Buongiorno,ho appena lasciato il mio ragazzo per non aver saputo accettare il rapporto di amicizia m
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Buongiorno,ho appena lasciato il mio ragazzo per non aver saputo accettare il rapporto di amicizia molto stretto con la sua ex..lui ha detto di averlo molto ridimensionato..ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è leggere un messaggio dove le diceva che eravamo atterrati..siamo stati via per un weekend..a me non è sembrato normale che dovesse dirglielo e mi sono arrabbiata..è sbagliato vederla come la vedo io in psicologia?
Buon giorno, in psicologia non esiste un giusto e uno sbagliato a priori, è fondamentale capire come e perché ognuno viva certe esperienze. E magari comprendere le motivazioni meno consce di certe reazioni. Nel suo caso potrebbe essere utile chiedersi perché ritiene scorretto questo comportamento? Come l'ha fatta sentire? Sente fiducia nei confronti del suo fidanzato? Queste sono sole domande indicative. Il colloquio con un collega può aiutarla a fare davvero chiarezza.
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Buonasera,
se pone a noi psicologi questa domanda e’ perché evidentemente l’amicizia tra questa ragazza e il suo (ex) ragazzo e’ per lei motivo di forte turbamento.
Ciò che conta non è tanto domandarsi se una reazione sia “normale” o meno, quanto piuttosto interrogarsi su di se’: il punto e’ infatti che, “normale” o “non normale” che sia, questa situazione e’ per lei fonte di sofferenza. Dunque sarebbe importante affrontare questa stessa sofferenza in un percorso terapeutico che possa aiutarla a capire se stessa e quello che desidera da una relazione.
La domanda che lei stessa (si) pone, e il modo in cui (se) la (si) pone, mi portano a pensare che per lei possa essere indicato un percorso terapeutico psicoanaliticamente orientato: un percorso cioè volto alla scoperta di se’ e alla scoperta dei meccanismi inconsci che “determinano” i nostri comportamenti e le nostre reazioni. Le circostanze che ci causano dolore non sono infatti casuali, ma se ci fanno così male e’ anche perché toccano in noi qualcosa di profondo. Un caro saluto
se pone a noi psicologi questa domanda e’ perché evidentemente l’amicizia tra questa ragazza e il suo (ex) ragazzo e’ per lei motivo di forte turbamento.
Ciò che conta non è tanto domandarsi se una reazione sia “normale” o meno, quanto piuttosto interrogarsi su di se’: il punto e’ infatti che, “normale” o “non normale” che sia, questa situazione e’ per lei fonte di sofferenza. Dunque sarebbe importante affrontare questa stessa sofferenza in un percorso terapeutico che possa aiutarla a capire se stessa e quello che desidera da una relazione.
La domanda che lei stessa (si) pone, e il modo in cui (se) la (si) pone, mi portano a pensare che per lei possa essere indicato un percorso terapeutico psicoanaliticamente orientato: un percorso cioè volto alla scoperta di se’ e alla scoperta dei meccanismi inconsci che “determinano” i nostri comportamenti e le nostre reazioni. Le circostanze che ci causano dolore non sono infatti casuali, ma se ci fanno così male e’ anche perché toccano in noi qualcosa di profondo. Un caro saluto
io credo che il suo sentire non possa essere giudicato da alcuno. La psicologia non definisce categorie rispetto al sentire e non giudica. tuttalpiù aiuta a dare un senso all’esperienza Individuale, lavora insieme al cliente X l’elaborazione dei vissuti e delle esperienze. Credo sia più utile per lei chiedersi da cosa nasce il suo pensiero dubitativo s fronte di questo messaggio, quali elementi ci sono per sentirsi contrariata, a cosa la riporta questo evento ecc.e quanto stabile ed appagante sente il rapporto con il suo fidanzato in questo periodo della sua vita. Consulti un collega psicoterapeuta della sua città per approfondire queste dinamiche.
