Buongiorno, ho 58 anni e da qualche settimana mi è stata diagnostica l'epilessia, dopo 3 eventi via
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Buongiorno, ho 58 anni e da qualche settimana mi è stata diagnostica l'epilessia, dopo 3 eventi via via più critici.
Il primo si è manifestato mentre in auto, mentre guidavo, ho avuto una sensazione di deja vu seguita dall'annebbiarsi della vista, non vedevo più la strada ma riuscivo a vedere il cruscotto e le cose più vicine a me. Il tutto è durato pochi secondi senza conseguenze. In precedenza avevo già avuto 2 o 3 sensazioni simili di deja vu, senza però che questo sfociasse in una vera crisi epilettica. Dopo un paio di mesi, mentre ero in moto, ho avuto un'altra crisi, questa volta con perdita di conoscenza di pochi secondi, sono ovviamente caduto (senza gravi conseguenze per fortuna) e mi sono rialzato senza particolari problemi. A questo punto, dopo vita neurologica, EEG, RM con e senza liquido di contrasto, mi è stata diagnostica la malattia e ho iniziato una cura con il Tegretol. Questo farmaco però mi dava alcuni effetti collaterali spiacevoli (acne cistica sul cuoio capelluto, frequente rottura dei capillari del naso, stipsi...) quindi, sbagliando clamorosamente, ho interrotto la cura in attesa di iniziarne una con un nuovo farmaco. La dottoressa che mi segue mi avvisò dei rischi di recidiva nell'interruzione della cura, ma non riuscendo più a gestire la proliferazione di cisti in testa, io scelsi comunque di troncare definitivamente con il Tegretol. Dopo un ulteriore visita mi fu consigliato di provare il Vimpat, ma essendo io scoperto da circa una decina di giorni, e prima di iniziare la nuova cura, 6 giorni fa ho avuto un'altra crisi epilettica, la più forte di tutte, per la prima volta mi sono sentito spossato per 2 giorni dopo la perdita di conoscenza da recidiva. Adesso sono in cura appunto con il Vimpat da qualche giorno, ma l'aspetto che più mi preoccupa è che dall'ultima crisi dormo pochissimo e malissimo. Ho letto sulla stretta e complicata connessione tra epilessia e sonno, ma non so davvero cosa fare, a chi rivolgermi in zona (vivo in provincia di Padova), e cosa fare per riuscire a riposare senza l'assunzione dei sonniferi che spesso interagiscono in maniera negativa con la terapia. Grazie a chiunque potrà darmi qualche consiglio prezioso.
Il primo si è manifestato mentre in auto, mentre guidavo, ho avuto una sensazione di deja vu seguita dall'annebbiarsi della vista, non vedevo più la strada ma riuscivo a vedere il cruscotto e le cose più vicine a me. Il tutto è durato pochi secondi senza conseguenze. In precedenza avevo già avuto 2 o 3 sensazioni simili di deja vu, senza però che questo sfociasse in una vera crisi epilettica. Dopo un paio di mesi, mentre ero in moto, ho avuto un'altra crisi, questa volta con perdita di conoscenza di pochi secondi, sono ovviamente caduto (senza gravi conseguenze per fortuna) e mi sono rialzato senza particolari problemi. A questo punto, dopo vita neurologica, EEG, RM con e senza liquido di contrasto, mi è stata diagnostica la malattia e ho iniziato una cura con il Tegretol. Questo farmaco però mi dava alcuni effetti collaterali spiacevoli (acne cistica sul cuoio capelluto, frequente rottura dei capillari del naso, stipsi...) quindi, sbagliando clamorosamente, ho interrotto la cura in attesa di iniziarne una con un nuovo farmaco. La dottoressa che mi segue mi avvisò dei rischi di recidiva nell'interruzione della cura, ma non riuscendo più a gestire la proliferazione di cisti in testa, io scelsi comunque di troncare definitivamente con il Tegretol. Dopo un ulteriore visita mi fu consigliato di provare il Vimpat, ma essendo io scoperto da circa una decina di giorni, e prima di iniziare la nuova cura, 6 giorni fa ho avuto un'altra crisi epilettica, la più forte di tutte, per la prima volta mi sono sentito spossato per 2 giorni dopo la perdita di conoscenza da recidiva. Adesso sono in cura appunto con il Vimpat da qualche giorno, ma l'aspetto che più mi preoccupa è che dall'ultima crisi dormo pochissimo e malissimo. Ho letto sulla stretta e complicata connessione tra epilessia e sonno, ma non so davvero cosa fare, a chi rivolgermi in zona (vivo in provincia di Padova), e cosa fare per riuscire a riposare senza l'assunzione dei sonniferi che spesso interagiscono in maniera negativa con la terapia. Grazie a chiunque potrà darmi qualche consiglio prezioso.
Buonasera. Il fatto che i farmaci ipnoinducenti interagiscano negativamente con la terapia antiepilettica non è sempre vero. Molti di questi farmaci nascono proprio come antiepilettici. Consiglio quindi di parlarne con il neurologo che la segue per l'epilessia per impostare al meglio tale terapia.
Una cosa verso la quale la metto in guardia, visto anche gli episodi che si sono verificati in situazioni pericolose, è il divieto di guida per i pazienti epilettici non controllati. Vige l'obbligo per legge di astenersi dalla guida di veicoli a motore e non, e dalle situazioni di rischio potenziale per sé e per gli altri. Dopo un anno libero da crisi e su parere specialistico si potranno riprendere tali attività.
Una cosa verso la quale la metto in guardia, visto anche gli episodi che si sono verificati in situazioni pericolose, è il divieto di guida per i pazienti epilettici non controllati. Vige l'obbligo per legge di astenersi dalla guida di veicoli a motore e non, e dalle situazioni di rischio potenziale per sé e per gli altri. Dopo un anno libero da crisi e su parere specialistico si potranno riprendere tali attività.
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