Buongiorno, ho una convivenza di quasi tre anni, con il mio compagno. Da pochissimo tempo rendendimi
29
risposte
Buongiorno, ho una convivenza di quasi tre anni, con il mio compagno. Da pochissimo tempo rendendimi conto dei suoi comportamenti particolari, l' ho convinto ad andare insieme da una psicologa il quale ha riscontrato dopo il secondo incontro che è ambivalente e deve fare un lavoro sull' io.
Praticamente mi ha fatto notare che ha un disturbo di personalità. Volevo chiedere cosa devo fare io e Come comportarmi.
Praticamente mi ha fatto notare che ha un disturbo di personalità. Volevo chiedere cosa devo fare io e Come comportarmi.
Buon pomeriggio, difficile rispondere alla sua domanda in maniera generale. Ognuno di noi ha un proprio funzionamento di personalità,influenzato dall'ambiente che ci circonda e da alcuni aspetti ereditari. A chi viene diagnosticato un "disturbo" di personalità ha dei modi di pensare, di comportarsi e di relazionarsi in maniera diversa, più rigida e disadattiva rispetto a ciò che ci si aspetta. Ciò influenza il modo di pensare a se stessi e agli altri, il modo di rispondere emotivamente, il modo di relazionarsi con altre persone, il modo di controllare il proprio comportamento. Il consiglio che io le posso dare, per prima cosa, è quello di informarsi sul disturbo di personalità in questione. Questo può aiutarla a comprendere alcuni aspetti relazionali. Condivida fin da subito con il suo compagno l'interesse. Se sente il bisogno e la necessità di avere uno spazio suo, contatti uno psicologo. Infine vorrei concludere dicendo che si definiscono "disturbi" ma questo potrebbe portare a pensare al concetto di malattia mentale. Io non sono d'accordo a questo etichettamento medico, per me esiste solo la salute e il benessere della mente. I "disturbi" sono modi alternativi e diversi che si discostano dalla normalità e spesso ciò causa sofferenza a chi lo vive e a chi sta vicino. Ci sono trattamenti e terapie in grado di aumentare la qualità del benessere e ampliare le abilità per affrontare i problemi. Quindi se dovesse avere la necessità di un supporto, per affrontare questo momento, i suoi timore e dubbi, non esiti a prendere contatto con un professionista. Se lo desidera può scrivermi un messaggio e se ha altre domande e io sarò in grado di rispondere, lo farò volentieri. Buona serata. Dott.ssa Chiara Pavia
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile Signora, se il paziente è il suo compagno il lavoro terapeutico riguarda lui e il terapeuta secondo quelli che sono i loro accordi. Diversamente se l'intervento è rivolto a voi come coppia la sua domanda può trovare una risposta all'interno del lavoro che state svolgendo. Ci sono diversi orientamenti teorici e diverse tecniche che possono essere utilizzate, pertanto non è semplice risponderle. E' sicuramente una buona possibilità rivolgere questa domanda alla terapeuta che state consultando, anche perché le forme con cui si può evidenziare un disturbo sono molte e possono avere diverse intensità o invasività. Nonostante il breve resoconto degli eventi lei ha sicuramente fatto molto per il suo compagno. Non è opportuno formulare altre ipotesi in quanto i dati a disposizione non le rendono attendibili e potrebbero essere controproducenti. Un cordiale saluto
Gentilissima, francamente mi sembra molto prematuro parlare di disturbo di personalità dopo 2 soli colloqui. Faccia fare molta attenzione al suo ragazzo a non farsi addossare etichette diagnostiche troppo facili e soprattutto rapide... La ricerca scientifica ha dimostrato, tra l'altro, che la diagnosi può ostacolare l'efficacia terapeutica. Non sto suggerendo di non guardare e considerare l'eventuale situazione come potenzialmente grave in cui si trova nel rapporto con il suo ragazzo ma solo il fatto che bisogna essere molto cauti a parlare di disturbi di personalità. Come si deve comportare lei? E' impossibile darle dei suggerimenti seri e professionali con le scarse informazioni in mio possesso. Mi dispiace. Dovrei conoscere lo specifico rapporto che ha con il suo ragazzo, per esempio. Le suggerisco di prendere contatto per qualche seduta ( in tanti casi può anche bastare anche un colloquio solamente) per un approfondimento con una/o collega/o. Spero di essere stato, almeno in una piccola parte, di aiuto. Mi dispiace molto non poter fare di più. In bocca al lupo!
