Buongiorno. Io ho un vizio che mi porta a toccarmi i capelli costantemente. Sarebbe poca cosa, se no
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Buongiorno. Io ho un vizio che mi porta a toccarmi i capelli costantemente. Sarebbe poca cosa, se non fosse che questa mia azione continua mi sta portando a chiazze di calvizie. Al momento sono minime, ma ho paura che con il tempo possa peggiorare. Mi sono accorta che in genere è la noia a portarmi a tirarmi i ciuffi, o più semplicemente è un'azione che mi rilassa. Ho provato a legarli o coprirli, ma prima o poi finisco comunque per sentire il bisogno di farlo.
Avete qualche consiglio utile a poter smettere con questa fissazione?
Grazie
Avete qualche consiglio utile a poter smettere con questa fissazione?
Grazie
Salve, Mi dispiace per la situazione ed il disagio espresso. Sarebbe opportuno, a mio avviso, cercare di capire quali sono le conseguenze piacevoli dettate da ciò che lei mette in atto cioè lo scopo che vuole in quel momento raggiungere e, inoltre, lavorare sulle emozioni connesse alla noia.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
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Salve, quando sono comparsi i primi sintomi?
Comunque, sarebbe opportuno che lei intraprenda un percorso di psicoterapia per comprendere meglio l'origine del disagio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Comunque, sarebbe opportuno che lei intraprenda un percorso di psicoterapia per comprendere meglio l'origine del disagio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, la ringrazio per averci scritto. Spesso un sintomo di questo tipo compare per delle cause ben precise che però possono essere comprese solo conoscendo la sua storia. Anche io le consiglio di intraprendere un percorso per capire le origini di questo suo comportamento così da affrontare le cause e superarlo.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott. Lorenzo Pace
Per qualsiasi ulteriore chiarimento resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott. Lorenzo Pace
Buongiorno,
Dalla descrizione fornita potrebbe trattarsi di tricotillomania, un disturbo dello spettro ansioso che porta a “girarsi” i capelli, fino anche a strapparli e creare delle calvizie. Le consiglio un trattamento psicologico cognitivo comportamentale che la può aiutare in poco tempo a gestire questo “tic”. Un caro saluto.
Dalla descrizione fornita potrebbe trattarsi di tricotillomania, un disturbo dello spettro ansioso che porta a “girarsi” i capelli, fino anche a strapparli e creare delle calvizie. Le consiglio un trattamento psicologico cognitivo comportamentale che la può aiutare in poco tempo a gestire questo “tic”. Un caro saluto.
Buonasera, presumo si tratti di tricotillomania, un disturbo di tipo ossessivo compulsivo. Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicoterapeutico di tipo cognitivo comportamentale, il più adatto a mio avviso per il suo problema,per poter evidenziarne le cause scatenanti e poterlo superare. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, anche in modalità online. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera! La tricotillomania è un sintomo ansioso, come mangiarsi le unghie, muovere le gambe, strizzare l'occhio etc.... C'è una quota d'ansia da scaricare, un'energia eccessiva che viene canalizzata in quel modo. Vogliamo capire di cosa si tratta?
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Buonasera! Il disturbo di cui parla ha un nome, si chiama "tricotillomania" e va affrontata con la psicoterapia.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, immagino che per lei strapparsi i capelli sia diventato inevitabile e irrefrenabile. Può instaurarsi a causa dell'ansia ma generalmente evolve perché diventa un comportamento che dà gratificazione e, talvolta, piacere. Nei casi meno gravi (quando a questi comportamenti non si è ancora associata una percezione di piacere) è possibile che vi sia una naturale remissione del sintomo. Nei casi più gravi consiglio di rivolgersi direttamente ad uno specialista onde evitare un aggravamento del sintomo. Nel suo caso potrebbe rivelarsi efficace un approccio di tipo breve strategico.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Buonasera, come dicevano i colleghi potrebbe trattarsi di tricotillomania. Si potrebbe lavorare sulle emozioni e i fattori scatenanti che attivano questo comportamento automatico. Un percorso di tipo cognitivo comportamentale sarebbe il trattamento d'elezione per questo tipo di problematiche. Se decidesse di intraprendere un percorso sono disponibile per un confronto. Buona serata
Salve. Ha detto che è un'azione che la rilassa. Dice che la noia la induce a mettere in atto questo meccanismo. Esprime e vive le proprie emozioni o tende a trattenerle e controllarle? Quando si reprimono o controllano le emozioni il piacere diventa limitato e questi comportamenti possono dare delle sensazioni più forti e quindi piacevoli. Sarebbe importante indagare e comprendere la causa di questo problema con un buon percorso psicoterapeutico. Distinti saluti
Buona sera. Quello che descrive non è un vizio, ma un disturbo ossessivo -compulsivo specifico: la tricotillomania. E' una manifestazione di disagio psichico, abbastanza diffusa specialmente tra adolescenti femmine.
