Buongiorno, In seguito ad una crisi di panico (la seconda della mia vita dopo due anni si silenzio)

17 risposte
Buongiorno,
In seguito ad una crisi di panico (la seconda della mia vita dopo due anni si silenzio) e ad ansia molto forte che perdurava anche dopo l'episodio, mi sono recato per disperazione dopo una notte insonne e di pianti continui al pronto soccorso, dove mi è stata accertata la crisi di panico. Successivamente sono stato da uno psichiatra (sempre all'ospedale) che, visitatomi, ha concluso la stessa cosa e mi ha indicato una cura di 20 giorni con minias ggt prima di coricarmi e, in caso avessi forti ansie, anche durante il giorno. Mi è stato altresì detto di non preoccuparmi e che non è necessario intraprendere un percorso terapeutico per ora , trattandosi di episodi sporadici che possono capitare. Io ormai da 10 giorni convivo con uno stato ansioso, a volte più forte, a volte meno. Ieri ad esempio, in seguito a una sciocchezza, mi sono talmente innervosito da scatenare quasi una crisi ( che ho lasciato passare da sola, in una mezz'ora si è calmata senza alcun ausilio farmacologico ma con esercizi di respirazione e rilassamento ) che comunque mi lascia questa ansia quasi immotivata. Il mio dottore di base parla addirittura di cambio di stagione e anch'egli non ritiene opportuno che io mi rivolga a uno psicologo.
Io ora resto con due dubbi che ancora nessuno mi ha chiarito:
1. È "è fisiologico" che dopo un attacco di panico resti ( ora son passati dieci giorni) questo senso di ansia che lentamente va scemando da sé, con qualche "punta" nei momenti di stress?
2. Parlare con uno psicologo potrebbe essermi d'aiuto comunque, pur andando contro i pareri elencati prima?
Per ora sto seguendo le indicazioni dello psichiatra assumendo minias prima di dormire ( con grande successo) ma mi rifiuto di usarlo durante il giorno (riesco comunque ad affrontare le giornate)
Gent. Scrivente, sicuramente un ciclo di colloqui di valutazione del suo problema con uno psicoterapeuta , può esserle di aiuto.
Successivamente si vedrà se è necessario un trattamento psico terapeutico o no. Nel frattempo, può esserle di aiuto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line.
E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia.
Troverà informazioni e approfondimenti (anche sul tema del panico ) e strumenti di auto aiuto per favorire il rilassamento psico fisico.
Può seguire anche la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona serata . Bruno Ramondetti

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Salve, purtroppo i medici di base non hanno le competenze adeguate per comprendere tutta la gamma di situazioni che hanno a che fare con l'ansia.
Il fatto che anche dopo la crisi, l'ansia non vada via parla da sé: c'è dell'altro che deve essere elaborato con uno specialista della salute mentale. Ne è una riprova il fatto che nonostante la cura farmacologia permanga l'ansia.
Infatti, la farmacologia serve solo a placare la fase acuta della problematica, affinché sia - appunto - iniziare un percorso psicoterapeutico.
Resto a disposizione.
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Salve, capisco la situazione di disagio che ha descritto sopra.
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psichiatra per un supporto farmacologico e ad uno psicoterapeuta per lavorare sulla sintomatologia ansiosa.
Le suggerisco l’orientamento cognitivo comportamentale.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Può essere normale che dopo un attacco di panico perduri uno stato di ansia dovuto alla paura di riprovare un’altra crisi. Solitamente la prima è così devastante e avviene come un fulmine a ciel sereno, che spesso si finisce al pronto soccorso.
Non sempre, però, chi ha avuto una crisi poi ne ha necessariamente altre. Possono rimanere degli episodi isolati e penso che lo psichiatra non le abbia suggerito un percorso psicoterapeutico proprio per questo motivo.
Resta a lei decidere se le può essere utile indagare quello stato di ansia che sta scemando da sé, io glielo consiglio laddove stia vivendo una forte sofferenza
Gentile Amico,

L'ansia e il panico sono condizioni davvero brutte da sopportare. Leggendo la sua domanda, devo dire che non sono affatto d'accordo con il collega psichiatra e con il suo medico di base: ansia e panico non sono affatto da sottovalutare! Peraltro non i semplici ansiolitici non curano gli attacchi di panico. Solitamente si utilizzano altri farmaci insieme alla psicoterapia.

