Buongiorno, ho 40 anni e soffro di ansia forte con tutti i sintomi fisici molto invalidanti che essa

17 risposte
Buongiorno, ho 40 anni e soffro di ansia forte con tutti i sintomi fisici molto invalidanti che essa comporta, con passato di attacchi di panico che ogni tanto in forma per fortuna più lieve ma si ripresentato specialmente in quest'ultimo periodo, in passato ho fatto psicoterapia ma senza risultati evidenti. Sto facendo una cura omeopatica da oltre un mese dopo visita con uno specialista per non ricorrere a farmaci, ho notato un peggioramento dei sintomi, mi ha consigliato di continuare la cura. Voglio evitare farmaci. In passato prendevo mezza sertralina al giorno ma con risultati quasi impercettibili, se non qualche effetto collaterale specialmente dopo interruzione. Oltre un anno fa ho provato l'agopuntura, dopo la 4 seduta ho interrotto immediatamente causa una fortissima crisi vagale accompagnata da un forte senso di sbandamento e perdita di equilibrio molto marcati, tutt'ora con alti e bassi ma presenti e molto invalidanti nella vita, ho fatto varie visite specialistiche e tutte non hanno riscontrato problemi fisici, soffro di cervicale da molto tempo qualcosa può influire con l'installabilità ma il problema è comparso dopo agopuntura e non so come fare per stare bene, è un connubio tra ansia, sociale e pensieri negativi, poi si aggiunge depressione e questi giramenti continui che non mi fanno più vivere, giá faccio una vita piuttosto da solitario, da single, coltivo qualche hobby ma questa condizione mi compromette di vivere come si dovrebbe, accetto consigli. Grazie
Buongiorno, il quadro che descrive sembra compromettere molto le sue normali attività quotidiane e la sua vita in generale. Ha effettuato diversi trattamenti (psicoterapia, omeopatia, agopuntura), ma se è arrivato a questo punto non penso che abbiano avuto molta efficacia. La terapia farmacologica che ha assunto in passato probabilmente era ad un dosaggio molto basso e per questo ha avuto risultati poco tangibili. Per tentare di migliorare la sua condizione attuale potrebbe rivolgersi ad uno specialista psichiatra che, sulla base del quadro clinico, potrebbe proporle una terapia farmacologica adeguata. Consideri che ogni farmaco ha degli effetti collaterali, ma ad oggi sono disponibili terapie efficaci e più tollerabili rispetto al passato. Cordiali saluti

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
bisognerebbe capire qual è la natura della sua ansia e della sintomatologia che riporta.
Anche se ha già fatto un percorso psicoterapico e farmacologico, bisogna capire quanto lunghi nel tempo perchè anche la durata e la frequenza sono molto importanti, c'è da capire cosa non ha funzionato.
Sicuramente il percorso più indicato è la presa in carico di un medico psichiatra e di uno psicoterapeuta, da capire se nel suo quadro c'è da coinvolgere altri professionisti medici e non, magari provi a rivolgersi a un centro che ha un equipe variegata in modo che possano rispondere alla sua domanda clinica in un'ottica più globale.
A presto
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, quando purtroppo l'ansia dilaga nella nostra vita ci sembra che ogni direzione svanisca e con essa anche noi stessi. Un percorso psicologico può senz'altro offrirle gli strumenti per supportarla in questa fase più oscura, Non si preoccupi e si dia la possibilità di comprendere le radici di questi disturbi e trovare il modo di uscirne. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, sono a disposizione anche per terapie online. Un caro saluto, dssa Cristina Sinno
Buongiorno, grazie per la condivisione. Posso capire le difficoltà che questa situazione le creano nella vita quotidiana. Sarebbe interessante indagare le emozione, i pensieri e i sentimenti che stanno dietro a questo disturbo, potrebbe pensare in un percorso psicoterapeutico con orientamento psicocorporeo, come l'analisi bioenergetica, che è una terapia che lavora per l'integrazione mente-corpo.
