Buongiorno, ho scritto pochi giorni fa, relativamente ala fine di una relazione a seguito di tradim

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Buongiorno,
ho scritto pochi giorni fa, relativamente ala fine di una relazione a seguito di tradimento.
gli avvenimenti spiacevoli sono stati diversi prima di scoprire il suo tradimento. Capisco che uno possa non voler stare più con una persona, ma non capisco la mancanza di responsabilità e correttezza verso l'altro. credo che ogni essere umano in quanto tale meriti rispetto, dal conoscerlo o meno.
Cosa mi lascia sconcertata riguardo alla relazione con il mio ex compagno è la mancanza più totale di rispetto verso la mia persona. Ma neanche un minimo di affetto? di correttezza? di visibilità?
Come ho accennato gli episodi spiacevoli, prima della scoperta del suo tradimento sono stati diversi: ad esempio in un litigio mi ha descritto come persona orribile, che non meritava nulla, incolpando solo me dei nostri problemi ( e io gli ho anche creduto e sono corsa ai ripari. Perché in quest'occasione non è riuscito ad essere sincero e a chiudere la sua farsa?) Successivamente ho trovato dei profilattici (non non li abbiamo mai usati) ed anche in quest'occasione chiedendo una spiegazione lui mi ha risposto che non erano cose che mi riguardavano, che non avevo diritti di conoscenza, ma semplicemente se non mi fidavo potevo andarmene (eh sì, sono rimasta e gli ho creduto) fino a quando ho scoperto il tradimento che a detta sua era un gioco, un gioco che non mi riguardava e non avrei neanche dovuto conoscere.
Ha chiesto perdono, dicendo che io ero la persona per lui più importante, l'amore e che avrebbe fatto di tutto per recuperare nel nostro rapporto.
Ovviamente a parole…. A fatti nulla, anzi, spesso nel mese successivo alla scoperta, non tornava neanche a casa. Diceva che io logoravo me stessa e lui per un gioco.
Gli credevo con tutta me stessa, ho cercato di credergli, ma ero come sempre invisibile. Avevo attacchi di ansia, che le rare volte che tornava a casa lui anche vedeva ma non ha mai mai e mai avuto un minimo scrupolo.
Ho deciso, dopo aver toccato il fondo, di non essere più invisibile andandomene. Lui tolto che a risposte a miei messaggi non ha mai fatto nulla, se non mettersi l'amante subito in casa. Mi ha detto che sono io che sono andata via, io che ho messo fine a tutto.
Ora io so che valgo, che non sono invisibile, sto facendo un percorso e sto raccogliendo poco alla volta i frutti. Ma quello che mi ha fatto credere ancora rimane, come un velo grigio che ancora fa parte dei pensieri, della considerazione.
Provo ribrezzo per chi riesce a distruggere le persone non assumendosi mai le proprie responsabilità. Può capitare di non voler più stare con una persona, ma perseverare nel infliggere dolore, la disonestà a cosa portano?
Gentile utente, purtroppo può capitare di finire in "relazioni tossiche" e di non accorgersi di venire manipolati dal/dalla partner. Ha proprio ragione quando dice "credo che ogni essere umano in quanto tale meriti rispetto, dal conoscerlo o meno", ma evidentemente non tutti la pensano così. Credo che la cosa migliore sia stata chiudere la relazione con il suo ex-compagno quando si è resa conto della mancanza di correttezza, di sensibilità e di rispetto nei suoi confronti. Fortunatamente lei si rende conto di essere una persona di valore e sicuramente, grazie al percorso che sta facendo, i danni causati da quella relazione saranno contenuti.
Le auguro buon proseguimento e di incontrare una persona che sappia valorizzarla.
Un caro saluto
Dott.ssa Casella

