Buongiorno Ho sofferto di attacchi di panico per un lungo periodo (2 anni) e dopo la quarantena son

21 risposte
Buongiorno
Ho sofferto di attacchi di panico per un lungo periodo (2 anni) e dopo la quarantena sono stata molto bene. C'è stato un episodio in cui mi sono buttata molto giù di morale e da lì è riniziato un po' quel circolo vizioso in cui ero già caduta tempo fa nel quale tendo ad isolarmi e a voler stare da sola. Oggi ad esempio non ho avuto fitte o fastidi particolari se non quando ho iniziato a guidare che sono uscita di casa, in compagnia stavo meglio e non ci pensavo.
Salve,
Le consiglio di approfondire attraverso un colloquio psicologico per capire meglio l'entità del disagio e la sintomatologia.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Francesca Morandi

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Gentile utente è normale soprattutto se ha sofferto di attacchi di panico avvertire preoccupazione nel momento in cui sente che possa riattivarsi un circuito disfunzionale che già conosce. Non specifica se è stata seguita in passato da uno psicoterapeuta. Probabilmente seguire un percorso può averla aiutata o potrebbe aiutarla ad apprendere gli strumenti necessari per capire e disattivare i comportamenti che non la fanno stare bene rafforzando il suo benessere psicologico.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Gentile Signore/a nella sua nota non viene espressa nessuna richiesta nonostante una breve descrizione di situazioni difficili che le creano disagio e che potrebbero cambiare con una psicoterapia. Un primo passo nel raccontarsi lo ha fatto ora sta a lei decidere se cercare o meno un incontro con uno psicoterapeuta che può facilmente contattare tramite questo sito. Un cordiale saluto
Buongiorno, dal testo del messaggio sembrerebbe non espresso un quesito specifico.
La comunità scientifica concorda sull'esistenza del disturbo ansioso-depressivo che coinvolge ansia e deflessione dell'umore.
Per ridurre l'ansia potrebbe essere utile indagare, tramite colloqui psicologici, le relazioni in corso, in termini di costrizione e bisogno di libertà.
Gentile utente di mio dottore,
La cura degli attacchi di panico richiede un approccio integrato. Da un lato se i sintomi risultano esser invalidanti prendere in considerazione un consulto psichiatrico che possa dare seguito ad una somministrazione farmacologica dall' altro prendere in considerazione l' inizio di un percorso psicoterapico che possa portare il soggetto a conoscenza della funzionalità del sintomo al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Qualora nn avesse ancora cominciato una psicoterapia le consiglio di iniziarla quanto prima. Si prenda cura di se.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve oltre la descrizione che fa non si capisce la domanda. Se vuole capire l'origine degli attacchi di panico deve rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
I sintomi che noi abbiamo segnalano che qualcosa non va bene. Se vuole dei chiarimenti può contattarmi.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Buonasera! Purtroppo i sintomi ansiosi possono avere delle battute di arresto ma, in generale, hanno radici profonde ed è importante chiarirle per evitare repentine ricadute.
Cerchi un aiuto specialistico. Rimango a sua disposizione e le porgo cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, credo che sia il caso di approfondire i suoi sintomi in consulenza psicologica. Non è molto chiaro da ciò che ha scritto stia vivendo ora e se è stata già seguita in passato. Cordialmente.
Buongiorno. Attraverso dei colloqui Psicologici mirati può arrivare all'origine dello stato ansioso. Individuata la possibile causa, può decidere per un percorso di terapia specifico per questa tipologia di disturbi.

