Buongiorno, la vita di una delle mie migliori amiche da circa un anno e mezzo a questa parte ha sub
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Buongiorno,
la vita di una delle mie migliori amiche da circa un anno e mezzo a questa parte ha subito un totale cambiamento.
Fino a un anno e mezzo fa Francesca (nome di fantasia) era una ragazza sposata con due figli, il marito (ora ex marito) era spesso assente per lavoro e Francesca si divideva tra accudimento dei figli e lavoro. Era una persona che cercava sempre gli amici, uscivamo spesso e spesso organizzava serate/cene a casa sua. Sembrava un idillio.
Un anno e mezzo fa Francesca inizia una relazione clandestina con un collega, i primi mesi tiene il tutto nascosto per poi uscire allo scoperto e lasciare il marito dopo 13 anni per questa nuova persona che chiameremo Michele.
Seppur sbalordito da questo suo cambiamento radicale io ho sostenuto Francesca nelle sue scelte e sono stato sempre ben disposto nei confronti di Michele il quale inizialmente sembrava essersi legato molto a me, mi contattava in privato, mi faceva anche confidenze.
Dopo qualche mese di relazione il loro comportamento è iniziato a cambiare: hanno iniziato a vedersi ogni singolo giorno e a stare sempre insieme. Michele è diventato cupo, silenzioso, facendo sempre scenate di gelosia a Francesca dicendo che lei messaggia anche con altri uomini, che si fa desiderare dagli altri, che la deve smettere di pensare di essere single etc etc (tutte cose assolutamente non vere).
A seguito del cambiamento di Michele nei confronti di Francesca e anche nei confronti di tutti gli amici di Francesca (Michele non ha amicizie, ha qualche conoscenza che frequenta quasi mai) hanno iniziato sempre più ad isolarsi. A non invitare più nessuno a casa. A non accettare quasi mai gli inviti.
Sempre con il susseguirsi dei mesi i messaggi di Francesca (che prima erano veramente troppi) hanno iniziato a diradarsi sempre più e ha diventare sempre più generici senza raccontare/chiedere mai nulla.
Sono molto preoccupato perchè secondo me la mia amica è entrata in una relazione tossica con una persona altrettanto disfunzionale.
Non sono come comportarmi. Mi risponderete che è la classica storia dell'amica che quando si fidanza sparisce e in un certo senso posso anche accettarlo ma secondo me qui abbiamo molto di più: Francesca non ride più, è seria, non è più la stessa eppure lei continua a dire di stare benissimo e a tappezzare ogni social di foto con lui con dediche pacchiane.
Non so come comportarmi.
la vita di una delle mie migliori amiche da circa un anno e mezzo a questa parte ha subito un totale cambiamento.
Fino a un anno e mezzo fa Francesca (nome di fantasia) era una ragazza sposata con due figli, il marito (ora ex marito) era spesso assente per lavoro e Francesca si divideva tra accudimento dei figli e lavoro. Era una persona che cercava sempre gli amici, uscivamo spesso e spesso organizzava serate/cene a casa sua. Sembrava un idillio.
Un anno e mezzo fa Francesca inizia una relazione clandestina con un collega, i primi mesi tiene il tutto nascosto per poi uscire allo scoperto e lasciare il marito dopo 13 anni per questa nuova persona che chiameremo Michele.
Seppur sbalordito da questo suo cambiamento radicale io ho sostenuto Francesca nelle sue scelte e sono stato sempre ben disposto nei confronti di Michele il quale inizialmente sembrava essersi legato molto a me, mi contattava in privato, mi faceva anche confidenze.
Dopo qualche mese di relazione il loro comportamento è iniziato a cambiare: hanno iniziato a vedersi ogni singolo giorno e a stare sempre insieme. Michele è diventato cupo, silenzioso, facendo sempre scenate di gelosia a Francesca dicendo che lei messaggia anche con altri uomini, che si fa desiderare dagli altri, che la deve smettere di pensare di essere single etc etc (tutte cose assolutamente non vere).
