Buongiorno, ho eseguito l'intervento di tipo TURP il giorno 14 giugno. Per qualche giorno, a parte i

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Buongiorno, ho eseguito l'intervento di tipo TURP il giorno 14 giugno. Per qualche giorno, a parte il discreto sanguinamento, non ho avvertito alcun problema, minzioni regolari e nemmeno tanto frequenti. Dagli inizi di Agosto, ho cominciato ad avvertire un a certa tensione a livello pelvico ( immediatamente a seguito della fuoriuscita di alcuni coaguli ) accompagnata da una frequente minzione (ogni due ore circa) con pochissima urina, il tutto con presenza di bruciore e dolore di tutto il tratto urinario, cosa che riesco a mitigare con il solo dicloreum (compressa). Fra qualche giorno è prevista una visita di controllo con consegna di esami vari (urinocoltura, delle urine e del sangue) e, da parte della struttura ospedaliera, il risultato dell'esame istologico sui frammenti di tessuto rimossi durante l'intervento. (La prima biopsia e la risonanza magnetica aveva già dato esito negativo) . Alle dimissioni mi hanno consigliato di assumere per soli 5 giorni un antibiotico, l' UROREC per un mese, e null'altro (non capisco perché la finasteride non mi è stata prescritta dal momento che potrebbe tenere sotto controllo un eventuale ingrossamento nuovo della prostata). Leggo spesso con attenzione le sue considerazioni e gradirei ricevere un suo parere. Cordialità.
Avere nuovi sanguinamenti a 45 giorni può essere ancora normale in quanto delle escare possono staccarsi anche lentamente. Non aveva senso e non ha senso l'assunzione di finasteride (o altro anti-androgeno) dopo una TURP che suppongo sia stata eseguita con adeguatezza (salvo prova contraria). La comparsa della disfunzione minzionale può derivare da uno stato di congestione infiammatoria pelvico-prostatica, temporaneamente tacitato dalla reazione post-chirurgica, che si fa risentire con la ripresa delle condizioni fisiologiche della prostata residua. In ogni caso per darle migliori valutazioni occorre vedere una attenta ecografia doppler transrettale e l'attuale profilo del PSA (PSA totale e libero, 2-proPSA e PHI; rapporto PSA/volume e PHI/volume, PSA L/T, testosterone/PSA) per quanto questo sia da vlautare con attenzione in ragione della alterazione ancora possibile da intervento. Presumibilmente l'area è ancora soggetta alla reazione riparativo-infiammatoria e pososno occorrere anche 2 o 3 mesi per il riequilibrio, al netto di quanto detto sopra.

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