Buongiorno, ho 40 anni. Ho fatto una prima visita neurologica, perché volevo fare una sorta di check

21 risposte
Buongiorno, ho 40 anni. Ho fatto una prima visita neurologica, perché volevo fare una sorta di check up di base su APPARATO PSICHICO e SISTEMA NERVOSO CENTRALE.
Io ho vari problemi fisici e vi faccio un esempio concreto per capire meglio la mia richiesta:
Soffro per esempio di acufeni. Fra i vari esami di controllo che si possono fare c'è la Risonanza Magnetica per valutare la funzionalità della via nervosa acustica per escludere la presenza di altre patologie neurologiche.
Ripeto, mi sarebbe piaciuto quindi fare un "check up" per escludere eventuali altri problemi dell' A.P. e del S.N.C.
DOMANDE:
1) E', innanzitutto, corretto quello che ho esposto?
2) Perché il neurologo mi ha risposto che questo genere di esami devo farmeli per conto mio, e non mi ha prescritto niente? E' normale?
3) Quali esami si possono fare per un check up dell'apparato psichico e del sistema nervoso centrale? Es. Risonanza magnetica? Altro?
4) Ho lamentato al dottore mancanza di memoria ed alcune fobie. Mi sono stati prescritti test deterioramento-sviluppo intellettivo/psicomotorio. Anche se da un precedente colloquio Neuropscicologico, per i quali ero andato ed ho pagato, tali test non sono stati fatti perché ritenuti, nel mio caso, solo una perdita di tempo.
- A) Chi sbaglia, il neurologo o il neuropsicologo?
- B) Ci sono dei controlli possibili in caso di "sensazione" (non sono un dottore) di mancanza di memoria, fobie ?
Grazie
Gentile Utente del Servizio. le sue domande sono formulate in modo corretto, tuttavia gli specialisti a cui si è rivolto sembrano averle risposto(indirettamente) che le sue preoccupazioni sulla sua salute forse sono eccessive. le potrei consigliare una batteria di test che prendano in considerazione le sue condizioni psicologiche globali e che le diano anche un indicazione sulla sua struttura di carattere. Forse dovrebbe rivolgersi ad uno studio di psicoterapia privato dove siano specialisti in psicodiagnostica.A partire da questi test potrebbe avere dei suggerimenti su quali aree della sua salute psicologica e fisica approfondire.
Spero di esserle stato utile. Le porgo Cordiali Saluti. Dottor Grilli