A seguito del cambiamento di Michele nei confronti di Francesca e anche nei confronti di tutti gli amici di Francesca (Michele non ha amicizie, ha qualche conoscenza che frequenta quasi mai) hanno iniziato sempre più ad isolarsi. A non invitare più nessuno a casa. A non accettare quasi mai gli inviti.
Sempre con il susseguirsi dei mesi i messaggi di Francesca (che prima erano veramente troppi) hanno iniziato a diradarsi sempre più e ha diventare sempre più generici senza raccontare/chiedere mai nulla.
Sono molto preoccupato perchè secondo me la mia amica è entrata in una relazione tossica con una persona altrettanto disfunzionale.
Non sono come comportarmi. Mi risponderete che è la classica storia dell'amica che quando si fidanza sparisce e in un certo senso posso anche accettarlo ma secondo me qui abbiamo molto di più: Francesca non ride più, è seria, non è più la stessa eppure lei continua a dire di stare benissimo e a tappezzare ogni social di foto con lui con dediche pacchiane.
Non so come comportarmi.
Salve, non credo nessuno con una laurea in psicologia direbbe che è la classica storia di una amica che appena si fidanza sparisce. Credo che ha ragione lei e che gli allarmi per definirla una relazione tossica siano già tutti scattati e stanno ancora suonando. Ma la sua amica non se ne rende conto. Per rispondere alla sua domanda possono solo risponderle: niente. Lei non può fare niente. se non provare a parlarle col rischio che si allontani ancora più da lei. Pùò solo starle vicino, volerle bene e stare in allerta, se le cose diventano più serie di come già lo sono provvedere allarmando le persone care a lei. Ma più di questo mi spiace dirle che davvero non può fare. Un caro saluto.
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Buongiorno,
Capisco la sua preoccupazione per Francesca e il forte senso di impotenza che può provare vedendo una persona cara vivere una situazione che appare problematica. Da quanto racconta, sembra che Francesca stia vivendo una relazione che potrebbe avere caratteristiche tipiche delle relazioni tossiche. L'isolamento progressivo dagli amici, il controllo e la gelosia del partner, così come il cambiamento evidente nel comportamento e nell'umore di Francesca, sono segnali che meritano attenzione.
Il suo ruolo di amico è fondamentale. Essere presenti, mantenere aperto un canale di comunicazione e far sentire la propria vicinanza, anche se a distanza, può fare la differenza. È importante evitare il giudizio diretto, che potrebbe allontanarla ulteriormente, e cercare di proporre occasioni per stare insieme o semplicemente ascoltarla senza pressioni.
Può essere utile sottolineare, con delicatezza, che esistono relazioni più sane, basate su fiducia e rispetto reciproco. Se Francesca dovesse iniziare ad aprirsi o manifestare segnali di disagio, potrebbe essere il momento di suggerirle di parlare con uno specialista. A volte, avere uno spazio neutro e protetto in cui potersi esprimere aiuta a prendere consapevolezza della propria situazione.
Vista la complessità della situazione, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Capisco la sua preoccupazione per Francesca e il forte senso di impotenza che può provare vedendo una persona cara vivere una situazione che appare problematica. Da quanto racconta, sembra che Francesca stia vivendo una relazione che potrebbe avere caratteristiche tipiche delle relazioni tossiche. L'isolamento progressivo dagli amici, il controllo e la gelosia del partner, così come il cambiamento evidente nel comportamento e nell'umore di Francesca, sono segnali che meritano attenzione.
Il suo ruolo di amico è fondamentale. Essere presenti, mantenere aperto un canale di comunicazione e far sentire la propria vicinanza, anche se a distanza, può fare la differenza. È importante evitare il giudizio diretto, che potrebbe allontanarla ulteriormente, e cercare di proporre occasioni per stare insieme o semplicemente ascoltarla senza pressioni.
Può essere utile sottolineare, con delicatezza, che esistono relazioni più sane, basate su fiducia e rispetto reciproco. Se Francesca dovesse iniziare ad aprirsi o manifestare segnali di disagio, potrebbe essere il momento di suggerirle di parlare con uno specialista. A volte, avere uno spazio neutro e protetto in cui potersi esprimere aiuta a prendere consapevolezza della propria situazione.
