Buongiorno, mi è stato prescritto daparox più xanax per DOC. Ad oggi non ho iniziato la cura per tim

18 risposte
Buongiorno, mi è stato prescritto daparox più xanax per DOC. Ad oggi non ho iniziato la cura per timore degli effetti. Come durata del trattamento mi hanno detto un anno.
Ho letto che daparox "può rendere manifesto un feocromocitoma ". So che ogni medicinale ,anche il semplice paracetamolo ha terribili effetti collaterali ,se letti. Il discorso è che di quei farmaci non si fa un uso giornaliero. Mi chiedo se un anno di terapia possa effettivamente aumentare il rischio di sviluppare quanto precedentemente virgolettato.
Grazie,buon lavoro.
Buongiorno, queste informazioni le può dare il medico che le ha prescritto i farmaci o uno psichiatra. Esterni ad una di queste figure i suoi dubbi e vedrà che sarà tranquillizzato. L'importante è che segua sempre lo stesso specialista, per non sovrapporre pareri discordanti che la possono confondere. Saluti dott.ssa Silvia Ragni

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Salve, per ogni effetto parossistico del farmaco dovrebbe rivolgersi al suo medico di riferimento.
In ogni caso è faccio notare che se sul foglietto illustrativo ci sono scritte molte informazioni, allo stesso modo viene anche chiamato bugiardino.
Un motivo ci sarà, non crede.
Chiedere al medico, sempre!
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, non posso esprimere un parere professionale sugli effetti collaterali dei farmaci in quanto psicologa e non medico. Sicuramente i suo dubbi potranno essere sciolti dal colloquio con il suo medico di riferimento. Ha mai pensato di poter abbinare alla terapia farmacologia una psicoterapia? Anche nei casi di DOC la combinazione con questi due approcci terapeutici permettono di raggiungere una maggiore efficacia clinica in termini di attenuazione/scomparsa dei sintomi anche dopo aver concluso la psicoterapia. Personalmente utilizzo un protocollo scientificamente validato per il DOC e devo dire che porta il paziente a stare meglio e a mitigare l'impatto delle ossessioni-compulsioni e di conseguenza a percepire una migliore qualità della vita.
In bocca al lupo
Cordialmente
Dott.ssa Melania Filograna
Salve,
La terapia farmacologica con l' utilizzo degli psicofarmaci è una questione delicata che va seguita passo passo con il medico che gliel'ha prescritta. Ogni farmaco ha i suoi effetti collaterali ma lei deve potersi affidare anzitutto al medico che la segue che se le consiglia un determinato tipo di terapia è perché ne ha bisogno. Si consulti con lui per qualunque tipo di dubbio.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Caro utente, capisco perfettamente quanto possa essere difficile prendere la decisione di iniziare una terapia farmacologica, soprattutto quando emergono dubbi legati agli effetti collaterali. È sempre una buona idea rivolgersi al medico che ti ha prescritto questi farmaci, in quanto sarà lui a poterti fornire una risposta precisa e basata sul tuo quadro clinico personale. Detto questo, vorrei offrirti una riflessione più ampia, che spero possa esserti d’aiuto.
Nel trattamento del DOC, come probabilmente saprai, la combinazione di farmaci e psicoterapia è una delle soluzioni più efficaci. In questo contesto, però, vorrei portare la tua attenzione su un approccio specifico che può rivelarsi particolarmente utile: l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
L’EMDR è una tecnica psicoterapeutica validata scientificamente, che si concentra sull’elaborazione di esperienze traumatiche o fortemente stressanti che possono essere alla base di disturbi come il DOC. È possibile che alcuni sintomi ossessivo-compulsivi siano legati a esperienze passate non del tutto elaborate, e lavorare su di esse attraverso l’EMDR può portare a una significativa riduzione dell’ansia e delle ossessioni, oltre a migliorare la qualità della vita. Questo approccio non si sostituisce alla farmacoterapia, ma può offrirti un modo complementare e integrato per affrontare il disturbo.
L’EMDR si focalizza su come eventi passati possono condizionare il presente, rendendo meno necessari, nel lungo periodo, alcuni meccanismi di controllo e di compensazione come le compulsioni. Potrebbe essere interessante esplorare se ci sono elementi nella tua storia personale che possano aver contribuito a rafforzare il tuo DOC, e vedere se, parallelamente al trattamento farmacologico, potresti trarre beneficio dall’elaborazione di questi aspetti.
Un altro elemento che mi sembra importante è il timore degli effetti collaterali. Questo è un aspetto che non deve essere sottovalutato. L’ansia legata all’inizio di una terapia farmacologica è comprensibile, ma può diventare parte del problema, alimentando un circolo vizioso di rimuginio e paura che, a sua volta, può peggiorare i sintomi del DOC. Potremmo affrontare insieme queste paure in modo da sciogliere il peso che esse stanno esercitando su di te e lavorare su una gestione più serena e consapevole dell’ansia legata alla terapia.
Sarei felice di poterti accompagnare in questo percorso e di offrirti un supporto integrato, con la possibilità di utilizzare l’EMDR e altri strumenti terapeutici per affrontare il DOC in modo più completo.
Se ti fa piacere, possiamo incontrarci senza impegno per discutere le tue preoccupazioni e valutare insieme il percorso più adatto a te.
Un caro saluto, dott.ssa Miroddi
Gentile utente, per quanto riguarda gli eventuali effetti collaterali di un farmaco è bene consultare il medico prescrivente, o il suo medico di fiducia, in quanto essi conoscendo bene la posologia farmacologica possono garantirle informazioni precise.
Cordiali saluti
AV
Gentile utente,
La ringrazio per aver esposto i suoi dubbi, decisamente comprensibili. Come lei stessa dice, ogni farmaco ha degli effetti collaterali, ed è vero, ma a volte si rende necessario "accettare questo rischio" per poter stare meglio. Chiaramente le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto il farmaco, il quale potrà spiegarle molto meglio il funzionamento dello stesso.
Le hanno diagnosticato un DOC per il quale potrebbe essere utile affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Nel caso in cui avesse voglia di intraprendere un percorso, resto a sua disposizione.
Cordialmente, dott.ssa Stefania Chines
Gentile utente, le suggerisco di chiedere a un medico, sebbene forse questo aspetto legato alla paura del farmaco può essere trattato in psicoterapia. Cordialmente, giada di Veroli
Gentile utente di mio dottore,

