Buongiorno, Mi piacerebbe confrontarmi con dei professionisti sulla mia situazione, premetto che no

17 risposte
Buongiorno,
Mi piacerebbe confrontarmi con dei professionisti sulla mia situazione, premetto che non ho mai fatto psicoterapia e forse scrivere queste righe per me rappresenta anche un modo per "rompere il ghiaccio"
Sono una donna di 40 anni, da sempre distrattissima, disorganizzata all' inverosimile e disordinata tanto da mettere in difficoltà le persone che mi stanno accanto.
Sono sempre stata cosi' fin dalle elementari e ho avuto un percorso scolastico travagliatissimo. Sono completamente negata per tutte quelle cose che una donna adulta dovrebbe saper fare, come cucinare o tenere in ordine la casa: l' organizzazione è qualcosa di impossibile nella mia testa, sono una vera pasticciona.
Chiaramente tutto questo sta sabotando la mia vita e distruggendo la mia relazione.
Dal punto di vista professionale me la sono cavata scegliendo un ambito un po' piu' creativo e meno tradizionale, da 11 anni sono dipendente della stessa azienda che ad oggi è in crisi e la possibilità di un' imminente chiusura è dietro l' angolo.
L' idea di trovare un nuovo impiego e riuscire a farmi accettare per quella che sono, mi terrorizza perchè so che potrei apparire come negligente o svogliata a causa della mia distrazione.
Concludo con la ciliegina sulla torta: Da sempre sono perseguitata da una stanchezza fisica e mentale atroce che mi impedisce di vivere come vorrei. Odio quello che gli altri amano, come ad esempio fare sport o viaggiare, perchè mi sembra di non avere nemmeno le energie sufficienti per vivere. Se fosse per me passerei intere giornate sul divano e devo ringraziare di avere un lavoro a tempo pieno, altrimenti sono certa che lo farei.
E' come se la mia mente fosse perennemente appannata, come se avesse il freno a mano sempre tirato e sappiamo che mente e corpo vanno a braccetto... Mi sento come se mi stessi facendo scivolare la vita dalle dita e non mi sono mai sentita cosi' in difficoltà . Vorrei migliorare ma non so da dove iniziare e non riesco neppure a darmi la motivazione.
Grazie infinite
A
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve A,
Mi dispiace per la situazione che descrive, dal momento che può certamente creare un grande impatto sul benessere personale e sulle relazioni. Le difficoltà di organizzazione, attenzione e la stanchezza costante che menziona potrebbero avere diverse origini. Potrebbero essere legate a una varietà di fattori psicologici, tra cui l'ansia o anche a difficoltà legate a un disturbo dell'attenzione come l'ADHD (disturbo da deficit di attenzione/iperattività), che negli adulti si manifesta spesso in modi simili a quelli che ha descritto, come distrazione cronica, difficoltà a organizzarsi, fatica mentale, e problemi di gestione del tempo.

Nonostante l'ADHD sia spesso associato ai bambini, molte persone lo scoprono solo in età adulta, quando iniziano a riconoscere che alcune difficoltà che hanno sempre vissuto non sono solo tratti caratteriali ma segnali di un disturbo più specifico. Le consiglierei di considerare una valutazione da uno psicologo specializzato in questo ambito, così come una visita neurologica. Il supporto di un neurologo potrebbe aiutare a escludere o confermare eventuali cause neurologiche legate alla stanchezza o alla "mente appannata", che potrebbero contribuire ai suoi sintomi.

Nel frattempo, potrebbe trovare utile sperimentare alcune tecniche pratiche per la gestione del tempo e dell'attenzione. Ad esempio, l’uso di strumenti di pianificazione visiva (come agende o app specifiche) o di sistemi di gestione delle attività in piccoli blocchi di tempo può dare un po’ di struttura e ridurre il senso di sopraffazione.

