Buongiorno. In breve: sposati da 19 anni (+ fidanzati 10). 2 figlie adolescenti. Abitiamo da 6 anni

19 risposte
Buongiorno. In breve:
sposati da 19 anni (+ fidanzati 10). 2 figlie adolescenti. Abitiamo da 6 anni in un loft (proprietà sua famiglia), ambiente unico che, con stress per tutti, non ci ha privato di vivere normalmente.
Due anni fa inizia a lavorare (insegnante precaria) E decide autonomamente come spendere i soldi: per se e per completare casa al II piano. Spesso le ho fatto notare, anche litigando, la profonda scorrettezza che ha avuto. Ora la casa è terminata (manca vano scala) e pretende da me il costo del trasloco.
Non acconsento, anche perché molti mesi fa mi ha umiliato davanti alle ragazze puntualizzando che la casa non fosse mia, non potendo quindi avere accesso alle chiavi per utenze garage (con scusa proprietà fratello) o non poter chiedere preventivi per sostituzione cisterna acqua.
Rapporto altalenante, ma intimità sempre buona/molto buona/ottima...
Le ho chiesto di darmi almeno delle simboliche scuse (sentite) per non essere schiacciato/annullato [come suo padre dalla madre], infatti 6 anni fa l'ho accontentata trasferendoci al suo paese, anche se mai andato d'accordo con sua famiglia.
Ora si rifiuta di incontrarci intimamente (sino a 15 gg fa anche in auto!).
Terapia di coppia? Sino a due anni siamo andati, ma risultati bassi e ultimo giorno la psicologa mi ha detto "separati" perché sua consapevolezza inesistente.
Io vorrei resistere almeno qualche altro anno (per figlie) MA anche per coppia che quando va, va bene.
Cosa fare? Grazie. Mike
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, comprendo la complessità della situazione. Potrebbe rivolgersi ad un professionista per un consulto individuale intanto, dato che il percorso di coppia già lo avete fatto, in modo da approfondire le sue frustrazioni e il malessere che ne deriva. Un caro saluto
Buonasera Mike. Innanzitutto grazie per aver condiviso i suoi pensieri con noi.

Dalla sintesi riportata sembrano emergere alcune difficoltà con sua moglie che le destano preoccupazione, confusione sul da farsi ed emozioni di sofferenza (rabbia e umiliazione). Si percepisce che questo tema la tocca nel profondo e immagino possa essere motivo di intensa riflessione per lei.

Trovo molto incoraggiante il fatto che voglia mantenere unita la sua famiglia e che provi con tutto sé stesso a recuperare il rapporto di coppia con sua moglie. Queste sono senz’altro risorse su cui può puntare.

Il mio invito è quello di prendere in considerazione uno spazio di ascolto psicologico per sé. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui pensieri e sulle emozioni che in questo momento la fanno soffrire, all’interno di un ambiente protetto e con l’aiuto di una figura professionale in grado di aiutarla.