Solitamente i sintomi sono accentuati da situazioni stress.
Se non diagnosticato e adeguatamente curato può avere conseguenze come dermatiti del cuoio capelluto e alopecia e può interferire con i rapporti sociali.
E' opportuno che il problema venga affrontato prima che si cronicizzi al fine di evitare i danni che può provocare al cuoio capelluto.
Il trattamento elettivo è la psicoterapia. Cordialità. Dott. Bruno Ramondetti
Solitamente i sintomi sono accentuati da situazioni stress.
Se non diagnosticato e adeguatamente curato può avere conseguenze come dermatiti del cuoio capelluto e alopecia e può interferire con i rapporti sociali.
E' opportuno che il problema venga affrontato prima che si cronicizzi al fine di evitare i danni che può provocare al cuoio capelluto.
Il trattamento elettivo è la psicoterapia. Cordialità. Dott. Bruno Ramondetti
Salve, sarebbe importante per lei affrontare un percorso psicoterapeutico per capire quale disagio psichico si cela dietro al bisogno compulsivo di toccarsi i capelli. La noia di cui parla spesso è un modo inconsapevole di evitare di entrare in contatto col proprio mondo emotivo e quando questo accade, si formano sintomi di ogni sorta ai quali è difficile dare un senso senza il supporto di qualcuno esperto.
Mi rendo disponibile, qualora decidesse di voler intraprendere un percorso terapeutico.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Mi rendo disponibile, qualora decidesse di voler intraprendere un percorso terapeutico.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buongiorno,
si tratta di un disturbo noto, che si chiama TRICOTILLOMANIA. I protocolli comportamentali sono i migliori per far cessare il disturbo. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta esperto in questo approccio, efficace anche con i bambini molto piccoli.
Con i migliori auguri
dr. Ventura
si tratta di un disturbo noto, che si chiama TRICOTILLOMANIA. I protocolli comportamentali sono i migliori per far cessare il disturbo. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta esperto in questo approccio, efficace anche con i bambini molto piccoli.
Con i migliori auguri
dr. Ventura
Buongiorno signora,
nel suo messaggio ci scrive che si tocca i capelli "costantemente", che è la "noia" che la porta a fare questo e che questo gesto la "rilassa". "Costantemente" significa "tutto il tempo", che "la rilassa" significa che lei è in tensione. Dunque lei tutto il tempo è in tensione o annoiata e si "tira" i ciuffi di capelli per sentirsi meglio.
E' interessante che lei non si preoccupi del fatto di sentirsi tutto il tempo in tensione, ma del fatto che questa azione la stia portando a chiazze di calvizie. E' sicura che la calvizie sia dovuta al fatto che si tocca i capelli e non al suo stato di tensione costante?
Per come la vedo io, il problema non è che lei si tocca i capelli, ma che lei vive in uno stato di tensione e di insoddisfazione costante. Si è mai chiesta perchè lei si sente così? Che cosa nella sua vita le provoca tutta questa tensione?
Il problema non è "toccarsi i capelli", ma l'impulso che la spinge a fare questo, alla ricerca di un po' di sollievo. Impulso che sembra essere molto forte e presente da molto tempo, al punto che lei si sente preda di un "vizio, fissazione, bisogno", ovvero qualcosa che la controlla.
La mia opinione è che sarebbe opportuno e utile che lei iniziasse a chiedersi che cosa le provoca tutta questa tensione e che cosa in concreto lei può fare per migliorare la sua condizione di vita.
Migliorando la sua vita, con meno tensione e più piacere, il bisogno di toccarsi i capelli spontaneamente si ridimensionerà.
Un cordiale saluto.
nel suo messaggio ci scrive che si tocca i capelli "costantemente", che è la "noia" che la porta a fare questo e che questo gesto la "rilassa". "Costantemente" significa "tutto il tempo", che "la rilassa" significa che lei è in tensione. Dunque lei tutto il tempo è in tensione o annoiata e si "tira" i ciuffi di capelli per sentirsi meglio.
E' interessante che lei non si preoccupi del fatto di sentirsi tutto il tempo in tensione, ma del fatto che questa azione la stia portando a chiazze di calvizie. E' sicura che la calvizie sia dovuta al fatto che si tocca i capelli e non al suo stato di tensione costante?
