Buongiorno, ho dei problemi di fiducia nel mio ragazzo, non riesco a fidarmi di lui e tra qualche g
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Buongiorno,
ho dei problemi di fiducia nel mio ragazzo, non riesco a fidarmi di lui e tra qualche giorno dovrà iniziare a lavorare di notte in azienda, quindi ci vedremo di meno e avrà possibilità di incontrare nuove persone. Se provo a parlare con lui, mi tranquillizza dicendo che non succederà nulla e che vuole solo ed esclusivamente me. Stiamo veramente bene insieme, non abbiamo nessun problema internamente alla nostra relazione. Il problema sono le altre persone che influiscono su di me e il mio ragazzo, oramai litighiamo solo ed esclusivamente per altre persone che entrano nella nostra vita.
Soffro di depressione da qualche mese oramai e il pensiero che dovrò stare sola a casa senza di lui, mi distrugge. Mi servirebbero dei consigli per poter riporre fiducia in lui e per poter star tranquilla.. lui mi sembra sincero quando parla, ma i pensieri sovrastano ogni giorno la mia mente.
ho dei problemi di fiducia nel mio ragazzo, non riesco a fidarmi di lui e tra qualche giorno dovrà iniziare a lavorare di notte in azienda, quindi ci vedremo di meno e avrà possibilità di incontrare nuove persone. Se provo a parlare con lui, mi tranquillizza dicendo che non succederà nulla e che vuole solo ed esclusivamente me. Stiamo veramente bene insieme, non abbiamo nessun problema internamente alla nostra relazione. Il problema sono le altre persone che influiscono su di me e il mio ragazzo, oramai litighiamo solo ed esclusivamente per altre persone che entrano nella nostra vita.
Soffro di depressione da qualche mese oramai e il pensiero che dovrò stare sola a casa senza di lui, mi distrugge. Mi servirebbero dei consigli per poter riporre fiducia in lui e per poter star tranquilla.. lui mi sembra sincero quando parla, ma i pensieri sovrastano ogni giorno la mia mente.
Buongiorno le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per capire le motivazioni della scarsa fiducia che lei ha nei confronti del suo ragazzo e, mi permetto di aggiungere anche in se stessa.
Cordiali saluti
Dr. ssa Condina
Cordiali saluti
Dr. ssa Condina
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Ora, va fatta una premessa: a volte facciamo bene a non fidarci di una persona. A volte troppa fiducia rende cechi.
Non so se è questo è il caso, fatto stà che c'è una parte di lei che pensa che il non fidarsi di lui sia una Soluzione utile a qualcosa.
Probabilmente l'idea è evitare di rimanere delusa o di soffrire.
Detto questo, quindi, se fosse in studio con me, le chiederei: "Secondo lei, questa parte di lei, da cosa la vuole proteggere?
A cosa da priorità, questa parte di lei che la porta a non fidarsi anziché a fidarsi?
Non so se è questo è il caso, fatto stà che c'è una parte di lei che pensa che il non fidarsi di lui sia una Soluzione utile a qualcosa.
Probabilmente l'idea è evitare di rimanere delusa o di soffrire.
Detto questo, quindi, se fosse in studio con me, le chiederei: "Secondo lei, questa parte di lei, da cosa la vuole proteggere?
A cosa da priorità, questa parte di lei che la porta a non fidarsi anziché a fidarsi?
Buon giorno, in effetti fidarsi degli altri non è questione semplice, soprattutto la dove l'amore aumenta in noi la paura di perdere proprio quella persona a cui teniamo più delle altre. Tuttavia, questo costante timore potrebbe essere proprio quello che con il tempo metterà le distanze. In una coppia, il NOI che si va a costituire è sempre formato da due IO che si uniscono, e se anche uno solo è fragile, spaventato o comunque turbato nel suo equilibrio, andrà necessariamente a comportare un disequilibrio nella coppia. Proprio perché dalle sue parole è evidente quanto tenga alla relazione, e dal momento che il pensiero di restare sola (con il suo IO fragile) la spaventa, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia ed affrontare al meglio tutto questo. Solo così avrà modo di comprendere quali parti del suo IO si sentono minacciate e quindi diffidenti.
Buona fortuna
dr.ssa Silvia Findanno
Buona fortuna
dr.ssa Silvia Findanno
Salve,
Nel percorso della vita di una coppia, la fiducia rappresenta uno degli elementi fondamentali per la creazione di una relazione solida e durevole.
Ma cosa, in una coppia, rende così difficile fidarsi dell'altro?
- Abbiamo paura che possano deluderci e farci soffrire
- Non crediamo che potrà darci quello che desideriamo
- Se la posta in gioco è troppo alta, aumenta la paura
- Non pensiamo che l'altro sia davvero interessato a noi.