La invito a non scoraggiarsi: ci sono molti modi per affrontare e migliorare queste situazioni, sia con il supporto professionale che con piccole strategie pratiche. Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti.

Un caro saluto
Carissima, grazie per la sua domanda. Comprendo che la situazione che sta attraversando la faccia sentire in difficoltà, sarebbero necessari ulteriori approfondimenti per comprendere se il suo disordine che la accompagna fin dalla giovane età sia ascrivibile a una problematica del neurosviluppo (es. ADHD) oppure sia un funzionamento riconducibile al non avere avuto a disposizione modelli di riferimento che le abbiano “insegnato” a regolare e a regolarsi o ancora una modalità di funzionamento a scopo difensivo. Dobbiamo anche sottolineare che da 11 anni mantiene un lavoro, il che fa pensare che abbia delle risorse che le permettono di garantire e garantirsi una regolarità. Al netto della fatica di questa situazione, credo ci possano essere margini per lavorarci su, dando innanzitutto un significato a questo suo pattern comportamentale e trovando strategie e modalità alternative di gestione. Resto a disposizione qualora desiderasse approfondire quanto sta accadendo, buona serata
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Gentile utente, dal suo breve racconto mi chiedevo se da bambina abbia mai fatto un approfondimento clinico, rispetto ai disturbi del neurosviluppo come ADHD. Potrebbe comunque approfondire anche in età adulta tali sintomi. Mi sento però di dirle che il fatto che lei abbia un lavoro stabile da diverso tempo ed abbia comunque raggiunto degli ottimi traguardi nella vita, pur facendo molta fatica in alcuni momenti della vita, denota delle ottime risorse. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Dice di essere da sempre distratta e pasticciona. Ha mai pensato a livello inconsapevole a cosa potrebbe essere dovuto questo modo di essere? Perché si presenta al mondo esterno come l' eterna distratta e pasticciona? Come lei scrive all' inizio di questo racconto, forse questo scritto è l' inizio di un percorso terapeutico che le consiglio di intraprendere. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buonasera, comprendo che la possibile chiusura dell'azienda in cui lavora la destabilizzi, comunque 11 anni di esperienza al suo interno indicano che ha qualità che può portare nella ricerca di un'eventuale altra occupazione. Si descive in modo molto negativo. Il supporto di uno picoterapeuta può aiutarla ad esplorare il suo malessere e trovare gli obiettivi su cui lavorare insieme per rispondere ai suoi bisogni. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile signora, le suggerisco di lavorare su di sè. E' una donna intelligente, brillante (la sua descrizione lo è) sicuramente con risorse (che non ha citato, mentre ha fatto un lungo elenco dei suoi difetti). Ha delle particolarità che andrebbero approfondite in psicoterapia, viste e lette nella prospettiva della sua storia di vita. In vista di cambio lavoro le potrebbe essere utile anche come sostegno e per riprogettarsi. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Quello che descrive, come la difficoltà a organizzarsi, la stanchezza persistente e la sensazione di appannamento mentale, potrebbe essere riconducibile a diverse cause. Potrebbe trattarsi di un disturbo di attenzione non diagnosticato, come l'ADHD, che spesso si manifesta con disorganizzazione, difficoltà a concentrarsi e a portare a termine compiti, oppure potrebbe essere legato a uno stato di depressione o esaurimento emotivo, che causa mancanza di energia e una costante sensazione di fatica.

Il primo passo che potrebbe essere utile è cercare un supporto professionale per fare chiarezza su queste difficoltà. Intraprendere un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a esplorare le cause del suo disagio e a sviluppare strumenti pratici per migliorare la gestione della sua vita quotidiana, passo dopo passo. Potrebbe trovare beneficio anche da approcci che utilizzano metodologie attive, come lo psicodramma, per esplorare e dare espressione ai suoi vissuti in un contesto dinamico.

