Buongiorno, ho deciso di iscrivermi all’universitá dopo averci pensato per diverso tempo. Sto anche

22 risposte
Buongiorno, ho deciso di iscrivermi all’universitá dopo averci pensato per diverso tempo. Sto anche lavorando, ma voglio comunque provare a studiare. Il problema è che non ho molta fiducia in me e soprattutto il mio approccio allo studio è negativo. Sono diversi mesi che provo a studiare, ma subentra in me sempre la negatività e nervosismo...non riesco a organizzarmi e mentre provo a studiare penso a tutta la mole che ho davanti e non riesco a gestire il tempo quindi studio con la fretta di concludere (premesso che non ho mai voglia di studiare ma vorrei comunque laurearmi). Non riesco a capire come poter cambiare mentalità, ma soprattutto com’è possibile immagazzinare tutto nel cervello? Mi sembra impossibile, anche perché quello che studio finisco per non ricordarmelo del tutto dopo un po’ di giorni. Ho paura di non avere speranza e di dover rischiare di abbandonare lo studio anche ora che sono all’inizio.
Buonasera,
ci sono diverse strategie per memorizzare e aiutare la mente ad apprendere. Sarebbe opportuno però valutare se ci fossero delle componenti d'umore o ansia che possono ostacolare questi processi. Consiglio una valutazione psicologica.
Rimango a disposizione
dott Tealdi
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Buona sera, pur in carenza di informazioni provo comunque a darle una risposta. Lei pone la difficoltà più su un piano di realtà oggettiva rispetto alla capacità di immagazzinare le nozioni che studia ma forse è il caso di porre l’attenzione sul desiderio inconscio che la motiva a raggiungere la laurea. È importante, a mio avviso, dunque, approfondire attraverso una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico la valenza che questo tipo di obiettivo ha per lei e quanto il percorso di studi che ha scelto la rappresenta in maniera autentica.
Le porgo i miei saluti
Dott.ssa Elisa Taverniti
Salve, concordo con i colleghi nella necessitá di analizzare eventuali ansie e motivazioni e la invito anche io a farsi sostenere da un collega... si affida, la fiducia nell’altro e il rapporto reale che si instaura è ció che conduce ad ottenere i migliori risultati in terapia! In bocca al lupo per gli esami, ma soprattutto per la scoperta di sè!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Salve. Le tecniche per studiare sono molteplici: esistono metodi di studio più o meno efficaci che possono essere adottati e modificati sulla base delle caratteristiche personali. Può senza dubbio trovarne una che faccia al caso Suo. Il dubbio tuttavia, come già sollevato da colleghi prima di me, e che vi siano delle componenti che vanno aldilà (E che si pongono a monte) degli aspetti "tecnici" dello studio e che vanno indagati al fine di chiarire i motivi per i quali in questa fase della Sua vita Lei si trova in questa situazione. Dalle informazioni che riporta non e possibile fornire una risposta univoca; ad esempio, non è chiaro se queste difficoltà nello studio sono relative unicamente all'avventura universitaria o se ci sono sempre state, ne perché ha scelto di affrontarla proprio adesso, e con quali obiettivi e motivazioni. Che facoltà ha scelto? Perché? Come mai ha pensato molto alla scelta e la ha presa proprio ora? Quali sono le Sue aspettative rispetto Al percorso universitario? Quali sono i Suoi obiettivi a livello personale, lavorativo, identitario? Un approfondimento attraverso un primo contatto con uno psicoterapeuta consentirebbe di indagare questi aspetti; il consiglio pertanto è quello di rivolgersi a un collega nella Sua zona con cui Lei possa esplorare al meglio tutto questo per poter comprendere come risolvere la situazione nel modo migliore per il Suo benessere. Queste difficoltà vanno infatti declinate all'interno della Sua particolare storia di vita, dei Suoi modi di emozionarsi e di muoversi nel mondo e delle Sue soggettive modalità di mantenere il senso di stabilità personale. Solo così le risposte alle Sue domande saranno davvero pertinenti e sapranno orientarLa verso un miglioramento. In bocca al lupo! Cordialità. DMP
Bella domanda!
Innanzitutto approcciarsi allo studio con tranquillità e serenità. L'ansia è nemica dello studio e della memoria. Un po' come per i rituali prima di dormire, può essere utile avere una routine anche per lo studio.
Buon metodo di studio=buon risultati.
È utile fare propri i contenuti appropriandosi di significati. Elaborare personalmente il concetto, la teoria o la regola da memorizzare.
Concentrarsi sul necessario, potenzialmente la mente potrebbe ricordare tutto semanticamente ma a discapito di tanta energia.
Fare una vita regolare, poco o niente alcolici, cibo sano e riposo.