Fidarsi del partner è molto difficile e ogni volta che lo facciamo rendiamo vulnerabili i nostri punti più deboli.
Quindi è importante comprendere i nostri timori, sofferenze, frustrazioni, insicurezze.
Una coppia armoniosa è quella che sta unita ma riesce ad essere indipendente, in cui ogni partner ha la propria vita, si desidera l'altro ma non in maniera ossessiva o come se si fosse assuefatti.
Se vuoi possiamo affrontare insieme la questione e riflettere su questi punti cruciali della relazione.
Rimango a tua completa disposizione.
Buona serata.
Dott. Aldo Marinacci
Nel percorso della vita di una coppia, la fiducia rappresenta uno degli elementi fondamentali per la creazione di una relazione solida e durevole.
Ma cosa, in una coppia, rende così difficile fidarsi dell'altro?
- Abbiamo paura che possano deluderci e farci soffrire
- Non crediamo che potrà darci quello che desideriamo
- Se la posta in gioco è troppo alta, aumenta la paura
- Non pensiamo che l'altro sia davvero interessato a noi.
Fidarsi del partner è molto difficile e ogni volta che lo facciamo rendiamo vulnerabili i nostri punti più deboli.
Quindi è importante comprendere i nostri timori, sofferenze, frustrazioni, insicurezze.
Una coppia armoniosa è quella che sta unita ma riesce ad essere indipendente, in cui ogni partner ha la propria vita, si desidera l'altro ma non in maniera ossessiva o come se si fosse assuefatti.
Se vuoi possiamo affrontare insieme la questione e riflettere su questi punti cruciali della relazione.
Rimango a tua completa disposizione.
Buona serata.
Dott. Aldo Marinacci
Salve, credo che oltre a non avere fiducia negli altri la mancanza di fiducia sia rivolta anche verso se stessa. La vita è in mezzo agli altri e lei sembra perdere il suo equilibrio se non ha il suo ragazzo accanto a sè. E' entrata in un circolo vizioso di pensieri negativi che la bloccano e la paura è tanta.
Le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia per lavorare sulla sua mancanza di fiducia e autostima. Sarà anche supportata a gestire al meglio la sua paura ed i suoi pensieri negativi ripetitivi.
Un saluto
Le suggerisco di iniziare un percorso di psicoterapia per lavorare sulla sua mancanza di fiducia e autostima. Sarà anche supportata a gestire al meglio la sua paura ed i suoi pensieri negativi ripetitivi.
Un saluto
Buonasera,
Credo che intraprendere un percorso di psicoterapia la può aiutare nel trovare la tranquillità che cerca per se stessa e per la sua relazione di coppia, nonché nel ricevere un sostegno specifico per la depressione di cui soffre, soprattutto in questo momento di cambiamento per lei ed il suo partner.
Le invio un cordiale saluto.
MF
Credo che intraprendere un percorso di psicoterapia la può aiutare nel trovare la tranquillità che cerca per se stessa e per la sua relazione di coppia, nonché nel ricevere un sostegno specifico per la depressione di cui soffre, soprattutto in questo momento di cambiamento per lei ed il suo partner.
Le invio un cordiale saluto.
MF
Gentile utente, la fiducia é una componente fondamentale che sta alla base di un rapporto di coppia. Non é facile dare la propria fiducia a qualcuno per paura di essere traditi e soffrire. Quanta fiducia riusciamo a dare dipende molto dalle esperienze di vita che abbiamo vissuto fin da piccoli e anche dalle esperienze recenti vissute in relazione col proprio partner. Se questa mancanza di fiducia é dovuta a qualcosa di spiacevole che effettivamente é accaduta nel vostro rapporto, e che l'hanno fatta vacillare, potrebbe essere utile fare un percorso di coppia. Se invece questa mancanza di fiducia é apparentemente senza una motivazione spiegabile, le consiglierei un percorso individuale per trovare le cause profonde e le possibili ferite che l'hanno generata.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto. V.M.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto. V.M.
Solo lei può sapere se può o meno fidarsi del suo ragazzo, solo lei conosce la storia della vs coppia. Però il problema è un altro: in una coppia che vuole crescere e diventare solida bisogna impegnarsi da ambo le parti per creare un clima di fiducia che qui non c'è. Ha motivi oggettivi per non avere fiducia del suo ragazzo? Se la risposta è negativa, allora penso che dovrebbe farsi aiutare a superare i molti pensieri ossessivo-intrusivi e le convinzioni disfunzionali che la fanno vivere male, perché ci saranno sempre occasioni ovunque sia per lei sia per lui di conoscere persone. Non crede? Dr.ssa Daniela Benvenuti
Più che di consigli lei ha bisogno di uno spazio di riflessione, un luogo all'interno del quale sentirsi protetta e riuscire ad aprirsi, per confrontarsi con i propri contenuti emotivi e con i pensieri e le fantasie che li accompagnano. Scelga un terapeuta e cominci un percorso: diventerà più consapevole e autonoma e imparerà a fidarsi di se stessa e delle persone alle quali decide di legarsi. Cordiali saluti.