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Buon giorno,
mi pare che lei stia facendo tutto il necessario: si è allontanata, ha iniziato un percorso su si se,si accorge delle manipolazioni e bugie. Mi pare arrabbiata e delusa e questo è normale. Avrà modo di elaborare il tutto e attraversare anche questo con la sua psicoterapeuta che se è esperta di relazioni traumatiche saprà cosa fare. Se conosce l'inglese e vuole approfondire c'è un libro che trovo pratico( con diversi test ed esercizi pratici) : " Betrayal bond . Phd Carnres, Patrick J e altri" C'è modo di uscire da queste esperienze ricevendo in regalo la possibilità di curare le antiche ferite che queste relazioni spesso purtroppo ci costringono a riaprire. Se si trova bene, come sembra, con chi la segue continui il percorso con fiducia e scoprirà una nuova strada/vita.
Buongiorno Gentile Utente,
avevo già seguito la sua prima domanda ma non avevo potuto rispondere per mancanza di tempo purtroppo (spero potrà ben capire), ma ora che ho un attimo le voglio rispondere perchè la sua lunga condivisione, come la precedente, contiene tutta la carica emotiva che la sta travolgendo e non posso fare a meno che empatizzare con lei in questa sua difficile situazione e mostrarle tutta la mia solidarietà. C'è sicuramente molto elemento di sfogo in questa sua dichiarazione che esprime tutta l'incredulità e l'alienazione, oltre che il dolore, provata di fronte ad una situazione davvero di difficile comprensione e accettazione: da qui è facile intuire la genesi dentro la sua anima del "ribrezzo" di cui ci parla qui in conclusione, insieme alla sua domanda che racconta tutta l'ineffabile emozione provata che sconfina nell'apparente "assurdità" del comportamento altrui, così incurante dei sentimenti e della sofferenza di una persona che fino a qualche attimo prima era la compagna della sua vita! Detto questo spero avrà inteso che mi è chiaro il quadro generale in cui si trova, le difficoltà che vive e il dolore che prova. Quindi provo a rispondere alla sua domanda conclusiva (ben sapendo che è ben poca cosa rispetto a tutta la tempesta emotiva che la travolge). Si chiede giustamente quale è il "senso" della disonestà e del continuare ad essere insensibili perseverando ad infliggere dolore a chi ci è vicino: "a cosa portano" ? Evidentemente non portano da "nessuna parte" se non che portano a complicare ed amplificare le conseguenze delle proprie "malefatte". Ma se un senso non c'è quello che è più saggio chiedersi potrebbe essere: quanto "cieca" può essere una persona che continua a nuocere agli altri senza considerazione alcuna??? Domanda retorica che riguarda solo lui - risposta facile: non c'è limite alla "miseria" umana ! Basti pensare alle atrocità che la gente commette durante le guerre, genocidi etc... (quindi un senso negativo c'è: l'abisso oscuro dell'egoismo umano). MA per fortuna l'anima umana molto altro e molto di più e la buona notizia è che non c'è limite alla potenza dell'Amore vero autentico e nobile (basti pensare alle innumerevoli opere umanitarie che hanno costellato la storia dell'umanità e che si nascondono anche oggi nelle azioni compiute dai piccoli e grandi eroi della "quotidianità" umana che non è mai sotto i riflettori ma che si prodiga nelle "prime linee" di intervento e cura delle emergenze e dei bisogni