Buongiorno. Ho 71 anni. Sette anni fa mi è stata diagnosticata la malattia di Parkinson, prima da un

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Buongiorno. Ho 71 anni. Sette anni fa mi è stata diagnosticata la malattia di Parkinson, prima da un neurologo, successivamente da un altro. Quest’ultimo mi ha prescritto una S.P.E.C.T. con Datscan, effettuata in data 4.12.2018, che ha dato il seguente esito: “Le immagini ottenute hanno messo in evidenza una evidente riduzione della concentrazione del tracciante recettoriale, in rapporto all’età, a livello dei nuclei caudati e del putamen bilateralmente. Tale reperto è indicativo di una discreta compromissione del sistema pre-sinaptico dopaminergico. L’analisi semiquantitativa mostra i seguenti rapporti di attività: caudato dx-fondo/fondo=1,53; caudato sx-fondo/fondo=1,31; putamen dx-fondo/fondo=0,43; putamen sx-fondo/fondo=0,76.
Dall’inizio della diagnosi fino al 14 maggio 2022 ho assunto Jumex . Da questa data il neurologo mi ha prescritto “SINEMET (Levodopa/Carbidopa)” in aggiunta allo Jumex.
Questo farmaco mi ha provocato conati di vomito sia nella prima settimana, che nella seconda settimana. Successivamente ho provato ogni mattina dopo l’assunzione del Sinemet una forte astenia che mi costringeva a sdraiarmi sul letto per circa due ore. Dopo qualche giorno ho comunicato questa problematica al mio medico curante, il quale dapprima mi ha consigliato di eliminare lo Jumex, successivamente, visto che i problemi di astenia persistevano, mi ha consigliato di sostituire il Sinemet con quello “a rilascio modificato”. Per circa 15 gg. mi sono sentito bene, poi la stanchezza si è nuovamente evidenziata, anche se in misura minore. Infatti non avevo la necessità di sdraiarmi sul letto per due ore, ma, comunque, mi sentivo e mi sento molto stanco.
Vorrei sapere se il Sinemet è un farmaco inadatto almeno per me o se la diagnosi di malattia di Parkinson sia sbagliata e non sia da cambiare in “parkinsonismo” o altro.
Grazie per l’attenzione.
Roberto
Buongiorno, il Sinemet è il farmaco più utilizzato per la Malattia di Parkinson. Una mancata risposta o una presenza di collateralità può essere presente anche nel caso di questa malattia. Andrebbe rivalutato in visita se questo farmaco possa essere per lei causa di disturbo tipo dispepsia, e magari sostituirlo con una formulazione con assorbimento diverso. Per la valutazione della forma di parkinsonismo occorrono alcuni particolari segni clinici valutati durante la visita, l'esecuzione di una Risonanza magnetica dell'encefalo e la valutazione del decorso nei primi anni di malattia.

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