Buongiorno. Mi sfogo qui e magari trovo qualche risposta al mio disagio. Ho problemi con mia mamma
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Buongiorno.
Mi sfogo qui e magari trovo qualche risposta al mio disagio.
Ho problemi con mia mamma fino ad arrivare a mettere in dubbio il suo affetto per me.
Ha 86 anni. Lucidissima e indipendente. Nessuna patologia. Vive da sola nell'appartamento sopra il mio. Ci si è trasferita quasi 2 anni fa con la scusa dell'aria buona lasciando il suo paese natale e gli altri due figli senza neanche chiedere un parere.
Io ero felice perché non lavorando sapevo di poter essere fisicamente più presente rispetto ai miei fratelli (che comunque la chiamano anche più volte al giorno). Cosa le manca? Questo è il dilemma. Continua a dire che è SOLA. Sparge cattiverie. Chiede supporto preventivo ad estranei come se non ne gliene dessimo. Se passi del tempo con lei è apatica e indifferente e sembra che non veda l'ora che te ne vai. Non si fa aiutare da me neanche per le faccende domestiche, chiama una donna e se solo le taglio le unghie cerca di pagarmi! Non ha amicizie e se la chiama qualche conoscente la disturba. Quando chiamano i miei fratelli il massimo sono 2 minuti di telefonata.. però poi dice che è SOLA! insomma cosa ha? Come la faccio felice? E come faccio a non sentirmi così inutile?
Mi sfogo qui e magari trovo qualche risposta al mio disagio.
Ho problemi con mia mamma fino ad arrivare a mettere in dubbio il suo affetto per me.
Ha 86 anni. Lucidissima e indipendente. Nessuna patologia. Vive da sola nell'appartamento sopra il mio. Ci si è trasferita quasi 2 anni fa con la scusa dell'aria buona lasciando il suo paese natale e gli altri due figli senza neanche chiedere un parere.
Io ero felice perché non lavorando sapevo di poter essere fisicamente più presente rispetto ai miei fratelli (che comunque la chiamano anche più volte al giorno). Cosa le manca? Questo è il dilemma. Continua a dire che è SOLA. Sparge cattiverie. Chiede supporto preventivo ad estranei come se non ne gliene dessimo. Se passi del tempo con lei è apatica e indifferente e sembra che non veda l'ora che te ne vai. Non si fa aiutare da me neanche per le faccende domestiche, chiama una donna e se solo le taglio le unghie cerca di pagarmi! Non ha amicizie e se la chiama qualche conoscente la disturba. Quando chiamano i miei fratelli il massimo sono 2 minuti di telefonata.. però poi dice che è SOLA! insomma cosa ha? Come la faccio felice? E come faccio a non sentirmi così inutile?
Cara utente, capisco la sua frustrazione e le sensazioni che determinati comportamenti possano generare in lei. Sarebbe importante capire quando sua mamma ha iniziato ad essere così, potrebbe essere una problematica dovuta all'età? Cosa ha spinto sua mamma a trasferirsi e come ha vissuto un cambiamento così grande? Potrebbe rivolgersi ad un professionista per avere alcuni consigli strategici e comprendere meglio la situazione che state vivendo. Le faccio i miei auguri. Se ha bisogno mi contatti pure.
Dott.ssa Federica Leonardi
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Buongiorno.
Mi dispiace che stia attraversando un periodo così difficile; da come la descrive, la situazione sembra essere per lei piuttosto pesante. Da quando sua mamma ha iniziato a comportarsi così? Per caso è successo qualcosa? O si è sempre comportatata così? Da quello che racconta, quelli di sua mamma sembrerebbero essere dei sintomi di depressione, che spesso precedono il decadimento cognitivo. Di recente ha fatto visite neurologiche? Io le consiglierei di rivolgersi al suo medico curante per chiedere delle indicazioni e dei consigli, ed eventualmente recarsi da uno specialista per capire come meglio affrntare la situazione.
Buona fortuna!