Le auguro una buona serata.
Cordialmente, dott. Abate.
Salve Mike, nelle coppie ogni partner ha pari diritti e doveri. Da ciò che racconta lei non ha nessun diritto di proprietà della casa che abita. Si impegni quindi a comprare metà della casa, anche con mutuo. Le cose con sua moglie lentamente cominceranno a cambiare, e lei potrà trattare su un piano di parità.
A volte l'equilibrio di coppia si basa sull'amore, a volte anche su altro.
Saluti
Gentile Mike, il rango è un pilastro importante nella coppia così come quello sessuale, della cooperazione, dell'attaccamento etc. Questi pilasti simbolici che reggono la coppia dovrebbero dividere la portata del peso in maniera più o meno equa tra i due attori della coppia. Nel suo caso la moglie detiene la maggior parte del rango che, a sua volta, si caratterizza nel potere. Ovviamente lei si sente sottomesso, schiacciato, umiliato. Mi sembra strano che in terapia di coppia questo potere sia stato individuato al punto di farle sapere che è imbattibile e che l'unica soluzione è la separazione. La terapia di coppia prevede anche sedute individuali per entrambi i coniugi e sta al terapeuta individuale che segue sua mogli aiutarla nell'"autoriflessione" . Suggerisco di provare con una terapia cognitivo comportamentale che lavora anche sul mito familiare ovvero, [come suo padre dalla madre] la figlia tramanda il mito!
Moti saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Salve, prenda in considerazione l'idea di fare una psicoterapia individuale.
Le consiglio di tipo E.M.D.R.
Sul mio sito può vedere di che si tratta.
Dott.ssa milvia verginelli
Ciao, grazie per la condivisione. Posso comprendere il disagio che provi e il tuo desiderio di tenere la famiglia unita, tuttavia osservo una grande rabbia che ha alla base probabilmente pensieri di umiliazione ma anche tanto altro, rabbia che immagino ti faccia provare sofferenza.
Poiché un percorso di coppia lo avete già intrapreso senza successo, data l'assente motivazione di tua moglie, suggerirei un percorso psicologico per comprendere ed ascoltare maggiormente i tuoi bisogni .
Rimango a disposizione.
Un saluto
Buongiorno,
per problematiche di coppia è indicata la psicoterapia di coppia. È la coppia a star male in questo casi non i singoli individui. Le terapie individuali per problematiche di coppia aumentano il rischio di una rottura definitiva. Ci riprovi e ne parli anche con la sua compagna ne vale della relazione stessa.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Mike, vive una situazione spinosa, nella quale l'impressione è che il benessere a corrente alternata le sia di ostacolo. Nel senso che lei trova ci siano delle dinamiche difficili da accettare, ma la buona intimità e il fatto che in alcuni momenti siate in sintonia, sembra condannarla ad una posizione di attesa nei confronti di sua moglie. Attesa che si scusi, o attesa che smetta di umiliarla davanti alle sue figlie. E' possibile che lei abbia ragione, e che sua moglie stia riproponendo il modello materno di coppia, ma lei Mike, quale modello sta riproponendo? cosa la porta a stare a queste regole del gioco consentendosi solo una protesta silenziosa? la terapia di coppia è molto indicata, ma potrebbe aver bisogno di un percorso individuale preliminare da parte sua. Quando la coppia è in stallo, resta da capire in che modo ciascuno dei due contribuisce a mantenere quello stallo. La prenda in considerazione come possibilità. Un caro saluto
Buonasera Mike, innanzitutto mi dispiace per la difficile e scomoda situazione di coppia in cui si trova. La sfera che ha citato come funzionale nella vostra relazione, l'intimità, ora diventa problematica e sembra andare a sommarsi ad altre difficoltà di comunicazione e incomprensioni riguardo la gestione delle spese e della quotidianità, oltre che a sofferenze emotive riguardo alle famiglie d'origine. Sicuramente una terapia di coppia è indicata, per fare maggiore chiarezza sulle vostre storie d'origine e sulla vostra storia di coppia, passata e attuale e sulle funzioni genitoriali, tuttavia le suggerisco anche di intraprendere un percorso individuale, in cui possa trovare il suo spazio per condividere e riflettere sulle sue emozioni, stati d'animo, pensieri e sul futuro che vorrebbe per lei.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Volpi
Salve Mike, credo che sia importante che Lei si avvalga di una consultazione psicologica e, poi, eventualmente di un percorso psicologico. Ho come l’impressione che Lei voglia capire meglio il significato che per Lei assume il suo stare in un rapporto che vive come altalenante, provando a comprenderne meglio le motivazioni, e vivere, dunque, forse una maggiore tranquillità nel “migrare” verso altri vissuti. Se ritiene, se vuole, sono disponibile anche online. La ringrazio e La saluto cordialmente. Ignazio Gioia
Buonasera Mike, è chiaramente una situazione che le crea frustrazione che è disposto a tollerare per il bene della sua famiglia, soprattutto delle figlie. Se il percorso di coppia non ha dato i risultati sperati, potrebbe consultare in modo individuale un professionista con l'obiettivo di trovare strategie e altre"letture"della situazione. Forse il modo di agire di sua moglie la fa sentire "castrato" come uomo? In ogni caso il malessere che viene costantemente represso, per come sento io dalle sue parole, non può che insinuarsi nel rapporto con esiti, nel tempo, esplosivi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Hai detto una cosa importante: "Schiacciato/annullato come suo padre dalla madre". Se noti che quelle dinamiche si stanno ripercuotendo sul vostro rapporto, per quanto una precedente psicologa di coppia si sia espressa in un certo modo, forse tu stesso comprendi che l'unica via è provare di nuovo questa terapia di coppia, scegliendo un/a terapeuta che ti ispiri fiducia. L'alternativa è prendere una decisione che, però, hai già detto di non voler valutare ancora, e questo lo sostengo. Un'opzione ulteriore, per poter scegliere bene da chi andare in terapia, è fare prima un colloquio individuale in cui puoi decidere prima tu se il/la terapeuta ti sembra giusto/a per voi. Se tua moglie non ha consapevolezza e la vostra psicologa dell'epoca si è arresa, non è detto che sia così per tutti! Anzi, proprio perché il vostro rapporto a tratti continua ad avere dei momenti di piacere, e non è del tutto spento, in aggiunta al fatto che tua moglie da quella psicologa lì ci è venuta insieme a te, è possibile che anche da parte di sua ci sia la possibilità di ricucire il vostro rapporto.
Ciao Mike, mi dispiace sentire che stai attraversando una situazione difficile nella tua relazione di lunga data. La decisione su come procedere dipende da te e da ciò che ritieni sia meglio per te e la tua famiglia. Tuttavia, posso darti alcune considerazioni da prendere in considerazione.