È importante non colpevolizzarsi: non si tratta di una mancanza di volontà o di un difetto personale, ma piuttosto di comprendere meglio quali meccanismi interiori sono in gioco e come si possono affrontare. Il fatto che lei sia stata in grado di mantenere un lavoro per undici anni in un ambiente creativo mostra una grande capacità di adattamento e di resilienza, qualità che potrebbe usare anche per affrontare questa fase della sua vita.

Se desidera iniziare un percorso di questo tipo o semplicemente approfondire la sua situazione per capire quale sia l'approccio più adatto, potrei aiutarla a fare i primi passi.

d.ssa Raileanu
Salve, ho letto con attenzione la presente e vorrei provare a fornirle anche un suggerimento alternativo.
La sua descrizione richiama in primis anche a una potenziale condizione di ordine organico. Quindi per prima dovrebbe escludere problemi di quel tipo andando dal medico qualora non lo avesse già fatto.
Quindi possono essere affrontati altri temi, come ad esempio quelli di una depressione mascherata o problematiche di tipo relazionale. Dalle sue parole potrebbero emergere elementi dissociativi, per cui mi chiedo se sia soddisfatta della sua vita e dei suoi affetti, se siano presenti eventi traumatici irrisolti o altro ancora.
La invito, come lei lucidamente ha espresso, a lasciarsi accompagnare in psicoterapia per ritrovare quei quegli aspetti di sé che si sono persi evidentemente troppo presto.
Resto a disposizione
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Buongiorno,
lei qui porta tantissime tematiche importanti che andrebbero meglio sviscerate all' interno di uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Ha trovato il coraggio tramite tale scrittura di uscire allo scoperto e di chiedere aiuto. Non lasci cadere la cosa, si affidi ad uno terapista. Potrà cosi essere accompagnata in un percorso di crescita all' interno del quale potrà trovare le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno gentile A., la ringrazio per la sua condivisione. Come altri colleghi le hanno già suggerito le consiglierei anch'io in prima battuta di consultare uno specialista medico per indagare le possibili cause organiche della sua stanchezza fisica. E' molto impattante per la vita quotidiana avere una stanchezza cronica, e quindi sarebbe molto importante consultare dapprima un medico. Per quanto riguarda l'essere distratta o disorganizzata bisognerebbe capire cosa ciò significhi per lei e che impatto tutto ciò ha in lei, non solo a livello esteriore (organizzazione dei vari impegni) ma anche a livello interiore. Si potrebbero aprire molte domande importanti quali ad esempio che importanza ha per lei essere disorganizzata, cosa significhi davvero essere disorganizzati; oppure ancora cosa significhi per lei sentire che le sta scivolando via la vita dalle mani, o di cosa sente il bisogno in questo momento della sua vita. Può essere utile non attribuirsi troppe etichette e andare invece più in profondità nell'ascoltare i propri vissuti e i propri bisogni. Rimango a disposizione per domande o chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Chiara Tumminello.
Buongiorno sicuramente potrebbe iniziare prendendosi cura di se stessa attraverso un percorso di psicoterapia . Capisco che possa spaventare ma vedrà che quando vedrà i risultati su di se capirà che ne è valsa la pena. Sono a sua disposizione qualora volesse iniziare una terapia, sono disponibile anche con le sedute online . Buona giornata
