Buongiorno, ho una figlia di 9 anni che nn so più come gestire con la scuola.... è svogliata ,devo s

19 risposte
Buongiorno, ho una figlia di 9 anni che nn so più come gestire con la scuola.... è svogliata ,devo sempre urlare per farle fare i compiti e in più risponde quasi fosse già un adolescente.... la situazione inizia a farsi pesante per me perché mi do la colpa di nn esser un buon genitore lavorando nn c è la mia presenza costante ho provato con le buone ho provato ad esser"cattiva",ma sembra che sbaglio tutto.... Cosa posso fare?
Buongiorno signora,dietro la svogliatezza a scuola spesso si nasconde un disagio. Le risposte "quasi adolescenziali" di sua figlia sono la manifestazione di una difficoltà nel vostro modo di comunicare. E' bello e sano che lei si domandi cos'altro potrebbe fare. Credo che un confronto con un professionista per analizzare il modo in cui affronta questa crisi potrebbe essere una buona strada per indagare la sofferenza della sua bambina e individuare un approccio meno conflittuale e più efficace tra di voi. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente. Dott.ssa Manuela Leonessa

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Gentile signora, capisco che per un genitore non è sempre facile gestire i comportamenti di un figlio. I genitori non sono cattivi genitori quando urlano con i figli, semplicemente provano con li strumenti che conoscono e fanno tutto per il bene del proprio bambino. Il mestiere di genitore è complesso lo so, proprio per questo può essere utile farsi seguire da un professionista psicologo per conoscere le giuste strategie psicoeducative quando i propri figli mettono in atto dei comportamenti poco funzionali.
Vi sono dei programmi di Parent Training per genitori con lo scopo di accrescere le competenze genitoriali.
Se vorrà mi può contattare online e fissare un primo colloquio di consulenza.
Le auguro buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buongiorno signora, provi a considerare l'atteggiamento di sua figlia come un'espressione di disagio. Cosa le sta comunicando? Cosa evoca in lei e in cosa può rispecchiarsi? Sicuramente potrà esserle utile un confronto con un/a psicologo/a che la aiuterà - attraverso il riconoscimento delle sue emozioni e dei suoi vissuti - a relazionarsi in modo più aperto e autentico con la bambina e a trovare nuove strategie comunicative. L'idea che la bimba vada "gestita" sicuramente non è funzionale al creare un rapporto migliore.
Buongiorno ho letto con attenzione ed è un problema che spesso si evidenzia in questi anni di difficoltà. Sarebbe utile cercare un percorso tramite ASL o con una struttura specializzata in Parent Training per raggiungere una soluzione adeguata ai vostri vissuti.
Diego Polani
Buonasera signora, comprendo il disagio che manifesta. Forse sua figlia sta esprimendo un disagio? Cosa c'è dietro alla svogliatezza della sua bambina?

Le suggerisco un percorso di parent training ovvero supporto alla genitorialità e acquisizione di nuovi strumenti per entrare in relazione con sua figlia in modo funzionale. Inoltre, le suggerirei anche di far seguire la sua bambina per valutare se c'è un aspetto ansioso su cui poter lavorare.