1. Riflettete sulla vostra comunicazione: La comunicazione aperta e sincera è fondamentale per una relazione sana. Cerca di trovare un momento tranquillo per parlare con tua moglie e spiegarle come ti senti riguardo alla situazione. Sii onesto sulle tue aspettative e sui tuoi sentimenti.

2. Consulenza matrimoniale: La consulenza matrimoniale potrebbe essere una buona opzione per esplorare le dinamiche della vostra relazione, migliorare la comunicazione e cercare soluzioni. Se avete avuto un'esperienza negativa con un terapeuta in passato, potreste considerare di cercarne un altro per una seconda opinione.

3. Lavorare sulla relazione individualmente: Oltre alla terapia di coppia, potresti anche considerare la terapia individuale per esaminare i tuoi sentimenti, le tue aspettative e lavorare su come affrontare la situazione. Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per migliorare la tua autostima e le tue relazioni.

4. Riflettere sui tuoi obiettivi a lungo termine: Considera cosa è veramente importante per te a lungo termine. Valuta se i benefici della relazione superano le difficoltà attuali. Pensa anche al benessere delle tue figlie e come le vostre decisioni potrebbero influenzarle.

5. Prenditi cura di te stesso: Indipendentemente da come deciderai di procedere, ricorda di prenderti cura di te stesso. Trova modi per ridurre lo stress, come l'attività fisica, il tempo per te stesso o il supporto di amici e familiari.

Ricorda che queste sono solo considerazioni generali e che la decisione finale spetta a te. Se ritieni che la situazione sia insostenibile o dannosa per te o per le tue figlie, potrebbe essere necessario esplorare altre opzioni come la separazione o il divorzio. In ogni caso, se ritieni di aver bisogno di supporto professionale per affrontare la situazione, mi consulti tramite chat privata, per analizzare opportunità anche con altri professionisti come avvocati.
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Ciao Mike,

capisco che tu stia attraversando un momento difficile e che tu ti senta confuso e ferito.

La tua situazione è complessa e ci sono molti fattori da considerare. Da quello che hai scritto, sembra che la tua moglie sia stata molto egoista e non abbia considerato i tuoi sentimenti. Lei ha preso decisioni importanti senza consultare te e ti ha umiliato davanti alle tue figlie.

È comprensibile che tu ti senta arrabbiato e deluso. È anche comprensibile che tu voglia che lei si scusi per il suo comportamento.

Tuttavia, è importante ricordare che la tua moglie è anche una persona con le sue difficoltà. È possibile che lei abbia dei problemi di autostima o di controllo dell'impulsività. Se è così, è difficile che lei possa cambiare senza un aiuto professionale.

La terapia di coppia può essere un'opzione, ma è importante che entrambi i partner siano disposti a impegnarsi e a lavorare per migliorare la relazione. Se la tua moglie non è disposta a cambiare, è probabile che la terapia non sia efficace.

Se tu vuoi resistere alla separazione, è importante che tu ti prenda cura di te stesso. Cerca di fare cose che ti facciano stare bene e che ti aiutino a gestire lo stress. Parla con un amico o un familiare di fiducia di quello che stai passando.

