Buongiorno, io ho 41 anni, soffri d'ansia generalizzata, ipocondria e attacchi di panico. Sono in cu

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Buongiorno, io ho 41 anni, soffri d'ansia generalizzata, ipocondria e attacchi di panico. Sono in cura con antidepressivi e ansiolitici. Da un anno ho il ciclo ogni tre settimane. Ho fatto visita ginecologica ed è tutto apposto. Pap test idem. Non posso permettermi di andare di nuovo dal ginecologo, e alla Asl non hanno posto, la mia ansia durante il ciclo e prima diventa insopportabile, ed anche il ciclo ogni tre settimane mi sfinisce. Cosa posso fare? Ho paura prendere la pillola, visto che prendo psicofarmaci, ho il terrore di avere un infarto, trombosi, ,eccetera... Grazie
Buongiorno,
dal suo racconto mi sembra di capire che problema principale sia la difficoltà a gestire i sintomi connessi con le mestruazioni sul piano dell'ansia e dell'umore, corretto?
Premetto che alcune molecole utilizzati in questi casi possono provocare alterazioni ormonali tali da alterare il ciclo, spesso alterando i livelli di un ormone denominato prolattina.
Per quanto riguarda le preoccupazioni che lei descrive, posso dire che i timore di potere incorrere in una trombosi a seguito dell’assunzione prolungata della pillola è comune a tutte quelle donne che ne fanno regolare uso,L’ampia rivisitazione degli studi in letteratura fatto dall'AIFA ha permesso di affermare che i benefici apportati dal contraccettivo sono superiori al pericolo di trombosi venosa, ossia dell’insorgenza di una coagulazione patologica nei vasi sanguigni.
Le indicazioni ministeriali derivate dall nota informativa dell’AIFA riportano che il rischio esiste ma è molto basso: può interessare dalle 5 alle 12 donne ogni diecimila.
A influenzarlo sono diversi fattori: l’età della donna, l’abitudine al fumo, la pressione alta (ipertensione), le condizioni di sovrappeso e la sedentarietà.
A far variare il livello di rischio è anche il tipo di principio attivo della compressa: ai contraccettivi a base di levonogestrel, norgestimato e noretisterone sono infatti associati i più bassi pericoli (in questo gruppo farmacologico si sono registrati tra i 5 e i 7 episodi di TEV ogni 10 mila donne) mentre le percentuali aumentano in caso di progestinici con etonogestrel e norgestromina (dai 6 ai 12 casi) con picchi più alti fra le pillole contenenti gestodene, desogestrel e drospirenone (dai 9 ai 12 eventi).
Altre molecole come clormadinone, dienogest e nomegestrolo non dispongono di dati disponibili in letteratura sufficienti per esprimere un eventuale rischio effettivo o possibile.
In sintesi le evidenze scientifiche emerse sul rischio contenuto di sviluppare una trombosi da contraccettivo non indicano la necessità di sospensione in donne che ne fanno uso e che non hanno particolari problemi di salute.
Sarebbe opportuno conoscere il nome delle molecole che lei assume per dare indicazioni più precise.
Cordiali saluti

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