Lavorare per associazioni, un paragrafo può essere associato ad un odore, sapore, ad un brano musicale, ad una immagine! Così facendo i ricordi diventano più stabili e profondi. Ricordarsi durante le prove o gli esami gli stati emotivi, i luoghi, i ricordi e sensazioni che abbiamo sperimentato nello studio.
Lei è motivata, c'è la farà!
Il modo in cui si affronta un compito dipende da come ce lo rappresentiamo, dal racconto che ne facciamo.
Se affrontare gli esami è come scalare la montagna più alta del mondo, è inevitabile che ci scoraggiamo ancora prima di iniziare perchè sappiamo che non potremmo mai scalare la vetta più alta sulla terra.
Se invece studiare è come passeggiare tra le colline con sali scenti a volte ripidi ma a volte dolci dove si possono incontrare pianure e alberi sotto i quali riposare, allora ci incoraggiamo e affrontiamo più facilmente l'impresa.
Il modo in cui ci rappresentiamo la realtà e noi stessi è più importante e determinante del fatto esterno.
La psicoterapia è uno spazio speciale, una scena teatrale dove poter rappresentare il proprio spazio interno, il modo personale e speciale di cogliere il mondo e noi stessi.
Maria Grazia Antinori, Roma.
se la voglia di laurearsi non trova gioia in quello che sta studiando forse semplicemente non le piace quello che studia: la vera domanda infatti è... ma le piace quello che sta imparando?
Qualsiasi cosa diventa appassionante se ci si ritrova dentro qualcosa di bello e di buono per noi. Altrimenti diventa un tormento insopportabile. E forse è meglio così.
Risponda alla domanda e poi si vede...
Salve, forse nel momento in cui decide di studiare non riesce a memorizzare perchè ha la mente affollata da tanti pensieri e travolta dall'ansia e quindi ci potrebbe stare ore su una pagina senza ricordare niente. Dovrebbe interpellare sia uno psicoterapeuta ed anche un medico curante per farsi prescrivere un ansiolitico, se lei desidera tanto studiare deve trovare il modo per poterlo fare nel modo più giusto. Cmq con un lavoro psicologico su di sè, potrebbe sicuramente aiutarla per capire cosa nasconde il sintomo ansioso,la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buona sera! Molte persone riscontrano una certa difficoltà quando devono riprendere gli studi, non solo per l'impegno ma anche da un punto di vista di capacità d'apprendimento. La cosa è motivata dalla natura stessa del nostro sistema cerebrale, da alcuni punti di vista non differisce rispetto ai muscoli...chiede allenamento.
Nessuno farebbe una competizione sportiva senza il giusto allenamento, così è anche per lo studio. Tutto questo si riferisce alla plasticità cerebrale e ci sono numerose ricerche in merito. Per cui, più studia più le diventerà facile farlo. Oltre a questo è probabilmente opportuno anche fare una riflessione a proposito del metodo di studio usato; ce ne sono molti ma ciascuno di noi, per avere dei risultati apprezzabili, deve trovare il suo e magari, se serve, confrontandosi con degli esperti in merito. Cordialmente
Buongiorno. Oltre ai vari suggerimenti dei colleghi precedenti, mi viene da chiederle se lei si sia mai riconosciuto il merito di essersi iscritto all'universita'!
Buongiorno, da ciò che scrive, anche se servirebbero altre informazioni dettagliate sulle sue scelte, emerge una difficoltà a trovare un metodo adeguato per ricordare, reso ancora più difficile per la sua insicurezza nelle sue capacità. Le consiglio una consulenza psicologica per iniziare a lavorare sulla sua autostima e sull'immagine che ha di se. Vedrà che l'aiutera a porsi diversamente allo studio.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Il sociologo Merton degli anni 70, direbbe che sua è una profezia che si auto-avvera: crede di non farcela, dunque finisce per non farcela davvero! Il problema è la "credenza alla base" dei suoi pensieri ed azioni. Lei sta scegliendo di credere di non farcela, per quanto ne sia inconsapevole, è una scelta, dunque le conseguenze derivano da ciò in cui ha "scelto di credere". La buona notizia e che si può sempre scegliere di cambiare direzione, ma fare ciò comporta volontà, pazienza, costanza ed anche la necessità di capire quando e come una credenza così mortificante possa essersi generata in lei. Il mio approccio lavorativo consiste nell'utilizzo di tecniche dinamiche e psicodrammatiche che permettono di fare proprio questo tipo di lavoro di introspezione, tramite metodi attivi e che stimolano la creatività. In bocca al lupo per tutto!