È anche importante che tu parli con le tue figlie di quello che sta succedendo. È importante che loro sappiano cosa sta succedendo e che tu le protegga da qualsiasi tipo di conflitto.

Non esiste una risposta facile alla tua domanda. La decisione di separarsi o meno spetta a te. Tuttavia, è importante che tu prenda una decisione consapevole, dopo aver considerato tutti i fattori in gioco.

Ecco alcuni consigli che potrebbero esserti utili:

Parla di nuovo con la tua moglie e spiegale come ti senti. Fagli sapere che hai bisogno di scuse sincere e che vuoi lavorare per migliorare la relazione.
Cerca un terapeuta che sia specializzato in terapie di coppia.
Prenditi cura di te stesso e fai cose che ti facciano stare bene.
Parla con le tue figlie di quello che sta succedendo.
Ti auguro di trovare la forza e la chiarezza di cui hai bisogno per prendere la decisione migliore per te e per la tua famiglia.
Buongiorno, ci sono troppi pochi dati per suggerirle cosa sarebbe più efficace tra una terapia di coppia e una individuale. Colgo però nelle sue parole il malessere che la situazione genera in lei, il che sarebbe materiale da trattare sicuramente in una terapia individuale.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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La tua situazione sembra molto complessa e piena di tensioni emotive. In un contesto di conflitto familiare e di relazione coniugale così profondo, potrebbe essere utile ricorrere nuovamente alla terapia di coppia per cercare di comprendere meglio i disagi e le dinamiche di coppia che stanno ostacolando il vostro rapporto.
La terapia di coppia potrebbe aiutarvi a comunicare in modo più efficace, a esplorare insieme i vostri bisogni e aspettative, e a trovare soluzioni concrete ai problemi che state affrontando. Potrebbe anche essere utile per capire meglio le dinamiche di potere presenti nella vostra relazione e per lavorare sui traumi individuali e familiari che possono influenzare il vostro rapporto.
Tuttavia, è importante che entrambi siate disposti a impegnarvi nella terapia e a mettere in discussione i vostri comportamenti e atteggiamenti. Se uno dei partner non è disposto a partecipare attivamente alla terapia, potrebbe essere difficile ottenere dei risultati significativi.
In ogni caso, è importante che tu cerchi anche un sostegno individuale per affrontare le tue emozioni e le tue difficoltà personali legate alla relazione di coppia. Un professionista esperto potrebbe aiutarti a riflettere sulle tue scelte e a trovare una soluzione che sia compatibile con i tuoi bisogni e desideri.
Infine, ricorda che la decisione finale spetta a te e alla tua partner, ma è importante prendere in considerazione il benessere delle tue figlie e valutare se rimanere insieme per il momento è veramente la scelta migliore per tutti. Buona fortuna. Rimango a tu disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Gentile utente, le scelte dei genitori non devono ricadere sui figli. Lei ha il diritto di separarsi da sua moglie, tuttavia consiglio caldamente di mantenere un rapporto civile con sua moglie per tutelare il benessere delle minori, le quali hanno bisogno di entrambi i genitori. Mi occupo di psicologia forense, nello specifico di affidamento dei minori nei casi di separazione e divorzio, ho seguito oltre 40 consulenze tecniche in tema di genitorialità e ho assistito a situazioni simili. Nonostante sia il mio lavoro, io sconsiglio ai miei clienti di ricorrere all'Autorità Giudiziaria per gestire problematiche che potrebbero essere gestite pacificamente e internamente. Le posso consigliare un percorso di mediazione familiare oppure di sedersi a tavolino con sua moglie, parlarne apertamente e valutare l'ipotesi di una separazione non conflittuale al fine di tutelare il vostro benessere (mantenere un rapporto cordiale tra di voi e con le figlie) e quello delle minori (non travolgerle nel conflitto familiare). Procrastinare la separazione avrà esiti peggiori in quanto le minori sentono che i genitori non sono più in armonia e fingono di stare bene insieme per il loro bene. Prima che il conflitto si inasprisca, prendete in considerazione l'idea di una separazione pacifica, concordate voi tempi e modalità di gestione delle bambine, dopodiché ognuno prenderà la propria strada.

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