Buongiorno, ho un problema che credo riguardi l'eiaculazione precoce. Ad aprile dello scorso anno
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Buongiorno,
ho un problema che credo riguardi l'eiaculazione precoce.
Ad aprile dello scorso anno sono stato sottoposto ad un intervento di frenulotomia e risoluzione di fimosi e da allora le mie prestazioni sessuali sono calate sensibilmente fino allo stato attuale in cui verso.
Prima della prima operazione, perché ne ho subita una seconda quest'anno per ridurre ulteriormente la tensione del frenulo ormai quasi scomparso, la durata del rapporto, seppur non sempre costante e duraturo, risultava essere dignitosa, mentre ora, salvo rarissimi casi, tendo ad eiaculare dopo poco aver iniziato la penetrazione.
Ho visitato vari dottori e seguito varie terapie ma al momento non sto riscontrando più alcun beneficio e la situazione comincia a diventare preoccupante e stressante, non solo per me ma anche per la mia compagna.
Quello che vorrei capire è quanto possa influenzare uno stato di infiammazione della prostata, diagnosticato più volte e da più dottori, su quello che è l'atto sessuale. Inoltre vorrei anche capire lo stato psicologico quanto possa influenzare, realmente, questa condizione, perchè considero il fatto che non sempre la situazione è così drammatica; qualche volta il problema non si presenta, ma sono solo, appunto, dei casi.
In ultima istanza vorrei capire che tipo di specialista devo considerare per ulteriori visite e terapie.
Grazie dell'attenzione.
ho un problema che credo riguardi l'eiaculazione precoce.
Ad aprile dello scorso anno sono stato sottoposto ad un intervento di frenulotomia e risoluzione di fimosi e da allora le mie prestazioni sessuali sono calate sensibilmente fino allo stato attuale in cui verso.
Prima della prima operazione, perché ne ho subita una seconda quest'anno per ridurre ulteriormente la tensione del frenulo ormai quasi scomparso, la durata del rapporto, seppur non sempre costante e duraturo, risultava essere dignitosa, mentre ora, salvo rarissimi casi, tendo ad eiaculare dopo poco aver iniziato la penetrazione.
Ho visitato vari dottori e seguito varie terapie ma al momento non sto riscontrando più alcun beneficio e la situazione comincia a diventare preoccupante e stressante, non solo per me ma anche per la mia compagna.
Quello che vorrei capire è quanto possa influenzare uno stato di infiammazione della prostata, diagnosticato più volte e da più dottori, su quello che è l'atto sessuale. Inoltre vorrei anche capire lo stato psicologico quanto possa influenzare, realmente, questa condizione, perchè considero il fatto che non sempre la situazione è così drammatica; qualche volta il problema non si presenta, ma sono solo, appunto, dei casi.
In ultima istanza vorrei capire che tipo di specialista devo considerare per ulteriori visite e terapie.
Grazie dell'attenzione.
Le ragioni possono essere differenti e variabilmente combinate tra loro e non risolverle tutte e per bene espone a quanto le accade. Forse il frenulo era corto ma è altrettanto possibile che il prepuzio fosse troppo lungo e/o stretto: la frenulotomia spesso non è sufficiente e serve la circoncisione radicale sottocoronale per risolvere la questione locale. Un altro aspetto è dettato dalla congestione infiammatoria pelvico-prostatica di cui vanno identificate le ragioni per poi trattarle in modo adeguato e queste possono essere genitali o generali. Poi possono esserci squilibri endocrini e/o metabolico-ossidativi da definire e poi riequilibrare. Infine lo stress può giocare un ruolo importante e per questo le tecniche yoga sono molto utili. Non conoscendo nulla di lei e di quanto ha fatto in termini di valutazioni di più non è possibile dirle, ma se trova un buon andrologo che riprenda in mano la situazione e svolga quanto necessario, la soluzione stabile e adeguata potrà essere trovata, risolvendo anche quanto dà come sintomo l'ejaculazione precoce.
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