Buongiorno, la mia psicoterapeuta è in vacanza per più di un mese e vorrei chiedervi un consiglio. S

17 risposte
Buongiorno, la mia psicoterapeuta è in vacanza per più di un mese e vorrei chiedervi un consiglio. Sto vivendo un periodo molto particolare e sto affrontando questa pausa estiva dalla terapia con molta ansia e sofferenza. Mi chiedevo se quando il proprio terapeuta è assente per un periodo più o meno lungo, si può andare temporaneamente da un altro terapeuta disponibile, per qualche seduta, per poi tornare dal proprio al suo rientro. L'ho chiesto alla mia terapeuta durante l'ultima seduta prima della pausa ma mi ha detto che non è possibile perché aprirei un altro setting e mischierei troppe carte. Ha detto che si può cambiare terapeuta, ma senza mischiare. Io non ho intenzione di cambiare perché con lei mi trovo molto bene, ci vado da alcuni anni e ho fatto diversi progressi... Solo che in questo periodo sento il bisogno di parlare con qualcuno, il pensiero di farlo mi fa sentire bene, meno sola. La mia terapeuta mi ha anche detto che il mio bisogno è quello di conoscere nuove persone al di fuori della terapia e concordo su questo perché ho pochissime amicizie, ma ho bisogno anche di buttare fuori le cose che provo. Lei comunque mi ha detto che posso sempre aggiornarla tramite messaggi, anche se ci sono emergenze, e che potrei scrivere su un diario le cose che provo... Dicendomi che posso farcela benissimo da sola. Io voglio rispettare le sue vacanze e non voglio disturbarla! Non voglio neanche rovinare la nostra relazione terapeutica facendo di testa mia...
Secondo voi è strano il mio bisogno? Davvero non si può andare temporaneamente da un altro terapeuta se si sta male e il proprio è assente?
Sull'assenza del terapeuta per le vacanze e la relativa risposta del paziente c'è una vasta letteratura psichiatrico-psicoanalitica!! trattandosi di un periodo presumibilmente breve non le consiglierei di cambiare terapeuta essendosi trovata lei bene. Non confido molto nei diari mentre potrebbero essere utili sporadici aggiornamenti sms

