Buongiorno, ho una domanda su una relazione che si è interrotta in modo burrascoso. Avevo intrapr
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Buongiorno,
ho una domanda su una relazione che si è interrotta in modo burrascoso.
Avevo intrapreso una relazione con una ragazza che inizialmente era amica da circa un paio d'anni, ma poi, da Febbraio 2022, frequentandola di più, ho pensato di potermi spingere oltre la semplice amicizia.
Inizialmente tutto sembrava andare bene, ma poi si finiva per litigare per le cose più banali (per lei era sempre colpa mia per una "questione di atteggiamento"). Un esempio su tutti: una volta dovevamo uscire, io ho dimenticato la chiave della macchina a casa e stavo salendo per le scale per andarla a riprendere. Lei ha preso la macchina ed è uscita da sola, interpretando questo mio gesto come il non voler prendere la mia macchina, quando in realtà non era assolutamente nelle mie intenzioni, ma mi son dovuto scusare comunque, perché non c'è stato verso di farle cambiare idea, per lei era così e basta.
Finiva sempre con il bloccarmi sui social, su WhatsApp e aveva spesso delle reazioni violente (non parlo di violenza fisica, ma violenza verbale: me ne diceva di tutti i colori, roba del tipo "non sai comportarti", "sei tutto sbagliato", "devi curarti", e quant'altro). Dopodiché, dopo qualche giorno, finiva per sbloccarmi. Io ero sempre quello che si doveva scusare e - come potete intuire - stavo malissimo.
Purtroppo io partivo con un gap rispetto a lei: non avevo avuto finora relazioni, ne' rapporti con una donna (essenzialmente per la mia timidezza e perché non mi ritenevo interessante per l'altro sesso e questo mi ha frenato per molto tempo). Lo sbaglio che ho fatto è stato quello di non averglielo mai confessato e, nel primo rapporto intimo che abbiamo avuto, è venuto fuori (ho avuto ansia da prestazione e una visita specialistica da me effettuata ha fortunatamente escluso cause fisiche). Da quel giorno le violenze verbali erano all'ordine del giorno ("tu con me hai recitato", "sei falso come Giuda", "sei come tutti gli altri, con la differenza che non s...pi", "mi hai usata come esperimento" e quant'altro). Ed era sempre un blocca/sblocca sui social e su WhatsApp.
Poi la fissazione che avevo un'altra (assolutamente non vera!) e i primi di giugno, ero con lei e ha preteso, dopo che il mio smartphone ha vibrato per un messaggio su WhatsApp (di mio fratello, che ovviamente non poteva sapere che fossi con lei e mi ha chiesto una cosa) di voler vedere le mie chat, richiesta a cui mi sono opposto perché io non ho mai visto, per una questione di privacy, le sue. A quel punto, ritorna la violenza verbale, mi ha detto di uscire dalla sua vita e mi ha tolto dagli amici di Facebook (nel senso che non mi ha bloccato, mi ha semplicemente tolto dagli amici) e mi ha bloccato su WhatsApp (a dire il vero non so se ha cancellato il mio numero dalla rubrica, ma tant'è).
Da un mese e 15 giorni non abbiamo più contatti e - come potete intuire - sto male. Sto male perché io provo sentimenti veri verso questa persona e probabilmente, complice la mia inesperienza, non li ho saputi trasmettere. Ho sicuramente fatto degli errori (forse avrei potuto confessare il fatto di non aver avuto finora una relazione ma capite bene che ero imbarazzato), non voglio fuggire certo le mie responsabilità, ma è possibile che sia solo io "quello sbagliato"?
Vorrei tanto cercare di ricucire con questa persona e quanto meno riappacificarmi, chiedendole scusa in qualche modo perché mi sento in colpa, ma non so se è la scelta giusta. Ho anche iniziato un percorso di supporto psicologico, perché il dolore che sento e il dispiacere sono così forti che mi fanno stare molto male e si stanno ripercuotendo negativamente su altri aspetti (tra cui quello lavorativo, perché non sono sereno e vorrei scappare da tutto e tutti).
