Buongiorno, Maschio di 43 anni, in seguito a RM cervicale ho avuto evidenza di un’ernia C6-C7 con
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Buongiorno,
Maschio di 43 anni, in seguito a RM cervicale ho avuto evidenza di un’ernia C6-C7 con marcata compressione del midollo spinale.
I sintomi sono comparsi improvvisamente e in una settimana sono diventati invalidanti, nel dettaglio: formicolio alle piante dei piedi e ai glutei e la parte posteriore delle gambe, problemi di equilibrio, andatura atasso spastica, Rot iper evocabili, paraparesi con grave riduzione dei movimenti fini degli arti inferiori.
40gg fa subisco intervento di microdiscectomia e artrodesi anteriore c6-c7 con posizionamento di cage borrata con osso sintetico.
L’intervento è perfettamente riuscito, tanto da avere dei piccoli miglioramenti già dai primissimi giorni post operatori.
Da 2 settimane sto seguendo un percorso di riabilitazione prescritto dal Fisiatra indicatomi dal chirurgo e sto ottenendo micro miglioramenti quasi quotidiani.
Sono perfettamente consapevole dell’irreversibilità completa dei danni al midollo e che il percorso riabilitativo sarà molto lungo, tanto che prima di 6 mesi non si può nemmeno provare a prevedere quale potrà essere la realistica percentuale di recupero a cui aspirare.
Faccio notare la particolarità di non avere nessun problema agli arti superiori, il confine lo avverto più o meno all’altezza della bocca dello stomaco: sopra tutto ok, sotto intorpidimento più o meno marcato.
Il mio quesito, dunque, sarebbe questo: ai fini riabilitativi potrebbe essere opportuno qualche approfondimento di tipo neurologico?
Perché nè prima e nè dopo l’intervento ho effettuato controlli neurologici.
Siccome vorrei avere le certezza di tentare tutto il possibile, mi chiedevo se fosse consigliabile Una visita o degli esami specifici che possano definire meglio entità e caratteristiche del danno al midollo, al fine di fornire elementi aggiuntivi che potrebbero essere utili per individuare e delimitare ancora meglio la zona lesionata e stabilire una riabilitazione su misura.
Maschio di 43 anni, in seguito a RM cervicale ho avuto evidenza di un’ernia C6-C7 con marcata compressione del midollo spinale.
I sintomi sono comparsi improvvisamente e in una settimana sono diventati invalidanti, nel dettaglio: formicolio alle piante dei piedi e ai glutei e la parte posteriore delle gambe, problemi di equilibrio, andatura atasso spastica, Rot iper evocabili, paraparesi con grave riduzione dei movimenti fini degli arti inferiori.
40gg fa subisco intervento di microdiscectomia e artrodesi anteriore c6-c7 con posizionamento di cage borrata con osso sintetico.
L’intervento è perfettamente riuscito, tanto da avere dei piccoli miglioramenti già dai primissimi giorni post operatori.
Da 2 settimane sto seguendo un percorso di riabilitazione prescritto dal Fisiatra indicatomi dal chirurgo e sto ottenendo micro miglioramenti quasi quotidiani.
Sono perfettamente consapevole dell’irreversibilità completa dei danni al midollo e che il percorso riabilitativo sarà molto lungo, tanto che prima di 6 mesi non si può nemmeno provare a prevedere quale potrà essere la realistica percentuale di recupero a cui aspirare.
Faccio notare la particolarità di non avere nessun problema agli arti superiori, il confine lo avverto più o meno all’altezza della bocca dello stomaco: sopra tutto ok, sotto intorpidimento più o meno marcato.
Il mio quesito, dunque, sarebbe questo: ai fini riabilitativi potrebbe essere opportuno qualche approfondimento di tipo neurologico?
Perché nè prima e nè dopo l’intervento ho effettuato controlli neurologici.
Siccome vorrei avere le certezza di tentare tutto il possibile, mi chiedevo se fosse consigliabile Una visita o degli esami specifici che possano definire meglio entità e caratteristiche del danno al midollo, al fine di fornire elementi aggiuntivi che potrebbero essere utili per individuare e delimitare ancora meglio la zona lesionata e stabilire una riabilitazione su misura.
buongiorno,
il dato di partenza alla RM cervicale, praticata prima dell'intervento, già dovrebbe dare notizie precise sull'entità del danno procurato dall'ernia C6 C7 a carico del Midollo spinale e quindi che ripresa attendersi. Varrebbe la pena poi praticarne una post operatoria di controllo e dopo confronto capire fino in fondo le condizioni del midollo e cosa aspettarsi dalla ripresa post-chirurgica
il dato di partenza alla RM cervicale, praticata prima dell'intervento, già dovrebbe dare notizie precise sull'entità del danno procurato dall'ernia C6 C7 a carico del Midollo spinale e quindi che ripresa attendersi. Varrebbe la pena poi praticarne una post operatoria di controllo e dopo confronto capire fino in fondo le condizioni del midollo e cosa aspettarsi dalla ripresa post-chirurgica
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