Gentile signora,
È difficile darle una risposta perché non è chiaro il modo in cui avete contattato lo psicologo e con chi ha parlato. Mi sembra di aver capito che l'incontro sia stato fatto dal suo compagno, non ho invece capito chi le ha detto del disturbo di personalità. Se è stato lo psicologo a riferirglielo, può chiedere a lui cosa deve fare. Se non avviate una terapia di coppia, non escluda la possibilità di intraprendere anche lei un percorso per capire meglio il rapporto con questo compagno. Un cordiale saluto
È difficile darle una risposta perché non è chiaro il modo in cui avete contattato lo psicologo e con chi ha parlato. Mi sembra di aver capito che l'incontro sia stato fatto dal suo compagno, non ho invece capito chi le ha detto del disturbo di personalità. Se è stato lo psicologo a riferirglielo, può chiedere a lui cosa deve fare. Se non avviate una terapia di coppia, non escluda la possibilità di intraprendere anche lei un percorso per capire meglio il rapporto con questo compagno. Un cordiale saluto
Buonasera, ci sono elementi nel suo racconto che meriterebbero un approfondimento. Credo che più che parlare in chiave di diagnosi probabilmente sarebbe utile comprendere quanto questi “comportamenti particolari” del suo compagno possano essere per lei difficili da sostenere e/o quanto li sente intrusivi nella relazione. Forse confrontarsi con uno psicoterapeuta potrebbe sostenerla nell’affrontare questo momento delicato. Un cordiale saluto Dott Elisa Galantini
Gentile utente, impossibile darle indicazioni comportamentali in assenza di ulteriori dati personologici riguardanti il suo compagno. Ad ogni modo, avendo pubblicato il quesito nella sezione "Narcisismo", immagino che il sospetto diagnostico sia di disturbo narcisistico di personalità. È fondamentale prima d'ogni altra cosa avere certezza della diagnosi in questione, oppure, in assenza di diagnosi nosografica, ulteriori informazioni sul funzionamento del suo compagno. Cosa intende in questo caso per ambivalente? Verso chi/cosa? Nei confronti della vostra relazione sentimentale o in generale, come attitudine conflittuale verso il mondo? Sono tutti elementi che vale la pena approfondire: ogni indicazione datale in questa sede rischierebbe di fuorviarla.
Buongiorno. Dispiace essere netti, ma chi ha visto lei e il suo compagno deve dare ulteriori chiarimenti e pensare insieme a voi. Da qui si rischia di darle opinioni non utili
Buonasera, se il suo compagno sta intraprendendo un percorso di aiuto psicoterapico, questo è positivo intanto per lui, e per una probabile ricaduta utile sulla coppia. A lei invece sono giunte delle imformszioni sulla realtà psicologica del suo compagno, compresa una diagnosi di disturbo di personalità, che dovrebbero essere accertate e comprese, facendo magari riferimento al professionista che le ha formulate. Per rispondere alla sua domanda di come doversi comportare, avrebbe più senso avere più informazioni su questa sua richiesta, che così appare generale e poco specificata. Riterrei utile per lei, indirizzarsi nel richiedere una consulenza specifica ad un collega, nella quale possa chiedere e confrontarsi sui dubbi e sulle questioni comportamentali nell'ambito della sua relazione sentimentale.
Sinceri auguri,.dr Cameriero Vittorio
Sinceri auguri,.dr Cameriero Vittorio
Buongiorno
Io credo che le cose vadano affrontate una alla volta ed osservate ‘a distanza’ per poterle focalizzare meglio.