Buonasera mi rendo conto umanamente del fastidio che possa provare nel momento in cui vede che il suo fidanzato dedichi delle attenzioni a un'altra donna , ma la inviterei a riflettere su quanto percepisca stabile il vostro rapporto. Dalle sue parole sento una certa quota di incertezza e di insicurezza. La invito a confrontarsi con lui per capire se ci sono delle difficoltà
Buonasera. Prima di esprimere un qualsiasi parere, mi manca un elemento importante: lei ha letto un messaggio alla luce del sole o in maniera più nascosta?? Nessun terapeuta potrà esprimere un giudizio, ma se ha scritto evidentemente si pone una domanda rispetto al suo comportamento e al suo vissuto. La gelosia è una dimensione esistenziale, spesso siamo gelosi quando noi per primi abbiamo cedimenti. Tuttavia con il dialogo e il confronto si può far crescere un rapporto. Se utilizziamo l'altro per proiettare le nostre insicurezze rischiamo di non dare il meglio di noi e star male
Salve, effettivamente dalla sua domanda si avverte una certa incertezza nel rapporto che sta vivendo, infatti lei percepisce che questa ex cerca di mettersi fra lei ed il suo ragazzo, forse anche involontariamente. Quindi capisco, che questa situazione per lei non è sostenibile, ma forse dovrebbe mostrare più fiducia nei confronti del suo ragazzo. Inoltre analizzare perchè lei prova tali pensieri ed addirittura ha lasciato il suo ragazzo senza avere delle vere prove. Le consiglio di eseguire dei colloqui psicologici per riuscire a contattare cosa le sta succedendo, soprattutto lavorare sulla sua sicurezza ed autostima, si dovrebbe chiedere perchè il suo ragazzo abbia scelto lei invece di rimanere con la ua ex? La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve, dal mio punto di vista "in psicologia" può essere utile che lei si chieda che cosa le stesse comunicando il suo ragazzo "tra le righe" mantenendo il rapporto di amicizia con la sua ex. Cosa ha voluto comunicare lei a lui manifestando la sua rabbia e lasciandolo. Quali erano le emozioni prevalenti nel vostro rapporto? E quali quelle veicolate nel vostro rapporto dall'amicizia stretta del suo ragazzo con la sua ex? Queste le prime domande che mi vengono in mente al momento, per poi approfondire gli argomenti e potersi orientare in modo più specifico sui suoi vissuti personali. Un cordiale saluto, Alessandro Zanoni
Cara utente, la fiducia è un traguardo che va costruito insieme nella coppia e necessita di basi solide. La mancanza di fiducia o una dimensione troppo elevata di gelosia può minare la costruzione di un rapporto sano e appagante ma è anche vero che se c’è poca sicurezza questo potrebbe essere un campanello rilevante di allarme su “qualcosa che non va” ... non possiamo però sapere a priori cosa... tuttavia prima di valutare una consulenza professionale che possa aiutarla a capire meglio le motivazioni del suo agire, provi ad esprimere serenamente e nel dialogo più costruttivo le sue “ sensazioni, preoccupazioni , paure” alla suo ragazzo, vedrà che tra due persone che si vogliono bene il dialogo e la sincerità aiutano a costruire un rapporto vero e solido! .... se vuole può approfondire queste tematiche con un nostro supporto specialistico anche online . Le auguro buone esperienze di vita !
Più che sbagliato direi che esiste qualcosa di doloroso. Ciò che non funziona presumibilmente non si trova tanto in lei o nel suo fidanzato, ma nel mezzo, cioè nella relazione. I rapporti di coppia prevedono regole, credenze, valori e progetti condivisi. Se questa condivisione manca o vacilla è facile incappare in delusioni. È come se fosse venuto meno un patto profondo e non scritto tra due persone. In tutto ciò bisognerebbe che lei capisse quanto ha affrontato con se stessa e con il suo fidanzato queste tematiche. Quanto sono venute alla luce del sole per poter essere condivise e quanto sono rimaste nell'ombra? Le consiglio di affrontare un percorso personale di consapevolezza riguardo i suoi bisogni ed alle sue dinamiche nell'ambito delle relazioni.
