Buongiorno, ho 47 anni, il 6 dicembre scorso in seguito a una caduta in bicicletta ho riportato "fra

Buongiorno, ho 47 anni, il 6 dicembre scorso in seguito a una caduta in bicicletta ho riportato "frattura spiroide della diafisi di 4 e 5 metacarpo mano dx con minima scomposizione dei monconi ossei". La mano era molto gonfia e dolente e sul palmo era visibile un ematoma. Dopo aver praticato riduzione manuale chiusa (non risolutiva) è stato applicato un apparecchio gessato lasciando liberi pollice, indice e medio. Indice e medio erano comunque doloranti, gonfi e bluastri e avevo continui formicolii diffusi alla mano tanto che dopo 3 giorni sono tornato al pronto soccorso facendo presente la cosa. Il medico non ha dato molto peso e ha solo consigliato di tenere la mano alta e mobilizzazione delle dita libere. Nel frattempo ho eseguito due radiografie programmate con controllo ortopedico, il 14 e il 28 dicembre, in entrambe le occasioni "sostanzialmente invariato il grado di scomposizione dei monconi ossei". Oggi 11 gennaio mi è stato tolto il gesso, alla radiografia "invariata la posizione dei monconi ossei delle note fratture di 4 e 5 metacarpo in evoluzione osteoriparativa". La mano è ancora gonfia e dolente, con pelle molto desquamata e due chiazze bluastre (tipo ematomi) all'avambraccio. Chiudere la mano a pugno o tendere le dita mi è impossibile per il dolore e di fatto non riesco a usare la mano, anche solo metterla in tasca o infilare un guanto è molto doloroso. Anche indice e medio sono dolenti. Vorrei sapere se tutto questo è normale. Oltre alle fratture ci possono essere lesioni anche ai tessuti molli o vascolari? È opportuno approfondire con altri esami? Quali sono i tempi di recupero in questi casi? Non mi aspettavo una ripresa immediata ma una situazione così è abbastanza sconfortante. Grazie.