esistenziali dei sofferenti, così come nella promozione del benessere della grande famiglia umana... ). Ma sicuramente questa non è la risposta che cerca, sebbene può esserle utile come cornice di riferimento in cui inserire la sua personale sofferenza che sta vivendo. Ma allora verrebbe da chiedersi: dove è questo amore che gli amanti traditi si sono sentiti dichiarare all'origine della loro relazione? Ebbene, purtroppo, la maggior parte delle relazioni sentimentali si basa su un tipo (e su un livello) di amore molto diverso da quello di cui abbiamo appena accennato: l'amore romantico il più delle volte è macchiato e inquinato da un profondo e malcelato egoismo, il cui lato oscuro emerge non appena le cose cominciano ad andare male e i tempi della "luna di miele" sono ormai solo lontani ricordi. Ed ecco quindi che si presentano gli scenari dell'allontanamento (reciproco o di uno dei due) seguiti quasi sempre dal tradimento e la menzogna, per poi degenerare spesso nel cinismo e nella crudeltà! Purtroppo questa non è una eccezione, ma più spesso la regola, e quel che vediamo sono tante varianti di questo unico tema oscuro e venato di drammaticità. Il comportamento del suo ex compagno è una di queste varianti (e forse una di quelle del peggiore gusto): menzogna, tradimento, negazione di responsabilità e proiezione di colpa sull'altro!!! (non le risuona come una triste sintesi di ciò che vi è successo?).
Ma quel che veramente conta per la cura del suo benessere e della sua vita, non è tanto quindi chiedersi il senso di ciò che il lato oscuro dell'altro sta facendo contro me, bensì piuttosto il chiedersi cosa può fare lei in questa situazione per uscire dal tormento di questa situazione e dalla sofferenza che sembra intramontabile... Sì ma come? Innanzitutto continuando con forza e coraggio il percorso che dice di stare facendo, difendendosi dagli attacchi subiti amplificando la consapevolezza del suo valore e della sua dignità (come dice lei : "io so che valgo"), ed esercitandosi ad applicare la difficile Arte del "lasciar andare" la presa che ancora la lega a lui, coltivando le qualità dell'intelligenza emotiva che più mi servono a prendermi cura di me stessa: guarire la rabbia e la nausea (ribrezzo) che mi ha provocato, nutrire le mie capacità di accettazione (attenzione non "rassegnazione passiva") ma una qualità attiva che può donarmi un raggio di luce e serenità anche in mezzo alla tempesta, e col tempo lo sforzo e il cammino la più preziosa delle qualità: il Perdono!!! Attenzione che con ciò non intendiamo riaprigli la porta del cuore.. bensì il Perdono inteso come liberazione dai legami di risentimento che mi imprigionano a lui. Come dice il Poeta: Perdonare è Liberare un prigioniero per poi scoprire che quel prigioniero eri TU.
Quindi concludo (essendomi già dilungato troppo) augurandole con tutto il Cuore che possa trovare dentro di Sè le Forze della Luce necessarie ad uscire da questa "Notte Oscura" incamminandosi verso la Rinascita della sua Vita arricchita di nuova e più profonda consapevolezza che le permetta di evocare e attirare sul suo percorso un compagno davvero degno della sua Anima rinnovata!
Purtroppo le cose da dire sarebbero ancora tante e il tempo invece è sempre poco... ma non esiti a contattarmi se le può far piacere continuare la comunicazione.