Vi chiedo dunque un consiglio su come gestire questa situazione, anche un punto di vista, anche capire se ho sbagliato io (o soltanto io) e dove, a vostro giudizio, avrei sbagliato. E anche se è il caso di come recuperare (e se recuperare) un rapporto con questa persona per la quale ho avuto davvero sentimenti genuini.
Grazie.
ho una domanda su una relazione che si è interrotta in modo burrascoso.
Avevo intrapreso una relazione con una ragazza che inizialmente era amica da circa un paio d'anni, ma poi, da Febbraio 2022, frequentandola di più, ho pensato di potermi spingere oltre la semplice amicizia.
Inizialmente tutto sembrava andare bene, ma poi si finiva per litigare per le cose più banali (per lei era sempre colpa mia per una "questione di atteggiamento"). Un esempio su tutti: una volta dovevamo uscire, io ho dimenticato la chiave della macchina a casa e stavo salendo per le scale per andarla a riprendere. Lei ha preso la macchina ed è uscita da sola, interpretando questo mio gesto come il non voler prendere la mia macchina, quando in realtà non era assolutamente nelle mie intenzioni, ma mi son dovuto scusare comunque, perché non c'è stato verso di farle cambiare idea, per lei era così e basta.
Finiva sempre con il bloccarmi sui social, su WhatsApp e aveva spesso delle reazioni violente (non parlo di violenza fisica, ma violenza verbale: me ne diceva di tutti i colori, roba del tipo "non sai comportarti", "sei tutto sbagliato", "devi curarti", e quant'altro). Dopodiché, dopo qualche giorno, finiva per sbloccarmi. Io ero sempre quello che si doveva scusare e - come potete intuire - stavo malissimo.
Purtroppo io partivo con un gap rispetto a lei: non avevo avuto finora relazioni, ne' rapporti con una donna (essenzialmente per la mia timidezza e perché non mi ritenevo interessante per l'altro sesso e questo mi ha frenato per molto tempo). Lo sbaglio che ho fatto è stato quello di non averglielo mai confessato e, nel primo rapporto intimo che abbiamo avuto, è venuto fuori (ho avuto ansia da prestazione e una visita specialistica da me effettuata ha fortunatamente escluso cause fisiche). Da quel giorno le violenze verbali erano all'ordine del giorno ("tu con me hai recitato", "sei falso come Giuda", "sei come tutti gli altri, con la differenza che non s...pi", "mi hai usata come esperimento" e quant'altro). Ed era sempre un blocca/sblocca sui social e su WhatsApp.
Poi la fissazione che avevo un'altra (assolutamente non vera!) e i primi di giugno, ero con lei e ha preteso, dopo che il mio smartphone ha vibrato per un messaggio su WhatsApp (di mio fratello, che ovviamente non poteva sapere che fossi con lei e mi ha chiesto una cosa) di voler vedere le mie chat, richiesta a cui mi sono opposto perché io non ho mai visto, per una questione di privacy, le sue. A quel punto, ritorna la violenza verbale, mi ha detto di uscire dalla sua vita e mi ha tolto dagli amici di Facebook (nel senso che non mi ha bloccato, mi ha semplicemente tolto dagli amici) e mi ha bloccato su WhatsApp (a dire il vero non so se ha cancellato il mio numero dalla rubrica, ma tant'è).
Da un mese e 15 giorni non abbiamo più contatti e - come potete intuire - sto male. Sto male perché io provo sentimenti veri verso questa persona e probabilmente, complice la mia inesperienza, non li ho saputi trasmettere. Ho sicuramente fatto degli errori (forse avrei potuto confessare il fatto di non aver avuto finora una relazione ma capite bene che ero imbarazzato), non voglio fuggire certo le mie responsabilità, ma è possibile che sia solo io "quello sbagliato"?
Vorrei tanto cercare di ricucire con questa persona e quanto meno riappacificarmi, chiedendole scusa in qualche modo perché mi sento in colpa, ma non so se è la scelta giusta. Ho anche iniziato un percorso di supporto psicologico, perché il dolore che sento e il dispiacere sono così forti che mi fanno stare molto male e si stanno ripercuotendo negativamente su altri aspetti (tra cui quello lavorativo, perché non sono sereno e vorrei scappare da tutto e tutti).
