata o valorizzata.
L'episodio passato, in cui lui non avrebbe accettato un suo trasferimento per motivi lavorativi, rende questa situazione ancora più difficile da digerire, perché sembra esserci uno squilibrio nei compromessi richiesti a ciascuno di voi. Questa disparità può alimentare un senso di frustrazione e di ingiustizia nella relazione.
È importante affrontare questa situazione con chiarezza e, se possibile, cercare di ristabilire un dialogo costruttivo con suo marito. Ecco alcune riflessioni e suggerimenti:
1. Provi a spiegare nuovamente a suo marito come si sente, senza accusarlo, ma sottolineando l’importanza di prendere decisioni insieme. Potrebbe essere utile utilizzare frasi come: “Mi sento trascurata in questa situazione perché avrei voluto che ne parlassimo e trovassimo una soluzione che andasse bene per entrambi.”
2. Cercate di discutere delle possibili soluzioni pratiche. Ad esempio, come potreste gestire un eventuale trasferimento? Quali alternative ci sono per mantenere la vostra relazione solida nonostante i cambiamenti?
3. Se il dialogo tra di voi continua a trasformarsi in discussioni senza un esito positivo, potreste valutare di rivolgervi a un terapeuta di coppia. Questo può aiutarvi a confrontarvi in un ambiente neutrale, con il supporto di un professionista che vi aiuti a trovare una soluzione condivisa.
4. Infine, è importante che lei rifletta su ciò che desidera davvero per la sua vita. Se sente che i suoi bisogni e i suoi valori non trovano spazio nella relazione, può essere utile considerare se questa situazione rispecchia ciò che vuole per il suo futuro. A volte, prendersi del tempo per riflettere da soli può chiarire i propri sentimenti e le proprie priorità.

Ciò che sta vivendo è un momento cruciale della sua relazione, e le scelte che farete adesso avranno un impatto significativo sul vostro futuro. È importante che entrambi riconosciate il valore del dialogo e del compromesso per costruire una vita insieme. Non c’è una risposta unica o giusta, ma ciò che conta è che le sue esigenze e i suoi sentimenti vengano ascoltati e rispettati.
Rimango a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti.
Dott. Luca Vocino
Gentile,
da quanto scrive si coglie la sua sofferenza nell'essere stata messa da parte e non considerata nella decisione di suo marito, mettendo a rischio i progetti fatti insieme. In questo momento di difficoltà e confusione, potrebbe esserle utile uno spazio per sé, che possa aiutarla a rimettere ordine nei suoi pensieri e nei suoi vissuti, tra i suoi desideri e i suoi progetti, uno spazio dedicato a lei ed a quello che vuole per il proprio futuro. Futuro che, nonostante la confusione che sta attraversando, sembra aver immaginato molto chiaramente, avendo definito quello che desidera e quello che le piace, quello che vorrebbe realizzare e quello che non è disposta ad accettare o fare. Costruire e scegliere la propria strada è un'impresa difficile e delicata, che a volte richiede di fermarsi, di perdersi, di sostare nella confusione per fare chiarezza e riprendere il cammino.

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