Il mio consiglio è di contattare uno psicoterapeuta, preferibilmente cognitivo comportamentale.
Con i migliori auguri,
Dr. Ventura
Buongiorno. Il professionista che ha le competenze per aiutarla a comprendere e ad affrontare la problematica d'ansia che riferisce, accanto allo psichiatra competente per gli aspetti farmacologici, è lo psicoterapeuta, al quale a mio avviso può essere molto importante rivolgersi per valutare l'eventuale inizio di un percorso psicologico attraverso il quale promuovere il proprio benessere e la propria salute dal punto di vista emozionale, cognitivo, relazionale e più in generale personale. Dopo un attacco di panico può essere fisiologico che permanga una stato di ansia, ma questi vissuti andrebbero approfonditi ed esplorati ulteriormente al fine di chiarire i significati psicologici e personali oltre quelli fisiologici. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

dagli attacchi di panico è possibile guarire attraverso l'ausilio della psicoterapia e della farmacoterapia insieme. I farmaci servono ad allievare il sintomo fintanto che è in una fase acuta, mentre la psicoterapia consente al paziente di poter guardare ad un benessere più a lungo termine.
Nel caso resto disponibile ad accogliere la sua domanda di aiuto anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. La sua disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Abbiamo qui un pessimo esempio di professionalità medica e psichiatrica. Che dire, il trattamento di elezione per i disturbi di ansia e di panico è la psicoterapia. Parlare con uno psicologo può solo farle bene. Chiaramente il farmaco è la cosa più potente che ci sia per placare l'ansia nel momento in cui si verifica, dopodiché prevenire è sempre meglio che curare.
Gentilissimo, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto
Le risparmio il mio disappunto circa i "consigli" di questi medici: per fortuna, esistono anche fior fior di professionisti che consigliano a gran voce la psicoterapia!
Detto ciò, quello che le è stato prescritto, va bene per conciliare perlopiù il sonno (è un sedativo-ipnotico)
Per tutto il resto, esiste una strada chiamata psicoterapia, che mi sento vivamente di consigliarle
A modo suo, già sta adottando strategie (esercizi di respirazione ecc), che possano aiutarla un po', ma una consapevolezza più profonda del disagio, è possibile solo attraverso un percorso strutturato
Resto a disposizione, anche online

Cordialmente,
Dr E. Nola
L'insorgenza di attacchi di panico può generare una condizione di "ansia anticipatoria", caratterizzata dal timore che, in determinate situazioni, si presentino altri attacchi di panico. Si alimenta, così, un circolo vizioso. Una consultazione psicologica o psicoterapeutica, eventualmente associata ad una terapia farmacologica su misura per lei, rappresenta la soluzione più utile ed efficace.
Buongiorno, mi dispiace per quello che sta passando. In risposta alle sue domande:

Sì, è normale che dopo un attacco di panico resti un senso di ansia che lentamente va scemando da sé. È un processo normale che può richiedere anche diversi giorni, a seconda della persona e della gravità dell'attacco. Tuttavia, se la sensazione di ansia persiste per un periodo prolungato di tempo o diventa troppo intensa, è importante parlarne con uno specialista.

Sì, parlare con uno psicologo potrebbe esserle di aiuto. Gli psicologi sono professionisti specializzati nel trattamento dell'ansia e dei disturbi correlati. Potrebbe aiutarla ad approfondire la causa dei suoi attacchi di panico e ad imparare tecniche di gestione dell'ansia per ridurre la frequenza e l'intensità degli attacchi.

Le suggerisco di continuare a seguire le indicazioni dello psichiatra e di parlare con il suo medico di base o uno specialista se la sua ansia persiste o peggiora. Inoltre, non esiti a contattare uno psicologo per valutare se la terapia psicologica possa esserle di aiuto.

