Buongiorno, mi chiamo Andrea. Ho un problema quando vado dal dentista. Ho una particolare sensibilit
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Buongiorno, mi chiamo Andrea. Ho un problema quando vado dal dentista. Ho una particolare sensibilità alla gola, e quindi dal dentista faccio molto spesso sforzi di vomito non appena mi viene toccata una parte un po' vicina alla gola. Addirittura mi succede anche a casa lavandomi i denti, o semplicemente aprendo bene la bocca. L'ho sempre avuto, e crea non pochi problemi ai miei dentisti. Vorrei chiedere se c'è un modo per ovviare a questo problema, non so, qualche calmante o altro. Grazie mille. Andrea.
La cosa migliore è farsi visitare, per capire bene l'entità del problema. Io lavoro da 34 anni , e diverse volte sono riuscito a curare persone con il suo problema. Se vuole mi contatti.
Buona giornata.
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In genere è un falso problema , basta agire con cautela ed in ogni caso basta qualche goccia di ansiolitico per ridurre notevolmente il problema.
In questi casi noi facciamo succhiare prima dell'intervento una pastiglia che contiene un blando anestetico locale.
In alternativa usiamo la sedoanalgesia (protossido d'azoto) che toglie ogni ansia e diminuisce la sensibilità delle mucose.
In alternativa usiamo la sedoanalgesia (protossido d'azoto) che toglie ogni ansia e diminuisce la sensibilità delle mucose.
Buongiorno, oltre a attenzioni mirate, ci sono pastiglie come BOMA che aiutano. Chieda al suo dentista se le usa o se le può proporre qualcosa di analogo.
salve, esistono dei metodi per ridurre lo stimolo al vomito legato alle prestazioni orali. Ci sono farmaci in compresse come il BOMA che riducono il riflesso o metodi ansiolitici/desensibilizzanti, come il protossido d'azoto o l'utilizzo di benzodiazepine (in caso di benzodiazepine si dovra' far accompagnare da una terza persona alla visita).
Esistono molti sistemi empirici, senza l'ausilio di farmaci, che consentono di generare un controllo diretto o indiretto del riflesso del vomito. Alcuni sono legati al controllo della respirazione attraverso una sorta di training autogeno. Esistono anche sistemi che si avvalgono del principio della "distrazione", intesa come pratica che impegna la muscolatura volontaria di un determinato distretto corporeo, lontano dalla bocca, al momento dell'impronta, per. esempio, distraendo il paziente riflesso del vomito.
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