Buongiorno , La mia domanda serve a mettere il cuore in pace a tutte le persone che soffrono d’ans

21 risposte
Buongiorno ,
La mia domanda serve a mettere il cuore in pace a tutte le persone che soffrono d’ansia come me, quindi ve ne sono molto grato in partenza. Mi sono sempre chiesto se ci sono dei controlli che fanno sì che i risultati degli esami del sangue siano sicuri , corretti e che appartengano effettivamente alla persona a cui il sangue è stato prelevato.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace molto per la sofferenza collegata all'ansia.
Ritengo che, purtroppo, non esistano possibilità per cercare di avere il pieno controllo è una certezza al 100% in tutte le cose della vita: esiste sempre un certo rischio che bisogna essere disposti a correre.
Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a trovare dentro di sé le risorse necessarie per trovare strategie utili al fine di affrontare le situazioni particolarmente problematiche e ad accettare il rischio.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, potrebbe rivolgere questa domanda al suo medico di fiducia. Inoltre, scrive di essere ansiosa, ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, non so rispondere precisamente alla sua domanda, ma l'aiuto che posso darle è sottolineare che la sua ansia potrebbe derivare da un eccessivo bisogno di certezza e controllo, come emerge da questa situazione. La psicoterapia potrebbe aiutarla a superarla, così da accettare le incertezze della vita, che ne è piena e non possiamo farci niente! Mi scriva pure in privato qualora volesse approfondire! Un caro saluto
Dr. Santo La Monica
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Piove di Sacco
Buongiorno,
Questa domanda andrebbe posta a coloro che lavorano nei laboratori di analisi, sicuramente esistono dati circa la percentuale di errore riscontrabile rispetto alle analisi del sangue.
Commettere errori è parte dell'essere umano.
Lei vorrebbe sapere se le analisi che effettua sono sicure e certe al 100%? Probabilmente una bassissima percentuale che non lo siano c'è.
Nella vita di un essere umano, non c'è una sicurezza al 100% in nessun campo, la cosa importante è imparare ad affrontare con serenità questa incertezza.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,questa domanda a cui è difficile rispondere con matematica certezza ,rivela il livello di ansia ,il bisogno di controllo,una profonda incertezza ...Sarebbe utile che cercasse la risposta dentro di sé nella comprensione dei suoi meccanismi psicologici e della sua persona.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Adriana Casile
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, gli errori possono essere commessi, siamo umani e possiamo sbagliare. Solitamente nei centri analisi i medici sono attenti e responsabili. Da dove viene questa paura? Rispondere a questa domanda le sarebbe molto utile. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Dott.ssa Giulia Proietti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, gli esami sono per la maggior parte sicuri, ma è possibile e può capitare un margine di errore. Le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per capire l’ ansia che prova e trovare delle strategie per gestirla. Cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Proietti
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. La domanda che pone è meglio rivolgerla al medico. Da psicologa psicoterapeuta posso dirle che nella domanda che lei pone, che secondo lei dovrebbe aiutarla a placare l'ansia, si evidenzia una mancanza di fiducia, la paura di non essere protetto, il bisogno di controllare tutto. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a ad affrontare le cause di questa paura e che possa stimolare la fiducia in se stesso in modo da affrontarla. Distinti saluti
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile lettore,

che domanda! Apre uno spaccato sul disagio fortissimo che prova per la sua salute, e per i risultati degli esami medici. Deve essere davvero difficile convivere con un dubbio così lacerante: mai sicuro che la sua salute sia reale, sempre tormentato dal dubbio che ogni segnale che il suo corpo le invia possa essere la spia di una malattia gravissima...
Non c'è altro modo di mettersi il cuore in pace che intraprendere un percorso di psicoterapia per l'ipocondria che sembra tormentarla.
Da questo dubbio si può uscire, e accettare finalmente il rischio che ogni essere umano si assume vivendo.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente,
in quanto esserei umani viventi dobbiamo accettare incertezza e scarso controllo, così come la possibilità dell'errore! E' davvero illusorio ambire a certezze assolute come alla perfezione. La nostra vita è connotata dalla relatività e conviene imparare a starci, meglio che possiamo. Per placare la sua ansia non le servono risposte certe, ma un percorso che la aiuti a comprendere l'origine della sua paura, diffidenza e bisogno di controllo, così da poterle affrontare, senza opporsi al flusso della vita. Le auguro il meglio. Dott.ssa Franca Vocaturi
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, vada all'origine dello stato ansioso attraverso un percorso psicologico.

