Buongiorno. Ho letto da varie parti che è sconsigliato scongelare e ricongelare il cibo a causa dell

14 risposte
Buongiorno. Ho letto da varie parti che è sconsigliato scongelare e ricongelare il cibo a causa dell'aumento della carica batterica. Mi è venuto un dubbio. Congelando e ricongelando diciamo un pollo, la carica batterica dopo il secondo congelamento sarà aumentata ed è palese che mangiando il pollo crudo si corrono rischi non trascurabili. Ma se dopo il secondo congelamento utilizzo il pollo per fare un brodo, il che assicura la permanenza ad almeno 100°C per circa un'ora, distruggo quasi tutta la carica batterica e non dovrei correre rischi di sorta. E' corretto il mio ragionamento?
Salve e grazie per la domanda. Diciamo che il discorso è abbastanza logico ma non per il brodo, magari 100°C possono essere non sufficienti per altri batteri che possono sopportare queste temperature, per questo si invita a non ricongelare l'alimento una volta scongelato, ma c'è anche un altro motivo. Si tratta di un discorso sia igienico che nutrizionale, la seconda "congelata" fatta a temperature casalinghe può rovinare ancora di più le membrane della carne o di qualsiasi altro alimento ricongelato perdendo molte caratteristiche nutrizionali in termini di minerali, vitamine e altre sostanze. Poi deve porre attenzione alla contaminazione degli altri alimenti. Il pollo ricongelato la seconda volta può contaminare altri alimenti e ritrovare la stessa carica negli altri alimenti! Faccia attenzione ai metodi di cottura! Cordiali saluti
-Dott. Raffaele Tafuri