Vi chiedo dunque un consiglio su come gestire questa situazione, anche un punto di vista, anche capire se ho sbagliato io (o soltanto io) e dove, a vostro giudizio, avrei sbagliato. E anche se è il caso di come recuperare (e se recuperare) un rapporto con questa persona per la quale ho avuto davvero sentimenti genuini.
Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale innanzitutto che lei possa ricavare uno spazio per cercare di capire cosa prova e cosa sente verso questa persona dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale innanzitutto che lei possa ricavare uno spazio per cercare di capire cosa prova e cosa sente verso questa persona dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
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Buonasera, le consiglio di effettuare un colloquio per capire cosa prova e trovare delle strategie per fronteggiare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Salve che dire essendo stata la sua prima vera ragazza magari si sente coinvolto ma sicuramente non era relazione sana quindi è ora di ripartire con la consapevolezza che le relazioni devono essere belle e non bisogna sempre stare lì a scusarsi e giustificarsi non si faccia trascinare nel vortice di questa storia passata ma cerchi qualcosa di bello sano e che la faccia stare bene
Le auguro il meglio
Le auguro il meglio
Buonasera, mi dispiace per il dolore che sta provando. Le posso però dire che la relazione che ha avuto con questa ragazza non era certamente sana. In tutto il messaggio non ha fatto altro che colpevolizzarsi, quando invece non deve essere così. Una relazione è fatta di due persone, non solo una. Ciò che deve fare è concentrarsi su di se e pensare e trovare cosa le fa bene, la fa stare davvero bene! Se ha piacere di ulteriori approfondimenti non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Giada
Gentile utente, sono sicura che il/la collega che la sta seguendo saprà darle i giusti strumenti per accogliere e superare questo dolore. Sono anche altrettanto sicura che è difficile stabilire all'interno di una relazione di coppia chi ha colpa in senso assoluto, essendo di per sé un insieme di dinamiche relazionali. Da quello che ha scritto questa relazione l'ha fatta stare molto male, mi dispiace molto per questo. Sente di meritare di essere trattato così? Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Buongiorno,
la mia indicazione è quella di effettuare un colloquio per capire cosa sta provando e trovare strategie per fronteggiare il momento particolarmente doloroso.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
la mia indicazione è quella di effettuare un colloquio per capire cosa sta provando e trovare strategie per fronteggiare il momento particolarmente doloroso.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, credo che l'unico problema che le da adesso la sua "inesperienza" è quello di non riuscire a svincolarsi da una persona tossica. Si deve rendere conto che non basta quello che lei prova, che è spesso una proiezione di quello che si crede di vedere nell'altro, soprattutto all'inizio, ma occorre tenere presente come l'altra persona la fa sentire. Non è automatico provare lo stesso tipo di sentimenti ed emozioni ne è per forza reciproco il rispetto dell'altro. Questa persona, almeno dalla descrizione che ne da, sembra passarle sopra come una schiacciasassi, a lei la scelta se farsi schiacciare o salvarsi.
Buongiorno, sentendo la sua versione sembrerebbe che lei abbia subito un comportamento aggressivo da parte di questa ragazza, questo per dirle che bisognerebbe lavorare sull'assertività e sul potenziamento della sua autostima. Sono temi che sicuramente tratterà in psicoterapia il/la collega che la sta seguendo. Un cordiale saluto.
Salve, da quello che leggo, immagino sia questo un momento difficile, tuttavia, utile per arrivare a nuove consapevolezze. Le emozioni, positive o negative, ci dicono sempre qualcosa e ci spingono a fare delle domande. Il percorso che sta seguendo sarà sicuramente utile in questo senso.