Vista la complessità della situazione, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, per quanto sia lodevole la preoccupazione nei confronti di "Francesca" e considerando la sua disponibilità a fornirle supporto ed ascolto ogni volta sia necessario, il suo ruolo non può sconfinare di molto entro questi limiti. A parte la sua narrazione, non è dato sapere se la condizione della sua amica sia di una reale e marcata sofferenza, e se anche lo fosse vi è poco da fare se non sono loro a chiedere un aiuto esterno, sia a lei piuttosto che ad un esperto. In ogni caso, se "Francesca" fosse entrata in un cono d'ombra il suo compito è garantirle la sua vicinanza e fiducia di amico (nel rispetto ed in equidistanza della loro relazione) con la garanzia, che le do io, che tutto ciò non è affatto poco. Buona giornata
Carissimo buongiorno.
Dalle informazioni che scrive credo che la sua preoccupazione sia del tutto giustificata. Provi a parlare con la sua amica, facendo attenzione a non dare giudizi, cerchi di trasmetterle il suo affetto
Tenga presente che sarà difficile per la sua amica ammettere, prima di tutto a sé stessa, che qualcosa non va, perché ha lasciato una persona con cui stava da molti anni e con cui aveva costruito una famiglia. Quindi probabilmente ha bisogno di dirsi che va tutto bene
Per ora è meglio mantenere un approccio morbido per evitare che si allontani ancora di più
Cercate con altri amici di coinvolgerla in varie attività sia da sola che col nuovo compagno, in modo da monitorare la situazione
La saluto
Dalle informazioni che scrive credo che la sua preoccupazione sia del tutto giustificata. Provi a parlare con la sua amica, facendo attenzione a non dare giudizi, cerchi di trasmetterle il suo affetto
Tenga presente che sarà difficile per la sua amica ammettere, prima di tutto a sé stessa, che qualcosa non va, perché ha lasciato una persona con cui stava da molti anni e con cui aveva costruito una famiglia. Quindi probabilmente ha bisogno di dirsi che va tutto bene
Per ora è meglio mantenere un approccio morbido per evitare che si allontani ancora di più
Cercate con altri amici di coinvolgerla in varie attività sia da sola che col nuovo compagno, in modo da monitorare la situazione
La saluto
Buonasera,
mi permetto di consigliarle di parlare con la sua amica della sua valida, a mio avviso, preoccupazione che la relazione con il suo nuovo compagno le sembra "tossica".
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto.
mi permetto di consigliarle di parlare con la sua amica della sua valida, a mio avviso, preoccupazione che la relazione con il suo nuovo compagno le sembra "tossica".
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto.
Salve, nel risponderle parto chiaramente dalla descrizione che lei ne fa, che è inevitabilmente il suo punto di vista soggettivo. Stando comunque alle sue parole (es. Francesca che non ride più e che racconta sempre meno di se stessa, Michele cupo e geloso), è comprensibile sia la sua preoccupazione sia il dubbio su come comportarsi.
Purtroppo attualmente non è nella posizione di poter aiutare la sua amica, almeno fintantoché non sarà “Francesca” a chiederle un appoggio; se e quando la sua amica le chiederà un supporto emotivo, un’opinione, un appiglio per uscire dall’isolamento, sarà a quel punto molto importante la sua presenza – andando oltre all’eventuale delusione, disappunto, etc.
Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Purtroppo attualmente non è nella posizione di poter aiutare la sua amica, almeno fintantoché non sarà “Francesca” a chiederle un appoggio; se e quando la sua amica le chiederà un supporto emotivo, un’opinione, un appiglio per uscire dall’isolamento, sarà a quel punto molto importante la sua presenza – andando oltre all’eventuale delusione, disappunto, etc.
Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Forse la sua percezione è corretta e da amico è molto preoccupato per lei. Le resti vicino per quanto le è possibile, anche se dovesse rifiutare mille dei suoi inviti, la sua sensibilità in merito la situazione potrebbe essere significativa per comprendere meglio la situazione e per consentire a Francesca di non percepirsi come sola. Se ha occasione, esprimere con lei questo tipo di percezione che ha potrebbe aiutarvi entrambi a fare chiarezza su ciò che sta succedendo.
Gentile utente, la sua preoccupazione è legittima e comprensibile. Lei è preoccupata per ciò che vede da fuori. Quando si è dentro una relazione (funzionale o disfunzionale che essa possa essere) non è facile capire cosa accade. Siamo avvolti nella relazione. Ora lei ci chiede cosa può fare. Forse non molto, se non rimandare in modo cauto onesto e sincero la sua preoccupazione. La sua amica non può essere forzata a vedere qualcosa che lei non vede. Potrà sentire e decidere di ascoltare la voce e lo sguardo di un'amica, ma poi la decisone e la consapevolezza dovrà eventualmente raggiungerla da sola. Le stia vicino, le rimandi la sua amorevole preoccupazione, le condivida cosa sente. Si apra in modo amorevole e benevolo. Dopodiché la palla sarà solo in mano alla sua amica. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
È molto difficile e delicato entrare in questo tipo di relazioni.
Potrebbe far avere, di nascosto, a Francesca, il libro di Raffaella Scarpa, "Lo stile dell'abuso", Treccani (lo legga anche lei)
Potrebbe servire.
Un caro saluto.
Potrebbe far avere, di nascosto, a Francesca, il libro di Raffaella Scarpa, "Lo stile dell'abuso", Treccani (lo legga anche lei)
Potrebbe servire.
Un caro saluto.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buongiorno,
Comprendo la sua preoccupazione per Francesca e la difficoltà nel sapere come agire in questa situazione. Quello che descrive sembra essere un cambiamento significativo nella sua vita e nel suo comportamento, e alcuni elementi, come l'isolamento e le dinamiche di controllo, potrebbero effettivamente indicare una relazione poco sana o disfunzionale.
Innanzitutto, è importante mantenere una posizione di ascolto e supporto, anche se può essere frustrante vedere una persona a cui si tiene comportarsi in modo distante o diverso dal passato. L’idea di mostrarsi disponibili senza giudizio potrebbe essere la chiave per aiutarla nel momento in cui dovesse sentirsi pronta ad aprirsi.
Considerando che Francesca afferma di stare bene, potrebbe essere difficile affrontare direttamente l’argomento senza rischiare di allontanarla ulteriormente. Tuttavia, può provare a esprimere la sua preoccupazione in modo delicato e non giudicante. Ad esempio, potrebbe dirle qualcosa come:
*"Ti vedo diversa rispetto a prima, e da amico mi chiedo se stai affrontando qualcosa di difficile. Sono qui per ascoltarti, sempre e comunque, senza giudicare."*
Questo approccio potrebbe aprire un canale di comunicazione senza farla sentire attaccata o sotto accusa.
Inoltre, continui a coltivare il rapporto, anche se lei si mostra distante. Messaggi di affetto, inviti senza pressioni e segnali di vicinanza possono farle capire che, nonostante tutto, ha qualcuno su cui può contare.
Se nota segni più evidenti di un potenziale abuso psicologico o di una relazione controllante, potrebbe essere utile informarsi su come supportare persone in situazioni simili, anche attraverso associazioni o professionisti specializzati. Tuttavia, è importante non forzarla a riconoscere qualcosa che forse non è ancora pronta ad ammettere.
Infine, tenga a mente che, anche se vuole il meglio per lei, non può controllare le sue scelte. A volte, il percorso di consapevolezza e cambiamento richiede tempo e deve partire dalla persona stessa. La sua pazienza e presenza costante, però, potrebbero fare una grande differenza nel momento in cui Francesca dovesse sentire il bisogno di chiedere aiuto.
Rimango a disposizione se desidera approfondire o confrontarsi ulteriormente.
