Buongiorno, ho 52 anni e da circa 6 soffro di DE. Il mio medico di base mi aveva consigliato di usar

4 risposte
Buongiorno, ho 52 anni e da circa 6 soffro di DE. Il mio medico di base mi aveva consigliato di usare il viagra (50mg) perché secondo lui si trattava di un problema psicologico che con l’aiuto del farmaco avrei risolto. Da allora lo uso sempre dato che i risultati erano stati ottimi. Da un anno ho una nuova partner e sempre con l’uso del viagra non ho mai avuto problemi, ma da circa due mesi pare che improvvisamente non faccia più effetto, ho provato a prendere anche 100mg ma la maggior parte delle volte è come bere acqua fresca. La cosa mi sta causando parecchia frustrazione...è possibile che dopo tutti questi anni di uso io ne sia assuefatto?
Grazie per la risposta.
Buongiorno, dato l’improvviso ripresentarsi del problema da due mesi a questa parte occorrerà ora effettuare nuovi accertamenti medici per esludere un problema di carattere organico. Se così non fosse, anche in considerazione del fatto che in passato il suo medico di base avesse valutato trattarsi di un problema di carattere psicologico, sarà opportuno riflettere su eventuali cambiamenti intercorsi nella sua vita da due mesi a questa parte. Risulterà in tal caso fondamentale valutare di iniziare un percorso psicoterapeutico volto a risolvere in maniera definitiva la questione psicologica alla base del sintomo stesso. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un saluto, Marta Corradi.

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è molto probabile che lei in questi 6 anni abbia solo coperto il sintomo lasciando proseguire le ragioni della disfunzione erettile che lei non riferisce mai essere state valutate e che ora si fanno sentire maggiormente. Occorre che un andorlogo verifichi le ragioni genitali e generali alla base della disfunzione per correggerle. solo in concorrenza o solo se tutto fosse realmente negativo allora la questione andrà risolta sul fronte psicologico-comportamentale.
Come già le hanno risposto i colleghi in precedenza, occorre sicuramente valutare l'aspetto organico. Sul versante psicologico, certamente questa difficoltà le crea frustrazione, ma è capitato qualcos'altro negli ultimi tempi ad esempio? Com'è il rapporto con questa nuova partner? Potrebbe essere importante analizzare comunque meglio la questione in un percorso psicologico oltre a effettuare l'indagine medica.
Cordialmente
Alessia Vaudano
Forse sarebbe necessario fare prima di tutto un passo indietro e cercare di capire cosa c'è che non va. Non va che un medico di base, per aiutare un suo paziente a superare quella che lui identifica come una difficoltà psicologica, prescriva un farmaco. Non va confondere il senso di infondere sicurezza in un paziente con il fornirgli un metodo semplice per creare una dipendenza da farmaco. Sono convinto che sia necessaria una migliore comunicazione tra pazienti e i Professionisti Sanitari. Forse molti fraintendimenti potrebbero essere evitati con un maggior beneficio per tutti. Resta però importante affermare che assumere per anni un farmaco non necessario non solo non è utile ma può essere addirittura dannoso. Non solo per motivi di assuefazione ad un principio chimico ma anche e soprattutto, perché si sta evitando di comprendere un sintomo. I sintomi hanno un significato, fisiologico o psicologico che sia, che se ignorato o mal interpretato può rimanifestarsi in altri momenti della nostra vita. Mia convinzione che con il supporto di validi Specialisti supererà le sue difficoltà invece di ignorarle sperando che vadano via da sole.

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