Buongiorno, ho 57anni con vari percorsi terapeutici alle spalle , ero in cura con Citalopram 20 gocc
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Buongiorno, ho 57anni con vari percorsi terapeutici alle spalle , ero in cura con Citalopram 20 gocce laroxil alla sera e poi frontal da 0,50 tre volte al giorno.
Sono aumentata notevolmente di peso non notando particolari( se non all inizio), benefici per cui ho deciso autonomamente di scalare Citalopram eliminare laroxil e appoggiarmi solo al frontal tenendo quasi sempre lo stesso dosaggio.
Ritornerò dal medico perché è tornata l ansia e la paura e vorrei iniziare a provare Efexor .grazie
Sono aumentata notevolmente di peso non notando particolari( se non all inizio), benefici per cui ho deciso autonomamente di scalare Citalopram eliminare laroxil e appoggiarmi solo al frontal tenendo quasi sempre lo stesso dosaggio.
Ritornerò dal medico perché è tornata l ansia e la paura e vorrei iniziare a provare Efexor .grazie
Gentilissima, rispetto alla terapia farmacologica l’indicazione generale e’ quella di consultarsi col medico che la suddetta terapia l’ha prescritta, cosa che del resto lei stessa dice nel messaggio avere intenzione di fare. In generale comunque gli psicofarmaci non andrebbero mai scalati ne’ sospesi per iniziativa autonoma. All’inizio del suo messaggio accenna a diverse terapie intraprese, non è chiaro però se alluda alle sole terapie farmacologiche o anche a percorsi di psicoterapia. Se già non sta seguendo un percorso di psicoterapia dunque, ha provato a pensare di iniziarne uno per lavorare sulla sua ansia e sulla sua paura che sono ora anche aumentate di intensità? Un caro saluto, Marta Corradi
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Gentile utente, per quanto riguarda gli psicofarmaci deve consultare il suo medico curante. Per quanto riguarda i percorsi terapeutici alle spalle, invece, come mai non sono riusciti ad aiutarla nello stato di ansia e paura? Che tipo di percorsi erano? Potrebbe valutare di intraprendere una psicoterapia, da affiancare eventualmente alla terapia farmacologica. Mi scriva pure per informazioni più approfondite. Un caro saluto
Buongiorno, tornare dal medico è una buona strategia per il dosaggio e la scelta dei farmaci. Scegliere in autonomia di scalare o sospendere una terapia farmacologica può avere ripercussioni sul nostro benessere che dovrebbero essere attentamente monitorate. Anche la psicoterapia, a seconda dei momenti della vita e delle esperienze che stiamo vivendo, può affrontare diverse difficoltà. Se sente di essere in un momento di fragilità provi a consultare anche uno psicoterapeuta che possa sostenerla nei cambiamenti che si stanno verificando dentro di lei. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buongiorno gentile utente, considerato I suoi trascorsi terapeutici, già saprà che associando una terapia farmacologica prescritta da uno psichiatra. Con una psicoterapia è possibile ottenere buoni risultati, migliorare l 'effetto dei farmaci e ritrovare un equilibrio interiore. Non essendo consapevoli dei motivi per cui ha terminato i precedenti percorsi, può contattare un collega con cui si è trovato bene in passato o scegliere lo psicoterapeuta più adatto a lei su questo sito. Buon tutto e buona giornata dottoressa allocca Annalisa
Gentile Utente,
il dosaggio farmacologico è sempre questione delicata, ed è bene che navighi a vista in un costante confronto con lo psichiatra o il medico che li ha prescritti. Quindi ben venga la decisione che ha già preso di contattare il medico. Quanto ai percorsi di terapia precedenti non conosciamo i motivi che li hanno portati ad un vicolo cieco, ma la incoraggio a non perdere la motivazione. L'associazione di terapia farmacologica e psicoterapia è quella che presenta più elevati livelli di efficacia e stabilità nel tempo. Un caro augurio di buona fortuna
