Buongiorno, ho deciso di vivere in una città che mi disgusta letteralmente perché vicina a casa dei
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Buongiorno, ho deciso di vivere in una città che mi disgusta letteralmente perché vicina a casa dei miei genitori invece che a 1200 km di distanza in una città che mi offre tante opportunità e che mi piace. Adesso non so se ho fatto la scelta sbagliata perché quotidianamente sento il peso di questa scelta, faccio paragoni dentro di me in continuazione, sento un senso di disgusto, non mi piace nulla di qua, ma non riesco a cambiare la mia scelta perché mi viene una forte ansia che mi paralizza. Quindi non riesco a capire quale sia la cosa migliore per me: da un lato una città che mi piace ma che mi fa stare in ansia con conseguenti capogiri e malesseri fisici, dall'altro una città che non mi piace e che vivo male, che mi dà la possibilità di vedere più spesso i miei genitori. Ho paura di uno stato futuro di depressione perché ormai vivo male ogni giorno e non sorrido più. Cosa ne pensate?
Gentile utente, posso solo immaginare quanto sia complicato per lei vivere in questa condizione. Provare emozioni simili non è mai semplice. Non posso dirle quale sarebbe la scelta giusta per lei, ne le possibili conseguenze. Ciò che mi sembra però di capire è che qualcosa di più profondo si cela sotto l'ansia per la città che le piace, ed il disgusto che prova per trovarsi vicino ai sui genitori. Sarebbe utile ed importante esplorare quali pensieri si celano dietro a queste emozioni così intense e dolorose. Cosa è accaduto prima della scelta che lei a fatto? Credo possa essere opportuno che lei valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio per esplorare tali vissuti con un professionista. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Quello che posso in due parole consigliarle è di provare a vedere questa nuova città in cui sta senza in nessun modo confrontarla con quella in cui sarebbe potuta essere perché altrimenti il paragone purtroppo non reggerà mai, provi a sfruttare ogni singolo centimetro quadrato di questa cittadina Quantomeno per non avere poi il rimpianto di non averci provato abbastanza, se, dopo un certo periodo di tempo, avrà fatto delle valutazioni per cui lei si sentirà maggiormente a suo agio da un’altra parte allora agirà di conseguenza.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Quello che posso in due parole consigliarle è di provare a vedere questa nuova città in cui sta senza in nessun modo confrontarla con quella in cui sarebbe potuta essere perché altrimenti il paragone purtroppo non reggerà mai, provi a sfruttare ogni singolo centimetro quadrato di questa cittadina Quantomeno per non avere poi il rimpianto di non averci provato abbastanza, se, dopo un certo periodo di tempo, avrà fatto delle valutazioni per cui lei si sentirà maggiormente a suo agio da un’altra parte allora agirà di conseguenza.
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Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, le sue domande meritano di essere approfondite. C'è un legame con la sua famiglia di origine che la tiene agganciata e un desiderio che diventa sempre più forte dentro di lei che merita di essere accolto ed esplorato per decidere cosa è meglio per lei. Mi sembra una ottima domanda terapeutica. Se vuole mi contatti pure. Un caro saluto Sara genny Chinnici
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Buongiorno, deve essere molto difficile vivere quotidianamente questa situazione che lei descrive. Il poterne parlare, esponendo quanto si sta provando, è già un primo passo di un importante lavoro che può fare per conoscersi meglio. Purtroppo non esiste una ricetta per risolvere in modo semplice questa situazione, nè una risposta alla scelta che lei pone. Un percorso su di sè la potrà sicuramente aiutare a lavorare sul suo benessere. A disposizione per eventuali altre questioni, dottoressa Monica Gorlato
Gentile utente, il malessere che sperimenta sembra il prezzo da pagare per le forti oscillazioni che sperimenta tra il desiderio di autonomia, emancipazione e libertà e la parte più conservatrice che la trattiene vicina ai suoi riferimenti affettivi. Vale la pena scendere dall’altalena e osservare le cose “da lontano”, prendendosi il tempo necessario. Mi vengono in mente le parole di un noto scrittore: “cosa mi aspetta nella direzione che non prendo?”, spero che la risposta a questa domanda possa aprirle degli spazi di riflessione e un dialogo interiore che possa portarla a incontrare i suoi timori più reconditi e i “debiti” che sente di dover onorare con la sua famiglia d’origine, magari solo per pura lealtà. Affrontando tutto ciò, nel giusto spazio e con il giusto supporto professionale, potrà dispiegare le ali verso il futuro con maggiore sicurezza e con la serenità che merita. Le auguro il meglio e resto a sua disposizione, MP
Gentile utente, sembrerebbe che questa decisone stia portando a diversi a diversi disturbi psicosomatici che non la fanno vivere serena. Credo possa essere importante capire meglio da dove arriva questa sua ansia paralizzante di distaccarsi completamente dal nucleo familiare. Comprenderlo potrebbe aiutare a fare chiarezza e a prendere delle decisioni più in linea rispetto ai suoi bisogni e desideri.