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Buonasera, il collega è stato molto esaustivo. Presti sempre molta attenzione anche alla procedura di scongelamento.
Un saluto Dott.ssa Federica Mostardi
Concordo con la risposta del collega che ha spiegato la contaminazione crociata di origine biologica. Inoltre si essendo un metodo casalingo si vanno a creare microcristallini che sfaldano le proprietà organolettiche del prodotto.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Concordo con i miei colleghi.
Cordialmente
Buonasera. Il ricongelamento è una pratica errata non soltanto per l'aspetto microbiologico, che lei ha già sottolineato, ma anche per l'aspetto nutrizionale del prodotto. Un secondo ricongelamento è infatti in grado di provocare dei danni nelle membrane cellulari dell'alimento e determinare quindi una perdita di nutrienti, in primis minerali e vitamine. Il consiglio resta quindi quello di non ricongelare mai alimenti precedentemente scongelati. Cordiali saluti, Dott. Umberto Olivo.
Buongiorno, il ricongelamento è una pratica non corretta per vari motivi, alcuni già mensionati dai colleghi, si alterarano le caratteristiche nutrizionali ma anche quelle organolettiche. E' possibile lavorare l'alimento che abbiamo scomgelato ovvero ovviarlo a procedure di cottura e manipolazione ed eventualmente dopo la cottura congelarlo. Attenzione, questo può essere fatto in ambito casalingo ma non in attività di ristorazione, a meno che la struttura non sia dotata di un abbattitore, per cui l'alimento viene sottoposto ad un rapido rafreddamento e congelamento (previa apposizione, in etichetta, di tutte le informazioni relative all'alimento, alla sua preparazione e la data di congelamento, come da indicazioni HACCP,) e succcessivamente riutilizzato.
Saluti, Dr.ssa Patrizia Orsini
buongiorno, è importante considerare alcuni aspetti fondamentali riguardo alla sicurezza alimentare.
Congelare e scongelare il cibo può influenzare la carica batterica, aumentando il rischio di contaminazione se non gestito correttamente. Quando si congela il cibo, si possono rallentare o addirittura arrestare la crescita batterica, ma le cellule batteriche non vengono eliminate. Allo stesso modo, durante lo scongelamento, le condizioni di temperatura favorevoli possono far proliferare i batteri presenti nel cibo.
Ricongelare un alimento già scongelato comporta il rischio di permettere ai batteri di crescere ulteriormente. Anche se poi utilizzi il pollo per fare un brodo e lo porti a ebollizione per un'ora, non tutti i batteri potrebbero essere distrutti.
I batteri possono produrre tossine durante la loro crescita e anche se vengono uccisi dalla cottura a temperature elevate, le tossine da loro prodotte potrebbero rimanere nel cibo. Quindi, anche se il brodo viene portato a ebollizione per un'ora, non è garantito che sia completamente sicuro se l'origine del pollo era già stata contaminata da batteri.
La pratica migliore è quella di scongelare il cibo in frigorifero o utilizzare metodi sicuri di scongelamento, come l'uso del forno a microonde, e poi cucinarlo immediatamente senza ricongelare. Questo ridurrà al minimo il rischio di contaminazione batterica e garantirà la sicurezza alimentare.
Gentile paziente buongiorno,
un alimento congelato si può ricongelare SOLO previa cottura. Non va assolutamente ricongelato subito dopo lo scongelamento per evitare la proliferazione di eventuali contaminanti. Le ricordo inoltre che per un corretto scongelamento il prodotto andrebbe posto in frigorifero e lasciato decongelare del tutto prima di poter essere cotto. Oppure si può decongelare con l'apposita funzione in microonde o cuocere direttamente il prodotto ancora surgelato. Mai lasciarlo decongelare a temperatura ambiente, sempre per il rischio di contaminazione.
Solitamente sulla confezione sono presenti tutte le indicazioni per un corretto utilizzo.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Giorgia Colciago
Buongiorno, concordo con le esaustive risposte dei colleghi. Il consiglio è di non inciampare in queste pratiche di congelamento, scongelamento e successivo ricongelamento per poi riscongelare, per non alterare qualità nutrizionali ed organolettiche del cibo, ma accompagnare il processo di scongelamento passando dal frigorifero, una volta interrotta la catena del freddo (che deve essere innescata velocemente con l'atto del congelamento).
Inoltre per una maggiore sicurezza alimentare di natura microbiologica, quello che si può fare in questi casi è utilizzare la cottura nella pentola a pressione, visto che si raggiungono i 120 gradi, temperature in grado di inattivare anche le endospore batteriche più resistenti che resisterebbero ai 100 gradi, in circa 15-20 minuti, quindi con una 30ina minuti di cottura si dovrebbe scongiurare qualunque rischio microbiologico, pagando il costo però della denaturazione proteica e dell'inattivazione in larga parte di vitamine e di molti altri micronutrienti termosensibili. Cordialmente Carmine Stefania
Buonasera,
non consiglio di ricongelare alimenti precedentemente scongelati.
Buongiorno, eviti di congelare due volte gli alimenti. I batteri possono anche produrre spore resistenti a temperature alte. I 100/ 120 gradi segnalati dal display del forno non vengono raggiunti nell'interno della carne, o comunque non ne ha certezza. Inoltre alcuni batteri producono tossine che a quelle temperature rimangono intatte. Quasi tutti hanno sentito parlare di E.coli, Salmonella, Listeria, il meno conosciuto Campylobacter è causa di avvelenamento da cibo molto di più degli altri tre messi insieme. Un modo " classico " di prendere il Campylobacter è maneggiare carne di pollo infetta, congelandola e ricongelandola, anche lavandola con il sapone. Non si fa altro che spargere batteri in giro. I sintomi da avvelenamento sono dolori addominali, diarree profuse, vomito; si apre la strada a l colon irritabile, in realtà già irritato, ed artrite - eh già- . Cosa fare ? Evitate di comprare pollo sigillato nella plastica, meglio acquistarlo dal macellaio, tagliato a pezzi, cuocerli molto bene, in modo che la carne non presenti zone rosa - crude -.
Cordiali saluti
Concordo con quanto detto dai miei colleghi, mai scongelare e ricongelare un alimento. Può ricongelarlo solamente dopo averlo cotto e lasciato raffreddare!
Dott.ssa Giulia Guerrieri
Gentile paziente, scongelare e ricongelare un alimento non è consigliato. Tuttavia, un alimento crudo scongelato può essere ricongelato previa cottura.
Buongiorno! Il tuo ragionamento è corretto, ma ci sono alcune sfumature da considerare.

Congelare e ricongelare un alimento come il pollo può comportare un aumento della carica batterica, non tanto durante il congelamento stesso (poiché i batteri non si moltiplicano a basse temperature), ma durante le fasi di scongelamento, quando il cibo è a temperature più favorevoli alla proliferazione batterica. Questo è il motivo per cui si sconsiglia il doppio congelamento, a meno che non si seguano accorgimenti molto rigorosi.

Se, dopo il secondo congelamento, il pollo viene cotto a temperature elevate (come nel caso del brodo), la maggior parte dei batteri presenti sarà effettivamente distrutta, incluso Salmonella e Escherichia coli, che sono sensibili al calore. Tuttavia, alcune tossine prodotte da batteri, come quelle di Staphylococcus aureus, potrebbero non essere completamente distrutte dalla cottura, anche a 100°C, e rappresentano un rischio residuo.

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