Buongiorno, mi chiamo Alfredo ed ho 62 anni, nel 1996 mi sono sottoposto ad un’operazione di setto
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Buongiorno,
mi chiamo Alfredo ed ho 62 anni,
nel 1996 mi sono sottoposto ad un’operazione di settoplastica per migliorare la respirazione.
Il decorso postoperatorio non è stato dei migliori, ho avuto un’infezione che ha complicato le cose.
Da allora, di tanto in tanto mi si infiamma la zona di sutura che torna a sanguinare leggermente L’operazione subita non ha migliorato la respirazione, anzi a causa di questo, io credo,
soffro di una forma di rinite cronica perenne.
Non esiste stagione in cui io stia meglio, vado avanti ad antistaminici che alleviano il problema ma non lo risolvono, anzi a volte non fanno più alcun effetto.
Uno dei tanti specialisti in otorinolaringoiatria a cui mi sono rivolto, mi ha diagnosticato una rinite vasomotoria e mi ha prescritto una terapia con “NASONEX” che per un po’ ha funzionato ma ora non più.
Un allergologo mi ha parlato per la prima volta della “citologia nasale”
Forte di questo, ho prenotato una visita da uno specialista, chiedendo esplicitamente di voler fare questo tipo di esame, il quale mi ha semplicemente detto che non sarebbe servito a niente e di continuare con antistaminici al bisogno, cioè sempre!!!
Ho iniziato a fare delle ricerche su internet e sono arrivato fino a voi, sperando che possiate avere una risposta che sia in grado finalmente di migliorare la qualità della mia Vita ed inoltre vorrei sapere se esiste una soluzione chirurgica.
Grazie.
mi chiamo Alfredo ed ho 62 anni,
nel 1996 mi sono sottoposto ad un’operazione di settoplastica per migliorare la respirazione.
Il decorso postoperatorio non è stato dei migliori, ho avuto un’infezione che ha complicato le cose.
Da allora, di tanto in tanto mi si infiamma la zona di sutura che torna a sanguinare leggermente L’operazione subita non ha migliorato la respirazione, anzi a causa di questo, io credo,
soffro di una forma di rinite cronica perenne.
Non esiste stagione in cui io stia meglio, vado avanti ad antistaminici che alleviano il problema ma non lo risolvono, anzi a volte non fanno più alcun effetto.
Uno dei tanti specialisti in otorinolaringoiatria a cui mi sono rivolto, mi ha diagnosticato una rinite vasomotoria e mi ha prescritto una terapia con “NASONEX” che per un po’ ha funzionato ma ora non più.
Un allergologo mi ha parlato per la prima volta della “citologia nasale”
Forte di questo, ho prenotato una visita da uno specialista, chiedendo esplicitamente di voler fare questo tipo di esame, il quale mi ha semplicemente detto che non sarebbe servito a niente e di continuare con antistaminici al bisogno, cioè sempre!!!
Ho iniziato a fare delle ricerche su internet e sono arrivato fino a voi, sperando che possiate avere una risposta che sia in grado finalmente di migliorare la qualità della mia Vita ed inoltre vorrei sapere se esiste una soluzione chirurgica.
Grazie.
la cosa migliore sarebbe quella di eseguire una visita rinologica completa :
visita+ fibroscopia + prick tests per inalanti e citologia nasale (eccome se serve!!)
non so di dove è lei ma in italia abbiamo centri dappertutto dove eseguiamo anche la citologia nasale cerchi AICNA (accademia di citologia nasale ) e guardi alla voce "dove siamo" e troverà il collega più vicino a lei per fare questo tipo di valutazione
Saluti Dott.ss Rossi
visita+ fibroscopia + prick tests per inalanti e citologia nasale (eccome se serve!!)
non so di dove è lei ma in italia abbiamo centri dappertutto dove eseguiamo anche la citologia nasale cerchi AICNA (accademia di citologia nasale ) e guardi alla voce "dove siamo" e troverà il collega più vicino a lei per fare questo tipo di valutazione
Saluti Dott.ss Rossi
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Salve, ovviamente qui bisogna vedere com'è il quadro nasale attuale. Una visita otorino è indispensabile con fibroscopia, probabilmente una tac massiccio facciale post operatoria se dalla visita emergono quadri ostruttivi. La citologia nasale, affiancata a test allergometrici, può essere utile nel classificare il tipo di rinite o rinopatia in atto e aiuterebbe ad indirizzare meglio la terapia medica. La chirurgia è da riservare alle forme ostruttive che non permetterebbero una ventilazione corretta dei segni paranasali e di conseguenza una buona efficacia locale delle terapie nasali. A disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti
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