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Buongiorno, confermo che non è possibile, né tanto meno utile per Lei, avere un terapeuta provvisorio. Sicuramente la difficoltà che sta affrontando durante questa temporanea sospensione delle sedute può dire molto rispetto alla relazione terapeutica e in generale rispetto a come vive lei le relazioni. Sarà interessante alla fine di questo periodo di pausa forzata guardare insieme a come è stato per lei, quale paura si cela dietro il bisogno di avere un appoggio terapeutico continuo, e come è riuscita ad affrontare questo periodo, con che risorse, e tanto altro. Non è un bisogno strano, ma dice sicuramente molto di lei !
Salve, le consiglio di seguire le indicazioni della sua terapeuta con cui afferma di trovarsi bene e pertanto di aver creato una buona relazione terapeutica, la collega le ha anche offerto la possibilità di scriverle per aggiornarla al bisogno, quindi ci sarebbe anche la possibilità di un suo feedback, non l'ha abbandonata, ha solo preso una pausa e le ha suggerito anche l'idea che questo breve periodo le potrebbe essere utile per provare a gestire da sola un breve distacco...sono sicura che sarà utile anche per lei.
Un caro saluto. Dott.ssa Silvia Giolitto
Mi trova assolutamente d'accordo con la sua terapeuta e la invito a seguire il suo consiglio. I miei pazienti durante le vacanze possono inviarmi dei brevi wazzup ma se hanno esigenze diverse possono scrivermi delle mails alle quali rispondo compatibilmente con le mie attività.
Spero di esserle stata utile.
Buonasera, mi sento di concordare con quanto le ha proposto la sua terapeuta. Provi a rivolgersi a lei. Un caro saluto
Gentile utente,
Ritengo che sia utile per lei non contattare un altro terapeuta e seguire ciò che le ha indicato la sua psicoterapeuta; anche io utilizzo i diari per aiutare i miei pazienti ad esternare meglio ciò che provano. Questa pausa potrebbe essere una buona opportunità per Lei per conoscere meglio come si relaziona con gli altri e come vive le "separazioni". Nell'attesa del suo rientro provi anche a fare qualcosa che la faccia stare meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Nicita Pietronilla
Le ferie del terapeuta sono vissute dai pazienti con diverse emozioni: altri le vivono come una specie di abbandono; alcuni sollievo per l’impegno del lavoro terapeutico. Le vacanze del terapeuta possono rappresentare un periodo emotivamente complesso, poichè si vive una separazione, che rappresenta un momento della crescita. Le ferie permettono al paziente di vedere i risultati raggiunti, riconoscendo il proprio lavoro terapeutico (diversa valutazione dei sintomi, intuizioni, comportamenti funzionali)
La terapia in realtà continua anche durante le vacanze. In questa situazione vista la buona alleanza terapeutica e il breve distacco non è il caso di aprire altri scenari di terapia, attendendo il "ritorno" della sua terapeuta.
Buonasera, la pausa estiva è un momento terapeutico anche con il paziente che può misurare i progressi ottenuti. Sa che se avrà bisogno la sua terapeuta è disponibile. Forse deve misurarsi con la sua idea di non potercela fare da sola e comprendo quanto possa essere difficile per lei, ma è un buon banco di prova. Non è possibile andare da un altro professionista, a parte il fatto che dovrebbe cominciare con una valutazione del suo caso per poi interrompere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
la pausa estiva fa parte della terapia stessa. Un periodo di stacco può esser importante anche per il paziente per cominciare a star da solo in alcune cose, obiettivo ultimo di ogni percorso. Se questa attesa la angoscia troppo al punto tale da non riuscire a portare avanti le cose del quotidiano allora valuterei insieme con la terapista di affiancare al supporto psicologico un sostegno farmacologico. Rappresenterebbe per lei una rete di protezione.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, c'è il rischio che abbia sviluppato una dipendenza dalla terapia e che senza colloqui si senta persa. Dopo alcuni anni di terapia dovrebbe lavorare anche su questo aspetto ed una pausa estiva è una buona occasione per farlo. Le ha comunque proposto una forma di contatto, anche se ridotta.
Gent.ma,
naturalmente nessuno può impedirle di contattare un altro specialista, ammesso poi che quest’ultimo valuti l’opportunità di accogliere la sua richiesta. In ogni caso sembra rimanere aperta la questione sui motivi che la portano a non tollerare l’assenza della terapeuta che già la segue e a ignorare le indicazioni che pure le ha offerto. Pare che ci sia un importante lavoro terapeutico da compiere, che sicuramente non può essere svolto con “soluzioni tampone” o estemporanee. SG
Salve, nonostante la sua terapeuta le abbia "assicurato" un modo di essere presente, emerge comunque una profonda difficoltà a tollerare la frustrazione di dover rimandare o tenere in sospeso questioni che solo successivamente potrà condividere di persona con la collega. Tutto ciò racconta molto del suo funzionamento psicologico e, forse, anche delle sue relazioni più in generale. Credo che lei dovrebbe approfondire questo aspetto in terapia. Le auguro in bocca al lupo. Dott.ssa Simona Annunziata
Gentilissima, le ferie estive sono sempre un periodo in cui si vivono emozioni contrastanti, legate anche all'assenza del terapeuta. Il mio consiglio è di provare a chiedersi come mai, in questo momento della terapia, sente il bisogno di una maggiore presenza della sua terapeuta, oppure se invece questa richiesta abbia un altro significato (vuole comunicare/far sentire alla sua terapeuta qualcosa?). Poi ne parli con lei quando tornerà, lavorerete su come si è sentita. Nel frattempo, si attenga a quanto le ha suggerito la sua terapeuta, tenendo presente che nel caso di una emergenza, può rivolgersi ai servizi specialistici.
Carissima, il buon rapporto con la terapeuta è importante perchè tra il paziente e lo psicologo si crea l'alleanza fatta di fiducia che permette l'empatia, fondamentale per la buona terapia. Le consiglio di inviare dei messaggi alla sua dottoressa che le darà il supporto giusto.
Un caro saluto
Dssa Vincenza Papeo
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Buonasera gentile utente, valuterei di scrivere alla sua terapeuta, visto che le ha sottolineato la possibilità di farlo, se questo la può aiutare a star meglio. E al ritorno dalle ferie di questa, proverei ad affrontare in seduta, il tema dell' autonomia emotiva. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Magnani
La mia impressione è che la sua terapeuta sia molto brava e le ha detto tutte cose giuste e sagge. Al posto di "buttare fuori le cose" che prova, come ha detto, può provare invece a tenerle un po' dentro, fare questo esercizio mentale, e se sono troppe e non sente di poterle reggere dentro, allora non esiti a contattare la sua terapeuta, del resto è lei che glielo ha consigliato e dato il permesso di farlo. Mi sembra meglio contattarla ogni tanto se ne sente l'urgenza che contattare un altro terapeuta e andarci un paio di volte. Dott. Alessio Antonucci
Salve ,devo dare ragione alla collega, non si mischiano i setting, per cui il consiglio è corretto, quando lei non c’è si procuri attività collaterali, faccia uno sport, vada in biblioteca, faccia attività come il ballo o altro.
Relazione non è solo psicoterapia.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli

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