Buongiorno. Da come descrive la situazione sembra che la sua mancanza di fiducia non dipenda da eventi specifici, afferma infatti che la vostra relazione funziona bene e che lui le sembra sincero.
Probabilmente entrano in gioco processi interni e inconsci che hanno a che fare con la sua autostima e la percezione (sempre inconscia) circa la possibilità di essere amati. Bisognerebbe indagare sulle sue precedenti esperienze, anche precoci, per capire quali meccanismi automatici si sono sviluppati e condizionano il suo vissuto attuale. Se lei per prima non si ritiene (consciamente o inconsciamente) "degna di essere amata" finirà per sabotare anche le relazioni sincere. Le suggerisco un percorso per comprendere meglio le sue dinamiche interne e i meccanismi di risposta che si attivano nelle relazioni. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti. Le auguro il meglio. Michele Veecra
Probabilmente entrano in gioco processi interni e inconsci che hanno a che fare con la sua autostima e la percezione (sempre inconscia) circa la possibilità di essere amati. Bisognerebbe indagare sulle sue precedenti esperienze, anche precoci, per capire quali meccanismi automatici si sono sviluppati e condizionano il suo vissuto attuale. Se lei per prima non si ritiene (consciamente o inconsciamente) "degna di essere amata" finirà per sabotare anche le relazioni sincere. Le suggerisco un percorso per comprendere meglio le sue dinamiche interne e i meccanismi di risposta che si attivano nelle relazioni. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti. Le auguro il meglio. Michele Veecra
Buongiorno. Concordo con i colleghi che potrebbe giovarsi di un percorso, anche breve, per rinforzare una buona fiducia e stima personale. Di solito nn ci fidiamo degli altri perché nn ci fidiamo di noi
Gentile utente, in una situazione come quella da Lei descritta sembra opportuno un approfondimento psicologico che Le consenta, sotto la guida di un professionista, di comprendere i motivi per i quali l'Altro assume un peso così importante all'interno delle dinamiche della Vostra relazione, e in particolare, sul Suo stato di serenità o viceversa di ansia laddove il Suo ragazzo deve intrattenere rapporti lavorativi. I motivi possono essere molteplici e vanno declinati nello specifico della Sua storia di vita (personale e relazionale). La sensazione, infatti, è che qualsiasi consiglio volto a tranquillizarLa in merito alla situazione, non sortirebbe effetto se non in misura temporanea. Si rivolga con fiducia a un collega per indagare al meglio quanto riporta e risolvere così la sofferenza che prova adesso. Cordialità, DMP
Buongiorno, sembra riferirsi a problematiche inerenti alla vostra relazione che tuttavia appare, a qunato afferma, buona e soddisfacente. Il cambiamento lavorativo del suo compagno tuttavia produrrà un distacco che per lei ad oggi sembra difficilmente affrontabile o che comunque teme le causerà molta sofferenza trovandosi sola di notte.Come riferito precedentemente dai miei colleghi, e da lei stessa, è probabile che le rassicurazioni non bastino a farla vivere serenamente. Ad oggi lei riferisce di esser Depressa, elemento che andrebbe interrogato, accolto e compreso e ricondotto alle proprie vicende personali pregresse. Sembra segnalare una difficoltà nell'accettare la separatezza tra voi quasi gli chiedesse di non lasciarla mai. Ripensando la sua domanda in quest'ottica gli "altri" diverrebbero pericolosi poichè minacciosi.
Se le fosse possibile le consignierei di intraprendere un percorso di Psicoanalisi che le consenta di entrare in contatto profondamente con i propri vissuti di perdita al fine di potersi progressivamente fidare ed affidare in modo che anche i periodi bui, le notti appunto, vengano percepite con minore angoscia.
Cari Saluti
Se le fosse possibile le consignierei di intraprendere un percorso di Psicoanalisi che le consenta di entrare in contatto profondamente con i propri vissuti di perdita al fine di potersi progressivamente fidare ed affidare in modo che anche i periodi bui, le notti appunto, vengano percepite con minore angoscia.
