Buongiorno, ho 50 anni, dopo vari tentativi ho trovato uno psicanalista che mi ha diagnosticato il d

17 risposte
Buongiorno, ho 50 anni, dopo vari tentativi ho trovato uno psicanalista che mi ha diagnosticato il disturbo narcisistico, fra l’altro con svariate sfaccettature. Da sempre ho sentito infatti l’esigenza di modificare degli atteggiamenti e dei comportamenti che non mi piacevano, nonostante il riconoscimento sociale, di relazioni lavorative, amicizie e relazioni sentimentali. Da buon narcisista (sigh!) infatti ho sempre avuto successo, ho buona cultura, etc etc etc. Ma il vuoto interiore era incolmabile e in parte lo è ancora e ho ricercato per tutta la vita di porvi argine, se nn un rimedio.
Il vostro collega ha trovato la chiave per rendermi consapevole e dopo un rifiuto iniziale me ne sono fatto una ragiona.
Ma certi meccanismi sono difficili da scardinare e sinceramente erano e sono in parte ancora per me detestabili ( e di sicuro anche per le persone a cui voglio bene). Perché anche se mi sono ora chiarissime le strategie adattive che ho messo in scena per almeno quaranta dei miei cinquanta, provo dolore nel pensare di poter far soffrire le persone a cui tengo. Perché anche un narcisista ama figli, partner e amici stretti modo sincero, ve lo assicuro.
Avrò mai pace secondo voi? (Sicuramente proseguirò il percorso intrapreso ormai da un anno, ma ogni consiglio professionale e’ assolutamente gradito)
Il percorso sembra dare buoni frutti, quindi vada avanti. Cerchi anche di accettare la qualità speciale della sua personalità, che ha peraltro aspetti buoni e buona consapevolezza.

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Salve, già essere riusciti a trovare una chiave non è cosa da poco. Continuate così, non ha bisogno di altri pareri poichè questi potrebbero mandarla in confusione se non addirittura in conflitto con il percorso già intrapreso.
Da bravo narcisista, personalità che a volte può non tollerare la vergogna e la sensazione di asimmetria, cerchi di cogliere il percorso terapeutico come mezzo utile per lasciarsi andare e per scoprire le parti più intime di sè.
In bocca al lupo per tutto.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente dal suo racconto si evince che il suo percorso terapeutico è ottimo non ha bisogno di "consigli" prosegua per la sua strada e continui ad affidarsi al suo professionista.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Giulia Marchiani
Carissimo. Premettendo inevitabilmente di non conoscerLa e che la prognosi è sempre un campo incerto, ciò che mi preme farle notare è che Lei ha già posto una distanza tra sè e ciò che sono le sue modalità disfunzionali. La capacità di osservarsi è la funzione principe per la crescita personale, la base su cui si poggia il percorso che la sta già aiutando a superare modalità adattive forse utili in passato ma che hanno ormai fatto il loro tempo. Le auguro buona fortuna e accettazione non solo delle difficoltà ma altresì delle sue dimensioni "positive" e cariche di rispetto e affetto per i suoi cari.
Salve! Essere in un percorso e mettersi in gioco è già un buon inizio, le paure e le incertezze che possono venire sono parte della crescita e della consapevolezza che sta avendo. Un abbraccio e buona crescita.
Complimenti per il lavoro di consapevolezza fatto e le capacità strategiche attuate nel corso di questo lavoro. Continui così e non si dimentichi che anche la sua personalità ha degli aspetti positivi
Dottssa Fiori Marika
Buongiorno, prosegua con il suo percorso. Credo che sia fondamentale interrogarsi con il suo analista sul suo bisogno di portare fuori dall'analisi queste sue domande. Tecnicamente è un agito che andrebbe affrontato con lui. Cordialità
Buongiorno,
Ritengo che già l'aver accettato e dunque preso consapevolezza della presenza in lei di una struttura di personalità di questo tipo non sia stato affatto cosa da poco.
Considerando come la maggior parte delle difficoltà del narcisista si creano a livello relazionale, è un ulteriore fattore positivo il fatto che lei assegni molta importanza alla salvaguardia dei suoi rapporti interpersonali. Ricordi che le strutture di personalità, come ha già detto lei, sono più difficili da "scardinare" specie dopo anni, ma che la buona volontà e l'aiuto di un buon percorso terapeutico possono creare grossi miglioramenti.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Le auguro molta fortuna nella prosecuzione del suo percorso di terapia,
Cordiali saluti.