Resto a disposizione anche per un consulto in modalità online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, posso comprendere il suo stato d'animo e la sua frustrazione. Bisognerebbe capire se la bambina ha sempre manifestato questo rifiuto per lo studio ... quando è comparso e quali sono state le reazioni sia di voi genitori che degli insegnanti. Probabilmente sua figlia ha una difficoltà che non è in grado di esternare o magari in qualche modo ha provato a confidarsi ma senza successo. Potrebbe rivolgersi a una psicologa per capire prima di tutto se sua figlia ha delle difficoltà di apprendimento che la stanno portando a 'ribellarsi' in quanto si sente 'non capace'. Oppure potrebbe essere una reazione emotiva ad un altro disagio che andrebbe indagato sempre con l'aiuto di una psicologa ma con un lavoro piu' mirato a far acquisire più consapevolezza e strumenti a voi genitori.Resto a disposizione in caso di necessità e la saluto cordialmente. Dott.ssa Debora Manoni
Buongiorno,
da quello che scrive comprendo come la situazione sia ormai diventata difficile da gestire e la faccia stare male.
Penso che potrebbe aiutarla rivolgersi ad un professionista per approfondire meglio la situazione in modo da poter supportare in prima persona lei a riacquistare fiducia nel suo ruolo genitoriale e ad essere più serena. Si potrebbero trovare inoltre nuove strategie di gestione della bambina rispetto alla scuola. Rimango a disposizione, cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Balduchelli
Salve, Mi spiace molto per la situazione e vive disagio stesso Perché comprendo come sia impattante per voi questa situazione all'interno della vita quotidiana. Per quanto riguarda la bambina, Sarebbe opportuno che voi cercaste un consulto psicologico per cercare di capire quelli che sono gli antecedenti che favoriscono l'insorgenza dei comportamenti oppositivi relativi alla scuola: potrebbe essere che la ragazza stia esprimendo un disagio o una difficoltà per la seppur in modalità immatura, che sarebbe utile approfondire. Per quanto concerne invece la delusione che lei prova in quanto genitore, Pensi che i genitori e il mestiere più difficile del mondo soprattutto all'epoca attuale e capita di dover trascorrere momenti e fasi della vita in cui le difficoltà sembrano essere al di sopra delle proprie possibilità Dunque valuti anche per lei un consulto psicologico che possa fungere sia come contenitore dei suoi pensieri e vissuti emotivi in merito a questa situazione sia per trovare strategie utili per fronteggiare momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo i suoi sentimenti e dubbi circa l'atteggiamento di sua figlia che sta avendo in questo periodo. Credo che intraprendere dei colloqui di sostegno genitoriale potrebbe aiutarla a comprendere meglio quello che sta accadendo, nonchè individuare delle strategie per agire in questa situazione delicata.
Resto a disposizione!
AV
Genitle signora, i dubbi sul proprio modo di educare i figli non sono solo universali ma, entro certi limiti, anche sani. Ben peggiore sarebbe un genitore che sa perfettamente cosa fare e quando, che abbia la Verità dalla sua e ogni potere sul figlio. Da quello che scrive qualcosa però sta cortocicuitando tra lei e sua figlia. Sarà per un suo periodo di stanchezza - lavora molto - qualche evento o cambiamento nella sua vita; o anche sua figlia che, più ragazzina che bambina, sta facendo dei movimenti di soggettivazione sconvolgendo però le dinamiche familiari. Il mio consiglio è rivolgersi ad uno psicologo infantile per una consulenza genitoriale; ovvero non direttamente con sua figlia, ma prendere del tempo per inquadrare la situazione, verificare se qualche cambiamento nel suo comportamento possa giovare e quale sua questione è sollecitata da questa situazione. Il collega saprà indicarle poi la cosa migliore da fare. Un saluto
Salve, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per comprendere bene costa sta accadendo alla bambina e verificare se ci sono motivi per iniziare un percorso di supporto genitoriale. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, purtroppo questo è il dubbio che assale ogni genitore, se un figlio sta male ci si chiede sempre cosa si possa fare per farlo stare meglio.
Anzitutto bisognerebbe comprendere il disagio di sua figlia, alle volte quella che viene percepita come "svogliatezza" è solo una strategia per mascherare altro. Ci sono stati problemi a scuola? Ha difficoltà a fare i compiti? Non ha voglia di fare i compiti perchè si distrae spesso e fa altro?
Ci possono essere molte ragioni che spingono sua figlia a comportarsi così e a risponderle.
Le potrei consigliare un percorso di parent training per aiutare se stessa a individuare delle strategie per gestire al meglio la situazione e per non lasciarsi abbattere, ma penserei anche a consigliarle un percorso anche breve per sua figlia per cercare di capire cosa vuole comunicare con il suo atteggiamento.
Purtroppo la comunicazione madre-figlia anche se importante è spesso difficile.
Dott.ssa Giulia D'Adamo
Gentile signora capisco bene la frustrazione che prova nel non riuscire a trovare un modo efficace di relazionarsi con sua figlia. Porsi domande come genitore è importante perché denota già un intento a voler trovare una soluzione. Inoltre, condividere il proprio sentire con una professionista all’interno di un percorso psicologico la porterà a migliorare la gestione delle sue emozioni così da poter accogliere e capire anche quelle di sua figlia. Cordiali saluti. Dott.ssa Elena Menegon
Buonasera, dalle sue parole emerge una fatica, concreta ed emotiva, nel gestire la situazione scolastica ma in generale anche la relazione con sua figlia.
Non ci sono risposte univoche alla sua domanda, ogni situazione è diversa ed influenzata da fattori intrapsichici ed interpersonali; penso che potrebbe aiutarla rivolgersi ad un professionista per approfondire meglio la situazione e le difficoltà sperimentate, in modo da capire come poterla aiutare in prima persona e riacquisire fiducia nel suo ruolo di madre, forse complesso ma fondamentale.
Ovviamente, se sarà necessario, si potrà anche riflettere sulla possibilità di nuove strategie di gestione della bambina rispetto al contesto scolastico, in sinergia con il corpo insegnanti.
Cordialmente, Dott.ssa Alice Iuso
Mi dispiace sentire che stai affrontando delle difficoltà nel gestire la situazione con tua figlia riguardo alla scuola. Capisco che sia frustrante dover sempre urlare per farle fare i compiti e affrontare la sua risposta che sembra già da adolescente. Vorrei darti alcuni consigli su come affrontare questa situazione.