Cari Saluti
Buongiorno come anche lei ammette tutta questa situazione è creata da lei. Posso sembrare cruda e con poco tatto ma penso che il concetto che si basa sul presupposto che solo noi siamo responsabili delle nostre sensazioni sia veramente utile e vero. Detto ciò le chiederei di comprendere ciò che le sie sensazioni le stanno comunicando perché quella è la strada da seguire; sottolineo che parlano di lei non del suo compagno. Una volta fatto questo la direzione da intraprendere sarà chiara e lei riuscirà a vivere i momenti in cui non è con lui in modo sereno. Buona giornata
Gentile Utente,
Comprendo come possa essere doloroso vivere questa relazione attraverso il continuo alternarsi di momenti in cui sente complicità ed armonia, a momenti nei quali invece sente incombente l'eventualità di una fine.
Riferisce di vivere un rapporto appagante, con un partner che non esita a rassicurarla, ma questo non basta ad arginare i suoi timori, che colonizzano la mente e si amplificano di fronte alla prospettiva di una separazione (il lavoro notturno del suo compagno). Si coglie con chiarezza il desiderio di venire a capo di questa difficoltà, ha pensato all'idea di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a mettere a fuoco in che modo la prossimità/disponibilità del partner l'aiutino a spegnere la mente e i suoi "fantasmi"?
Un caro saluto
Comprendo come possa essere doloroso vivere questa relazione attraverso il continuo alternarsi di momenti in cui sente complicità ed armonia, a momenti nei quali invece sente incombente l'eventualità di una fine.
Riferisce di vivere un rapporto appagante, con un partner che non esita a rassicurarla, ma questo non basta ad arginare i suoi timori, che colonizzano la mente e si amplificano di fronte alla prospettiva di una separazione (il lavoro notturno del suo compagno). Si coglie con chiarezza il desiderio di venire a capo di questa difficoltà, ha pensato all'idea di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a mettere a fuoco in che modo la prossimità/disponibilità del partner l'aiutino a spegnere la mente e i suoi "fantasmi"?
Un caro saluto
Salve, sarebbe importante capire le cause antiche e inconsce legate al suo disagio e fare i conti con le proprie angosce di perdite e vissuti di vuoto. Si rivolga ad uno psicoterapeuta, saprà aiutarla e accompagnarla il questo delicato lavoro. Un saluto, Giuditta Sestu
Salve. Le vorrei suggerire di iniziare un lavoro di Psicoterapia individuale. Le sue "problematiche" a mio avviso riguardano aspetti che non hanno a che vedere con la sua relazione attuale, ma con la sua "infanzia" (mi perdoni il termine abusato).
Tra l'altro le vorrei spiegare che la vita della coppia (il "noi") non può invadere spazi che non gli appartengono. Il rapporto rischia di implodere.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Tra l'altro le vorrei spiegare che la vita della coppia (il "noi") non può invadere spazi che non gli appartengono. Il rapporto rischia di implodere.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buongiorno, da quanto racconta forse tale mancanza di fiducia potrebbe nascondere un tentativo di tenere ancora più stretto a Lei il Suo ragazzo, a fronte di un vissuto di tristezza che sta esperendo. Ovviamente sarebbe auspicabile intraprendere un percorso di psicoterapia per confermare o meno questa ipotesi e per aiutarla a ritrovare la serenità. Cari saluti. Giuseppe Iannone -Psicologo Psicoterapeuta e Sessuologo
Gentile utente, quello che emerge dalle sue parole è uno stato d'ansia provocato dalla separazione dal suo ragazzo. Sembra che lei entri nel panico quando sente di non poter avere il controllo su di lui. Questa situazione oltre a farla soffrire può incidere sul benessere della coppia. Una psicoterapia la potrebbe aiutare a lavorare sulla sua autostima, sull'origine delle sue paure e su come superarle. Tale percorso potrà essere di giovamento a lei, al suo partner e alla vostra progettualità.
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare sulla sua depressione.
Glielo consiglio al fine di non aggravare ulteriormente la situazione per le sue paure.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Glielo consiglio al fine di non aggravare ulteriormente la situazione per le sue paure.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Se i pensieri hanno la caratteristica di essere ridondanti, ripetitivi, rimuginativi, in fondo che possiamo chiamare "ossessivi " un termine molto di moda e a volte anche abusato, Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta perchè la natura di questi pensieri potrebbe essere origine nevrotica. Buona giornata
Salve, se sente che questi suoi pensieri, siano l'unica motivazione di questi disagi, le consiglio di affrontare un percorso con uno specialista. In alternativa può sempre rivolgersi ad un terapista di coppia, esperienza che potrebbe aiutare il suo compagno a comprendere i timori che prova.
MMM
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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