Cordialità

MT
Buongiorno, quello che scrive è una breve descrizione della situazione senza una domanda o una richiesta specifica. Credo abbia bisogno di essere ascoltata nel modo giusto, la invito a riflettere sull'idea di un percorso psicoterapeutico. Le auguro il meglio. Se ha bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve,
anche dalla sua breve descrizione si può capire il disagio che prova, e la preoccupazione che ora il suo desiderio di isolarsi e stare sola le sta procurando.
Inoltre sembra che questo disagio si stia esprimendo attraverso il suo corpo, con delle "fitte", nel momento in cui deve muoversi in autonomia, sola, senza nessuno che le dia conforto.
L'ansia (e la depressione che può accompagnarla) è una emozione normale, finché, come nel suo caso, non diventa eccessiva - e ci impedisce di vivere.
Questo è il momento per approfondire le cause di questo malessere, e risolverlo definitivamente. Una terapia psicologica le restituirebbe sicuramente la gioia di vivere, e il gusto dell'autonomia personale.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
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Salve, non è molto chiara quale sia la sua richiesta.
Comunque, credo che debba sfogarsi e parlare con qualcuno, potrebbe iniziare quindi un percorso di psicoterapia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Caro utente, cerchi di rimettere in pratica le stesse strategie e pensieri che le sono stati già utili in precedenza quando certi fastidi e attacchi di panico erano più presenti nella sua vita. Se ha già praticato una psicoterapia sarebbe opportuno affrontare un follow up di controllo oppure se non iniziata intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla a capire la natura dei suoi attacchi. Buona giornata
dott. ssa Dimaglie
Buonasera, nella sua domanda ci sono molti gli episodi che lei non ci scrive. Parla di aver sofferto per due anni di attacchi di panico, però non ci scrive che cosa stava succedendo nella sua vita in quel periodo e se è stata aiutata con una terapia farmacologica e psicologica. Inoltre qual'è l'episodio che le è accaduto dopo la quarantena che l'ha messo in contatto con gli attacchi di panico che pensava di aver risolto. Dovrebbe iniziare dei colloqui con una psicoterapeuta, in modo di elaborare ciò che le sta succedendo, cordiali saluti dott. Eugenia Cardilli.
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Salve,
esclusa altra causa organica, prenoti un colloquio con un professionista di sua fiducia per approfondire questi sintomi, forse ascrivibili a un quadro ansioso.
Un saluto,
MMM
Salve, mi dispiace per la situazione di disagio che sta provando. Da ciò che dice i sintomi sembrerebbero essere ricondurre ad uno stato ansioso tuttavia la situazione merita di essere ricostruita ed approfondita nei dettagli al fine di poter ottenere un valido aiuto.
Cordialmente, dott. FDL
Gentile utente, è chiaro il forte disagio che avverte, che l'ha portata, nel giorno stesso in cui ha sentito per l'ennesima volta questa sintomatologia, a cercare qui un aiuto. Le comunico però che le informazioni fornite non sono sufficienti, neanche per poterle dare indicazioni vaghe. Quello che le consiglio è di cercare di fare una consulenza psicologica, per cercare di indagare il contesto in cui agisce il suo disagio, le sue condizioni di vita sociale, relazionale, lavorativa e tutte le strategie da lei finora attuate per far fronte a questa problematica. Mi rendo conto che è tanto materiale, ma non deve farlo da sola, siamo qui proprio per questo.
Buongiorno, gli attacchi di panico sono esperienze particolarmente provanti sia dal punto di vista fisico che emotivo. Se non trattati opportunamente tramite un percorso psicologico, possono indurre un graduale ritiro da tutte quelle situazioni che potrebbe scatenarlo, con un conseguente impatto sulla qualità di vita della persona.
I protocolli di intervento sugli attacchi di panico, in particolare quello cognitivo comportamentali, hanno ottimi risultati di efficacia in tempi abbastanza contenuti.
Una volta arginata la sintomatologia di panico, potrebbe essere interessante scoprire da dove origina l'emozione di ansia e come è abituata a fronteggiarla.
n percorso psicologico le permetterà dunque di avere un vantaggio sia nel breve termine, contenendo gli attacchi, che nel lungo termine, fornendole strumenti di prevenzione alle ricadute.
dott. De Rosa Saccone
Gentile utente, l'isolamento è una strategia di difesa che viene usata solitamente per evitare l'ansia del contatto con l'ambiente. Anche la deflessione (fare altro per non pensare a qualcosa) è una strategia di difesa. Mi chiedo se lei è curiosa di scoprire cosa sta evitando. Se sì, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, anche online, e affrontare quanto le sta accadendo. Una maggiore consapevolezza di sé, del proprio funzionamento, le permetterà col tempo di sviluppare risorse per fronteggiare ansie e paure. Rimango a disposizione per eventuali dubbi. Un caro augurio di buone feste, dott.ssa Marinella Balocco
Buongiorno, in primo luogo le consiglio di consultare il suo medico curante al fine di valutare se sussistono delle cause organiche e fisiologiche al suo disagio.
Accertato che queste non sussistono Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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