Comprendo la sua preoccupazione per Francesca e la difficoltà nel sapere come agire in questa situazione. Quello che descrive sembra essere un cambiamento significativo nella sua vita e nel suo comportamento, e alcuni elementi, come l'isolamento e le dinamiche di controllo, potrebbero effettivamente indicare una relazione poco sana o disfunzionale.
Innanzitutto, è importante mantenere una posizione di ascolto e supporto, anche se può essere frustrante vedere una persona a cui si tiene comportarsi in modo distante o diverso dal passato. L’idea di mostrarsi disponibili senza giudizio potrebbe essere la chiave per aiutarla nel momento in cui dovesse sentirsi pronta ad aprirsi.
Considerando che Francesca afferma di stare bene, potrebbe essere difficile affrontare direttamente l’argomento senza rischiare di allontanarla ulteriormente. Tuttavia, può provare a esprimere la sua preoccupazione in modo delicato e non giudicante. Ad esempio, potrebbe dirle qualcosa come:
*"Ti vedo diversa rispetto a prima, e da amico mi chiedo se stai affrontando qualcosa di difficile. Sono qui per ascoltarti, sempre e comunque, senza giudicare."*
Questo approccio potrebbe aprire un canale di comunicazione senza farla sentire attaccata o sotto accusa.
Inoltre, continui a coltivare il rapporto, anche se lei si mostra distante. Messaggi di affetto, inviti senza pressioni e segnali di vicinanza possono farle capire che, nonostante tutto, ha qualcuno su cui può contare.
Se nota segni più evidenti di un potenziale abuso psicologico o di una relazione controllante, potrebbe essere utile informarsi su come supportare persone in situazioni simili, anche attraverso associazioni o professionisti specializzati. Tuttavia, è importante non forzarla a riconoscere qualcosa che forse non è ancora pronta ad ammettere.
Infine, tenga a mente che, anche se vuole il meglio per lei, non può controllare le sue scelte. A volte, il percorso di consapevolezza e cambiamento richiede tempo e deve partire dalla persona stessa. La sua pazienza e presenza costante, però, potrebbero fare una grande differenza nel momento in cui Francesca dovesse sentire il bisogno di chiedere aiuto.
Rimango a disposizione se desidera approfondire o confrontarsi ulteriormente.
Buongiorno,
a volte è difficile comprendere il cambiamento degli altri. Potrebbe parlare con questa sua amica cercando di capire cosa le stia capitando e come mai questa trasformazione. Non è detto che le risposte che le darà potranno soddisfare la sua curiosità, ma potrebbe cercare almeno così di capirne qualcosa di più, dando un significato a quanto sta succedendo.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
a volte è difficile comprendere il cambiamento degli altri. Potrebbe parlare con questa sua amica cercando di capire cosa le stia capitando e come mai questa trasformazione. Non è detto che le risposte che le darà potranno soddisfare la sua curiosità, ma potrebbe cercare almeno così di capirne qualcosa di più, dando un significato a quanto sta succedendo.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Carissimo, capisco il tuo dolore ma purtroppo avere qualche "potere" nelle decisioni degli altri è quasi sempre impossibile. Se le persone fanno delle scelte, in modo autonomo e da "adulti" nessuno le può contrastare veramente. Senza farti troppe illusioni ti consiglierei di vederla, di persona, ed esporle, in modo calmo, rassicurante, evitando toni accesi o drammatici, quello che pensi, senza aspettarti e senza pretendere che ti ascolti. Se riesci a fare questo, senza perdere la calma, hai fatto il tuo dovere di amico sincero, e nulla hai da rimproverarti. Ti auguro davvero che le tue parole siano ascoltate. Fammi sapere. Un augurio di buon anno.
È una situazione evidente di dipendenza affettiva. Credo che l'unica cosa che tu possa fare è dire chiaramente che ci sarai quando si renderà conto di quello che le sta succedendo, ma prima d'allora, evitare di insistere.
Salve provo a risponderti, anche se effettivamente non ci siano elementi certi per dire con certezza che sia una relazione "tossica", è bene non sminuire mai questo tipo di preoccupazioni.