La saluto augurandole il meglio.
La saluto augurandole il meglio.
Capisco come si possa sentire. Non ci dice da quanto tempo durava la vostra storia e se oltre alla ex vi erano altre difficoltà nella coppia. La presenza di una ex, di un terzo non è facile da accettare, richiede una forte fiducia nell'altro e comunque può far pensare ad un passato non ancora risolto da parte del suo ex. Una situazione analoga potrebbe comunque ripresentarsi con un nuovo fidanzato e allora forse è importante capire le motivazione di questa sua decisione sembrerebbe definitiva. Un cordiale saluto.
Buonasera, credo che potrebbe essere utile riflettere su come la facciano sentire certi comportamenti e quali pensieri negativi associa lei a tutto cio'.. Un caro saluto
Buongiorno, spesso l’esistenza di un’altra donna è motivo di gelosia forse perché pone una domanda : cos’ha l’altra che io non ho?
Questo è un interrogativo sulla propria femminilità . Sarebbe interessante probabilmente per lei chiedersi, che donna sono? Che tipo di relazione mi soddisfa?
Un percorso di psicoterapia l’accompagnerebbe in questa bella scoperta .
Cordialmente AR
Questo è un interrogativo sulla propria femminilità . Sarebbe interessante probabilmente per lei chiedersi, che donna sono? Che tipo di relazione mi soddisfa?
Un percorso di psicoterapia l’accompagnerebbe in questa bella scoperta .
Cordialmente AR
Buon giorno. Concordo con quanto affermato dai colleghi e non credo sia opportuno aggiungere ulteriori considerazioni o consigli quanto piuttosto invitarla a riflettere sull'importanza del rapporto di coppia per lei. Nelle relazioni non si può trovare l'uomo o la donna perfetta. Possiamo ricercare qualcuno che si avvicina il più possibile alle nostre esigenze. Certi comportamenti si possono accettare oppure no.
Salve, la gelosia è un sentimento doloroso che fa soffrire chi lo prova e spesso anche chi gli sta vicino. Non entro nel merito della sua situazione, viste le poche informazioni, ciò che posso dirle è che nella gelosia si attivano angosce abbandoniche, di perdita e di separazione che necessitano di essere viste, esplorate ed elaborate affinché non interferiscono con la possibilità di costruire una relazione sana ed evolutiva. Un saluto, Giuditta Sestu
Buongiorno. Mi dispiace doverLa deludere, ma non c'è un "giusto o sbagliato in psicologia". Ci sono storie di vita e contesti alla luce dei quali le esperienze acquisiscono significati. Se Lei ha preso una decisione del genere, quel messaggio per Lei ha il significato di un tradimento o quasi, cosa che evidentemente non è per il Suo ex. C'è sicuramente una gelosia molto forte da parte Sua, che andrebbe francamente approfondita (non è mai positiva, di per se) ma non sarà possibile fino a quando la Sua domanda sarà quella di capire chi ha ragione e chi torto e non quella di mettersi in gioco personalmente per comprendere i motivi del Suo essere così gelosa e aver reagito in quel modo al messaggio. Quando questa sarà la motivazione, contatti un terapeuta: Ci sono margini di conoscenza di se che vale la pena che Lei sfrutti, per evitare il ripetersi (possibile) di una situazione del genere. Cordialmente, DMP
Buongiorno,
provi a riflettere su queste due domande:
Qual è il suo legame emotivo con il suo ragazzo?
Qual è il progetto condiviso sul quale state investendo?
Ora, ripensi ai comportamenti del suo fidanzato, e si chieda: vanno in direzione del nostro progetto o a rinforzare il legame emotivo?
Provi a rifletterci, ed eventualmente continui la riflessione con un professionista.
provi a riflettere su queste due domande:
Qual è il suo legame emotivo con il suo ragazzo?
Qual è il progetto condiviso sul quale state investendo?
Ora, ripensi ai comportamenti del suo fidanzato, e si chieda: vanno in direzione del nostro progetto o a rinforzare il legame emotivo?