È importante stabilire una comunicazione aperta con tua figlia. Cerca di parlare con calma e sincerità, cercando di capire cosa potrebbe farla sentire svogliata o poco motivata verso la scuola. Ascoltala attentamente e cercate di trovare insieme delle soluzioni.

Creare una routine quotidiana per i compiti potrebbe aiutare tua figlia a sviluppare buone abitudini di studio. Stabilite un orario fisso per fare i compiti, con delle pause e momenti di ricreazione. Questo potrebbe aiutare a dare una struttura e un senso di responsabilità.

Assicurati che tua figlia abbia un ambiente adatto per studiare, con una scrivania e il materiale necessario. Sii presente per offrire il tuo aiuto e rispondere alle sue domande durante lo studio.

È importante riconoscere e premiare i progressi di tua figlia quando completa i compiti o dimostra impegno nello studio. Il riconoscimento positivo può essere un incentivo efficace per motivarla.

Coinvolgi gli insegnanti di tua figlia. Comunica con loro per comprendere meglio la sua situazione scolastica e chiedi suggerimenti su come affrontare la sua mancanza di motivazione. Gli insegnanti possono offrire consigli specifici e strategie adatte alle esigenze di tua figlia.

Incentiva i suoi interessi e incoraggiala a partecipare ad attività extracurriculari che possano stimolarla e farle trovare un equilibrio tra gli impegni scolastici e le attività che ama.

Crea un ambiente familiare positivo, incoraggiante e di sostegno. Mostra a tua figlia che sei presente e interessata al suo successo scolastico, indipendentemente dal tempo che hai a disposizione.

Se nonostante i tuoi sforzi la situazione persiste e ti causa disagio, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questi esperti possono aiutarti a sviluppare strategie personalizzate per affrontare i problemi specifici che stai vivendo con tua figlia.

Ricorda che essere un genitore è un processo di apprendimento continuo e adattamento. Non metterti troppa pressione su te stessa, ma cerca di perseverare nell'aiutare tua figlia a trovare la motivazione e il piacere nello studio. Con pazienza e comprensione, potrai affrontare queste sfide e trovare il modo migliore per supportarla.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Buongiorno cara utente.
L’Essere svogliati nel portare a termine le attività didattiche nasconde molto spesso un disagio, molto probabilmente sua figlia non si sente in grado di fare certe cose perché vorrebbe poterle fare in un certo modo per renderla più orgogliosa e felice.
Mi permetto di dirle che le urla e l’essere cattiva, credo che non porterà ad avere i risultati sperati da lei in quanto genitori, ma tutto il contrario.
Cerchi di instaurare un dialogo e capire i motivi che si celano dietro alla svogliatezza di sua figlia.
A disposizione
Dott.ssa Silvia MARCELLETTI
Salve, puoi fare tanto, la bambina risente di un clima familiare un po' pesante e di una mamma che si è caricata di molti problemi, e forse ha bisogno di un appoggio dal marito , dai genitori o anche un aiuto esterno, ma senza urlare o essere 'cattiva', non serve a nulla, la bambina avrebbe bisogno di una mamma che quando c'è, c'è davvero per lei, per raccontarsi la giornata, scherzare, e condividere delle cose, è normale che sia svogliata e ribelle se ha solo richieste e non ha quello che è importante che abbia, attenzione emotiva, non devi sentirti in colpa, lavori per garantire a lei la tranquillità ma ti invito a pensare che in qualche modo dovresti ritagliarti del tempo di qualità, per te e per lei, vedrai i risultati. a disposizione per chiarimenti , ti faccio i miei auguri, saluti Eleonora
Gentile Utente,
Spesso i bambini si trovano dentro delle tempeste emotive che non riescono a comunicare. Spesso, dietro il malumore o la reattività negativa, si cela una richiesta di comunicazione che il bambino non sa esprimere altrimenti. Il compito, non facile, dell'adulto è di sintonizzarsi su quella richiesta sottesa.
Qualora creda che sua figlia possa giovare di un percorso o qualora volesse lei affrontare le sue difficoltà di gestione e relazione con la bambina, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Laura Paulucci
Buongiorno! È comprensibile che tu ti senta sopraffatta dalla situazione con tua figlia. La gestione dei compiti e delle dinamiche familiari può essere difficile, soprattutto quando i bambini mostrano svogliatezza o rispondono in modo provocatorio. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a migliorare la situazione:

1. Stabilire Routine e Aspettative Chiare
Orari Fissi: Cerca di stabilire un orario fisso per i compiti, in modo che tua figlia sappia che è un momento dedicato e atteso.
Obiettivi Realistici: Imposta obiettivi di studio realistici e raggiungibili, suddividendo i compiti in piccole parti per renderli meno opprimenti.
2. Creare un Ambiente di Studio Positivo
Spazio Dedicato: Allestisci un’area tranquilla e priva di distrazioni dove tua figlia possa concentrarsi sui compiti. Assicurati che ci siano tutti gli strumenti necessari a portata di mano.
Rituali di Inizio: Prima di iniziare, stabilite insieme un rituale (ad esempio, bere un bicchiere d’acqua o ascoltare una canzone per qualche minuto) per segnalare che è il momento di lavorare.
3. Utilizzare Tecniche di Motivazione
Rinforzo Positivo: Premia i comportamenti positivi, anche le piccole vittorie. Potresti utilizzare un sistema di punti o adesivi per ogni compito completato.
Coinvolgimento Attivo: Fai in modo che tua figlia partecipi attivamente alla scelta delle attività e dei premi. Questo può aiutarla a sentirsi più coinvolta.
4. Fornire Supporto Emotivo
Ascolto Attivo: Dedica del tempo ad ascoltare le preoccupazioni di tua figlia. Potrebbe sentirsi sopraffatta dalla scuola o avere difficoltà in alcune materie.
Rassicurazione: Ricorda a tua figlia che l’errore è parte del processo di apprendimento e che è normale avere difficoltà. Questo può aiutare a ridurre l’ansia legata ai compiti.
5. Stabilire Limiti e Conseguenze
Regole Chiare: Spiega le aspettative riguardo ai compiti e il comportamento. Fai sapere a tua figlia quali saranno le conseguenze se non rispetta queste regole.
Coerenza: Sii coerente nell’applicare le regole e le conseguenze. Questo aiuterà tua figlia a capire che ci sono limiti e che è importante rispettarli.
6. Affrontare il Comportamento di Risposta
Rimanere Calmi: Cerca di mantenere la calma anche quando tua figlia risponde in modo provocatorio. Rispondere con calma può evitare di alimentare ulteriormente la situazione.
Dialogo Sincero: Quando è più tranquilla, chiedile perché si sente in questo modo o perché risponde in quel modo. Questo può aprire la strada a una comunicazione più profonda e a una comprensione reciproca.
7. Chiedere Aiuto Professionale
Insegnanti o Psicologi: Se la situazione continua a essere difficile, considera di parlare con gli insegnanti di tua figlia per avere un’idea di come si comporta a scuola. Potresti anche considerare di consultare un professionista, come uno psicologo infantile, per avere ulteriori strategie e supporto.
8. Flessibilità e Comprensione
Essere Flessibili: A volte, la pressione eccessiva sui compiti può causare resistenza. Se possibile, prova a essere flessibile con gli orari e le aspettative.
Prendersi del Tempo: Assicurati di avere del tempo di qualità insieme a tua figlia, senza la pressione dei compiti. Questo può rafforzare il legame e migliorare la comunicazione.

È normale sentirsi frustrati quando le cose non vanno come sperato, ma ricorda che ogni famiglia ha le sue sfide. L’importante è cercare di mantenere una comunicazione aperta e onesta con tua figlia e cercare soluzioni che funzionino per entrambi. Se hai bisogno di ulteriori suggerimenti o se vuoi approfondire qualche aspetto, non esitare a chiedere. Buona fortuna!






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