Dott.ssa Elisa Folliero
Buongiorno.
Quanto da lei descritto, va nella direzione di un cambiamento che lei per primo sente di dovere effettuare. Le terapie ad orientamento psicoanalitico sono davvero preziose perchè permettono di lavorare anche sulle difese, vale a dire quegli schemi disfunzionali che attuiamo spesso in modo automatico ed inconsapevole, ma che condizionano soprattutto le relazioni con gli altri. Se non lo ha ancora fatto inoltre, si faccia consigliare qualche testo interessante su questo tema. Cordiali saluti.
Caro lettore e scrittore, sapendo quanto per una persona narcisista sia difficile intraprendere un percorso terapeutico ed ammettere le proprie "manovre" prima di tutto le faccio i miei complimenti. Poi, più importante, accettare e riconoscere i comportamenti che si mettono in atto, conoscerne le ragioni e cercare di lavorarci su, lo considero un grande successo del percorso che ha fatto con la sua terapeuta e non posso che consigliare di proseguire. In un anno avete fatto un lavoro enorme e prezioso, ma i meccanismi necessitano, si di essere compresi, ma per cambiarli ci vuole tempo. Prosegua con fiducia, arriverà ad essere più libero!!!
Un caro saluto
Claudia m
Gentile grazie per essersi aperto con noi , quello che sta facendo è il primo passo alla consapevolezza di sé e il continuare nel percorso intrapreso la aiuterà a trovare serenità interiore a riconoscere le sue ferite accettarle e trasformarle, imparando ad agire in maniera funzionale a quegli schemi che si ripetono. La psicoterapia la aiuterà.
Ci vuole tempo, pazienza e voglia di cambiare e sono sicura che con questo atteggiamento lei é già nel cammino per fare tutto questo.Non si scoraggi . Le auguro di riprendersi la sua serenità e il suo diritto a una vita serena per lei e la sua famiglia. Cordiali saluti
Buongiorno! Sembra che abbia trovato un valido professionista e che il Vostro percorso insieme continuerà. Credo, sia importante rendere partecipe il terapeuta dei dubbi e delle indicazioni che qui cerca, perché hanno molto a che fare con la coppia terapeutica e con quello che in Lei sollecita la relazione con l'altro (terapeuta). Buon viaggio
Buongiorno, sarebbe importante si confrontasse col suo psicoterapista in merito ai suoi dubbi; in questo momento è la persona più indicata a darle una restituzione rispetto alle sue riflessioni. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Gent. Utente,, il percorso che sta facendo è lungo e già in questo primo anno sembra che il processo stia facendo il suo corso. Ovviamente per star meglio non è sufficiente solo diventare consapevoli dei propri meccanismi e cambiarli... sarebbe tutto molto semplice così. Entrano in campo le emozioni e le sensazioni e le ns. paure o come dice lei le ns. sensazioni di vuoto che vanno riconosciute, accolte ed elaborate. Buon viaggio! Cordialità Dot.ssa Alessandra Domigno
Salve, anche il disturbo narcisista come tutti i disturbi psicologici ha bisogno di tempo e impegno da parte di paziente e terapeuta per risolversi. Conservi sempre fiducia e ricordi che la consapevolezza che ha acquisito è il suo tratto vincente in ogni situazione dolorosa dovesse presentarsi. Per ulteriori chiarimenti sono a sua disposizione
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Gentilissimo, la pace non è di questo mondo! Scherzi a parte, i percorsi psicoterapeutici sono lunghi, specialmente quando si tratta di personalità. Diciamo che si cercano continui equilibri, e una volta raggiunti si passa a quello successivo. E' molto positivo quello che ci dice del suo percorso. Come mai rivolge queste domande qui? E' importante che le condivida con il suo terapeuta. Buon proseguimento! Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza in maniera così sincera e aperta. Il percorso che sta intraprendendo non è affatto semplice, ma il fatto che lei abbia scelto di affrontarlo, accettando la diagnosi e continuando a lavorare su se stesso, è già un passo di grande valore e coraggio.

Il disturbo narcisistico è caratterizzato da una complessità che coinvolge il proprio senso di sé, le relazioni con gli altri e, soprattutto, la percezione del proprio valore e del vuoto interiore. Il riconoscimento del proprio comportamento e il desiderio di cambiare sono elementi fondamentali che le danno la possibilità di lavorare sulla consapevolezza e su nuovi modi di relazionarsi con gli altri.

Anche se certi meccanismi possono sembrare radicati, il fatto che lei provi dolore all’idea di poter far soffrire chi le sta accanto dimostra una significativa empatia e un cambiamento già in atto. Il narcisismo, infatti, non esclude la capacità di amare, ma può distorcere il modo in cui viene vissuto e comunicato l'affetto.

Un passo importante per continuare nel suo percorso è imparare a praticare l'autocompassione, sviluppando la capacità di trattare se stesso con gentilezza, soprattutto nei momenti di difficoltà. Spesso dietro i comportamenti narcisistici c’è una profonda ferita emotiva legata all'autostima, e lavorare su di essa è essenziale per iniziare a trovare un senso di pace interiore.

L'obiettivo della terapia è anche quello di aiutarla a costruire relazioni più autentiche e meno difensive, in cui non ci sia bisogno di ricorrere alle stesse "strategie adattive" di cui parla. Questo richiede tempo e pazienza, ma è possibile modificare gradualmente quei comportamenti che non la fanno sentire in linea con ciò che davvero desidera essere.

Avere "pace" potrebbe significare imparare ad accettare se stesso, con le sue complessità e contraddizioni, e trovare modi più soddisfacenti e sinceri per connettersi con gli altri. Potrà essere un percorso a lungo termine, ma il fatto che lei stia lavorando su questo e sia disposto a farlo è il segno che sta già camminando verso una versione di sé più autentica e capace di trovare un equilibrio.

La incoraggio a continuare il suo percorso terapeutico con costanza e apertura. Potrebbe essere utile lavorare anche sull'apprendimento di tecniche di gestione dell’ansia e delle emozioni intense, magari attraverso l'impiego di strumenti come la mindfulness, che può aiutarla a rimanere più presente nei momenti di difficoltà e ad affrontare i pensieri critici in modo meno reattivo.

Le auguro di trovare la serenità e il senso di completezza che sta cercando.

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