Buongiorno, ho 52 anni e sono in procinto di perdere il lavoro a causa delle mie problematiche psic

17 risposte
Buongiorno,
ho 52 anni e sono in procinto di perdere il lavoro a causa delle mie problematiche psicoligiche, che più o meno da sempre sono state caretterizzate da una autostima molto bassa e una profonda insicurezza. Ho una bella famiglia moglie e due figlie e a causa delle mie problematiche di evitamento la sto portando sull'orlo di un precipizio. In passato ho fatto psicoterapia con diversi proffessionisti, ma non ci ho cacciato nulla probabilmente per mia incapacità come in tutto. Sono arrivato ormai al punto che ho paura di uscire di casa, per non parlare quando mi trovo a relazionarmi con qualcuno. Faccio continuamente pensieri negativi su di me sulla mia vita e quella dei miei familiari. Ormai per moltissime cose sono diventato dipendente da mia moglie che poverina e sobbarcata di responsabilità, anche perchè non appena me ne devo prendere una vado nel panico tanto anche da spingermi a scappare. Sono rassegnato e allo stesso tempo disperato so che mi direte di fare un percorso psicoterapeutico ma io sono molto sfiduciato per gli scarsi o nulli risultati ottenuti. consigli in merito?
grazie
Salve, ha provato approccio EMDR?
Credo che possa essere utile per favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Dov'è che ha imparato a sentirsi inadeguato? Quali sono le prove che ha?
Capisco la sfiducia nei confronti della psicoterapia Ma ritengo che sia l'unico modo per poter affrontare in maniera approfondita il discorso.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade.
Non occuparsene significa non vivere. I suoi familiari certamente ne risentono, ma lei per primo è in sofferenza, la sua vita è bloccata.
La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a. Il fatto che lo abbia già fatto in passato non significa che questa volta, in questa epoca della sua vita e con un professionista diverso la terapia non sia proficua.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento, così da poterle spiegare come lavoro, non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, lei mi ha anticipato!In effetti le consiglierei di ri-tentare una psicoterapia perchè mi sembra sia una persona riflessiva e pronta a mettersi in discussione!Sa... anche la psicoterapia è l'incontro di due persone, ed è ancora possibile che possa incontrare un professionista a cui sente valga la pena affidarsi!Buona fortuna!
Dott.ssa Baiardo Bruni
Buonasera, immagino il suo senso di frustrazione e timore di perdere lavoro e famiglia. Si dice sfiduciato in relazione alle psicoterapie, ma scrive su un portale di psicoterapeuti.
Forse non è un discorso chiuso per lei.
Mi faccia sapere se vuole.
Saluti
Dott.ssa Villa
Comprendo che sia molto scoraggiato ma non desista .Le consiglierei un percorso parallelo :una psicoterapia ed un bravo psichiatra per una terapia farmacologica ed un antidepressivo mirato . Sicuramente ne trarrà beneficio Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, tutta questa sfiducia e questo senso profondo di essere sospeso e inerme non può essere risolto con una ricetta veloce. Credo che lei debba costruire molto dentro di sé. Mi spiace moltissimo che non abbia trovato il professionista con cui lavorare in questo senso o forse ha interrotto dopo poco, sperando in un cambiamento talmente rapido da essere surreale. Ci sono, come suggerito da altri colleghi, numerose terapie che potrebbero aiutarla in tempi relativamente ristretti ma ciò che conta è la persona su cui riporre fiducia e la voglia di farlo. Ritenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,

le sue problematiche potrebbe esser di natura ansioso-depressiva. In questi casi è molto importante la psicoterapia associata ad un trattamento farmacologico. Quest' ultimo rappresenterebbe una rete di protezione con cui poter affrontare determinate cose, senza che finisca nel panico, questo sino a che con la psicoterapia non avrà acquisito degli strumenti che le consentano di gestire le difficolta. Si rivolga quanto prima ad uno specialista, vedrà che con il tempo potrà star meglio.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, mi dispiace molto per il disagio che sta affrontando e comprendo la sua frustrazione. Quello che mi sento di suggerirle è di intraprendere un percorso psicologico. La psicoterapia è l'incontro di due persone e per questo credo che sia ancora possibile che possa incontrare un professionista a cui sente di potersi affidare. Un saluto, Dott.ssa Marcella Boscolo
Gentile utente, non sappiamo mai quando arriva il momento per l'incontro giusto con il terapeuta che può aiutarla in questa situazione spiacevole. Si dia la possibilità. Se non muove nulla, nulla arriverà.
Un saluto
Gent.mo, descrive una vicenda complicata e che si trascina da tempo. Sarebbe utile che chiedesse una consultazione così che si possa valutare clinicamente la sua situazione personale attuale, le caratteristiche di questi episodi ricorsivi di grave disagio e i tentativi di cura fatti (con e senza beneficio). Si potrà quindi prospettare qualche ipotesi di intervento, vagliando eventuali costi, benefici e dubbi. SG
Buongiorno le ho risposto facendole un video che troverà sul mio canale youtube dal titolo " Le psicoterapie inutili e la mia scuola". Spero possa trovarlo utile. Cordialmente, Amico Colaianni
Buonasera, mi dispiace molto per la sua sofferenza,a come afferma lei, credo che l'unica via per uscire da questo circolo vizioso è proprio intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Resto a disposizione, un saluto
Claudia m
Buongiorno, Lei si definisce sfiduciato e questo è comprensibile vista la situazione che descrive, però non è privo di speranza vista la sua richiesta su questo portale. Prenda sul serio questa spinta che l'ha portato a fare questo passo: è il primo, magari ne potranno seguire altri nella direzione di prendersi cura di sé attraverso una psicoterapia. Forse ora è il momento giusto per essere ricettivi ad un lavoro su se stessi. Cordiali saluti Dr. Marina Marzani
Buongiorno,
Non si preoccupi sono disponibile anche online a consulti e interventi al fine di risolvere la sua problematica.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentilissimo, anzitutto grazie per aver qui condiviso
Lei qui ci chiede comunque un parere: mi sembra già un primo passo importante!
Non sottovaluti le possibilità insite in una psicoterapia: qualora il disagio fosse così tanto invalidante, le consiglierei anche il supporto farmacologico (almeno in una prima fase).
Non si neghi la possibilità di poter far evolvere la sua persona, e tenga bene a mente: il malessere, aiuta a fa fiorire parti di noi nuove: e non è mai casuale!
Le faccio un forte in bocca al lupo...
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Salve, si dovrebbe fare un percorso terapeutico, la supposizione è corretta.
Mancano però molti elementi fondamentali all’interno del suo racconto che non permettono un buon orientamento della risposta stessa.
Le potrebbero però fare bene una psicoterapia sul confronto con un gruppo, e sicuramente con l’aggiunta di farmaci, almeno in un momento iniziale.
In questo modo potrebbe provare ad innescare il cambiamento.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, come lei ha rilevato la sua situazione comporta un grande stress per lei e per le sue familiari. Anche loro, proprio per il fatto di vivere con lei dovrebbero ricevere un supporto psicologico. per quanto riguarda i suoi disturbi, molto impattanti sulla vita quotidiana, dovrebbe consultare uno psichiatra per valutare un aiuto farmacologico. Quando ci sono sintomi così accesi, neanche la psicoterapia riesce a lavorare bene, perchè la persona non ha energie sufficienti. Il mio suggerimento è farmaci+psicoterapia individuale (o eventualmente familiare). Cordiali saluti SR

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