E quindi semplicemente: Buon Viaggio verso la Luce! Un grande Abbraccio di Arcobaleno possa scaldarle e illuminarle il Cuore per alleggerirlo e sollevarlo verso nuove altezze in cui scoprire le qualità sublimi dell'Amore autentico dentro sè (prima ancora che nell'altro). Luce, Pace e Bene.
Francesco
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere difficile voltare pagina dopo la fine di un rapporto, specialmente se a seguito di un tradimento per cui condivido il suo stato d'animo.
Purtroppo è difficile riuscire a cogliere ciò che passa per la testa degli altri, il tradimento è comunque un sintomo di malessere che la persona non ha avuto la forza di esprimere utilizzando pertanto modalità disfunzionali per cercare di lenirlo.
Lei nel messaggio parla di attacchi d'ansia, ha mai intrapreso un percorso psicologico per affrontarli? Le dico questo in quanto ritengo importante cercare di riconoscere ed identificare le cause ed i fattori di mantenimento del sintomo al fine di trovare strategie funzionali per fronteggiarlo cosicchè diventi possibile vivere bene in primis con se stessi e, successivamente con gli altri.
Se ritiene che la fine di questo rapporto possa aver lasciato in lei delle scorie difficili da smaltire e che ciò possa accentuare i sintomi ansiosi, l'avvio di un percorso psicologico potrebbe aiutarla a risollevarsi ed a trovare le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL
Salve, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo, non è semplice.
Credo che per lei sia importante trovare uno spazio per se stessa, per sfogarsi con qualcuno.
Le cose in questo modo miglioreranno.
Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona serata.
Dott. Fiori
Gentile utente, lungi dall'effettuare una diagnosi in questa sede, consideri che alcune personalità con tratti narcisistici sviluppano un legame di dipendenza con la propria compagna, pur tradendola. Questa è una tra le tante ipotesi che potrebbero spiegare, seppur superficialmente, il comportamento emotivamente abusante messo in atto da quest'uomo. Per comprendere esattamente cosa sia successo occorre entrare nel merito delle vostre dinamiche come coppia, riconoscendo il contributo di entrambi nel mantenere una relazione di questo tipo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buongiorno, si percepisce quanto questo per lei non sia un periodo semplice. Ho letto anche la sua precedente domanda e da entrambe mi arriva chiara la sua necessità, in questo momento, di rivolgersi ad uno psicologo per elaborare la chiusura di questo rapporto così importante, e penso che dovrebbe assecondare questa sua esigenza. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, si mi ricordo del suo primo sfogo. Lei giustamente si pone tante domande su come le persone si possano comportare in un certo modo. Ci possono essere tante dinamiche che si attivano: dinamiche di coppia, dinamiche personali, tratti personali, eventi esterni, ecc. Ha scritto che sta facendo un percorso: è importante che questo sfogo, che ha scritto qui, lo riporti al suo psicologo che potrà senz'altro aiutarla ad affrontare questo suo periodo così difficile e sofferente.
Qualora non stesse seguendo un percorso psicologico le consiglio di chiedere una consulenza, perché potrà aiutarla.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Gentilissima,