Rimango a disposizioni anche online, per una psicoterapia individuale che come nel mio approccio umanistico-bioenergetico, possa concentrarsi sia sui sintomi fisici che su quelli emotivi e mentali.
Un caro saluto, Dott.ssa Garritano Annastella
Rimango a disposizioni anche online, per una psicoterapia individuale che come nel mio approccio umanistico-bioenergetico, possa concentrarsi sia sui sintomi fisici che su quelli emotivi e mentali.
Un caro saluto, Dott.ssa Garritano Annastella
Buongiorno, capisco che ti trovi in una situazione difficile e conflittuale. È importante esplorare questi sentimenti per trovare una soluzione che sia più in linea con le tue esigenze e il tuo benessere emotivo. Ecco alcune considerazioni:
Esplorare le tue motivazioni profonde: È utile iniziare esplorando le ragioni dietro alla tua scelta di vivere in una città che non ti piace. Quali sono i valori e i desideri che ti hanno spinto verso questa decisione? Qual è il significato di essere vicino ai tuoi genitori per te? Comprendere meglio le tue motivazioni potrebbe aiutarti a prendere una decisione più informata.
Riconoscere i tuoi sentimenti: È normale sentire ansia, disgusto e confusione in una situazione simile. È importante riconoscere e accettare questi sentimenti invece di reprimerli. Parlarne con uno psicoterapeuta può aiutarti a esplorare ulteriormente queste emozioni e a trovare modi per gestirle in modo sano.
Valutare le alternative: Esaminare le opzioni potrebbe essere utile. Potresti cercare un compromesso tra vivere più vicino ai tuoi genitori e trovare un modo per trascorrere del tempo con loro, magari attraverso visite più frequenti o momenti speciali insieme.
Ricerca di supporto professionale: Un terapeuta o uno psicoterapeuta possono aiutarti a esplorare i tuoi pensieri e sentimenti in modo più approfondito. Possono anche aiutarti a sviluppare strategie per affrontare l'ansia e prendere decisioni basate sulle tue esigenze personali e il tuo benessere emotivo.
Tempo per la riflessione: Prenditi del tempo per riflettere sulla tua situazione e sulle tue priorità. Non è necessario prendere decisioni affrettate, soprattutto quando si tratta di questioni così importanti. Una volta che avrai acquisito una maggiore comprensione di te stesso e delle tue esigenze, sarai in una posizione migliore per prendere una decisione che ti dia più soddisfazione e benessere.
Infine, ricorda che la ricerca della felicità e del benessere è un percorso personale e può richiedere tempo. Cerca il supporto di un professionista per guidarti attraverso questo processo e aiutarti a trovare una soluzione che sia più in linea con i tuoi obiettivi e il tuo benessere emotivo.
Per qualsiasi cosa sono a sua disposizione
Dott. Giada Di Veroli
Esplorare le tue motivazioni profonde: È utile iniziare esplorando le ragioni dietro alla tua scelta di vivere in una città che non ti piace. Quali sono i valori e i desideri che ti hanno spinto verso questa decisione? Qual è il significato di essere vicino ai tuoi genitori per te? Comprendere meglio le tue motivazioni potrebbe aiutarti a prendere una decisione più informata.
Riconoscere i tuoi sentimenti: È normale sentire ansia, disgusto e confusione in una situazione simile. È importante riconoscere e accettare questi sentimenti invece di reprimerli. Parlarne con uno psicoterapeuta può aiutarti a esplorare ulteriormente queste emozioni e a trovare modi per gestirle in modo sano.
Valutare le alternative: Esaminare le opzioni potrebbe essere utile. Potresti cercare un compromesso tra vivere più vicino ai tuoi genitori e trovare un modo per trascorrere del tempo con loro, magari attraverso visite più frequenti o momenti speciali insieme.