Un primo passo e’ stato fatto, attivare la consulenza di uno specialista, che però non e’ chiaro dalle sue parole se lo sia e chi sia ( psicologo, psicologo psicoterapeuta, psichiatra...)
Mi sembra che da questa consulenza di coppia sia stato deciso un paziente/cliente designato.
Verifichi che tutte le istanze portate al colloquio siano state soddisfatte.
Le problematiche inerenti la coppia possono essere osservate in itinere così come non sottovaluti la possibilità di individuare anche lei uno specialista dal quale sentirsi supportata.
Io credo che le cose vadano affrontate una alla volta ed osservate ‘a distanza’ per poterle focalizzare meglio.
Un primo passo e’ stato fatto, attivare la consulenza di uno specialista, che però non e’ chiaro dalle sue parole se lo sia e chi sia ( psicologo, psicologo psicoterapeuta, psichiatra...)
Mi sembra che da questa consulenza di coppia sia stato deciso un paziente/cliente designato.
Verifichi che tutte le istanze portate al colloquio siano state soddisfatte.
Le problematiche inerenti la coppia possono essere osservate in itinere così come non sottovaluti la possibilità di individuare anche lei uno specialista dal quale sentirsi supportata.
Prenota subito una visita online: Psicoterapia individuale - 90 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, non mi sento di darle indicazioni o consigli sia perché gli elementi a disposizione sono troppo pochi e sia perché credo che ci sia stata molta confusione. Sinceramemte il fatto che in due colloqui sia stata fatta una diagnosi mi sembra superficiale e non costruttivo. Se fossi in voi mi farei dare spiegazioni più precise sui motivi di alcune scelte. Parta da una riflessione...voi siete andati per una terapia di coppia, perché?
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno! Il passo più importante è stato intrapreso. I disturbi di personalità sono viari in intensità e aspetti specifici, quindi bisognerebbe sapere in base a tali dati quali possano essere i risvolti nel quotidiano e nella vostra dinamica di coppia. Può chiedere a chi sta seguendo il suo compagno cosa le può essere di aiuto. Se ci fosse necessità di un sostegno per lei dovrebbe rivolgersi ad un altro terapeuta. Da una parte ci possono essere comportamenti più proficui per il benessere del suo compagno, ma sono da considerare anche i timori e le emozioni che alla luce dei fatti, lei sente verso questa situazione. Spero di essere stata chiara. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti in merito.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, se il suo compagno ha deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia vuol dire che ha iniziato a prendersi cura di sé e lei può sostenerlo e supportarlo e avere la pazienza di aspettare che prenda consapevolezza delle sue difficoltà, da dove vengono e tirar fuori le risorse necessarie per un eventuale cambiamento. Ogni lungo cammino inizia sempre con un solo passo e voi lo avete fatto chiedendo aiuto. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buongiorno.
Dal racconto che descrive è emersa la fatica, il dolore e magari l'ansia e la paura che la situazione incerta con il suo compagno le hanno rimandato.
Lei ha convinto il suo compagno a fare un lavoro su di sè ma è qui importante distinguere tra ciò che è Psicoterapia individuale per il suo compagno e ciò che è Psicoterapia di coppia per entrambi.
E' importante che in base agli obiettivi il lavoro sia diversificato.
Ora disturbo di personalità è un'etichetta e posso immaginare che il suo vissuto di fronte a quest'etichetta sia stato di intensa ansia, paura, preoccupazione se non addirittura panico.
Ma le emozioni che prova quali sono?La gestione delle emozioni è importante così da non andare in ansia, agitazione o panico.
Dentro quella relazione sta bene oppure si sente limitata, spaventata, ansiosa?
Al di là dell'etichetta del suo compagno sarà importante lavorare su di sè così da cogliere e significare eventuali stati d'ansia, paura, preoccupazione, panico.
Per fare questo potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio di Psicoterapia individuale così da lavorare su questi temi.