Resto a disposizione, Elisabetta
Resto a disposizione, Elisabetta
Salve, grazie per aver condiviso la Sua esperienza. Trovo positivo il fatto che si sia rivolto a un Collega per poter ricevere l'aiuto necessario a gestire il Suo dolore, e occorrerà del tempo ma potrà poi cogliere tutti i benefici di questa scelta. Da quello che racconta, personalmente temo che si sia stato vittima di una persona narcisista che ha individuato in Lei il soggetto dipendente affettivamente, complice anche l'inesperienza nei rapporti (che, però, non deve essere una scusa per poter aggredire, avrebbe dovuto al limite guidarLa con amore in questo straordinario gioco che è la relazione di coppia). Le suggerisco di rivolgere l'amore che sa di poter provare verso se stesso, per poter guarire intanto dalle ferite che ora Le provocano così tanto dolore e, successivamente, donarlo agli altri. Un caro saluto, MB
Gentile utente, leggendo il suo scritto avverto tutto l'affetto sincero che prova per questa ragazza e glielo voglio rimandare. Il "problema" non è però la quantità di affetto ma il suo amare troppo. Il non avere avuto precedenti relazioni non è un motivo per sentirsi così sbagliato, anche perchè di sbagliato nei suoi comportamenti non c'è nulla.
Lei ama troppo, al punto da svalutare se stesso nel credere di dover riparare qualcosa che non ha fatto, al punto da sentirsi in colpa per qualcosa che non c'è.
Amare troppo ha a che fare con la propria autostima e con le proprie convinzioni su se stessi, lei crede di dover subire ogni imposizione o aggressione verbale della sua ex partner poichè non crede sufficientemente in se stesso.
Penso sia un bene che la relazione si sia interrotta, forse da questa prima esperienza può iniziare a capire cosa non vuole da una relazione e cosa invece vuole.
Vada avanti con il percorso psicologico che ha intrapreso, sono sicura che la aiuterà a guardare profondamente dentro se stesso e a trovare una persona che la ami dolcemente.
In bocca al lupo
Lei ama troppo, al punto da svalutare se stesso nel credere di dover riparare qualcosa che non ha fatto, al punto da sentirsi in colpa per qualcosa che non c'è.
Amare troppo ha a che fare con la propria autostima e con le proprie convinzioni su se stessi, lei crede di dover subire ogni imposizione o aggressione verbale della sua ex partner poichè non crede sufficientemente in se stesso.
Penso sia un bene che la relazione si sia interrotta, forse da questa prima esperienza può iniziare a capire cosa non vuole da una relazione e cosa invece vuole.
Vada avanti con il percorso psicologico che ha intrapreso, sono sicura che la aiuterà a guardare profondamente dentro se stesso e a trovare una persona che la ami dolcemente.
In bocca al lupo
Gentile utente grazie per aver raccontato la tua storia.
Dalle tue parole traspare, da un lato, un forte sentimento per questa ragazza e dall'altro una tendenza molto forte a colpevolizzarti e prenderti tutte le responsabilità per la fine della vostra relazione.
Il fatto che tu abbia chiesto un supporto psicologico è molto importante perchè certamente ti aiuterà a capire le motivazioni che ti spingono a considerarti colpevole di tutto ciò che è successo e sicuramente ne troverai giovamento per le future relazioni.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Dalle tue parole traspare, da un lato, un forte sentimento per questa ragazza e dall'altro una tendenza molto forte a colpevolizzarti e prenderti tutte le responsabilità per la fine della vostra relazione.
Il fatto che tu abbia chiesto un supporto psicologico è molto importante perchè certamente ti aiuterà a capire le motivazioni che ti spingono a considerarti colpevole di tutto ciò che è successo e sicuramente ne troverai giovamento per le future relazioni.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Buon pomeriggio,
sembra che lei stia uscendo da una relazione tossica e altamente colpevolizzante. Il fatto di non aver mai avuto rapporti prima, non può e non deve essere vissuto come una colpa. Un percorso psicologico al fine di aprire una riflessione profonda su quanto le è accaduto, in modo da poter fare chiarezza dentro di sé, può senza dubbio aiutarla.
Cordialmente, EP
sembra che lei stia uscendo da una relazione tossica e altamente colpevolizzante. Il fatto di non aver mai avuto rapporti prima, non può e non deve essere vissuto come una colpa. Un percorso psicologico al fine di aprire una riflessione profonda su quanto le è accaduto, in modo da poter fare chiarezza dentro di sé, può senza dubbio aiutarla.