Per come la vedo io, il problema non è che lei si tocca i capelli, ma che lei vive in uno stato di tensione e di insoddisfazione costante. Si è mai chiesta perchè lei si sente così? Che cosa nella sua vita le provoca tutta questa tensione?
Il problema non è "toccarsi i capelli", ma l'impulso che la spinge a fare questo, alla ricerca di un po' di sollievo. Impulso che sembra essere molto forte e presente da molto tempo, al punto che lei si sente preda di un "vizio, fissazione, bisogno", ovvero qualcosa che la controlla.
La mia opinione è che sarebbe opportuno e utile che lei iniziasse a chiedersi che cosa le provoca tutta questa tensione e che cosa in concreto lei può fare per migliorare la sua condizione di vita.
Migliorando la sua vita, con meno tensione e più piacere, il bisogno di toccarsi i capelli spontaneamente si ridimensionerà.
Un cordiale saluto.
Buongiorno, credo e immagino che il sintomo è molto fastidioso perché è un rituale compulsivo che viene indotto da uno stato emotivo, che lei ha giustamente riferito, cioè la noia. Un percorso di psicoterapia la può' aiutare a comprendere le dinamiche della problematica (che sopra i colleghi hanno correttamente chiamato tricotillomania) e prendere consapevolezza di come poter cambiare comportamento in base al suo vissuto emotivo. Le auguro di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta per approfondire le dinamiche emozionali che stanno alla base della sua problematica. Buona giornata.
provi una psicoterapia cognitivo comportamentale per gestire la compulsione e lavorare sul significato mentale ed emotivo di tale gesto.
spero di esserle stata d'aiuto
dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
spero di esserle stata d'aiuto
dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Lei si tira i capelli e le piace. Non importa come si chiama questo comportamento, ci importa che lei abbia chiaramente in mente che le piace tirarsi i capelli. Mentre dovrebbe percepire dolore.
Cominci a lavorare sulla confusione emotiva ben descritta da questo gesto consolatorio, perché a monte c’è uno stato indubbio di precarietà che aspetta di essere conosciuto ed elaborato.....si affidi ad un buon terapista che abbia voglia di condividere con lei quello stato di precarietà.....
Un caro saluto
Cominci a lavorare sulla confusione emotiva ben descritta da questo gesto consolatorio, perché a monte c’è uno stato indubbio di precarietà che aspetta di essere conosciuto ed elaborato.....si affidi ad un buon terapista che abbia voglia di condividere con lei quello stato di precarietà.....
Un caro saluto
Buongiorno,
Quello che ci riporta sembrerebbe essere riconducibile ad una difficoltà a livello psicologico.
Credo che un/una psicoterapeuta sia la figura che può aiutarla non solo a risolvere questo disagio ma anche a trovarne l’origine. Buona Giornata. Dott.ssa Georgia Silvi
Quello che ci riporta sembrerebbe essere riconducibile ad una difficoltà a livello psicologico.
Credo che un/una psicoterapeuta sia la figura che può aiutarla non solo a risolvere questo disagio ma anche a trovarne l’origine. Buona Giornata. Dott.ssa Georgia Silvi
Buongiorno,
Sarebbe utile capire più in profondità cosa innesca questo suo gesto, ha detto che le serve per rilassarsi, ma cosa vuole dire veramente? Pare essere un gesto consolatorio, quali emozioni stanno alla base ? Esiste forse una maniera più funzionale per "rilassarsi"?
Tutte queste domande potrebbero trovare risposta attraverso un percorso di crescita personale con un professionista.
Un saluto,
Dott.ssa Annaclaudia Cavaglià
Sarebbe utile capire più in profondità cosa innesca questo suo gesto, ha detto che le serve per rilassarsi, ma cosa vuole dire veramente? Pare essere un gesto consolatorio, quali emozioni stanno alla base ? Esiste forse una maniera più funzionale per "rilassarsi"?
Tutte queste domande potrebbero trovare risposta attraverso un percorso di crescita personale con un professionista.
Un saluto,
Dott.ssa Annaclaudia Cavaglià
Buongiorno,
Mi dispiace per la sua situazione. I sintomi da lei descritti possono ricondurre alla tricotillomania che rispecchia un possibile stato di ansia.
Penso che possa essere utile per lei intraprendere un percorso psicologico per approfondirne l'origine e affrontarli.
Resto a disposizione.
Un saluto Paola Tucci
Mi dispiace per la sua situazione. I sintomi da lei descritti possono ricondurre alla tricotillomania che rispecchia un possibile stato di ansia.
Penso che possa essere utile per lei intraprendere un percorso psicologico per approfondirne l'origine e affrontarli.
Resto a disposizione.
Un saluto Paola Tucci
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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