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Buongiorno, dovrebbe approfondire il discorso per capire meglio l'origine dei suoi sintomi e come affrontarli o curarli al meglio. Dalla descrizione fatta sembra aver sofferto di ADHD e il fatto che non sia stato diagnosticato le ha accentuato le difficoltà descritte. Come conseguenza potrebbe aver sviluppato uno stato depressivo più o meno costante che incide indubbiamente sulla sua vitalità e voglia di fare.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive, capisco quanto possa sentirsi soverchiante vivere con la sensazione che il proprio modo di essere interferisca negativamente con la vita quotidiana e professionale. Da un punto di vista intersoggettivo, è importante riconoscere che ogni individuo costruisce la realtà attraverso le proprie esperienze e le interazioni con gli altri. Questo significa che non sei sola in questo viaggio; le tue percezioni e emozioni sono influenzate, ma anche influenzano coloro che ti stanno intorno. Insieme, possiamo esplorare queste dinamiche e vedere come possono essere trasformate in qualcosa di più positivo e gestibile, ogni problema che incontri può essere visto come un’opportunità per apprendere e crescere. Anche se ora ti senti bloccata, ci sono modi per riorganizzare i tuoi schemi di pensiero e le tue azioni per costruire una realtà più soddisfacente. Possiamo lavorare insieme per identificare e sfidare le narrazioni che ti tengono ferma, permettendoti di sviluppare nuove strategie che rispecchiano meglio chi vuoi essere e come vuoi vivere la tua vita.La sensazione di essere sempre ‘dietro l’angolo’ o ‘con il freno a mano tirato’ può essere esplorata attraverso terapia come metafora del bisogno di controllo o paura del cambiamento. Parlando di queste immagini e lavorando attraverso di esse, possiamo scoprire insieme nuove modalità per liberare il tuo potenziale e diminuire l’ansia legata al cambiamento.”
buongiorno.
come Lei ha giustamente scritto all'inizio della sua richiesta, la sua lunga storia di comportamenti e stati mentali che le hanno arrecano disagio fin dal tempo delle scuole elementari richiede un approfondimento
attento perché scoprire la causa di un disagio consente di poter iniziare un percorso per affrontare in modo più efficace la problematica e definire un profilo psicologico aggiornato ad oggi. Le consiglio di perseguire sulla sua intenzione di confronto con un professionista che possa accompagnarla nel percorso di conoscenza e di crescita personale. in effetti scrivere e. descrivere la sua storia è certamente un "rompere il ghiaccio. Prosegua e persegua la sua serenità. cordialmente.
Gentile A, non sia tanto dura con se stessa, è possibile che tra le tante ipotesi, ciò che la porta a distrarsi e ad essere disorganizzata sia dovuto ad un disturbo dell'attenzione, ma questo lo può scoprire facilmente facendosi fare una valutazione e supportare da un neurologo.
Ci sono tanti metodi e tanti esercizi attentivi che potrebbe provare a fare per migliorare la sua qualità di vita, tutto dipende dai suoi bisogni a da quali sono le aeree su cui ha più difficoltà, ad esempio potrebbe inserire una sveglia che le ricorda gli orari di cose importanti da fare, delle agende elettroniche che le segnalino degli impegni con luci, suoni o colori, dei supporti ricchi di scompartimenti in cui posizionare al meglio le cose, così come altri più cognitivi. Per quanto riguarda invece il suo stato di stanchezza, di difficoltà a svolgere attività, mi suona molto forte la frase che ha usato "mi sembra di non avere nemmeno le energie sufficienti per vivere", ed ha pienamente ragione quando dice che mente e corpo vanno a braccetto. è possibile che ci siano dei tratti depressivi che però lei riconosce e a cui fa attenzione. Sarebbe importante capire quali sono i suoi pensieri e le sue emozioni più ricorrenti e magari iniziare anche dei protocolli di attivazione sul corpo in cui possa prestare attenzione a quello che c'è nel qui ed ora dentro di lei, insieme ad uno psicoterapeuta.
Spero di esserle stata d'aiuto, un caro saluto dott.ssa Carmen Tedeschi
Gentile utente, mi dispiace per la fatica che sperimenta nella sua vita. Non deve essere facile riuscire a mantenere un lavoro nonostante le difficoltà che descrive. Comprendo anche le sue parole relativamente al cambiamento di lavoro.
Attraverso la sua condivisione, emergono tanti contenuti e mi sento di suggerirle di darsi la possibilità di intraprendere un percorso per iniziare a fare un po' di ordine in tutta la disorganizzazione e scarsa vitalità che sente.
Ricevo anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice

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