Mi dispiace che stia attraversando un periodo così difficile; da come la descrive, la situazione sembra essere per lei piuttosto pesante. Da quando sua mamma ha iniziato a comportarsi così? Per caso è successo qualcosa? O si è sempre comportatata così? Da quello che racconta, quelli di sua mamma sembrerebbero essere dei sintomi di depressione, che spesso precedono il decadimento cognitivo. Di recente ha fatto visite neurologiche? Io le consiglierei di rivolgersi al suo medico curante per chiedere delle indicazioni e dei consigli, ed eventualmente recarsi da uno specialista per capire come meglio affrntare la situazione.
Buona fortuna!
Gentile utente, mi chiedo se il comportamento di sua madre si sia modificato nell'ultimo periodo o se rPpresenti una caratteristica costante della sua modalità di relazione. Esprimere anche semplicemente un parere riguardo sua madre risulterebbe improprio e dannoso, è il suo racconto, il suo punto di osservazione e su quello sarebbe importante lavorare. Forse la frustrazione che scaturisce dal sentirsi inadeguati, impotenti ha un effetto sulla sua vita che varrebbe la pena di affrontare. Un saluto
Buonasera. Mi spiace per le difficoltà che sta vivendo. Mi sento di consigliarle di riflettere sulle dinamiche della vostra relazione e su come mai lei ha bisogno di sentirsi utile.
Potrebbe valutare il supporto di uno specialista per far luce e superare queste difficoltà. Le auguro di riuscire a risolvere presto. Cari saluti
Potrebbe valutare il supporto di uno specialista per far luce e superare queste difficoltà. Le auguro di riuscire a risolvere presto. Cari saluti
Gentile utente, non deve essere facile avere a che fare con il comportamento di sua madre, che ultimamente le sembra incomprensibile. Intanto molti colleghi le hanno scritto che forse ha a che fare con l'età, e potrebbe essere una pista utile da seguire. Tuttavia, sembra che il punto fondamentale sia questa sua lamentela di essere SOLA. E sembra che la vostra copagnia (sua e dei suoi fratelli) non la faccia sentire meno sola... Possiamo sentirci soli perché non abbiamo amici con cui parlare, o perché non abbiamo un compagno o una compagna, o qualcuno da accudire... Ha provato a chiedere a sua madre cosa intende con "sola"? E' una donna adulta, lucida e indipendente, vedrà che le dirà cosa vuole, senza bisogno che lei si maceri nel tentativo di compiacerla. Con i migliori auguri, dr. Ventura
Buonasera, direi che questa mamma così arzilla, lucida e indipendente la spinge a considerazioni sulla propria condizione (come farla felice? che devo fare? che vuole?) che la mettono a dura prova. E' questo ciò che conta, più che la presunzione di un qualcosa che sua madre "ha".
SM
SM
Buonasera, si può leggere nelle sue parole la grande difficoltà che sperimenta nel rapporto con sua Madre. Forse, più che domandarsi da cosa sia “affetta” sua mamma sarebbe utile spostare il focus su se stessa, in una relazione che la mette continuamente alla prova. Provi a consultare uno psicoterapeuta per fare chiarezza e spazio a una relazione possibile, un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Gentile utente,
i motivi che possono spingere sua madre di 86 a comportarsi così come lei descrive, possono essere tanti, possono riguardare problematiche personali e non per forza comportamenti diretti sui figli. Quello che lei può fare è capire come rapportarsi a sua madre per avere con lei un rapporto più sereno e che non la faccia sentire inutile e in colpa. Per questo potrebbe essere utile il supporto di uno psicologo. Un cordiale saluto
i motivi che possono spingere sua madre di 86 a comportarsi così come lei descrive, possono essere tanti, possono riguardare problematiche personali e non per forza comportamenti diretti sui figli. Quello che lei può fare è capire come rapportarsi a sua madre per avere con lei un rapporto più sereno e che non la faccia sentire inutile e in colpa. Per questo potrebbe essere utile il supporto di uno psicologo. Un cordiale saluto
Buonasera dalle sue parole emerge la sofferenza legata alla frustrazione di non riuscire a “bastare” a sua madre.