i disturbi d'ansia possono esser trattati tutti con successo attraverso l'ausilio integrato di farmacoterapia e psicoterapia. Inizi pure la cura farmacologica somministrata ed affianchi al trattamento un percorso psicologico; vedrà che nel tempo, potrà uscire dalla morsa dei suoi sintomi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

Capisco la sua preoccupazione riguardo agli effetti collaterali dei farmaci. È vero che molti farmaci, compreso il Daparox (paroxetina), possono avere effetti collaterali, ma questi sono generalmente rari e variano da persona a persona. Il feocromocitoma, che è un tumore raro delle ghiandole surrenali, è una condizione estremamente infrequente, e l'associazione con la paroxetina non è comune.

È normale sentirsi preoccupati prima di iniziare un trattamento, soprattutto quando si parla di una terapia a lungo termine. Tuttavia, il beneficio della cura del DOC con la paroxetina può superare di gran lunga il rischio di effetti collaterali, se monitorata correttamente. È importante che discuta di queste preoccupazioni con il suo medico, che potrà rassicurarla sui rischi reali e controllare la sua salute durante il trattamento.
Inoltre, i farmaci come lo Xanax vengono spesso prescritti per un periodo limitato e sotto attenta supervisione per evitare effetti collaterali o dipendenze. Sentirsi informata e ascoltata è fondamentale per affrontare la terapia con più serenità.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua preoccupazione.
Per quanto riguarda la somministrazione del farmaco e gli effetti collaterali associati è più utile rivolgersi direttamente allo specialista da cui è in cura.
Invece per il trattamento del DOC, se non lo ha già intrapreso, potrebbe considerare un percorso psicoterapico ad orientamento cognitivo comportamentale per lavorare sui meccanismi che rinforzano e mantengono il disturbo, in aggiunta alla terapia farmacologica.
Un caro saluto
Veronica Vanerio
Buonasera, le suggerirei di affiancare alla terapia farmacologica quella psicologica perché da solo il farmaco a mio avviso non è sufficiente. Un caro saluto
Concordo con i colleghi nel dirle che la terapia farmacologica può essere affiancata da psicoterapia nei casi di doc. Per gli effetti collaterali legati ai farmaci consulti esclusivamente un medico.
Saluti
Dott.ssa Cristina Villa
Buonasera, la domanda sugli effetti collaterali del farmaco va rivolta a chi gliel'ha prescritta. Come psicoterapeuta le dico che è importante affiancare un percorso di psicoterapia, sono i modi di sentire e percepire la realtà che devono modificarsi e non è sufficiente un medicinale per farlo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve i suoi dubbi su eventuali effetti collaterali li deve chiedere espressamente al medico che glieli ha prescritti.
Trovo utile , anzi fondamentale, abbinare un percorso di psicoterapia. Il solo farmaco non può risolvere la problematica che l' ha portata ad assumerlo.
Dott.ssa milvia verginelli
Buongiorno,
per avere informazioni sui farmaci è sempre bene rivolgersi al proprio medico.
Dietro al sua domanda si intuisce, tuttavia, la sua preoccupazione per il suo stato di salute, che è un sintomo che spesso si abbina al DOC. Assieme ai farmaci, è bene che inizi - se non lo sta già facendo - una terapia cognitivo-comportamentale specifica per il DOC.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura


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