Intanto la invito a vedere il mio profilo dove troverà molti video che parlano di relazioni, ansia, panico, paura e narcisismo.
Resto a disposizione.
Un saluto.
dr Andrea Botti
Dal racconto che descrive è emersa la fatica, il dolore e magari l'ansia e la paura che la situazione incerta con il suo compagno le hanno rimandato.
Lei ha convinto il suo compagno a fare un lavoro su di sè ma è qui importante distinguere tra ciò che è Psicoterapia individuale per il suo compagno e ciò che è Psicoterapia di coppia per entrambi.
E' importante che in base agli obiettivi il lavoro sia diversificato.
Ora disturbo di personalità è un'etichetta e posso immaginare che il suo vissuto di fronte a quest'etichetta sia stato di intensa ansia, paura, preoccupazione se non addirittura panico.
Ma le emozioni che prova quali sono?La gestione delle emozioni è importante così da non andare in ansia, agitazione o panico.
Dentro quella relazione sta bene oppure si sente limitata, spaventata, ansiosa?
Al di là dell'etichetta del suo compagno sarà importante lavorare su di sè così da cogliere e significare eventuali stati d'ansia, paura, preoccupazione, panico.
Per fare questo potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio di Psicoterapia individuale così da lavorare su questi temi.
Intanto la invito a vedere il mio profilo dove troverà molti video che parlano di relazioni, ansia, panico, paura e narcisismo.
Resto a disposizione.
Un saluto.
dr Andrea Botti
Buongiorno. Sono d'accordo con la collega che ritiene fuorviante dare indicazioni do un percorso e di un trattamento che non si conosce. Riferisca i suoi dubbi alla psicologa che vi sta seguendo.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Salve, credo che per sia meglio continuare a chiedere informazioni alla terapeuta che vi segue, altrimenti rischia di confondersi.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente di mio dottore,
potrebbe alimentare una certa confusione dare indicazioni in merito ad un percorso psicoterapico che non si conosce.
Si affidi alla specialista contattata, e riferisca tutti i suoi dubbi alla psicologa scelta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
potrebbe alimentare una certa confusione dare indicazioni in merito ad un percorso psicoterapico che non si conosce.
Si affidi alla specialista contattata, e riferisca tutti i suoi dubbi alla psicologa scelta.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,
segua i consigli della sua terapeuta. Qui è impossibile entrare nel merito.
Un saluto,
MMM
segua i consigli della sua terapeuta. Qui è impossibile entrare nel merito.
Un saluto,
MMM
Salve, credo sia meglio seguire le indicazioni della collega che vi ha in carico ed esporre a lei ogni perplessità e quesito, la collega sarà ben lieta di poterle fornire delucidazioni. E' importante comunque proseguire un supporto psicologico.
In bocca al lupo, dott. FDL
In bocca al lupo, dott. FDL
Buonasera,
quindi le indicazioni della collega sono per un percorso di psicoterapia individuale per il suo compagno. Se in questa situazione sente la necessità di un sostegno individuale può Lei affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta, facendosi consigliare da lei ocercando in autonomia un professionista. Cordialità
quindi le indicazioni della collega sono per un percorso di psicoterapia individuale per il suo compagno. Se in questa situazione sente la necessità di un sostegno individuale può Lei affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta, facendosi consigliare da lei ocercando in autonomia un professionista. Cordialità
Buon giorno, lei chiede come comportarsi.
Questa è una domanda da porre al professionista che ha in carico il suo compagno. È lui che può orientarla conoscendo la situazione. Onestamente.
Buona giornata
Questa è una domanda da porre al professionista che ha in carico il suo compagno. È lui che può orientarla conoscendo la situazione. Onestamente.