Credo che sia un tema che va approfondito non solo per trovare risposte al comportamento di sua madre ma soprattutto per comprendere meglio le sue dinamiche relazioni e familiari, spostando in questo modo l’attenzione su di sè. Perché ha così bisogno di renderla felice? Il senso di inutilità di cui ci parla è circoscritto solo alla relazione con sua madre? Perchè si sente inutile se l’altro non mostra di volere il suo aiuto?
Queste sono alcune delle domande che potrebbe porsi per fare chiarezza su quello che sta accadendo ed eventualmente chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta.
Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Credo che sia un tema che va approfondito non solo per trovare risposte al comportamento di sua madre ma soprattutto per comprendere meglio le sue dinamiche relazioni e familiari, spostando in questo modo l’attenzione su di sè. Perché ha così bisogno di renderla felice? Il senso di inutilità di cui ci parla è circoscritto solo alla relazione con sua madre? Perchè si sente inutile se l’altro non mostra di volere il suo aiuto?
Queste sono alcune delle domande che potrebbe porsi per fare chiarezza su quello che sta accadendo ed eventualmente chiedere l’aiuto di uno psicoterapeuta.
Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Buongiorno.. credo che non possiamo essere i fautori della felicità altrui ma solo essere da modello per gli altri. Penso che la mamma abbia irrisolti che la rendono infelice o che le fanno vivere la solitudine come abbandono ma penso che non sia lei la causa ne i suoi fratelli.
La mamma potrebbe parlare con uno specialista per compensare quel vuoto che trascina anche nelle relazioni familiari.
Buona vita
La mamma potrebbe parlare con uno specialista per compensare quel vuoto che trascina anche nelle relazioni familiari.
Buona vita
Buongiorno signora, emerge il suo malessere nel voler supportare sua mamma ma nel non riuscirci. Sarebbe importante sapere come ha vissuto il cambiamento sua madre?, prima com'era il vostro rapporto?, come mai si sente SOLA? Gliel'ha chiesto esplicitamente cosa intende, visto che è una signora lucida e indipendente? Bisognerebbe far luce sulla vostra relazione e su come lei stessa vive questa frustrazione del non essere utile.
Potrebbe richiedere una consulenza psicologica per affrontare il suo disagio e cercare di trovare una risposta alle sue domande.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Potrebbe richiedere una consulenza psicologica per affrontare il suo disagio e cercare di trovare una risposta alle sue domande.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno,
sembra proprio di capire che la situazione che descrive le arreca parecchio disturbo e sofferenza. Nel suo scritto non dice se il comportamento della mamma sia stato sempre questo. In ogni caso descrive una mamma abbastanza autonoma, indipendente ma allo stesso tempo richiedente di supporto per le attività casalinghe o personali. E' questo un atteggiamento ambivalente che trova il suo culmine quando la mamma offre un compenso economico per il "disturbo" arrecato per la necessità di cura del corpo come il taglio delle unghie. Non ci sono dati sufficienti per supportare questa ipotesi ma attualmente la mamma potrebbe percepire a livello di consapevolezza il suo bisogno di autonomia e indipendenza ma percepire a livello non consapevole il suo bisogno di aiuto e sostegno, la sua percezione di fragilità e debolezza appesantita dall'avanzare dell'età. Infatti anche la richiesta della mamma di venire ad abitare da lei non deriva dalla consapevolezza di "aver bisogno" ma dalla "scusa" (scrive lei) dell' ARIA BUONA. Io penso che gentilissimo/a può affrontare questa problematica con uno psicologo anche solo per comprendere il comportamento materno e accoglierlo così com'è anche attraverso delle buone prassi, per riuscire a fare in modo che questo periodo possa essere vissuto con la massima serenità e con le aspettative corrette. Mi può contattare per una consulenza online. Omar Vitali