le faccio innanzitutto i complimenti per le risorse messe in campo: nell'uscire da questa situazione, nell'andarsene non volendo più essere invisibile, nel richiedere aiuto e nell'affrontare un percorso di cui, dice, "sto raccogliendo piano piano i frutti": è stata molto forte e coraggiosa.

Si mostra incredula e disgustata rispetto ai comportamenti del suo ex-fidanzato: ci sta. E parla di un velo grigio che ancora fa parte dei suoi pensieri, della considerazione. Ci sta anche questo.

Approfitti dello spazio di terapia che si è preziosamente concessa per portare lì anche tutto ciò. Chissà, magari potrebbe pensare di leggere alla persona che la segue lo sfogo che ha scritto qui, per farlo diventare un momento di condivisione ed elaborazione.

Le auguro una buona continuazione sul cammino che ha faticosamente scelto di intraprendere
Gentile Signora riporti questa sua domanda alla persona con cui lavora che sicuramente saprà come rispondere a questa sua richiesta, e fornirle una chiave di lettura anche sulla base del lavoro che state seguendo. Un cordiale saluto e continui nel suo percorso di conoscenza.
Gentile utente, purtroppo ci sono persone in grado di instaurare sole relazioni disfunzionali e credo che il suo ex compagno sia una di quelle. Ha effettuato una attenta analisi dei fatti, di ciò che ha sentito, provato , vissuto conseguentemente a comportamenti decisamente non amorevoli del suo compagno. La spingerei però ad una riflessione rispetto alla sua perseveranza , all’ accettazione a lungo termine di atteggiamenti denigranti del suo ex. Credo sia molto importante comprendere perché ci si immerge in determinate situazioni, ma soprattutto perché si “sceglie” di restare non cercando di volgere il proprio sguardo altrove.
La comprensione di noi stessi è fondamentale .
Saluti
Quindi sta chiedendo come potersi affrancare da quel cortocircuito temibile che avvicina il carnefice alla vittima? Perché sembra che quel carnefice, nonostante lei coraggiosamente si sia allontanata, ancora miete e perturba dentro di lei. Dentro di lei. Dentro. Lì dentro rivolga le sue sacrosante domande....
Buona sera, alle volte capita, può capitare a tutti, di entrare in relazioni tossiche con compagni/e maltrattanti, in base a come siamo fatti capita pure di starci per molto tempo e di dipendere da queste relazioni. Continui il suo percorso personale di terapia, è normale che quello che è stato la turbi e le fa ancora male, ci vorrà del tempo per gestire questo dolore, mi sembra che lei abbia tutte le risorse per superare questo momento!. Coraggio il velo grigio nei suoi pensieri piano piano scomparirà, rimarranno ricordi senza rimpianti. Continui questa strada di amore e compassione verso se stessa e continui la sua terapia!
Mi scriva in pvt se ha bisogno.
Dott.ssa Chiara Pavia
Buonasera, ricordo i suoi dubbi e le sue preoccupazione. La questione è ampia e tocca diversi aspetti perciò come altri colleghi le hanno suggerito, le consiglio di parlarne con il professionista che la sta seguendo. E' una fase, un momento di passaggio, doloroso, ma di transizione. Le auguro di raggiungere una stabilità quanto prima. Dott.ssa Silvia Venditti
vada avanti con fiducia nel suo percorso, questa storia sarà solo un ricordo, come tanti altri. Un ricordo neutro o comunque tollerabile
Gentilissima,
affrontare il tema del tradimento vuol dire affrontare il tema della perdita delle illusioni. Se vuole contattarmi vediamo di approfondire su quali credenze ha fondato le sue per costruirne di nuove in vista del futuro.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Gentile utente, riesco a sentire il grande dolore che sta provando, è sempre dura iniziare una nuova vita dopo la fine di una storia importante, soprattutto se la fine è stata segnata da un'esperienza così negativa come un tradimento. Sebbene il comportamento del suo ex compagno sia stato decisamente scorretto, è necessario riflettere che un tradimento e/o la fine della storia non sono mai il fallimento del singolo, ma bensì il fallimento della coppia. Anche da questa esperienza così spiacevole può trarre insegnamenti che le permetteranno di evitare in futuro il perdurare di relazioni che vanno contro i suoi bisogni e il suo benessere. Leggo con piacere che sta facendo un percorso che la sta guidando alla riscoperta del suo valore, le faccio i miei migliori auguri affinché possa proseguire e darle grandi benefici.
Salve, continui nel percorso che sta seguendo e sia fiduciosa nel professionista a cui si è rivolta. Le mando un caloroso saluto.
MMM
Gentile donna,

ricordo il racconto della sua storia, e le indicai di intraprendere un percoso psicoterapico che avrebbe potuto esserle di supporto e allo stesso tempo le avrebbe consentito di lavorare sulla accettazione della fine della storia. Da quanto scrive ritengo si sia affidata ad uno specialista e penso che abbia fatto la cosa giusta. In merito alla modalità con la quale è stata lasciata è chiaro che faccia fatica ad oggi ad accettare quanto avvenuto, ma le posso assicurare che a parlare è la rabbia. E' ancora fresco il vissuto di angoscia da separazione che la accompagna ed è naturale non capire diverse cose ne farsene una ragione. Ma vedrà che con il tempo e l'aiuto del collega cui si è rivolta risucirà a star meglio e a reimpossessarsi della sua vita. Tanti auguri per tutto.

Un caro Saluto
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. Resto dell'idea che uno spazio altamente strutturato dove può portare i suoi vissuti, possa essere la via migliore. Intanto brava per lo sfogo. È un piccolo passo ma di grande consapevolezza.

Cordialità

MT

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