il dosaggio farmacologico è sempre questione delicata, ed è bene che navighi a vista in un costante confronto con lo psichiatra o il medico che li ha prescritti. Quindi ben venga la decisione che ha già preso di contattare il medico. Quanto ai percorsi di terapia precedenti non conosciamo i motivi che li hanno portati ad un vicolo cieco, ma la incoraggio a non perdere la motivazione. L'associazione di terapia farmacologica e psicoterapia è quella che presenta più elevati livelli di efficacia e stabilità nel tempo. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente, come segnalato anche dai colleghi, le decisioni che riguardano il dosaggio e l'assunzione della farmacoterapia andrebbero prese sempre insieme al medico curante, nei confronti del quale è importante sviluppare una fiducia e un'alleanza terapeutica. Per quanto concerne la possibilità di affrontare il suo malessere psicologico, considerando anche che lei ha posto la domanda all'interno della sezione "psicoterapia", mi domando se stia valutando anche la possibilità di un intervento in questo senso o se lo abbia già fatto in passato (lei parla di diverse terapie, non specificando se si trattasse di farmacoterapie o psicoterapie). Cordialmente, Dott.ssa Salustri
Buongiorno, è necessario che lei si rivolga al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica e non modifichi mai autonomamente la posologia dei farmaci prescritti. Lei scrive che le è ritornata "l'ansia e la paura" , quindi sarebbe opportuno che alla terapia farmacologica venga affiancato anche un percorso psicoterapico, al fine di migliorare la qualità della sua vita. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti. Dottoressa Barbara Gizzi
Gentile utente, sarebbe interessante capire quanto sono durati i percorsi terapeutici di cui parla, quanti psicoterapeuti ha cambiato, quali passi avanti sente di aver fatto e quali obiettivi crede di aver raggiunto. Non conoscendo la sua storia, non posso darle delle indicazioni precise ma se fossi in lei farei un colloquio per valutare la situazione attuale e capire quale possa essere la strategia migliore da seguire. Sugli psicofarmaci non posso esprimermi ma sicuramente posso consigliarle di parlarne con il medico che li ha prescritti, "il fai da te" in queste cose può creare dei grandi squilibri e andare ad incidere negativamente.La saluto e rimango a disposizione se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente per lo scalaggio dei farmaci è importante che lei sia seguita dal medico che glieli ha prescritti. Non dà informazioni sui percorsi terapeutici che ha seguito e se tra questi ci sia mai stato un lavoro di psicoterapia che possa averla aiutata a trovare gli strumenti per gestire l’ansia. Mi sembra più orientata a scegliere un altro farmaco che non le dia effetti collaterali. La invito a darsi la possibilità di consultare uno psicoterapeuta che l’aiuti magari a fare chiarezza sugli obiettivi da porsi per affrontare i suoi problemi.
Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Gentile utente, oltre alla terapia farmacologica, che è bene modulare solo dopo aver sentito il parere del medico che gliel'ha prescritta, ha affiancato un percorso di psicoterapia?
Se non l'ha fatto le suggerirei di prendere in considerazione questa eventualità.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Se non l'ha fatto le suggerirei di prendere in considerazione questa eventualità.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, per quanto riguarda la sua cura farmacologica, lei deve contattare il medico che le ha prescritto i psicofarmaci e sicuramente le potrà prescrivere la cura giusta per lei. Cmq insieme ai medicinali, che se il medico lo ritiene opportuno le modificherà, sarebbe meglio che lei accompagnasse la cura con delle sedute di psicoterapia per capire xchè ha bisogno di tutti i medicinali che ci ha descritto. Forse se riesce ad elaborare cosa nascondono i suoi sintomi, potrebbe con il tempo scalare gli psicofarmaci che ci ha elencato, cordiali saluti, dott. Egenia Cardilli.