sembra proprio di capire che la situazione che descrive le arreca parecchio disturbo e sofferenza. Nel suo scritto non dice se il comportamento della mamma sia stato sempre questo. In ogni caso descrive una mamma abbastanza autonoma, indipendente ma allo stesso tempo richiedente di supporto per le attività casalinghe o personali. E' questo un atteggiamento ambivalente che trova il suo culmine quando la mamma offre un compenso economico per il "disturbo" arrecato per la necessità di cura del corpo come il taglio delle unghie. Non ci sono dati sufficienti per supportare questa ipotesi ma attualmente la mamma potrebbe percepire a livello di consapevolezza il suo bisogno di autonomia e indipendenza ma percepire a livello non consapevole il suo bisogno di aiuto e sostegno, la sua percezione di fragilità e debolezza appesantita dall'avanzare dell'età. Infatti anche la richiesta della mamma di venire ad abitare da lei non deriva dalla consapevolezza di "aver bisogno" ma dalla "scusa" (scrive lei) dell' ARIA BUONA. Io penso che gentilissimo/a può affrontare questa problematica con uno psicologo anche solo per comprendere il comportamento materno e accoglierlo così com'è anche attraverso delle buone prassi, per riuscire a fare in modo che questo periodo possa essere vissuto con la massima serenità e con le aspettative corrette. Mi può contattare per una consulenza online. Omar Vitali
Gentile utente, nella mia pratica clinica capitano spesso situazioni simili. La risposta più banale sarebbe dirle di parlare apertamente a sua madre del comportamento contraddittorio (che probabilmente non noterà) e chiederle come può esserle di aiuto. Ad una lettura più attenta però mi soffermo sul suo sentirsi "inutile" e sulle dinamiche affettive che sua madre ha con lei e con i suoi fratelli. Quest'ultima visione è più profonda e richiede anche del tempo per essere messa a fuoco e per lavorare sulle emozioni connesse. Bisognerebbe conoscere molto di più della sua storia e della storia della sua mamma. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile signora, dalla descrizione emerge in maniera molto chiara il disagio che vive e comprendo lo "sfogo". Ritengo sia necessario un approfondimento su alcuni aspetti nel rapporto con sua madre per comprendere meglio cosa la porta a sentirsi "inutile" e "incapace" di rendere felice. Resto a disposizione. Un cordiale saluto. Dott.ssa Morena Castagna
Buongiorno, la sua frustrazione e il suo dispiacere sono molto visibili. Sarebbe importante approfondire con lei i rapporti all'interno della sua famiglia di origine per poter contestualizzare questa sua difficoltà nel rapporto con sua madre ed aiutarla a trovare un modo nuovo di gestire e di porsi in quel rapporto. Per quanto riguarda sua madre, potrebbe pensare di contattare un geriatra per chiedere informazioni e ricevere un consiglio da un professionista dei bisogni e dei problemi di salute della terza età. Qualora volesse, mi può contattare. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente di mio dottore,
comprensibile il sentimento di frustrazione derivante dalla relazione presente in questo momento tra lei e sua madre, ma allo stesso tempo con una persona così anziana può esser dato un peso diverso alle cose che vengono dette o fatte.
Molto spesso a quella età si può esser nervosi per svariati motivi e soprattutto si ha una minor tolleranza anche rispetto a piccoli sensi di frustrazione. Proprio per questo, quel periodo della vita, spesso viene affiancato a quella dell'infanzia in quanto gli individui in questione con cui entriamo in contatto necessitano di una relazione di cura più che di un rapporto alla pari. Le manifestazioni comportamenti e verbali di sua madre in fondo potrebbero velare proprio questo genere di significato, ma non perchè lei si disinteressi delle sue richieste, ma semplicemente perchè caratteristico del gioco tra le parti in relazioni familiari di questo tipo.
Nella speranza di aver orientato nel migliore dei modi la sua domanda con queste poche righe.
Un caro Saluto
Dott. Diego Ferrara
comprensibile il sentimento di frustrazione derivante dalla relazione presente in questo momento tra lei e sua madre, ma allo stesso tempo con una persona così anziana può esser dato un peso diverso alle cose che vengono dette o fatte.
