Buongiorno, ho ancora un altro quesito da sottoporre. Questo riguarda la mia sensazione di claustrof

18 risposte
Buongiorno, ho ancora un altro quesito da sottoporre. Questo riguarda la mia sensazione di claustrofobia per cui trovo impossibile eseguire ad esempio indagini quali la risonanza magnetica che, nel mio stato di salute, è fondamentale poter eseguire. A chi posso rivolgermi per cercare di superare questa condizione debilitante? Grazie.
Gentile utente, un percorso di psicoterapia sarebbe sicuramente utile per affrontare il disagio che descrive. La aiuterebbe a comprendere quando e come è originata la fobia, la funzionalità che ha avuto e che continua ad avere nella sua vita; al fine di riacquisire un nuovo senso di stabilità personale e pertanto aprirsi a nuove possibilità, anzichè negarsele. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa

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Gentile utente, l'aiuto che lei cerca può trovarlo solo nella psicoterapia che la aiuti a trovare un senso al suo disagio. Siamo sempre meno spaventati da ciò che conosciamo. Inizia un percorso di esplorazione di questa sua paura e vedrà che starà meglio. Buona giornata
Dott. Paolo Di San Diego
Buongiorno, mi piacerebbe capire prima di tutto se la sua sensazione di claustrofobia è presente solo quando deve eseguire indagini strumentali o vi sono altre situazioni che le creano disagio per poter valutare il percorso più efficace.
Per affrontare la claustrofobia ci sono diversa tecniche che sono risultate efficaci: la psicoterapia cognitivo comportamentale può essere praticata in associazione a tecniche di rilassamento quali il training autogeno, esercizi di respirazione, il rilassamento muscolare progressivo o l’ipnosi. Questi trattamenti possono contribuire a gestire l'ansia correlata alla situazione che ritiene claustrofobica
Sarebbe utile come le dicevo poco sopra però valutare intensità e grado del disagio nonché se vi è attivazione nei confronti di spazi chiuse e ristretti oppure solo durante le indagini di tipo medico legate alla sua situazione di salute.
In combinazione al trattamento psicologico può essere utile anche il coinvolgimento di un medico psichiatra per prescrivere una terapia farmacologica per controllare i sintomi associati al disturbo soprattutto qualora le tempisctiche non permettessero di portare a termine un lavoro psicologico nei tempi richiesti dalle indagini mediche. Cordiali saluti
Buongiorno, l'angoscia che possono provocare i luoghi chiusi è un'esperienza che mette molto in difficoltà le persone che la vivono. Ci si può prendere cura del proprio malessere attraverso un percorso psicoterapeutico che possa aiutare a ricostruire le origini del sintomo. Da un punto di vista pratico, per gli esami a cui deve essere sottoposta, spesso sul territorio c'è almeno un presidio ospedaliero con il macchinario per la risonanza aperto, che permette di eseguire l'esame senza essere inserita nel 'tunnel'.
Resto disposizione per ulteriori informazioni, cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo

Per affrontare la claustrofobia che rende difficile eseguire esami come la risonanza magnetica, la Terapia Breve Strategica potrebbe essere un'opzione efficace. Questa terapia si concentra sul cambiamento di schemi di pensiero e comportamento disfunzionali in tempi brevi, utilizzando tecniche pratiche e mirate. Un terapeuta specializzato in questo approccio ti aiuterà a identificare e ristrutturare le credenze limitanti che alimentano la tua paura. Attraverso l'uso di esercizi di esposizione graduale, potresti essere incoraggiato a confrontarti con situazioni che evocano ansia in un ambiente controllato, sviluppando progressivamente tolleranza e riducendo la paura. Il terapeuta potrebbe anche aiutarti a trovare strategie di coping immediato per gestire l'ansia prima e durante l'esame. Questo approccio si basa sull'idea che piccoli cambiamenti possono portare a miglioramenti significativi nella tua vita quotidiana e nella tua capacità di affrontare situazioni difficili.
Salve, in tempi brevi può affrontare la situazione ricercando un centro che abbia apparecchiature aperte. (ci sono molte persone che non sopportano fare questo esame al chiuso). Se vuole risalire all'origine del sintomo può intraprendere una psicoterapia che l'aiuterà ad approfondire le cause. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
salve, la claustrofobia è assai invalidante e, se non ha mai seguito un percorso di psicoterapia, le consiglierei di intraprenderlo.
Sono a sua disposizione se vuole approfondire la questione.
ricevo a Roma in Prati e effettuo colloqui Online.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, questa è una difficoltà che può essere trattata in psicoterapia. Cerchi un/una collega nella sua zona ed inizi una consulenza.
Un saluto
Buongiorno, la claustrofobia, così come altri sintomi, sono il segno di un disagio molto spesso inerente a questioni riferite a disturbi d'ansia. Sarebbe il caso di contattare uno specialista, uno psicoterapeuta, per comprenderne il significato e le origini.
Buiongiono le posso consigliare di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per capire l'origine delle sue paure ed imparare a gestirle al meglio. Se vuole sono a sua disposizione . Buona giornata
Salve a lei. Un percorso breve di psicoterapia cognitivo comportamentale con l'ausilio di approcci che partono dal corpo, quali l'EMDR e la Terapia Sensomotoria, potrebbero aiutarla ad affrontare il problema di claustrofobia.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
Devi lavorare con una psicoterapia che ti aiuti a definire i tuoi confini, ad avere fiducia in te stesso e nelle tue capacità di reazione, gestire gli spazi interiori, contenere le tue paure, affrontare e assumersi le proprie responsabilità.
Gent.Utente, per affrontare la claustrofobia, nello specifico per effettuare una risonanza magnetica, potrebbe considerare il supporto di psicoterapeuta con esperienza in tecniche di gestione dell’ansia. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) ad esempio aiuta a ridurre le risposte di ansia attraverso strategie pratiche e desensibilizzazione graduale.
Può inoltre consultare il medico che le ha prescritto tali esami per valutare la presenza di centri clinici che possono offrire risonanze magnetiche aperte, meno claustrofobiche, o sedazione. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Gentile Paziente,
capisco che la risonanza possa mettere in difficoltà sopratutto se si soffre di claustrofobia. Nel suo caso bisognerebbe capire quanto è forte questa paura e quando le impedisce di affrontare le situazioni facendo quindi un lavoro psicoterapico che potrebbe essere accompagnato dall'apprendimento di tecniche come la respirazione o il rilassamento. Ora mi pare di ricordare anche che esistono dei macchinari che non sono totalmente chiusi ma dovrebbe informarsi presso le strutture.
Un caro saluto
Caterina Simoncelli
buongiorno,
le consiglio un terapeuta ad orientamento cognitivo o una terapia emdr.
tantissimi auguri
Buongiorno, in poche sedute può risolvere il suo disagio. L'approccio strategico breve è una psicoterapia che già dalle prime sedute ottiene risultati importanti e senza farmaci. Se ha bisogno di ulteriori informazioni non esiti a chiamarmi. Buona giornata
Gentile utente, grazie per la condivisione. E' una situazione in realtà molto più diffusa di quanto si pensi; concordo con i colleghi nel suggerire strutture che hanno apparecchiature apposite, altrimenti si possono prendere anche dei rimedi naturali per cercare di calmare l'ansia o l'agitazione che potrebbe derivare.
Ne parli con il suo medico curante o prescrivente se possibile!
cordiali saluti
AV

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