Cordialmente, EP
Buon pomeriggio,
i miei colleghi sono molto buoni devo dire, con questo le preannuncio una domanda che forse non le sarà così gradita ma preferisco lavorare sul piano della sincerità: secondo lei, per far si che esista un carnefice, deve esserci una vittima?
Immaginando che la sua risposta sia affermativa, proseguo chiedendole:
Quindi, se deve esserci una vittima, in questo caso quel ruolo chi sta accettando di giocarlo?
Si può approfondire il discorso ovviamente, ma la base di ciò che vorrei le arrivasse è che in una relazione, di qualsiasi natura essa sia, c'è un gioco tra le parti che è inevitabile e che non esclude nessuno, per cui se questa ragazza di cui lei parla ha agito aggressioni verbali, forse potrebbe esser perché lei si è messo in una condizione one-down?
Se vuole proseguire il discorso sa come contattarmi.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
i miei colleghi sono molto buoni devo dire, con questo le preannuncio una domanda che forse non le sarà così gradita ma preferisco lavorare sul piano della sincerità: secondo lei, per far si che esista un carnefice, deve esserci una vittima?
Immaginando che la sua risposta sia affermativa, proseguo chiedendole:
Quindi, se deve esserci una vittima, in questo caso quel ruolo chi sta accettando di giocarlo?
Si può approfondire il discorso ovviamente, ma la base di ciò che vorrei le arrivasse è che in una relazione, di qualsiasi natura essa sia, c'è un gioco tra le parti che è inevitabile e che non esclude nessuno, per cui se questa ragazza di cui lei parla ha agito aggressioni verbali, forse potrebbe esser perché lei si è messo in una condizione one-down?
Se vuole proseguire il discorso sa come contattarmi.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, ha fatto senz'altro bene a rivolgersi a uno psicologo per affrontare il disagio che sente. Premettendo che è importante che tutti questi dubbi che si pone su se stesso e sulla relazione li rivolga anche al collega, le posso dire che la nostra insicurezza, la nostra inesperienza, la nostra scarsa autostima, possono farci porre più dubbi su noi stessi, senza vedere chiaramente la mancanza di rispetto dell'altra persona.
Si concentri su di se, rifletta su ciò che secondo lei merita per la persona che è: tutti sbagliamo, la colpa è difficile che sia solo da una parte, ma sbagliare giustifica il modo maleducato e irrispettoso di essere trattati?
L'inesperienza e la timidezza meritano il trattamento che lei ha ricevuto?
Ecco, inizi a porsi le domande giuste, non solo rispetto ai suoi errori e al modo di poter migliorare, ma anche rispetto a ciò che secondo lei sia giusto ricevere in un rapporto che dovrebbe primariamente basarsi sul rispetto.
Continui il suo percorso, che potrà certamente aiutarla a vedere la giusta strada da seguire per stare meglio con se stesso e viversi nelle relazioni in modo più funzionale in primis per se.
Resto comunque a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Si concentri su di se, rifletta su ciò che secondo lei merita per la persona che è: tutti sbagliamo, la colpa è difficile che sia solo da una parte, ma sbagliare giustifica il modo maleducato e irrispettoso di essere trattati?
L'inesperienza e la timidezza meritano il trattamento che lei ha ricevuto?
Ecco, inizi a porsi le domande giuste, non solo rispetto ai suoi errori e al modo di poter migliorare, ma anche rispetto a ciò che secondo lei sia giusto ricevere in un rapporto che dovrebbe primariamente basarsi sul rispetto.
Continui il suo percorso, che potrà certamente aiutarla a vedere la giusta strada da seguire per stare meglio con se stesso e viversi nelle relazioni in modo più funzionale in primis per se.