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Buongiorno, in base a quanto scrive credo che le potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista specializzato in psicodiagnosi in modo da avere un quadro completo della sua struttura. Mi chiedo inoltre se le sensazioni di cui parla siano associate, ad esempio, ad uno stato ansioso. Resto a disposizioni per altri chiarimenti. Distinti saluti. Dott.ssa Catalano
Gentile Utente, ci sono almeno tre ambiti differenti che possono essere indagati. Concordo con il collega che è possibile che il neurologo e il neuropsicologo l'abbiano voluta indirettamente rassicurare, ma se volesse approfondire sicuramente dovrebbe trovare un neurologo che le ispiri fiducia con il quale affrontare il problema degli acufeni che solitamente sono molto fastidiosi. Per l'ambito della memoria, nonostante lei sia molto giovane e quindi molto poco probabile un problema di deterioramento, si può rivolgere a una Unità Valutativa Alzheimer pubblica dove può effettuare un colloquio con un neurologo che valuterà se farle fare degli accertamenti specifici. Infine per l'ambito delle fobie può rivolgersi a uno/a psicoterapeuta con il quale valutare se le sensazioni, la sintomatologia generale può essere dovuta o magari accentuata da un quadro psicologico. In generale il lavoro di concerto di un neurologo e di uno psicologo la possono sicuramente aiutare.
Buongiorno. Le rispondo sollecitata dalla curiosità sull'Apparato Psichico. In realtà questa è una definizione usata da Freud circa 150 anni fa. Ad oggi sappiamo che con i test neuropsicologici possiamo valutare i vari domini cognitivi (attenzione, memoria, linguaggio, pianificazione e controllo dei processi superiori). Sappiamo anche che con i test di personalità possiamo indagare i domini dell'affettività, della socialita', della gestione dello stress, della consapevolezza di sé in relazionè agli altri, dell'identità di genere e via discorrendo fino ad arrivare agli istinti più ancestrali come l'aggressività, la sessualità e l'attaccamento infantile. Ora detto ciò, prima di procedere ad una valutazione si faccia una semplice domanda: "perché farlo? "
Gentile utente,concordo con quanto esposto dai colleghi, ma sottolineerei anche un altro aspetto.Indaghi meglio il discorso degli acufeni in un centro specializzato e con un otorino che si occupi di tale problematica.Ok la risonanza magnetica, ma anche se non dovesse emergere nulla comunque resta il fatto che lei ha gli acufeni che hanno una componente fisica ma anche un'importante componente psicologica con particolare correlazione con ansia, disturbi dell'umore e deficit attentivi.
Il neuropsicologo che l'ha visitata le ha detto che non occorrevano i test (forse sarebbe stato utile fare il THI -Tinnitus Handicap Inventory- per un primo screening che di solito fa compilare il neurologo, lo psicologo o L'otorino che si occupano di acufeni) ma sicuramente le avrá dato a fine incontro un feedback circa la sua condizione globale.Per qualsiasi ulteriore delucidazione resto a disposizione.
Buongiorno con un'opportuna valutazione cognitiva sarà possibile valutare i vari domini ed escludere eventuali problemi organici con l'ausilio di esami strumentali come lei giustamente indica. Se vuole mi contatti privatamente.
Buona giornata
Dott.ssa Manuela Pacifici
Gentile utente, concordo con quanto già detto dai miei colleghi e soprattutto vorrei sottolineare che nel nostro campo la valutazione dei vari problemi non è fatta solo da test e analisi mediche. Sta affrontando il problema da un punto di vista anatomico e medico ma gli acufeni possono essere collegati a stati ansiosi, tensione nervosa, stanchezza fisica e mentale. Tutte cose che non vengono valutate dalla risonanza magnetica. Uno psicologo psicoterapeuta le può somministrare dei test di personalità o sullo stress per aiutarla a definire meglio il problema. Parla di fobie, che non si studiano analizzando i nervi con un macchinario ma attraverso i colloqui clinici. Anche i problemi di memoria potrebbero essere ricondotti ad aspetti psicologici più che neurologici. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Cordiali saluti. Dott.ssa Eleonora Carozza
Buongiorno. La sensazione generale che qualcosa non vada è sempre un ottimo stimolo per voler approfondire,E mi sembra saggio da parte sua volerci capire di più, fino in fondo. Per questo credo che sia importante non confondere gli aspetti anatomici che possono essere indagati esami strumentali, da quelli del funzionamento ed alla valutazione della sua personalità. Credo quindi che sia importante includere nell’équipe delle persone da cui farsi aiutare, anche uno psicologo psicoterapeuta che può approfondire l’aspetto delle fobie ed il generale dello stato di allarme che sembra trasparire dal suo racconto. Le auguro di stare meglio. Dottoressa Maria Luisa Gargiulo
Salve, come già diagnosticato dai miei colleghi dovrebbe consultare un otorino per gli acufeni, poi chiedere un appuntamento da uno spicoterapeuta e cercare di approfondire questo suo stato ipocondrico e valutare che cosa sta nascondendo con i suoi sintomi. La saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli
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E' molto probabile, sulla base di quello che lei scrive, che non ci siano problemi importanti a livello di sistema nervoso centrale. Per gli acufeni potrebbe contattare un otorino, se non l'avesse già fatto. Inoltre le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta al quale spiegherà tutte le sue problematiche per poter essere consigliato ed aiutato ad affrontarle e risolverle al meglio. Auguri.
Buongiorno, le sue domande sono ben formulate. Ciò per cui sta richiedendo una risposta riguarda diverse aree di funzionamento, differenti specialisti e di conseguenza differenti esami per avere una diagnosi, cosa che le hanno consigliato anche molti altri colleghi. Ciò che comunque appare evidente dalla sua richiesta è la preoccupazione che pervade l'esigenza di fare esami. Non mi fraintenda la pre-occupazione, davanti un problema o sintomo, è comprensibile e lecita, ma quando la pre-occupazione ci impedisce poi di occuparci del resto della vita questo diventa disfunzionale. Ciò che le consiglio è di continuare ad affidarsi al neurologo, per quanto riguardo i sintomi fisici che manifesta, ma di intraprendere al più presto un percorso psicoterapeutico, che possa aiutarla a far ordine in tutta questa preoccupazione. Un saluto, Federica Miccichè
Gentile utente,
gli acufeni potrebbero avere origine neurologica, otorinolaringoiatrica o psicogena. Il consiglio é quello di rivolgersi inizialmente ad un otorino, lui valuterà la possibilitá di estendere le indagini alla branca neurologica.
Per quanto riguarda l'aspetto cognitivo, in assenza di deficit, che in giovane etá sono rarissimi e solo dovuti a malattie o traumi, indagherei la sfera emotiva. Le fobie cosí come i disturbi di memoria potrebbero avere una causa psicogena. Potrebbe essere utile una valutazione psicodiagnostica che comprenda il test MMPI2 e il test di Rorschach. Cordialmente NA Losignore.
Buongiorno, può prendere in considerazione la possibilità di chiedere una consulenza psicologica, le porgo i miei cordiali saluti e le auguro di risolvere quanto prima, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno, sicuramente la sua situazione risulta da approfondire. In ogni caso le fobie si trattano con la psicoterapia cognitivo-comportamentale in modo efficace.
Mi scriva in privato per dettagli.
dott Tealdi
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Buongiorno,