Buona giornata
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno. Capisco la difficoltà di reggere la situazione in cui si trova, per questo motivo penso che sarebbe importante che lei si rivolgesse ad uno psicologo, per iniziare un suo percorso. Potrebbe sicuramente esporre questi dubbi alla vostra terapeuta di coppia, che saprà sicuramente indirizzarla. Cordialmente
Dott.ssa Valentina Maccioni
Dott.ssa Valentina Maccioni
Gentile utente,
data la particolarità della situazione le consiglio di parlarne con il suo terapeuta, in questa sede rischiamo di darle consigli poco utili e attinenti al suo caso.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
data la particolarità della situazione le consiglio di parlarne con il suo terapeuta, in questa sede rischiamo di darle consigli poco utili e attinenti al suo caso.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Car* utente, grazie per aver posto la sua domanda qui. Si tratta di una situazione particolare per cui fornire una risposta alla sua domanda risulta alquanto complesso. Non ho ben compreso se il percorso intrapreso sia di coppia. In questo caso, sarebbe più opportuno continuarlo col terapeuta che vi ha preso in carico, individuando, col suo intervento, delle strategie e delle risorse che possano consentirvi di gestire la vita di coppia e la convivenza. Se, invece, ad essere seguito è unicamente il suo compagno, potrebbe rivelarsi importante, per lei, avere un suo spazio per lavorare su di sé, per comprendere i suoi vissuti ed elaborarli, per capire come gestire la situazione e focalizzarsi sulle sue risorse individuali oltre che essere supportat*.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Gentilissima utente, mi dispiace per la situazione che stai vivendo. In una relazione in cui uno dei partner ha un disturbo di personalità, è importante cercare supporto da parte di un professionista qualificato. È positivo che tu e il tuo compagno abbiate deciso di consultare una psicologa insieme.
In una prospettiva psicologica sistemico-relazionale, è importante considerare la relazione nel suo insieme e non solo il singolo individuo. È possibile che ci siano dinamiche relazionali specifiche che contribuiscano al mantenimento del problema nel vostro rapporto.
Un percorso terapeutico potrebbe essere benefico per entrambi, per esplorare le dinamiche della vostra relazione e individuare eventuali cambiamenti necessari per una maggiore salute psicologica e relazionale.
Durante questo processo, è importante essere empatici, rispettosi e pazienti l'uno con l'altro. Comunicare apertamente le proprie emozioni, bisogni e aspettative può aiutare a creare una maggiore comprensione reciproca e a costruire una relazione più salda.
Ricorda che prendersi cura di sé stessi è altrettanto importante, quindi cerca il supporto di amici, familiari o un professionista per affrontare i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in questo momento delicato. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
In una prospettiva psicologica sistemico-relazionale, è importante considerare la relazione nel suo insieme e non solo il singolo individuo. È possibile che ci siano dinamiche relazionali specifiche che contribuiscano al mantenimento del problema nel vostro rapporto.
Un percorso terapeutico potrebbe essere benefico per entrambi, per esplorare le dinamiche della vostra relazione e individuare eventuali cambiamenti necessari per una maggiore salute psicologica e relazionale.
Durante questo processo, è importante essere empatici, rispettosi e pazienti l'uno con l'altro. Comunicare apertamente le proprie emozioni, bisogni e aspettative può aiutare a creare una maggiore comprensione reciproca e a costruire una relazione più salda.
Ricorda che prendersi cura di sé stessi è altrettanto importante, quindi cerca il supporto di amici, familiari o un professionista per affrontare i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in questo momento delicato. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno. Parlare di un disturbo di personalità richiede una valutazione approfondita e prolungata, quindi è possibile che in questo momento il professionista abbia solo identificato alcune caratteristiche su cui lavorare, senza necessariamente aver emesso una diagnosi definitiva.
Dal momento che sembra siate in un percorso di coppia, tutto ciò che emerge dalle sedute è volto ad essere affrontato insieme, aiutandovi a comprendere meglio le dinamiche della vostra relazione, i confini reciproci e come potete supportarvi a vicenda. Il suo ruolo, quindi, sarà quello di lavorare insieme al suo compagno per trovare il modo migliore di affrontare le eventuali difficoltà.