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Buongiorno,
se ci teneva al suo ragazzo avere avuto una reazione impulsiva di rottura può essere stata affrettata.
Sicuramente tra di voi c’ è’ stato un problema di comunicazione e di fiducia reciproca. Bisognerebbe capire cosa significasse nel vostro rapporto questa presenza della ex, quali eventuali insicurezze bisogni emotivi celasse nella reciprocità del vostro rapporto e perché in lei suscitasse tanta rabbia.
Un caro saluto
Dr.ssa Romano
se ci teneva al suo ragazzo avere avuto una reazione impulsiva di rottura può essere stata affrettata.
Sicuramente tra di voi c’ è’ stato un problema di comunicazione e di fiducia reciproca. Bisognerebbe capire cosa significasse nel vostro rapporto questa presenza della ex, quali eventuali insicurezze bisogni emotivi celasse nella reciprocità del vostro rapporto e perché in lei suscitasse tanta rabbia.
Un caro saluto
Dr.ssa Romano
Gentile utente, il tema della gelosia è un aspetto che può fare parte in modi e misure diverse delle relazioni d'amore. Dare una valutazione sul fatto che la sua manifestazione di gelosia sia "giusta" o meno non sarebbe adeguato per diversi motivi. In primo luogo, la psicologia non ha l'obiettivo da dare valutazioni morali sulla correttezza o meno di un comportamento in senso assoluto, ma considera il significato di un modo di affrontare la vita all'interno della personalità e delle relazioni del soggetto. In aggiunta, non abbiamo informazioni sulle dinamiche della relazione più ampia tra lei e il suo partner. Le consiglierei di contattare un professionista qualora fosse interessata ad esplorare le dimensioni sopra descritte e a conoscere meglio il suo modo di entrare in relazione con gli altri. Cordiali saluti, Dott.ssa Salustri
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Salve, in psicologia non ci sono indicazioni riguardo a lasciare una persona per avere amicizia con un ex. La psicologia però può trattare la gelosia.
Buongiorno, cos'è la normalità? Io credo che il punto cruciale non sia il rapporto del suo compagno con la sua ex ma la sua relazione con lui. Il dialogo è alla base di ogni sana relazione.
Saluti
Saluti
Buongiorno, come già hanno scritto altri colleghi, nessuno può dirle se è giusto o sbagliato vedere le cose come le vede lei, nemmeno uno psicologo. Ognuno prova quello che prova e questo non è mai "sbagliato", però a volte capita che possiamo accorgerci che quello che sentiamo ci provoca grande sofferenza e in questi casi può essere utile comprendere come mai questo accade. Se lei sente che il tema della gelosia e dell'esclusività hanno rappresentato un problema per lei, in questa e magari in altre relazioni, al di là di quello che il senso comune potrebbe giudicare "giusto" o "sbagliato", credo che un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe esserle di aiuto nel comprendere meglio cosa vive, al fine di trovare una maggiore serenità rispetto a queste questioni.
Gentile utente, come lei stessa dice, ciascuno di noi indossa delle "lenti" che ci permettono di dare senso a ciò che viviamo e a ciò che ci accade nelle relazioni con gli altri. Le lenti di ciascuno sono uniche, poichè ognuno le costruisce in base alle proprie esperienze passate, alle proprie aspettative, alle proprie premesse, ai propri desideri e ai propri pregiudizi; è per questo motivo che, talvolta, uno stesso fatto (come un SMS) può essere letto in modi completamente differenti da due persone diverse e suscitare emozioni opposte. Nel suo caso, sarebbe forse interessante trovare un professionista che la aiutasse a "togliersi gli occhiali" per vedere con altri occhi non solo ciò che sta vivendo (in particolare la relazione con il suo fidanzato), ma anche le stesse lenti che lei abitualmente indossa: potrebbe essere il modo di scoprire altri modi di "vedere", di comprenderli - senza necessariamente accettarli - così da prendere decisioni più consapevoli e libere. Resto a sua disposizione e le invio un caro saluto.