la prassi di valutazione neurologica è stata sicuramente importante, anche se con risultati che lei reputa incompleti.
Per tutta la sfera psicologica, l'ansia di malattia, le fobie, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta (che valuterà eventualmente la somministrazione di altri test).

Un caro saluto.
Buongiorno. Sicuramente uno specialista in psicodiagnostica è il primo professionista da sentire. Successivamente consiglio un percorso di terapia sulla base di quanto emerso dal primo consulto.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Gentile utente, le domande sul suo stato di salute e la voglia di approfondire non sono sbagliate perché i referti medico-organici escludono o confermano determinate vie di ulteriori indagini. Non so per quale motivo il suo medico curante non le abbia voluto prescriver altri esami, magari ha fatto una diagnosi e giustamente pratica ciò che ritiene necessario sapere. I disturbi della memoria possono avere origini organiche, le fobie invece sono più di competenza psicoterapeutica. E' pure vero che la memoria può risentire di aspetti ansiosi a cui sarebbero collegate anche le fobie. In sintesi ciò che deve fare è procedere ad una valutazione di funzionalità organiche ed escluse quelle si può parlare di difficoltà di origine psicologica.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, mi sembra di capire che di visite ed esami ne abbia già fatti molti, che non sia emerso nulla di organico, ma al contempo che il suo stato di sofferenza permanga. A mio parere si potrebbe trattare di una serie di somatizzazioni, molte persone hanno una modalità incentrata prevalentemente sul corpo nel percepire le emozioni, e quindi ansie, stress e preoccupazioni, salvo non riuscire a contestualizzarle nell'ambito della propria esistenza. L'attivazione corporea quindi non parla più del significato che sottende ma diventa solo sintomo da curare. Un batticuore per una preocciupazione viene vissuto come tachicardia e interpretato come possibile problema cardiaco, per esempio. È su questa base che si innestano le sindromi psicosomatiche e la difficoltà a riconoscerle e a curarle è che ci si concentra troppo sul corpo. Anche i sintomi fisici si innestano in una storia, le hanno chiesto della sua vita? Delle sue scelte, di ciò che la mette in difficoltà? Delle sue prospettive future? Io non farei solo altri esami ma approfondirei cosa nella sua vita la sta mettendo in scacco. Mi sembra che in questo momento manchi una chiave di lettura che parli di lei, non solo del suo corpo.
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Salve,
prima è fondamentale procedere con il percorso medico.
Poi consulti un professionista per l'ipocondria.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentilissima, vedo che hanno risposto già moltissimi colleghi quindi avrà già ricevuto sufficienti risposte alle sue domande. Io aggiungo alla sua prima domanda, una domanda che lei può porsi: forse necessito di approfondimenti diagnostichi dal punto di vista neurologico per escludere cause organiche al mio acufene? Questo dubbio può condividerlo con il suo medico. Per la componente psicologica dell'acufene può rivolgersi ad un psicoterapeuta cognitivo comportamentale e/o EMDR. Idem per la"sensazione" di mancanza di memoria e fobie.
Un caro saluto dott.ssa Laura Prosdocimo

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