Se, invece, il lavoro dovesse spostarsi su aspetti più personali del suo compagno, è bene lasciare che questo venga gestito tra lui e il terapeuta, continuando però a sostenersi reciprocamente.
In ogni caso, il consiglio è di attendere qualche incontro in più per avere una visione più chiara e approfondita della situazione.
Dal momento che sembra siate in un percorso di coppia, tutto ciò che emerge dalle sedute è volto ad essere affrontato insieme, aiutandovi a comprendere meglio le dinamiche della vostra relazione, i confini reciproci e come potete supportarvi a vicenda. Il suo ruolo, quindi, sarà quello di lavorare insieme al suo compagno per trovare il modo migliore di affrontare le eventuali difficoltà.
Se, invece, il lavoro dovesse spostarsi su aspetti più personali del suo compagno, è bene lasciare che questo venga gestito tra lui e il terapeuta, continuando però a sostenersi reciprocamente.
In ogni caso, il consiglio è di attendere qualche incontro in più per avere una visione più chiara e approfondita della situazione.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. Affrontare un disturbo di personalità all'interno di una relazione può essere complesso, ma il fatto che abbiate già intrapreso un percorso terapeutico è un passo importante. Se il suo compagno è stato diagnosticato con un disturbo di personalità e la psicologa ha suggerito che deve lavorare sull'io, significa che ci sono difficoltà nella gestione delle emozioni e nella formazione di relazioni interpersonali equilibrate.
Se il suo compagno sta affrontando un disturbo di personalità, la terapia richiederà tempo e impegno. Mostrargli supporto emotivo senza cercare di risolvere tutto per lui sarà fondamentale. Potrebbe essere utile per lei parlare con un terapeuta per affrontare le difficoltà che emergono e ricevere un sostegno adeguato. Se avesse ulteriori dubbi, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Se il suo compagno sta affrontando un disturbo di personalità, la terapia richiederà tempo e impegno. Mostrargli supporto emotivo senza cercare di risolvere tutto per lui sarà fondamentale. Potrebbe essere utile per lei parlare con un terapeuta per affrontare le difficoltà che emergono e ricevere un sostegno adeguato. Se avesse ulteriori dubbi, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. È comprensibile che questa scoperta possa generare incertezza. In questi casi, è importante mantenere un atteggiamento di supporto e comprensione verso il suo compagno, incentivando il percorso terapeutico che ha già intrapreso. Allo stesso tempo, può essere utile prendersi cura anche di sé, cercando di comprendere i propri bisogni emotivi e stabilendo confini sani nella relazione. Potrebbe essere utile anche consultare un terapeuta individuale per riflettere su come gestire al meglio la situazione e per ricevere il supporto necessario durante questo processo.
Buongiorno, da queste poche righe si evince quanto lei tenga alla relazione, tanto da mettersi in gioco in prima persona e chiedersi cosa lei possa fare e come comportarsi. È importante sapere che il disagio del suo compagno non riguarda solo lui, ma anche le dinamiche relazionali che condividete. Ricordi però che il suo ruolo non è 'risolvere' il problema, ma essere presente come compagna e supportarlo in questo percorso.
Alcune indicazioni utili potrebbero essere:
- Riconoscere i suoi limiti, ricordando che il cambiamento è un processo che riguarda il lavoro personale del suo compagno.
- Osservare le vostre dinamiche di coppia: come comunicate, come reagite ai comportamenti dell’altro e come potete sostenervi a vicenda.
- Prendersi cura anche di sé stessa: chiedersi cosa le serve per stare bene e, se necessario, considerare un supporto individuale.
- Continuare a collaborare con la psicologa che vi segue, condividendo apertamente dubbi e difficoltà per affrontare insieme il percorso.
Il cambiamento richiede tempo e pazienza, ma il fatto che stiate cercando insieme un aiuto è già un passo importante! In bocca al lupo.
Alcune indicazioni utili potrebbero essere:
- Riconoscere i suoi limiti, ricordando che il cambiamento è un processo che riguarda il lavoro personale del suo compagno.