Dott.sa Roberta Sala
Dott.sa Roberta Sala
Salve!
La sua domanda suscita molte altre domande a riguardo. Come credo già qualcuno le ha risposto, è azzardato parlare di "giusto" o "sbagliato" in psicologia. Mi viene allora da chiederle: come sta dopo aver interrotto questa relazione? Come stava con il suo compagno, a prescindere da questa presenza per lei troppo ingombrante? Se sta peggio adesso di quando stavate insieme, malgrado la suddetta presenza, allora forse non ha fatto bene ad interrompere la relazione. Magari fra il suo ex e la di lui ex era solo rimasto un rapporto di fraterna amicizia, come a volte capita, e magari questa ex ha la fobia dell'aereo - paura del resto molto comune - quindi il suo ex l'aveva voluta solo tranquillizzare ... bisogna cercare di valutare in modo approfondito quello che proviamo, valutare tutte le possibilità, le variabili, dato che la natura delle relazioni è sempre molto più complessa di quanto non si possa definire "giusto" o "sbagliato"... con lo psicologo si riflette andando oltre gli stereotipi dei comportamenti corretti o scorretti... e questo è una delle verità più interessanti che scopriamo durante un percorso psicoterapeutico.
Invitandola a riflettere, la saluto cordialmente.
Dott. Paolo Di Biagio.
La sua domanda suscita molte altre domande a riguardo. Come credo già qualcuno le ha risposto, è azzardato parlare di "giusto" o "sbagliato" in psicologia. Mi viene allora da chiederle: come sta dopo aver interrotto questa relazione? Come stava con il suo compagno, a prescindere da questa presenza per lei troppo ingombrante? Se sta peggio adesso di quando stavate insieme, malgrado la suddetta presenza, allora forse non ha fatto bene ad interrompere la relazione. Magari fra il suo ex e la di lui ex era solo rimasto un rapporto di fraterna amicizia, come a volte capita, e magari questa ex ha la fobia dell'aereo - paura del resto molto comune - quindi il suo ex l'aveva voluta solo tranquillizzare ... bisogna cercare di valutare in modo approfondito quello che proviamo, valutare tutte le possibilità, le variabili, dato che la natura delle relazioni è sempre molto più complessa di quanto non si possa definire "giusto" o "sbagliato"... con lo psicologo si riflette andando oltre gli stereotipi dei comportamenti corretti o scorretti... e questo è una delle verità più interessanti che scopriamo durante un percorso psicoterapeutico.
Invitandola a riflettere, la saluto cordialmente.
Dott. Paolo Di Biagio.
Credo non sia importante sapere cosa è giusto o sbagliato in psicologia perchè queste definizioni non esistono, è importante chiedersi, in questo caso, perchè hai reagito in questo modo o cosa ti da particolarmente fastidio. Le risposte arrivano da dentro, uno psicologo può aiutarti a trovare ciò che già c'è dentro di te ma non può dirti cosa sia giusto o cosa sia sbagliato.
Spero di essere stata utile
Spero di essere stata utile
Buongiorno,
la psicologia, per come la intendo io, non è luogo in cui si stabilisce che è giusto e che è sbagliato, quella è la scuola.
Se vuole mi contatti e le racconto il resto ...
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
la psicologia, per come la intendo io, non è luogo in cui si stabilisce che è giusto e che è sbagliato, quella è la scuola.
Se vuole mi contatti e le racconto il resto ...
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buonpomeriggio, fortunatamente non esiste un giusto e uno sbagliato e quindi la psicologia non può darle una risposta su questo.
Da quello che scrive sembra che la presenza di questa ragazza la preoccupi e la tocchi nel profondo... E forse vale la pena che prenda in considerazione l'inizio di un percorso psicologico proprio per capire come mai un episodio ha scatenato una tale reazione.
Un caro saluto.
Da quello che scrive sembra che la presenza di questa ragazza la preoccupi e la tocchi nel profondo... E forse vale la pena che prenda in considerazione l'inizio di un percorso psicologico proprio per capire come mai un episodio ha scatenato una tale reazione.