Salve, da ciò che lei dice non è chiaro se si tratti di ansia o di atteggiamento mentale nei confronti dello studio oppure di una pregressa mancanza di metodo di studio. Sarebbe interessante avere più elementi in merito al suo passato anche da studente. Potrebbero esserci entrambe le componenti, ma una corretta valutazione del caso le sarebbe comunque utile per la sua carriera. Un caro saluto
Buonasera,
la ringrazio per la domanda e la invito a fare altrettanto con se stessa/o. Decidere di ricominciare a studiare mentre lavora, accorgersi delle sue difficoltà e decidere di prendersene cura rivolgendosi a professionisti esperti denota una grande capacità di osservazione, pianificazione, cura. Non si sta abbandonando né sta gettando la spugna con sé ma sta gestendo questa situazione cercando gli aiuti necessari, il che non è scontato!

Per quel che riguarda la sua domanda, nello specifico, come le scrivono le colleghe e i colleghi, la difficoltà che sta riscontrando può essere risolta prendendosi cura di due aspetti: migliorare il suo metodo di studio e comprendere il significato del suo sentirsi ansioso/a. Per quel che riguarda il primo aspetto, può essere molto utile per lei prendere in considerazione l'idea che lo studio richiede un allenamento e che, come le scrivono sopra, inizialmente è molto comune riscontrare delle difficoltà, soprattutto se c'è stato un periodo di interruzione. Ognuno di noi, poi, ha uno o più canali di apprendimento preferiti, chi è più auditivo trae più beneficio dal registrare le lezioni ed ascoltarsi ripetere, chi è più visivo apprende ed immagazzina più facilmente facendo delle mappe concettuali o mentali., ecc. A lei la possibilità di esplorare ed informarsi. Un'altra strategia può essere quella di suddividere l'ora in porzioni definite (es: 40 minuti di lettura, 10 minuti di distrazione o pensieri catastrofici, 10 minuti di ripetizione di quanto letto), in questo modo strutturando il tempo si aiuterà a prendersi potere in modo costruttivo.
Il secondo aspetto, che a mio parere è fondamentale approfondire, riguarda il significato di questo suo essere spaventato/a di non riuscire a terminare gli studi. Dietro queste sue emozioni negative c'è sicuramente un messaggio importante per lei. Le ipotesi del perché sia convinto/a di non avere le carte in regola per completare gli studi e del perché questa convinzione è così importante da interferire con la sua vita oggi, possono essere tante.
Per comprendere cosa è vero per lei, nello specifico, ha da approfondire questi aspetti dandosi la possibilità di farsi aiutare in questo percorso da un/una collega nella sua zona.
Resto a disposizione e le porgo i miei saluti,
Dott.ssa Angela Barlotti.
Buongiorno, emozioni e apprendimento sono strettamente collegate. Per capire meglio la sua situazione e trovare risposte sia dal punto di vista della capacità di apprendere che su quella emotiva potrebbe provare a chiedere una consulenza ad uno psicologo.
In bocca al lupo, Dott. Andrea De Simone
Gentile utente potrebbe esserle davvero utile un supporto psicologico per superare ansie e paure connesse allo studio e giungere così ad un miglioramento della propria quotidianità. Saluti.
Ciao,
capisco la tua sofferenza e mi domando come mai tu alla fine abbia deciso di iscriverti all'università e soprattutto cosa ti tratteneva dal farlo? A volte ci "boicottiamo" senza nemmeno rendercene conto perchè crediamo di non potercela fare, perchè ci è sempre stato detto che non avremmo mai concluso nulla, perchè magari non era nostro il desiderio di laurearci ma era un sogno dei nostri genitori, ecc.ecc.
E' importante analizzare tutti questi fattori per comprendere in che modo ti stai mettendo i bastoni tra le ruote e come fare per liberartene, sprigionando tutte le tue potenzialità.
Ti consiglio pertanto un colloquio piscologico in modo da poter individuare le cause del tuo problema e provare a risolverlo.
Ti auguro il meglio
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Salve,
credo che sia il caso di parlarne con uno psicologo, così da lavorare su tale suo conflitto e magari suggerirle anche delle strategie di studio e di memoria.
Saluti.
Buona sera,
purtroppo lei da poche informazioni,
L'università è una sua scelta? lei da grande cosa vuole fare? Vede credo che in questo suo caso sia importante iniziare un percorso terapeutico di sostegno individuale , per comprendersi .
E' lei il sabotatore del suo futuro , quindi dovrebbe comprendere il PERCHE' .
Buon cammino , le auguro cose belle
Salve, non sia così negativo, vedrà che le cose miglioreranno.
Le consiglio quindi di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di trovare le risposte che cerca.
Comunque, come affronta in generale le avversità? E quanta stima ha di se stesso?
Buona giornata.
Dott. Fiori.
Salve, prima di rinunciare provi a studiare con il metodo delle mappe mentali di Buzan.
Dopodichè se la cosa dovesse rimanere invariata non esisti a contattare uno psicologo.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Alessandro D'Agostini

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