Infatti i tuoi dubbi potrebbero esser fondati, in quanto proprio il fatto di isolare la persona, rende molto difficile capirlo ed è anche uno dei fattori per cui la persona riesce poi difficilmente ad uscirne. Quello che ti posso consigliare di fare, è di mantenerti vicino e presente e di farle capire che se ha bisogno di aiuto tu sei disponibilie. E se riesci ad averne l'occasione (magari una volta che riuscite a vedervi di persona) potresti esplicitarle i tuoi dubbi, dicendole che se lei vuole tu la puoi aiutare a trovare gli aiuti necessari, con la cura e l'attenzione necessaria, senza farla sentire giudicata perchè altrimenti ciò la potrebbe portare ad isolarsi di più. Infine potresti informarti su quali siano i servizi presenti sul tuo territorio (centri antiviolenza donna) di aiuto alla donna e bambini (hai detto che ha due figli, ma non se loro sono coinvolti nella relazione con quest'uomo), ed eventualmente contattarli tu per avere dei consigli anche da loro, solitamente ci sono operatrici con competenze sia psicologiche, che sociali e giudiriche, e sono tutte molto disponbili a dare supporto gratuito a chi ne ha bisogno. Spero di averti risposto in modo abbastanza esaustivo, naturalemente se hai altre domande più specifiche mi puoi contattare in privato
Infatti i tuoi dubbi potrebbero esser fondati, in quanto proprio il fatto di isolare la persona, rende molto difficile capirlo ed è anche uno dei fattori per cui la persona riesce poi difficilmente ad uscirne. Quello che ti posso consigliare di fare, è di mantenerti vicino e presente e di farle capire che se ha bisogno di aiuto tu sei disponibilie. E se riesci ad averne l'occasione (magari una volta che riuscite a vedervi di persona) potresti esplicitarle i tuoi dubbi, dicendole che se lei vuole tu la puoi aiutare a trovare gli aiuti necessari, con la cura e l'attenzione necessaria, senza farla sentire giudicata perchè altrimenti ciò la potrebbe portare ad isolarsi di più. Infine potresti informarti su quali siano i servizi presenti sul tuo territorio (centri antiviolenza donna) di aiuto alla donna e bambini (hai detto che ha due figli, ma non se loro sono coinvolti nella relazione con quest'uomo), ed eventualmente contattarli tu per avere dei consigli anche da loro, solitamente ci sono operatrici con competenze sia psicologiche, che sociali e giudiriche, e sono tutte molto disponbili a dare supporto gratuito a chi ne ha bisogno. Spero di averti risposto in modo abbastanza esaustivo, naturalemente se hai altre domande più specifiche mi puoi contattare in privato
Buonasera,
Naturale e sana la sua preoccupazione, verso una figura amica. Le consiglio di confrontare la stessa circa il suo stato emotivo attuale, esprimendo comprensione e disponibilità all'ascolto.
Solo successivamente, potrà proporre a quest'ultima l'eventuale invio da una figura terapeutica, che sappia esserle d'aiuto: rispetto a questo punto, potrà essere utile rendere chiaro a Francesca l'esistenza di aree fuori dal suo controllo, ovvero aspetti di malessere rispetto ai quali ella stessa potrebbe avere scarsa consapevolezza e connessa possibilità di elaborazione. Una figura terapeutica esterna potrebbe esserle, allora, di aiuto, ad esplicitare e rendere chiaro i bisogni alla base delle proprie decisioni, passate ed attuali, così come chiarire ad essa il modo ottimale per trovare un sano soddisfacimento di questi ultimi.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Naturale e sana la sua preoccupazione, verso una figura amica. Le consiglio di confrontare la stessa circa il suo stato emotivo attuale, esprimendo comprensione e disponibilità all'ascolto.