Un caro saluto.
Buona sera, nel campo delle reazioni emotive il giusto e lo sbagliato sono concetti fuorvianti. Se proviamo certe emozioni una ragione c'è, rimanda al nostro personale modo di "leggere le esperienze", alle aspettative che abbiamo nei confronti delle relazioni, al modo in cui ci rappresentiamo noi e gli altri nei nostri rapporti affettivi. Interrogarsi sul significato di questa sua reazione potrebbe essere il punto di partenza di un lavoro su di sé che la porterà a maggiori consapevolezze e, di conseguenza, a nuovi possibili modi di vivere le sue esperienze. Cordiali saluti
Buongiorno. Mi sembra molto importante questa sua domanda rispetto all'Altra e rispetto all'aver colto un desiderio nel suo ex... che forse la interroga in primo luogo su quale sia il Suo desiderio ed il rapporto rispetto a questa Altra. La sua domanda, che va oltre al giudizio morale giusto-sabagliato, mi pare che rimandi ad altro. Perchè non continuare a interrogarla?
Resto a disposizione.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Resto a disposizione.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Gentilissima, non esiste un modo giusto o sbagliato di vedere le cose e di comportarsi. Certamente, quanto accaduto ha creato in lei disagio e sofferenza, tanto da decidere di interrompere la sua relazione sentimentale. Sarebbe utile soffermarsi su quanto lei si sentisse sicura all'interno della relazione, e sui suoi sentimenti dopo averla interrotta. Se vorrà approfondire l'argomento, resto a disposizione, anche con colloqui online. Un saluto, dott.ssa Giarratano
Buongiorno, la ringrazio innanzitutto per la condivisione.
Non esistono vissuti giusti o sbagliati. Un'emozione, in quanto sua e spontanea, ha sempre diritto di essere ascoltata e presa in considerazione. Il comportamento del suo ex fidanzato l'ha messa in difficoltà e le ha creato dubbi sulla relazione.
Mi sento di invitarla a riflettere su quale fosse la qualità della vostra relazione, al di là di questo aspetto, su quanto la sentisse per lei una relazione sicura e sana. Credo sia inoltre importante valutare quali siano i suoi sentimenti nei confronti di questa persona e come si sente ora che la relazione è stata interrotta.
Restando a sua disposizione, le porgo cordiali saluti.
Dott.ssa Brunella Mobrici
Disponibile on line e a Legnano (MI) su appuntamento
Non esistono vissuti giusti o sbagliati. Un'emozione, in quanto sua e spontanea, ha sempre diritto di essere ascoltata e presa in considerazione. Il comportamento del suo ex fidanzato l'ha messa in difficoltà e le ha creato dubbi sulla relazione.
Mi sento di invitarla a riflettere su quale fosse la qualità della vostra relazione, al di là di questo aspetto, su quanto la sentisse per lei una relazione sicura e sana. Credo sia inoltre importante valutare quali siano i suoi sentimenti nei confronti di questa persona e come si sente ora che la relazione è stata interrotta.
Restando a sua disposizione, le porgo cordiali saluti.
Dott.ssa Brunella Mobrici
Disponibile on line e a Legnano (MI) su appuntamento
Buongiorno, è comprensibile provare un sentimento di gelosia nei confronti del proprio fidanzato. Tuttavia, questi comportamenti di controllo, potrebbero, talvolta, essere generati da una componente personale, ad esempio di insicurezza, che potrebbe generare pensieri disfunzionali che anno stare male, insinuando in noi ulteriori fragilità. Dunque in assenza di fatti concreti che ci possano dare effettivo fondamento, provi a riflettere su questa possibilità, eventualmente esplorandola in modo più approfondito con un terapeuta. Un cordiale saluto
Buonasera, non c'è un giusto o un sbagliato, ognuno vive la propria relazione come meglio crede. Cosa la turba dell'amicizia tra il suo ragazzo e la sua ex? Pensa che il loro rapporto possa minare il vostro? Come la fa sentire?