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Cara signora, da quello che scrive non è chiaro se abbia fatto una terapia psicologica. Certo è, che si affida molto alla terapia farmacologica, ma per esperienza le dico che i farmaci da soli non fanno miracoli. Sicuramente aiutano, ma non risolvono il problema. Le consiglio di andare a fondo per scoprire dove si originano i suoi sintomi, per poterli superare.E si affidi sempre ad un medico per cambiare la cura farmacologica. Un caro saluto.
Come le hanno risposto i miei colleghi l'aspetto farmacologico non è di nostra pertinenza. Dice di aver fatto diversi percorsi terapeutici. Ci mette al corrente della sua gestione dei farmaci, (dove dovrebbe sempre riferirsi al medico che li ha prescritti) mi permetto di chiederle quale è precisamente la sua richiesta perché non sono riuscito a capirla o decifrarla dalla sua domanda. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli Psicologo e Psicoterapeuta.
Buongiorno. Invece che diversi tentativi chimici sui quali è bene non fare da sé, può invece intervenire sulla gestione delle emozioni indesiderate e delle interpretazioni che dà agli eventi che le creano paura.
L'efficacia della psicoterapia cognitivo comportamentale aumentata dalla Mindfulness permette spesso anche in poche sedute di trovare un buon equilibrio.
Saluti Dottor Gianpietro Rossi
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Buonasera per quanto riguarda la terapia farmacologica le consiglio di consultare un medico per vedere i dosaggi e se scalare come e quando scalare. Poi le consiglio anche una psicoterapia che sicuro l'aiuterà a superare l'ansia e le paure . per qualsiasi informazione sono a sua disposizione . cordiali saluti Dott.ssa Sabrina Scarpetta
Buongiorno, per tutto ciò che concerne i farmaci, gli psicologi non possono esprimere giudizio o fornire indicazioni. Quindi la sua idea di tornare dal medico è più funzionale del fai da te, inclusa la decisione di interrompere autonomamente l'uso di laroxil.
Potrebbe essere di estrema utilità accostare al percorso farmacologico uno psicoterapico, in modo da poter risalire alla genesi del suo disagio e potenziare quelle risorse necessarie a fronteggiare l'ansia. Cordialità.
Potrebbe essere di estrema utilità accostare al percorso farmacologico uno psicoterapico, in modo da poter risalire alla genesi del suo disagio e potenziare quelle risorse necessarie a fronteggiare l'ansia. Cordialità.
Buonasera, per i farmaci chieda al suo medico, per l'aspetto psicologico riprovi a richiedere una consulenza psicologica e a intraprendere un nuovo percorso.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Gentile utente,
Le sconsiglio di scalare il dosaggio di un farmaco prescritto da un medico in totale autonomia. Consulti nuovamente il suo dottore chiedendo consulto sul come agire. In merito alla psicoterapia può esser ripresa nelle fasi critiche della propria vita.
Può rivelarsi utile tornare da chi L’ aveva presa in carico in passato, soprattutto se era entrata in sintonia col terapeuta, al fine di poter riprendere il cammino e non ricominciare da capo.
Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
Le sconsiglio di scalare il dosaggio di un farmaco prescritto da un medico in totale autonomia. Consulti nuovamente il suo dottore chiedendo consulto sul come agire. In merito alla psicoterapia può esser ripresa nelle fasi critiche della propria vita.
Può rivelarsi utile tornare da chi L’ aveva presa in carico in passato, soprattutto se era entrata in sintonia col terapeuta, al fine di poter riprendere il cammino e non ricominciare da capo.
Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, nel suo caso consiglierei due percorsi paralleli: terapia psicologica e terapia farmacologica in quanto è sempre bene consultare il medico quando si fa uso di farmaci. Con il terapeuta potrà parlare della sua preoccupazione del peso e insieme ad un lavoro coordinato con il medico, potrà iniziare a scalare il farmaco e a ritrovare il peso desiderato. Cordiali saluti Dr.ssa Claudia Sposini
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