Molto spesso a quella età si può esser nervosi per svariati motivi e soprattutto si ha una minor tolleranza anche rispetto a piccoli sensi di frustrazione. Proprio per questo, quel periodo della vita, spesso viene affiancato a quella dell'infanzia in quanto gli individui in questione con cui entriamo in contatto necessitano di una relazione di cura più che di un rapporto alla pari. Le manifestazioni comportamenti e verbali di sua madre in fondo potrebbero velare proprio questo genere di significato, ma non perchè lei si disinteressi delle sue richieste, ma semplicemente perchè caratteristico del gioco tra le parti in relazioni familiari di questo tipo.
Nella speranza di aver orientato nel migliore dei modi la sua domanda con queste poche righe.
Un caro Saluto
Dott. Diego Ferrara
Salve,
sarebbe opportuno esplorare il rapporto con sua madre.
Purtroppo non si può aiutare chi non vuol esserlo, e spesso capita che, involontariamente, con la nostra condotta enfatizziamo un problema pur non volendolo.
Un saluto,
MMM
sarebbe opportuno esplorare il rapporto con sua madre.
Purtroppo non si può aiutare chi non vuol esserlo, e spesso capita che, involontariamente, con la nostra condotta enfatizziamo un problema pur non volendolo.
Un saluto,
MMM
Salve, mi dispiace per la frustrazione che al momento sta vivendo.
Comunque, vorrei chiederle come mai si sente così inutile, pur dando tutta se stessa.
Per quanto riguarda sua madre non può fare molto, semplicemente non vuole essere aiutata.
Buona serata.
Dott. Fiori
Comunque, vorrei chiederle come mai si sente così inutile, pur dando tutta se stessa.
Per quanto riguarda sua madre non può fare molto, semplicemente non vuole essere aiutata.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buongiorno, direi che all'interno della sua domanda siano presenti in realtà due spunti di riflessione.
Riguardo al primo, centrato su sua madre, è importante capire se questa sintomatologia di apatia sia un elemento stabile o se si è presentata negli ultimi tempi. Questo perché alcuni aspetti depressivi in età avanzata potrebbero essere dei primi indizi di sofferenza cognitiva; sarebbe quindi utile un consulto geriatrico o neuropsicologico.
Il secondo è, invece, incentrato sul peso emotivo che descrive nel non avere il riconoscimento degli sforzi che fa per accudirla. Potrebbe essere utile in questo senso inquadrare le aspettative che nutre rispetto alle risposte di sua madre e che impatto queste abbiano sulla vostra relazione.
dott. De Rosa Saccone
Riguardo al primo, centrato su sua madre, è importante capire se questa sintomatologia di apatia sia un elemento stabile o se si è presentata negli ultimi tempi. Questo perché alcuni aspetti depressivi in età avanzata potrebbero essere dei primi indizi di sofferenza cognitiva; sarebbe quindi utile un consulto geriatrico o neuropsicologico.
Il secondo è, invece, incentrato sul peso emotivo che descrive nel non avere il riconoscimento degli sforzi che fa per accudirla. Potrebbe essere utile in questo senso inquadrare le aspettative che nutre rispetto alle risposte di sua madre e che impatto queste abbiano sulla vostra relazione.
dott. De Rosa Saccone
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione. Consiglierei a sua madre un percorso con un professionista. Tuttavia considerata l’età avanzata non so quanto questo sia fattibile.
Lei può comunque iniziare un percorso psicologico con un terapeuta spiegargli il suo disagio forse potrà aiutarla a capire quali siano in fattori scatenanti di mantenimento del comportamento di sua madre madre
Cordiali saluti: Dottor Luca Ferretti
Lei può comunque iniziare un percorso psicologico con un terapeuta spiegargli il suo disagio forse potrà aiutarla a capire quali siano in fattori scatenanti di mantenimento del comportamento di sua madre madre
Cordiali saluti: Dottor Luca Ferretti
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