Resto comunque a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, la ragazza in questione ha molte difficoltà da elaborare che non sono imputabili al suo atteggiamento, non ha mai fatto nulla di eclatante o di male. Nei rapporti si può anche sbagliare è vero, ma l'atteggiamento che descrive sembra essere quello di chi ha necessità di scaricare aggressività. Il punto è perché lei scrivente si sente così in colpa. Ha fatto bene a rivolgersi ad uno psicologo che la sostenga nella sua autostima e nell'intraprendere altre relazioni ed altre esperienze, anziché annientarsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Mi dispiace sentire che stai attraversando una situazione così complessa e dolorosa nella tua relazione. È importante capire che nessuno è "solo quello sbagliato" in una relazione problematica. Le relazioni sono complesse e coinvolgono entrambi i partner, e spesso le dinamiche problematiche possono essere il risultato di interazioni tra entrambi.
Dal tuo racconto emerge chiaramente che ci sono stati problemi di comunicazione e conflitti significativi nella tua relazione. È importante notare che nessuno merita di essere soggetto a violenza verbale o emotiva, indipendentemente dalla situazione. È giusto cercare relazioni che siano basate sul rispetto reciproco, la comprensione e la comunicazione aperta.
Ecco alcune considerazioni:
Auto-riflessione: È positivo che tu stia già cercando supporto psicologico per affrontare i tuoi sentimenti e il dolore che stai vivendo. Questo può aiutarti a capire meglio te stesso, a esplorare le dinamiche della tua relazione e a sviluppare abilità per affrontare meglio situazioni simili in futuro.
Comunicazione: Se decidi di tentare di riappacificarti con questa persona, è importante che tu sia disposto a comunicare apertamente riguardo ai problemi nella vostra relazione e ai tuoi sentimenti. Allo stesso modo, dovrebbe esserci una comunicazione aperta da parte sua. Tuttavia, è fondamentale farlo in un contesto sicuro e rispettoso.
Relazioni tossiche: È importante riflettere attentamente sulla tua relazione e considerare se sia stata davvero sana. Le dinamiche abusive o tossiche non dovrebbero mai essere tollerate in una relazione. Anche se hai sentimenti genuini, è importante considerare se questa relazione sia veramente quella giusta per te e se sia possibile avere una relazione sana e appagante con questa persona.
Supporto sociale: Parla con amici o familiari di cui ti fidi riguardo alla tua situazione. A volte, avere un punto di vista esterno può essere utile per valutare la situazione in modo più obiettivo.
Tempo e autostima: Datti il tempo per guarire e per lavorare sulla tua autostima. Non permettere a questa esperienza di definire il tuo valore personale. È fondamentale che tu ti concentri sul tuo benessere emotivo e fisico.
In ultima analisi, la decisione di riappacificarti o meno con questa persona dipenderà da una serie di fattori, tra cui la tua sicurezza emotiva, la sua disposizione a cambiare e migliorare la relazione, e se pensi che la relazione possa essere veramente sana e appagante per entrambi. La tua salute e il tuo benessere sono la priorità principale, quindi prendi decisioni che ti permettano di vivere una vita felice e sana. Se continui a vivere una situazione di violenza verbale o emotiva, cerca il supporto di un consulente o terapeuta specializzato in relazioni abusive.
Dal tuo racconto emerge chiaramente che ci sono stati problemi di comunicazione e conflitti significativi nella tua relazione. È importante notare che nessuno merita di essere soggetto a violenza verbale o emotiva, indipendentemente dalla situazione. È giusto cercare relazioni che siano basate sul rispetto reciproco, la comprensione e la comunicazione aperta.
Ecco alcune considerazioni:
Auto-riflessione: È positivo che tu stia già cercando supporto psicologico per affrontare i tuoi sentimenti e il dolore che stai vivendo. Questo può aiutarti a capire meglio te stesso, a esplorare le dinamiche della tua relazione e a sviluppare abilità per affrontare meglio situazioni simili in futuro.
Comunicazione: Se decidi di tentare di riappacificarti con questa persona, è importante che tu sia disposto a comunicare apertamente riguardo ai problemi nella vostra relazione e ai tuoi sentimenti. Allo stesso modo, dovrebbe esserci una comunicazione aperta da parte sua. Tuttavia, è fondamentale farlo in un contesto sicuro e rispettoso.