Provi a confrontarsi con il suo compagno su tali questioni, gliene parli apertamente dando il giusto peso alle sue emozioni e paure.
Dott.ssa Sara Passavanti
Provi a confrontarsi con il suo compagno su tali questioni, gliene parli apertamente dando il giusto peso alle sue emozioni e paure.
Dott.ssa Sara Passavanti
Buongiorno, in psicologia non esiste un giusto e uno sbagliato. Forse più importante sarebbe soffermarsi sul capire come certe situazioni la fanno stare ed il significato che sottende a questo suo modo di vivere queste esperienze. Probabilmente se vive in modo così allarmante il rapporto del suo ragazzo co la sua ex, è perchè le smuove sensazioni, emozioni o prospettive che non la fanno stare bene. Potrebbe essere utile chiedersi perché ritiene inadeguato questo rapporto? Come si riflette sul suo ruolo di compagna e partner? Queste sono sole domande indicative. Un percorso con uno un collega potrebbe aiutarla a fare chiarezza e capire il significato per lei di questa situazione. Un caro saluto
Buongiorno,
io credo che in una situazione come questa non ci siano un "giusto-normale", uno "sbagliato-anormale" validi per tutti.. ci sono due persone diverse con bisogni diversi, storie diverse e vissuti diversi. A volte certi bisogni dell'altro possono apparirci incomprensibili e inaccettabili, per come siamo fatti, per la nostra storia. Io credo un percorso psicologico-psicoterapeutico possa aiutarla in primo luogo a fare autoconoscenza, a capire meglio se stessa, il perchè delle sue reazioni che rimandano sicuramente a qualcosa di antico e profondo.
In secondo luogo il percorso potrebbe aiutarla a capire ancora meglio come comunicare e conoscere l'altro, interrogarsi sulla risonanza che ciò che emerge ha su di lei, fare delle scelte meditate.
Se lo vorrà, sono disponibile per un percorso di approfondimento e scoperta, anche online.
Saluti,
dr.ssa Elisa Paganini
io credo che in una situazione come questa non ci siano un "giusto-normale", uno "sbagliato-anormale" validi per tutti.. ci sono due persone diverse con bisogni diversi, storie diverse e vissuti diversi. A volte certi bisogni dell'altro possono apparirci incomprensibili e inaccettabili, per come siamo fatti, per la nostra storia. Io credo un percorso psicologico-psicoterapeutico possa aiutarla in primo luogo a fare autoconoscenza, a capire meglio se stessa, il perchè delle sue reazioni che rimandano sicuramente a qualcosa di antico e profondo.
In secondo luogo il percorso potrebbe aiutarla a capire ancora meglio come comunicare e conoscere l'altro, interrogarsi sulla risonanza che ciò che emerge ha su di lei, fare delle scelte meditate.
Se lo vorrà, sono disponibile per un percorso di approfondimento e scoperta, anche online.
Saluti,
dr.ssa Elisa Paganini
Buonasera,
seppur non esista un giusto o sbagliato in assoluto, sicuramente lo è per Lei, questo è quel che ci interessa in psicologia.
Sarebbe interessante domandarsi, nel caso volesse intraprendere un percorso, come mai Le sia sorto il dubbio.
Resto a disposizione e Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Michela Dicosta
seppur non esista un giusto o sbagliato in assoluto, sicuramente lo è per Lei, questo è quel che ci interessa in psicologia.
Sarebbe interessante domandarsi, nel caso volesse intraprendere un percorso, come mai Le sia sorto il dubbio.
Resto a disposizione e Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Michela Dicosta
Salve, il concetto di giusto e sbagliato è un fatto opinabile.
Dipende sostanzialmente dal suo vissuto e da come interpreta gli atteggiamenti del suo ragazzo.
Apra un dialogo solido e valuti le difficoltà che incontra.
Dopo potrà decidere come muoversi.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dipende sostanzialmente dal suo vissuto e da come interpreta gli atteggiamenti del suo ragazzo.
