Buongiorno, mi è stata diagnosticata un ernia cervicale espulsa c6-c7 che impronta la corda midollar

21 risposte
Buongiorno, mi è stata diagnosticata un ernia cervicale espulsa c6-c7 che impronta la corda midollare a sinistra oltre ad un obliterazione dello spazio perimidollare con conflitti radicolari tra c4- c5 e c5- c6. da tempo ho forti dolori al braccio e alla mano destra.
mi hanno detto che è necessario l'intervento chirurgico. possibile che non ci sia altro rimedio possibile da provare prima di intervenire chirurgicamente?
Buongiorno, in questi casi per dare una risposta certa è necessario vedere i referti e valutare il paziente dal vivo. Per consigliare l'intervento chirurgico è necessario tener conto dell'età, di eventuali patologie associate, dell'importanza dei sintomi neurologici causati dall'ernia ecc.. Sono tutte valutazioni che vanno fatte con il paziente in studio. L'osteopatia spesso viene consigliata come opzione per ritardare o non fare l'intervento però prima di rivolgersi a un osteopata le consiglio di sentire il parere di un altro neurochirurgo e di chiedere a lui se è possibile optare per la terapia manuale. Buona giornata

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Buongiorno, generalmente l'intervento chirurgico è da considerare come ultima possibilità nel caso in cui tutte le altre terapie fallissero. Le è stato consigliato da un neurochirurgo l'intervento? Ad ogni modo l'osteopatia può offrire una degna possibilità di ridurre la sintomatologia ma è necessaria un'analisi approfondita del caso specifico. Le consiglio comunque una visita osteopatica, che se condotta escludendo manovre invasive, non comporta alcun rischio. Saluti
Buonasera, concordo con la collega. Stabilire se è necessario l'intervento chirurgico o se è possibile iniziare un percorso di terapia conservativo (non chirurgico quindi) spetta al neurochirurgo. La scelta dipende da numerosi fattori come precedentemente elencato. Senta il parere di un altro neurochirurgo. In caso optasse per un intervento conservativo l'osteopata potrebbe fare al caso suo.
Cordiali saluti
Salve mi associo alle risposte datele dai miei colleghi; l'osteopatia può fare miracoli ma se la condizione è grave a volte c'è solo necessità di provare altre strade....di certo quella chirurgic è sempre l'ultima spiaggia io prima proverei terapie antinfiammatorie, movimento che fa ridurre l'ernia, l'ozono terapia che su alcuni funziona.
L'osteopatia funziona ma bisogna valutare attentamente per capire cosa si può e non si può fare ma per capirlo solo un'attenta valutazione può aiutare.
Spero di averla aiutata.
Cordialmente.
Problematica molto complessa. Dopo 20 anni di professione suggerisco di tentare con del pompages molto lento. Ma quando l'ernia è espulsa è davvero dura
Buongiorno si tratta di una cervicobrachialgia. Andrebbe valutata scrupolosamente per capire se ci sono margini di intervento attraverso la terapia manuale ed esercizi specifici, che secondo le evidenze scientifiche rappresentano l’approccio terapeutico più efficace. Bisogna valutare anche la severità dei sintomi neurologici (se presenti) come formicolio, mancanza di sensibilità, perdita di forza. Si rivolga ad un fisioterapista esperto in terapia manuale. Cordiali saluti
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita Osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
La Valutazione riguarda tutti i Sistemi. In presenza di Ernie, anche importanti, in osteopatia si cercano le relazioni ed i conflitti anche a distanza. Una anamnesi del problema deve essere fatta in presenza. Poichè oltre alla valutazione anamnestica, si effettuano test specifici per valutare se il paziente è di interesse Osteopatico. Cordiali saluti.
Buongiorno!
mancano alcune informazioni importanti per darle una risposta esaustiva ma le consiglio di confrontarsi col medico che le ha consigliato l'intervento se può valer la pena di provare con terapie conservative/manuali come l'osteopatia.
Cordialmente
Buongiorno, per darle una risposta sicura bisognerebbe valutare attentamente la sua situazione in studio per verificare se la terapia manuale può effettivamente essere utile o no. Attraverso i trattamenti osteopatici si può cercare di ritardare l'operazione e migliorare la sintomatologia. In alternativa le consiglio di chiedere al medico che le ha suggerito l'operazione se la terapia manuale può essere una valida opzione. Rimango a disposizione. Cordiali saluti
Buongiorno, per rispondere alla sua domanda sarebbe necessario valutare bene i referti e gli esami fatti, nel caso abbia interesse ad avere un parere ulteriore provi a rivolgersi ad un altro neurochirurgo.
cordiali saluti
Buongiorno, bisognerebbe avere maggiori dettagli per capire se l’intervento chirurgico è il suo caso. Comunque normalmente si effettua un intervento del genere quando la terapia conservativa non ha risultati. Quindi le consiglio di fare una visita osteopatica, per valutare se si riesce a ridurre i sintomi prima di fare un intervento. Cordiali saluti
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Buongiorno, si può fare qualche intervento osteopatico per riequilibrare il corpo e diminuire la sintomatologia. Ma se l'ernia esplosa porta a problematiche sensitive e motorie, sarebbe meglio essere operati al fine di evitare danni futuri.
Cordiali saluti
In presenza di un quadro diagnostico del genere associato ai sintomi da Lei descritti, ci sta che il neurochirurgo le abbia consigliato l'intervento chirurgico ..
Consideri che la neurochirurgia di oggi è mini-invasiva e subito le permette una ripresa funzionale ...
Ovviamente si affidi a professionisti esperti
Buongiorno, è difficile dare un parere con così poche informazioni. Solitamente si ricorre alla chirurgia quando il dolore e i sintomi neurologici associti sono invalidanti. Le linee guida suggeriscono di tentare prima con la terapia conservativa; le consiglio quindi di provare con l'approccio osteopatico che ha lo scopo di migliorare la sintomatologia e ritardare l'operazione (qualora la condizione non sia troppo severa e degenerata).
Buongiorno, darle una risposta senza prima aver svolto una attenta valutazione è molto difficile; in ogni caso le consigliere di fare una visita presso un osteopata potrebbe aiutarla ad alleviare la sua sintomatologia. Cordiali saluti.
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, sicuramente starà passando un periodo di difficoltà ed è comprensibile cercare anche vie alternative all'intervento.