Relazioni tossiche: È importante riflettere attentamente sulla tua relazione e considerare se sia stata davvero sana. Le dinamiche abusive o tossiche non dovrebbero mai essere tollerate in una relazione. Anche se hai sentimenti genuini, è importante considerare se questa relazione sia veramente quella giusta per te e se sia possibile avere una relazione sana e appagante con questa persona.
Supporto sociale: Parla con amici o familiari di cui ti fidi riguardo alla tua situazione. A volte, avere un punto di vista esterno può essere utile per valutare la situazione in modo più obiettivo.
Tempo e autostima: Datti il tempo per guarire e per lavorare sulla tua autostima. Non permettere a questa esperienza di definire il tuo valore personale. È fondamentale che tu ti concentri sul tuo benessere emotivo e fisico.
In ultima analisi, la decisione di riappacificarti o meno con questa persona dipenderà da una serie di fattori, tra cui la tua sicurezza emotiva, la sua disposizione a cambiare e migliorare la relazione, e se pensi che la relazione possa essere veramente sana e appagante per entrambi. La tua salute e il tuo benessere sono la priorità principale, quindi prendi decisioni che ti permettano di vivere una vita felice e sana. Se continui a vivere una situazione di violenza verbale o emotiva, cerca il supporto di un consulente o terapeuta specializzato in relazioni abusive.
Buon pomeriggio, penso che nessuno possa intromettersi così tanto da dirle cosa deve fare, dovrebbe tuttavia chiedersi lei se questa persona le da veramente ciò di cui lei ha bisogno.
Ha fatto benissimo a chiedere un supporto psicologico, per cercare di capire certi comportamenti anche di se stesso ma la domanda è "stavo veramente bene con questa persona? " , a prescindere se fosse sbagliato o meno il suo comportamento o quello di lei, "riuscivamo a comprenderci e confrontarci?" oltre al sentimento ci sono tante cose su cui basare un rapporto quindi forse dovrebbe riflettere più su questo e sicuramente il professionista che la segue le sarà di aiuto
saluti dott.ssa Giovanna
Ha fatto benissimo a chiedere un supporto psicologico, per cercare di capire certi comportamenti anche di se stesso ma la domanda è "stavo veramente bene con questa persona? " , a prescindere se fosse sbagliato o meno il suo comportamento o quello di lei, "riuscivamo a comprenderci e confrontarci?" oltre al sentimento ci sono tante cose su cui basare un rapporto quindi forse dovrebbe riflettere più su questo e sicuramente il professionista che la segue le sarà di aiuto
saluti dott.ssa Giovanna
Salve, La ringrazio per aver condiviso la Sua esperienza con così tanta generosità. Dalle sue parole è palpabile come questa situazione la faccia sentire. Credo che la sua scelta di rivolgersi a un Collega per ricevere il supporto necessario nell’elaborare il Suo dolore sia una decisione importante che, con il tempo, potrà portarLe notevoli benefici.
Mi preme però dirLe che è essenziale comprendere che in una relazione problematica non esiste una sola persona “sbagliata”. Le relazioni sono caratterizzate da dinamiche complesse, influenzate dalle interazioni di entrambe le parti. Da quanto racconta, emergono chiaramente difficoltà significative nella comunicazione e conflitti che hanno caratterizzato la Sua relazione.
Vorrei sottolineare che nessuno merita di subire violenza, sia essa verbale o emotiva, indipendentemente dal contesto. È importante cercare relazioni che siano fondate sul rispetto reciproco, sulla comprensione e su una comunicazione aperta e sincera.
Mi preme però dirLe che è essenziale comprendere che in una relazione problematica non esiste una sola persona “sbagliata”. Le relazioni sono caratterizzate da dinamiche complesse, influenzate dalle interazioni di entrambe le parti. Da quanto racconta, emergono chiaramente difficoltà significative nella comunicazione e conflitti che hanno caratterizzato la Sua relazione.
Vorrei sottolineare che nessuno merita di subire violenza, sia essa verbale o emotiva, indipendentemente dal contesto. È importante cercare relazioni che siano fondate sul rispetto reciproco, sulla comprensione e su una comunicazione aperta e sincera.
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