Apra un dialogo solido e valuti le difficoltà che incontra.
Dopo potrà decidere come muoversi.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, direi che non c'è giusto o sbagliato in questi termini, bisognerebbe capire meglio la relazione di coppia e la relazione che il suo fidanzato ha mantenuto con la ex. Forse potrebbe approfondire con qualche colloquio psicologico , può essere utile anche a lei per conoscersi meglio e dare significato ad alcuni eventi critici. Cordiali saluti
Buongiorno, direi che è comprensibile sentirsi in questo modo, specialmente in una situazione così delicata. La sua reazione non è necessariamente "sbagliata", riflette le sue emozioni ed esperienze. Sentirsi a disagio per una relazione passata del proprio partner è comune, credo sia importante trovare un modo per poterne parlare e affrontare le insicurezze.
Se sente di avere bisogno di supporto per processare questa esperienza, potrebbe essere utile parlare con un professionista.
Se sente di avere bisogno di supporto per processare questa esperienza, potrebbe essere utile parlare con un professionista.
Buongiorno,
il suo vissuto e le sue emozioni in questa situazione sono assolutamente comprensibili. Dal punto di vista psicologico, non è sbagliato percepire disagio o insicurezza in una dinamica di questo tipo. La relazione con un ex partner può essere un tema delicato, specialmente se ci sono legami di amicizia molto stretti che coinvolgono confini relazionali non ben definiti.
Il fatto che lei abbia interpretato il messaggio come una mancanza di rispetto per la vostra relazione attuale riflette i suoi bisogni emotivi e le sue aspettative di chiarezza e priorità nella coppia. È possibile che il suo partner avesse un'intenzione diversa o non percepisse il suo disagio con la stessa intensità, il che può aver creato incomprensioni.
Non esiste una regola assoluta su cosa sia "giusto" o "sbagliato" in queste situazioni, poiché molto dipende dai valori e dagli accordi di coppia. Tuttavia, quando questi temi portano a rotture o conflitti significati, potrebbe essere utile esplorare più a fondo le proprie emozioni, i propri bisogni ei meccanismi di comunicazione nella relazione.
Per approfondire e lavorare su queste dinamiche, è altamente consigliato rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o psicoterapeuta, che potrà aiutarla a riflettere su quanto accaduto e a trovare strategie utili per affrontare situazioni simili in futuro.
Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
il suo vissuto e le sue emozioni in questa situazione sono assolutamente comprensibili. Dal punto di vista psicologico, non è sbagliato percepire disagio o insicurezza in una dinamica di questo tipo. La relazione con un ex partner può essere un tema delicato, specialmente se ci sono legami di amicizia molto stretti che coinvolgono confini relazionali non ben definiti.
Il fatto che lei abbia interpretato il messaggio come una mancanza di rispetto per la vostra relazione attuale riflette i suoi bisogni emotivi e le sue aspettative di chiarezza e priorità nella coppia. È possibile che il suo partner avesse un'intenzione diversa o non percepisse il suo disagio con la stessa intensità, il che può aver creato incomprensioni.
Non esiste una regola assoluta su cosa sia "giusto" o "sbagliato" in queste situazioni, poiché molto dipende dai valori e dagli accordi di coppia. Tuttavia, quando questi temi portano a rotture o conflitti significati, potrebbe essere utile esplorare più a fondo le proprie emozioni, i propri bisogni ei meccanismi di comunicazione nella relazione.
Per approfondire e lavorare su queste dinamiche, è altamente consigliato rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o psicoterapeuta, che potrà aiutarla a riflettere su quanto accaduto e a trovare strategie utili per affrontare situazioni simili in futuro.
Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
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- Buongiorno, sono Lara ed ho 42 anni. Vivo una profonda crisi coniugale che mi ha portato a guardare mio marito con occhi diversi, quando mi sono resa conto che non ha voluto costruire con me, quando ho capito che rifugge "l'impegno". Abbiamo avuto una bellissima bambina, ma poi lui non ha più voluto…
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