Saluti

MT
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
è evidente che i suoi dubbi nascano da uno stato ansioso spinto dalla esigenza di esercitare un controllo su ciò che avviene e magari sui diversi aspetti del mondo che la circonda. I disturbi d' ansia sono trattabili con l' ausilio della psicoterapia. Attraverso quest' ultima potrebbe meglio comprendere cosa la spinge ad esser così preoccupato per il suo stato di salute e da dove nascano queste angosce di morte. Aggiungo che nel caso in cui le preoccupazioni dovessero invadere tutti gli aspetti della vita al punto da limitare il regolare svolgimento delle attività quotidiane sarebbe opportuno anche un trattamento farmacologico somministrato da uno psichiatra.
Si prenda cura delle ansie più che cercare risposte a domande come quella qui scritte, vedrà riuscirà col tempo a stare meglio.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Salve. Può porre questa domanda al suo medico di base. Dice di soffrire di ansia, può essere che la domanda posta derivi proprio da questa? Può valutare di fare un percorso per indagarla e apprendere strategie di gestione della stessa. Buona giornata
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.mo, i livelli di sicurezza e i criteri di appropriatezza sono sicuri, senza annullare mai i fattori di rischio: per questo motivo viene esercitata una importante funzione di controllo. Ma questo problema organizzativo non sembra essere il suo problema, che appare invece come una preoccupazione ansiosa. Se questi pensieri occupano in modo eccessivo la sua vita, sarebbe utile si rivolgesse ad un professionista. SG
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, la domanda è particolare. Gli esami di laboratorio vengono etichettati e controllati ma esiste una percentuale di errore umano, come in tutte le cose. Il fatto che si chieda ciò può avere molte ragione. In questo contesto le sottolineo che l'ansia e il colore tutto sotto controllo sono elementi di sofferenza che impattano su più campi di vita e il modo di risolverli è la psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo
Psicologo, Psicologo clinico
Curtarolo
Buongiorno: a lei interessa che i suoi esami vengano controllati o vorrebbe finalmente smettere di vivere con l’ansia di avere malattie, fare continuamente esami e viversi tranquillamente la vita con le
persone intorno a lei?Nel primo caso io non saprei risponderle, bisogna chiedere a un infermiere. Nel secondo caso forse potrei esserle d’aiuto. Possiamo sentirci in una prima prima video-chiamata conoscitiva e togliere ogni dubbio. Mi faccia sapere. Grazie.
Dott.ssa Chiara Carraro
Psicologo clinico, Psicologo
Trento
Buongiorno, risulta difficoltoso rispondere a questa domanda.
Lei cita l'ansia, ma rifletterei anche sulla possibilità che ci sia una forte necessità di controllo che va a braccetto.
Potrebbe tenere in considerazione, per questi aspetti, un consulto psicologico.
Buona giornata, dott. Ssa Chiara Carraro
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera. Mi viene spontaneo chiederle cosa l'ha portata a farsi e fare su questo forum questa domanda.
I laboratori così come le strutture in cui si svolgono tali esami sono luoghi sanitari specializzati, con personale attento e preparato e che ha cura del campione sin dal momento della consegna.
Se nota pensieri ricorrenti e intrusivi di tipo paranoico, soprattutto se accompagnati da ansia, il mio suggerimento è quello di esplorarli meglio in uno spazio di terapia.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Angelita Vicino
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, quello che è importante fare se si ha il bisogno costante di controllo è lavorare sulla fiducia nei confronti dei medici a cui decide di affidarsi; contrariamente si darebbe vita ad un circolo vizioso complicato da disinnescare. Se il problema dovesse persistere le consiglio di prendere in considerazione l’inizio di un percorso di sostegno psicologico.

Un caro saluto,
Dott.ssa Angelita Vicino
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, capisco profondamente la sua preoccupazione e il desiderio di avere certezze per poter stare più tranquillo. L'ansia, soprattutto quando si manifesta con dubbi ricorrenti sulla propria salute, può diventare molto difficile da gestire, perché spinge a cercare conferme continue e assolute. È naturale che, trovandosi in una condizione di vulnerabilità emotiva, possa sentire il bisogno di essere sicuro al 100% che i risultati degli esami siano corretti e associati senza errori alla sua persona. Voglio rassicurarla sul fatto che il sistema sanitario segue protocolli molto rigidi per garantire la correttezza e la sicurezza degli esami del sangue. Al momento del prelievo, il personale sanitario verifica la sua identità, solitamente chiedendo nome, cognome e data di nascita, e applica un’etichetta con i suoi dati sulla provetta. Ogni fase successiva (dal trasporto alla lavorazione nel laboratorio) prevede controlli multipli per assicurarsi che il campione venga analizzato correttamente e che i risultati vengano attribuiti in modo preciso alla persona giusta. Errori di questo tipo sono estremamente rari, proprio perché il sistema è progettato per evitarli. Tuttavia, capisco che l’ansia possa far emergere dubbi anche quando tutte le prove suggeriscono che non ci sia nulla di cui preoccuparsi. Quando si soffre d'ansia, la mente tende a concentrarsi sulle possibilità più remote, facendo sembrare probabili anche scenari molto improbabili. Questo succede perché il cervello, in uno stato di ipervigilanza, cerca di proteggerla dai rischi, ma finisce per farla vivere in un costante stato di allerta. Può essere utile, in questi momenti, porsi alcune domande per ridimensionare i pensieri ansiosi: Ho prove concrete che dimostrano che qualcosa sia andato storto, o è solo la mia ansia che sta cercando una certezza assoluta? Qual è l’evidenza oggettiva su cui posso basarmi per tranquillizzarmi? Può provare, inoltre, a immaginare come risponderebbe se una persona cara le esprimesse la stessa paura: spesso siamo più indulgenti e razionali con gli altri di quanto riusciamo ad esserlo con noi stessi. Se sente che questi dubbi stanno occupando troppo spazio nella sua vita e le impediscono di stare sereno, potrebbe essere utile un percorso con uno psicologo ad orientamento cognitivo-comportamentale, che la aiuti a gestire l’ansia in modo più funzionale. Nel frattempo, può provare strategie pratiche come la respirazione profonda o tecniche di rilassamento per ridurre l’attivazione dell’ansia quando emergono questi pensieri. Le fa onore il fatto di cercare risposte e soluzioni. L’ansia può essere molto invalidante, ma non deve necessariamente prendere il sopravvento sulla sua vita. Con il giusto supporto e con gli strumenti adeguati, è possibile imparare a gestirla e a viverla in modo più sereno. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero

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