- Osservare le vostre dinamiche di coppia: come comunicate, come reagite ai comportamenti dell’altro e come potete sostenervi a vicenda.
- Prendersi cura anche di sé stessa: chiedersi cosa le serve per stare bene e, se necessario, considerare un supporto individuale.
- Continuare a collaborare con la psicologa che vi segue, condividendo apertamente dubbi e difficoltà per affrontare insieme il percorso.
Il cambiamento richiede tempo e pazienza, ma il fatto che stiate cercando insieme un aiuto è già un passo importante! In bocca al lupo.
Esperti
Domande correlate
- Salve! Sono una ragazza di 31 anni. Ho frequentato per un breve periodo un ragazzo che ho scoperto (alla fine del rapporto) essere affetto da narcisismo patologico. Prima di arrivare a saperlo, ho fatto delle ricerche e chiesto un parere terapeutico sui "sintomi" che caratterizzano la patologia, rendendomi…
- Mi sento maltrattata e recipiente di una cattiveria gratuita. Non posso gestire le mie emozioni ora che la situazione con lui è diventata davvero insopportabile… Salve, ho 35 anni con poche esperienze nella mia vita sentimentale, non tanto carine. Nella multinazionale dove lavoro ho conosciuto un…
- Buonasera, Sono una donna di 43 anni. Ho frequentato per un periodo di qualche mese, un uomo di 51, si diceva divorziato da anni ma ora in cerca di una nuova compagna. Qualcosa non mi tornava in lui, aveva comportamenti che mi inducevano a pensare non fosse davvero solo, infatti non riuscivo a fidarmi…
- Buona sera. Attraverso un percorso di coppia ho scoperto che mio marito soffre di un disturbo narcisistico di personalità. Mi ha tradita per ben 3 anni con la stessa donna che mi ha raccontato tutto. Penso ce ne siano state altre. Vorrei allontanarmi da lui, ma per i figli sto cercando di capire se mi…
- Buongiorno, Sono una ragazza di 19 anni. Descrivo di seguito la mia situazione perché vorrei capire se è normale. Da sempre mi sono piaciuti più ragazzi, che ho frequentato spesso contemporaneamente. Da quando sto con il mio attuale ragazzo (1 anno e mezzo), ho interrotto le due precedenti relazioni…
- buongiorno dott, sono in frequentazione con una ragazza da un po' di mesi. inizialmente sembrava tutto perfetto poi ad una certa è iniziato il declino. cercando spiegazioni online in quanto non riuscivo a risolvere i problemi ho scoperto che probabilmente presenta tratti narcisisti. come posso avere…
- Salve, sono un ragazzo di 28 anni esco da una relazione di 4 anni con una ragazza che è narcisista di 22. Nel corso della relazione ci siamo lasciati 3 volte lei si divertiva avuto anche conoscenze di altri ragazzi e io altrettanto, lei ha saputo di ciò ed è tornata da me. Abbiamo deciso di riprovarci…
- Buongiorno dott, volevo sapere se una persona con disturbo narcisistico può guarire, e un altra domanda come capisco se una persona non ha piu un disturbo narcisistico che prima sembrava avere?
- Buona sera Dottoressa, le scrivo per chiederle un aiuto… ho avuto una lunga relazione con un uomo narcisista e manipolatore affettivo dal quale è nato un figlio. Lui se ne è andato di casa da un anno e solo da alcune settimane rivendica il suo diritto a vedere nostro figlio da solo… temo possa manipolarlo…
- Ho chiuso con un narcisista, ero la sua amante da tre anni ed ho scoperto che aveva oltre alla compagna ufficiale, anche un'altra amante. lo sospettavo da tempo e dopo averne avuto certezza (lui continuava a negare e a dire di volermi nella sua vita perché mi voleva bene)ho chiuso maltrattandolo ed ho…
Vuoi inviare una domanda?
I nostri esperti hanno risposto a 24 domande su Narcisismo
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.