Buongiorno, in seguito ad alcuni episodi di malessere ho fatto una visita neurologica e mi è stato
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Buongiorno,
in seguito ad alcuni episodi di malessere ho fatto una visita neurologica e mi è stato consigliato di valutare un approfondimento per ricerca del forame pervio.
Va detto che ho fatto diversi ECD cardiaci che non hanno mai evidenziato nulla e nel 2016 anche una risonanza magnetica cardiaca (cine RM) con e senza liquido di contrasto.
Una eventuale presenza di FOP non sarebbe dovuta emergere con la Risonanza?
Nel caso di risposta negativa, quale sarebbe l'esame più opportuno?
Vi ringrazio per la disponibilità.
in seguito ad alcuni episodi di malessere ho fatto una visita neurologica e mi è stato consigliato di valutare un approfondimento per ricerca del forame pervio.
Va detto che ho fatto diversi ECD cardiaci che non hanno mai evidenziato nulla e nel 2016 anche una risonanza magnetica cardiaca (cine RM) con e senza liquido di contrasto.
Una eventuale presenza di FOP non sarebbe dovuta emergere con la Risonanza?
Nel caso di risposta negativa, quale sarebbe l'esame più opportuno?
Vi ringrazio per la disponibilità.
Il forame ovale pervio (PFO) è un alterazione congenita dovuta ad un mancato accollamento dei due lembi che formano il setto interatriale, ovvero, la barriera che divide l’atrio destro da quello sinistro, determinando il passaggio di una minima quantità di sangue da dx verso sx. Questi lembi non sono in contatto durante la fase fetale ma vanno incontro spontaneamente a chiusura in genere entro 1° anno di vita. È una condizione molto frequente, presente in circa il 30% della popolazione è sotto diagnosticata perché può facilmente sfuggire in un esame ecocardiografico, sia per difficoltà tecniche, sia perché lo shunt spesso è incostante. Il PFO non da sintomi, può però associarsi ad eventi ischemici cerebrali che si presentano senza una causa, soprattutto nelle persone giovani.
Sembra inoltre che esista un associazione tra presenza di PFO e presenza di cefalea e emicrania. Le Consiglio pertanto una valutazione cardiologica con esame ecocardiografico ed eventualmente l'esecuzione di un bubbletest con Doppler transcranico per quantificare il passaggio di segnali microembolici.
Cordialmente dott. Angelo Cucuzza
Sembra inoltre che esista un associazione tra presenza di PFO e presenza di cefalea e emicrania. Le Consiglio pertanto una valutazione cardiologica con esame ecocardiografico ed eventualmente l'esecuzione di un bubbletest con Doppler transcranico per quantificare il passaggio di segnali microembolici.
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