Come sempre in campo di salute il rapporto si basa sulla fiducia con l'operatore.

Dal punto di vista di evitare l'intervento ci sono varie strategie che vanno indagate, la prima di tutte è quella di valutare se effettivamente anche senza intervento si riesca a mantenere uno stile di vita sufficientemente attivo.

Il secondo fattore sono le ricadute psico-emotive del dolore fisico a cui si va in contro e quali strategie si hanno per affrontarle. Nel senso che se per tollerare il dolore è necessario abusare di farmaci allora probabilmente non si sta andando nella direzione gisuta.

L'ultimo fattore è il risultato effettivo e reale che il trattamento proposto in alternativa all'intervento stia dando risultati tangibili.

Difficilmente esistono tecniche miracolose, il risultato positivo è sempre dato dall'unione dei 3 fattori che compongono la salute.

Le auguro di ristabilire la sua salute.
Salve, bisognerebbe comprendere moltissimi altri aspetti della sua vita e della sua persona per comprendere se consigliarle o meno l'intervento. In generale il trattamento Osteopatico è in grado di allontanare le tempistiche di intervento semplicemente perché agisce sulle cause effettive del problema eliminando i sovraccarichi che sicuramente nel suo caso saranno presenti sulla regione cervicale. Le consiglierei di rivolgersi ad un osteopata, spiegare la sua situazione clinica e con lo stesso decidere l' iter di trattamento più utile al suo problema.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Salve, si tratterebbe di discopatie di notevole entità e pertanto bisognerebbe intervenire in modo oculato.
Ovviamente ho poche informazioni per poterle dire se ci sarebbero delle alternative all'intervento chirurgico che possano fare al caso suo.
Sarebbe indispensabile visitarla per darle una risposta certa.
Cordiali saluti

Buongiorno, ha provato a fare l'elettromiografia per valutare la funzionalità dei nervi del plesso brachiale? Questo esame permette di scegliere quale via prendere, quella chirurgica o quella conservativa. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o dubbi.
Dott. Mattia Giavazzi

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