Solo successivamente, potrà proporre a quest'ultima l'eventuale invio da una figura terapeutica, che sappia esserle d'aiuto: rispetto a questo punto, potrà essere utile rendere chiaro a Francesca l'esistenza di aree fuori dal suo controllo, ovvero aspetti di malessere rispetto ai quali ella stessa potrebbe avere scarsa consapevolezza e connessa possibilità di elaborazione. Una figura terapeutica esterna potrebbe esserle, allora, di aiuto, ad esplicitare e rendere chiaro i bisogni alla base delle proprie decisioni, passate ed attuali, così come chiarire ad essa il modo ottimale per trovare un sano soddisfacimento di questi ultimi.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Non mi sembra affatto la storia dell’amica che quando si fidanza sparisce, da quanto lei racconta la sua amica potrebbe effettivamente trovarsi intrappolata in una relazione dannosa. Speriamo di sbagliare, altrimenti l’unico aiuto che le si possa dare è quello di ricordarle il suo valore. Se avete amici comuni, può chiedere anche a loro di fare altrettanto. Non ho dati sufficienti, ma consideri la possibilità di far presente alla famiglia i cambiamenti che la sua amica sta avendo e soprattutto quanto abbia perso la capacità di sorridere, forse nemmeno accorgendosene. Il resto tocca tutto alla sua amica perché la vita è esclusivamente sua, ma si prepari a una storia lunga, sulla quale non si può che vigilare. Tenga presente che anche vigilare è complicato, perché si tratta di farlo su una realtà sempre più impenetrabile.
Faccia tutto quello che può, ma emotivamente le consiglio di mantenersi attentamente a una “distanza di sicurezza”.
Faccia tutto quello che può, ma emotivamente le consiglio di mantenersi attentamente a una “distanza di sicurezza”.
Carissimo,
è veramente difficile assistere, senza poter fare nulla, alla sofferenza delle persone a cui vogliamo bene, soprattutto se la sofferenza è dettata dalle proprie scelte.
Il nostro voler bene ci porta ad essere protettivi, a sentirci frustrati ed impotenti, a sentirci in colpa a stare fermi a guardare e vorremmo agire, intervenire, fare qualcosa ma cosa???
In realtà tutto ciò che possiamo fare non è nulla di quello che vorremmo, mi spiego meglio: sicuramente vorresti che la tua amica trovi il coraggio di interrompere la sua relazione così potrebbe riprendere la sua vita in mano e questo farebbe stare bene anche a te, sentiresti di averla aiutata, di esser stato un buon amico.
In realtà non è questo l’aiuto che la tua amica si aspetta da te.
Da un amico mi aspetto che sia sincero: deve esprimere la sua opinione ma nel rispetto delle mie scelte, vorrei sentirmi capito e non giudicato; da un amico mi aspetto di sapere che ho una persona dalla mia parte anche se non è pienamente d’accordo con me e sapere di poter contare sul suo supporto; da un amico mi aspetto soprattutto la libertà di poter essere davvero me stesso senza temere di mostrare le mie fragilità e le mie incoerenze.
Quindi se la tua domanda è: “come devo comportarmi” la risposta è “come un amico che sta vicino nonostante tutto e che ci sarà quando arriverà il momento per esserci”. Nel frattempo potrò essere l’amico che aiuterà ad evadere dalla triste realtà.
è veramente difficile assistere, senza poter fare nulla, alla sofferenza delle persone a cui vogliamo bene, soprattutto se la sofferenza è dettata dalle proprie scelte.
Il nostro voler bene ci porta ad essere protettivi, a sentirci frustrati ed impotenti, a sentirci in colpa a stare fermi a guardare e vorremmo agire, intervenire, fare qualcosa ma cosa???
In realtà tutto ciò che possiamo fare non è nulla di quello che vorremmo, mi spiego meglio: sicuramente vorresti che la tua amica trovi il coraggio di interrompere la sua relazione così potrebbe riprendere la sua vita in mano e questo farebbe stare bene anche a te, sentiresti di averla aiutata, di esser stato un buon amico.
In realtà non è questo l’aiuto che la tua amica si aspetta da te.