Per ulteriori chiarimenti resto a sua disposizione, può contattarmi in privato, Dott. Antonio Panza.
Buongiorno, non capisco come in assenza di cause organiche possa essere suggerito di evitare un supporto psicologico. Lei convive con un'ansia di sottofondo che a volte controlla e altre esplode in un attacco di panico. I farmaci possono sicuramente aiutare i sintomi ma non lavorano sulle cause. È da apprezzare la sua voglia di interrogarsi e dare una spiegazione a ciò che sente. Le suggerirei di contattare uno psicoterapeuta, il professionista che lavora sulle emozioni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, è assolutamente normale che dopo un attacco di panico perduri uno stato di paura, di angoscia che innesca in realtà il disturbo da attacco di ansia.
E' fondamentale capire la causa scatenante poichè ogni attacco di panico ha una causa. E' come se vivessimo in uno stato di allerta, come se tutto il nostro organismo fosse pronto per combattere un nemico invisibile.
Il mio consiglio è quello di intraprendere assolutamente un percorso terapeutico che la aiutino a comprendere le cause e quindi a guarire da questo disturbo.
Ciao, mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà con l'ansia e le crisi di panico. È normale che dopo un attacco di panico si possa sperimentare un senso residuo di ansia che va gradualmente diminuendo nel tempo. L'ansia può persistere anche dopo l'episodio iniziale e può essere scatenata da situazioni di stress o da pensieri ansiosi. È importante ricordare che ogni persona è unica e può reagire in modo diverso all'ansia. Sebbene sia normale sperimentare un certo grado di ansia dopo un attacco di panico, se questa ansia persiste o interferisce con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un professionista della salute mentale. Parlare con uno psicologo potrebbe essere d'aiuto anche se i pareri precedenti non lo suggeriscono. Uno psicologo può aiutarti ad esplorare e comprendere meglio le tue emozioni, i tuoi pensieri e i tuoi comportamenti legati all'ansia. Possono anche fornirti strumenti e tecniche per gestire l'ansia e affrontare le situazioni stressanti in modo più efficace. Se senti che potresti beneficiare di un supporto aggiuntivo, potrebbe essere utile considerare di consultare uno psicologo.
È importante ricordare che ogni persona è diversa e che le esperienze con l'ansia possono variare. Se hai dubbi o preoccupazioni specifiche, ti consiglio di parlarne con il tuo medico di base o con uno specialista della salute mentale che può fornirti una consulenza personalizzata in base alla tua situazione.

Ricorda che l'ansia è una condizione trattabile e che ci sono molte risorse e opzioni di trattamento disponibili. Se hai bisogno di ulteriore supporto, non esitare a cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale.
Dr. Roberto Prattichizzo
Salve,se lei si pone il problema é perché si é già dato mezza risposta. Il fatto che magari non siano state rilevate cause evidenti allo scatenarsi dell’episodio non vuol dire che non ve ne siano. Ha fatto bene a tamponare con esercizi di respirazione,però il rischio è che si possa innescare un processo circolare che poi potrebbe necessitare di molto più tempo per essere arrestato. La invito a cercarsi uno psicoterapeuta che la invii anche da uno psichiatra. Una combinazione di farmaci e psicoterapia la aiuterà molto di più. Un saluto,dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
gli attacchi di panico e la sintomatologia ansiosa sono parte di un unico insieme di segnali che stanno comunicando che c'è un malessere, che forse non c'è equilibrio. Il farmaco prescrittole è sicuramente di aiuto ed è importante seguire le indicazioni mediche per utilizzarlo nel modo corretto, per permettere all'ansia di darle tregua, spesso nella mia pratica consiglio di ai pazienti di farsi seguire anche da un medico per la terapia farmacologica. Nello stesso tempo però il farmaco silenzia il segnale, lo soffoca e non permette di ascoltarlo. Non so per quale ragione le sia stato sconsigliato un percorso terapeutico. La psicoterapia da una parte aiuta a gestire l'ansia con tecniche specifiche come già lei in parte sta mettendo in pratica, e dall'altra la aiuta a mettersi in ascolto del suo sentire per capire cosa le sta succedendo, perchè la sua mente sta funzionando in questo modo, per quale motivo il corpo manifesta questi sintomi. La psicoterapia è un viaggio alla scoperta di sè che ci permette di trovare la strada giusta per un nuovo equilibrio interiore.

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