Ricerca di supporto professionale: Un terapeuta o uno psicoterapeuta possono aiutarti a esplorare i tuoi pensieri e sentimenti in modo più approfondito. Possono anche aiutarti a sviluppare strategie per affrontare l'ansia e prendere decisioni basate sulle tue esigenze personali e il tuo benessere emotivo.
Tempo per la riflessione: Prenditi del tempo per riflettere sulla tua situazione e sulle tue priorità. Non è necessario prendere decisioni affrettate, soprattutto quando si tratta di questioni così importanti. Una volta che avrai acquisito una maggiore comprensione di te stesso e delle tue esigenze, sarai in una posizione migliore per prendere una decisione che ti dia più soddisfazione e benessere.
Infine, ricorda che la ricerca della felicità e del benessere è un percorso personale e può richiedere tempo. Cerca il supporto di un professionista per guidarti attraverso questo processo e aiutarti a trovare una soluzione che sia più in linea con i tuoi obiettivi e il tuo benessere emotivo.
Per qualsiasi cosa sono a sua disposizione
Dott. Giada Di Veroli
Buonasera, comprendo bene la difficoltà della situazione in cui si trova e la sua sofferenza. Credo che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a esplorare il legame con i suoi genitori, in modo da comprendere meglio il suo stato di malessere correlato alla città in cui ha scelto di vivere. Facendo chiarezza su questo, e riflettendo sui motivi che l'hanno spinta a prendere la decisione di vivere vicino alla sua famiglia, potrebbe raggiungere una maggiore consapevolezza e vivere con più serenità le scelte di vita. Resto a disposizione.
Dott.ssa Giarratano Miriana
Dott.ssa Giarratano Miriana
Buonasera,
dalle sue parole percepisco la sua sofferenza e il malessere che prova nel vivere in un luogo che seppur vicino ai suoi genitori le genera un ansia tale da innescare poi capogiri e malesseri fisici. Intanto la ringrazio per aver espresso questa sua difficoltà ma ritengo che le sarebbe d'aiuto indagare maggiormente le dinamiche relazionali presenti all'interno del suo nucleo familiare, in particolar modo con i suoi genitori. In questo modo le sarà possibile acquisire maggiore consapevolezza sul motivo per cui ha scelto di rimanere vicina a loro, pur provocandole disgusto, invece che fare un passo cosi difficile, ovvero di distaccarsi da loro, con le relative conseguenze. Dunque le suggerisco di dare voce a queste sue ansie e timori attraverso l'ascolto attivo ed empatico da parte di un professionista.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Sara Di Paolo
dalle sue parole percepisco la sua sofferenza e il malessere che prova nel vivere in un luogo che seppur vicino ai suoi genitori le genera un ansia tale da innescare poi capogiri e malesseri fisici. Intanto la ringrazio per aver espresso questa sua difficoltà ma ritengo che le sarebbe d'aiuto indagare maggiormente le dinamiche relazionali presenti all'interno del suo nucleo familiare, in particolar modo con i suoi genitori. In questo modo le sarà possibile acquisire maggiore consapevolezza sul motivo per cui ha scelto di rimanere vicina a loro, pur provocandole disgusto, invece che fare un passo cosi difficile, ovvero di distaccarsi da loro, con le relative conseguenze. Dunque le suggerisco di dare voce a queste sue ansie e timori attraverso l'ascolto attivo ed empatico da parte di un professionista.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Sara Di Paolo
Buonasera, provare emozioni simili non è mai semplice, posso comprendere la sua sofferenza, in quanto esse sottendono alcune dinamiche relazionali tra lei ed i suoi genitori, di tipo conflittuale o caratterizzate da sensi di colpa, che andrebbero approfondite con un professionista. Le suggerisco di dare voce a queste emozioni per ritrovare una maggiore serenità ed equilibrio interiore. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente. Dott. Francesco Bocci
Gentilissima, non può esserci risposta a una situazione finché non la si è pienamente capita. Prova malessere in entrambe le città, si è mai chiesta perché? Quali aspetti dei suoi genitori le rendono difficile stare vicini? Che relazione avete sempre avuto? Ritengo sia utile si rivolga a un professionista che l'aiuti a individuare emozioni e pensieri che stanno dietro al suo malessere, individuando anche le strategie più adatte per poterlo affrontare e porre le basi per un futuro più sereno.
Qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
dott.ssa Miculian
Qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
dott.ssa Miculian
Gentile ,il malessere e la sofferenza che descrive meritano un'attenzione e credo possa se desidera venirne fuori parlandone con un professionista al fine di elaborare i suoi vissuti, le sue emozioni collegate a tutto ciò e da dove vengono e poter comprendere come poter decidere per se stessa le condizioni migliori al suo benessere per ritrovare il suo equilibrio qualunque sia la sua decisione finale o il luogo dove vive
Resto a disposizione Cordiali Saluti Dott.ssa Ilaria Cavina
Resto a disposizione Cordiali Saluti Dott.ssa Ilaria Cavina
Buonasera, sembra che si sia trovata a dover scegliere tra due strade, entrambe con ostacoli, e che la scelta sia ricaduta su quella che la esponeva ad un'emozione fondamentale, il disgusto, la cui esplorazione le favorirebbe maggiore consapevolezza di sé. Sono dell'idea che ogni decisione può essere cambiata, a patto che siano chiari motivazioni e obiettivi per farlo. Per questo credo che uno spazio terapeutico le gioverebbe a chiarire come si impedisce di essere felice e a mettere in chiaro le sue risorse, per stare dove sente di voler essere, oppure per portare avanti la sua scelta senza subirla. Le auguro di trovare la dimensione che fa per lei!
Buonasera, comprendo il suo malessere e mi dispiace per questo momento difficile. Per entrare nel merito della sua domanda, tenga in considerazione che spesso non sono tanto i luoghi in sé ad essere per noi più o meno piacevoli, ma ciò che questi luoghi rappresentano per noi. Per questo motivo, vista l'insofferenza che sta provando in questo periodo, le suggerisco di provare ad iniziare un percorso psicologico, o una psicoterapia, per dare il giusto spazio ai suoi vissuti, ascoltarli, comprenderli e trovare così una soluzione che possa restituirle la serenità che merita. La saluto cordialmente, resto a disposizione.
Lei sta vivendo un forte conflitto interiore che si manifesta con una chiara sintomatologia. Chiedere aiuto e intraprendere un percorso di psicotarapia può aiutare a chiarirsi le idee, esplorando le reali motivazione che spingono le sue scelte e darsi il permesso per seguire propri reali desiderei.
Le auguro il meglio.
Le auguro il meglio.
Buongiorno, il conflitto che descrive è molto profondo e in questa sede mancano tante informazioni per comprendere meglio la situazione. Immagino che i suoi genitori stanno invecchiando e che la scelta sia stata di stare più vicino a loro. E' figlia unica? Ci sono altri parenti? Stare vicino ai genitori quando si ha ormai una propria vita è molto oneroso, implica tante rinunce, come nel suo caso. Scegliere la propria autonomia d'altronde comporta un vissuto di colpa, ansia ecc. Che fare? Ci vorrebbe una terza via, non saprei bene quale è nel suo caso. Si dovrebbe esplorare. Le persone anziane italiane non sono molto propense ai cambiamenti, quindi immagino che i suoi non si sposterebbero mai dove vorrebbe stare lei. Se ci sono più figli si può scegliere un sistema di turnazione per stare vicino ai genitori, rimanendo a vivere dove si vuole. Ci sono assistenti familiari, case di riposo. Sto dicendo soluzioni varie, poi ogni famiglia sceglie la sua. Nessuno può dirle cosa fare, deve decidere lei soppesando le varie possibilità E' ovvio che ognuna implica dei vantaggi e delle rinunce. Mi sento di consigliarle un percorso terapeutico, in cui analizzare i suoi vissuti, le sue motivazioni profonde. Nella scelta metta in primo piano anche se stessa, perchè lei è la persona che deve star bene, per essere d'aiuto a se stessa e ai suoi genitori. A volte prevale la qualità alla quantità: un'assistenza più breve, amorevole, compensata da altri aiuti, è preferibile ad un'assistenza quantitativamente intensa ma fatta di malumori, rancori, depressione. Ma si deve stare tranquilli. Non decida da sola, è una scelta di vita importante. rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, lei è diviso in realtà tra un forte senso di autonomia e la paura di staccarsi troppo da quello che ritiene un luogo sicuro.
Staccarsi anche solo per distanza genera ansia e disagio.
Per iniziare veramente a volare faccia un percorso di psicoterapia che le possa permettere di trovare la forza di andare sicuro comunque della presenza di ciò da cui si sta allontanando fisicamente.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Staccarsi anche solo per distanza genera ansia e disagio.
Per iniziare veramente a volare faccia un percorso di psicoterapia che le possa permettere di trovare la forza di andare sicuro comunque della presenza di ciò da cui si sta allontanando fisicamente.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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