Da un amico mi aspetto che sia sincero: deve esprimere la sua opinione ma nel rispetto delle mie scelte, vorrei sentirmi capito e non giudicato; da un amico mi aspetto di sapere che ho una persona dalla mia parte anche se non è pienamente d’accordo con me e sapere di poter contare sul suo supporto; da un amico mi aspetto soprattutto la libertà di poter essere davvero me stesso senza temere di mostrare le mie fragilità e le mie incoerenze.
Quindi se la tua domanda è: “come devo comportarmi” la risposta è “come un amico che sta vicino nonostante tutto e che ci sarà quando arriverà il momento per esserci”. Nel frattempo potrò essere l’amico che aiuterà ad evadere dalla triste realtà.
Buongiorno caro utente, mi scusi ma la sua domanda nello specifico quale sarebbe? probabilmente le sue percezioni sono corrette ma sarebbe utile per lei cosa le comporta e come la fa stare questa nuova situazione della sua amica. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti in merito. Buona giornata Dr.Jasmine Scioscia
Gentilissima, intanto grazie per questa sua condivisione e racconto. Credo sia importante osservare e provare ad approfondire quanto sta accadendo alla sua amica ed è comprensibile la preoccupazione che riporta per questa situazione. In occasione di confronti e spazi di dialogo, è fondamentale poter offrire vicinanza, ascolto e supporto. In ogni caso, può essere difficile e frustrante confrontarsi con una persona tanto diversa nei comportamenti e negli atteggiamenti da come era in passato. Considerando la fatica di questo momento, il cambiamento vissuto e la complicata relazione, è possibile suggerire alla sua amica un percorso con un professionista. Sono a disposizione per qualsiasi necessità ulteriore. Cordialmente, Dott.ssa Sara Mallamaci
Buongiorno e Buon Anno nuovo.
Comprendo la sua preoccupazione derivante dall’affetto che si prova per un amico/a con cui abbiamo condiviso tanti momenti, ma se non è Francesca a chiedere aiuto anche lei può fare poco, se non rimanere in osservazione ed intervenire quando e se sarà il tempo.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Comprendo la sua preoccupazione derivante dall’affetto che si prova per un amico/a con cui abbiamo condiviso tanti momenti, ma se non è Francesca a chiedere aiuto anche lei può fare poco, se non rimanere in osservazione ed intervenire quando e se sarà il tempo.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno, ci sono sicuramente segnali che da quello che racconta, descrivono una relazione difficile, mi colpisce molto il fatto che Francesca non sia più la stessa persona sorridente di un tempo. Immagino che abbia provato più volte a parlare con lei ma provi a fare leva proprio su questo aspetto del sorriso e della chiusura che si evidenzia in questa relazione. Dottssa Marika Fiori
Buongiorno,
Secondo me deve esserci senza intervenire. Continui a scriverle i messaggi, a chiamarla, a invitarla senza "pretendere" nulla. Francesca se davvero è in una relazione tossica potrebbe avere aiuto di lei in futuro.
Cordialmente
Secondo me deve esserci senza intervenire. Continui a scriverle i messaggi, a chiamarla, a invitarla senza "pretendere" nulla. Francesca se davvero è in una relazione tossica potrebbe avere aiuto di lei in futuro.
Cordialmente
Buongiorno, credo che in questi casi la cosa migliore da fare sia consigliare uno psicologo psicoterapeuta esperto in relazioni. Ovviamente tale consiglio va dato con tatto, con delicatezza per non suscitare resistenze e l'effetto contrario. Al riguardo esiste una tecnica specifica di dialogo. Sono del parere che prima di una separazione dovrebbe essere previsto per legge un tentativo di conciliazione tramite colloquio con uno psicologo, tentativo che ovviamente può essere rifiutato, ma che almeno dovrebbe essere previsto. Il silenzio da parte dei protagonisti non credo sia un buon segno, ma credo che un amico invece abbia, se convinto, il dovere di parlare e consigliare con le dovute cautele come già detto. Nel suo resoconto manca ogni accenno all'ex marito e sarebbe interessante sapere cosa li ha separati. La Terapia della Gestalt, come da me applicata, è molto efficace per risolvere i problemi di relazione. Su internet può trovare due miei articoli su questo tipo di problemi.
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