Un abbraccio, sono a disposizione per un consulto anche online
Gentile utente, è evidente che la situazione che lei descrive non le permette di vivere in maniera serena. Questi sintomi che lei riferisce creano disagio e sono invalidanti . I diversi trattamenti che lei ha sperimentato non sono stati efficaci e nemmeno la psicoterapia. Sarebbe importante comunque capire le origini di questi suoi sintomi e il significato che lei attribuisce ad essi dal punto di vista psicosomatico. Un approccio integrato come dice la collega psicocorporeo, potrebbe essere più indicato per il suo caso. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Dafne Zikos
Gentilissimo,
Un percorso terapeutico, talvolta, non può portare a risultati sperati perché magari non si è motivati o perché si è in una fase in cui si ha una certa resistenza al cambiamento.
Ognuno di noi ha determinati schemi mentali e fa fatica ad uscirne fuori e a trovare dentro di sé le risorse, in modo da esplorarsi.
Un buon percorso terapeutico è un viaggio dentro di sè e magari in questo viaggio potrà incontrare altri aspetti di lei che la aiuteranno a vedersi con nuovi occhi. Resto a disposizione, anche online Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Buongiorno, la sola parola su cui ritengo utile soffermarmi è "sociale". Quali persone coinvolge la sua ansia? Nei modi di vivere come si dovrebbe citando la sua espressione, penso che la parola condivisione abbia un ruolo fondamentale. Pensi a quali relazioni placherebbero la sua ansia, piuttosto che a quali farmaci. E consideri la possibilità di un percorso terapeutico che tenga conto della valenza relazionale del suo sintomo, il quale forse si sente molto solo.
Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Buon pomeriggio gentile utente, non ho consigli da darle, ma temo non siano ulteriori suggerimenti quelli di cui necessita. Si guarisce (o si apprende come gestire) dall’ansia quando si impara a fermarsi, a guardarla, a capire cosa è venuta a comunicarci e perchè. Lei cerca magie, ma nessun dottore e nessun farmaco potrà assicurargliele. La magia la fa lei nel momento in cui smette di scappare da una soluzione all’altra e inizia a conoscersi per davvero. Le assicuro che non ci vorrà più tempo, con la psicoterapia, di quello finora investito.
Cordialmente,
dott.ssa Valeria Vitiello
Ciao
Sono dispiaciuta di sentire che stai attraversando un periodo così difficile con l'ansia e i sintomi fisici che essa comporta. È positivo che tu stia cercando soluzioni alternative alla terapia farmacologica, ma è altrettanto importante trovare un trattamento che sia efficace e che ti aiuti a gestire i tuoi sintomi in modo adeguato.
È comprensibile che tu abbia avuto un'esperienza negativa con l'agopuntura e che tu sia preoccupato riguardo al peggioramento dei sintomi con la cura omeopatica. Potrebbe essere utile tornare a parlare con il tuo medico omeopata per discutere dei tuoi sintomi attuali e valutare se ci sono alternative o modifiche alla cura attuale che potrebbero essere più adatte per te.
Inoltre, considera l'opportunità di consultare un terapeuta esperto in disturbi d'ansia e depressione. Un trattamento che potrebbe essere utile per affrontare l'ansia e i disturbi da attacchi di panico è l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Si tratta di una terapia che mira a ridurre l'ansia e il disagio associati a esperienze traumatiche o dolorose, come una separazione difficile. Durante le sessioni di EMDR, il terapeuta ti guiderà attraverso esercizi che coinvolgono movimenti oculari o stimoli bilaterali per aiutarti a elaborare i ricordi dolorosi in modo più sano.
Ricorda che trovare il trattamento giusto può richiedere tempo e sperimentazione, quindi non perdere la speranza. Continua a cercare supporto e trattamenti che si adattino alle tue esigenze e che ti permettano di migliorare la tua qualità di vita.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto, non esitare a contattarmi.
Un caro saluto
Dott. Tiziana Vecchiarini
Buongiorno, grazie per la condivisione. Nel suo racconto si percepisce il momento difficile che sta attraversando e quanto questo impatti sulla sua quotidianità. Questo momento potrebbe essere un'occasione per esplorare il suo mondo interiore, le sue emozioni e i suoi stati d'ansia attraverso un percorso psicoterapeutico con orientamento psicocorporeo. Quello che succede nella mente si riflette nel corpo e viceversa e i processi energetici condizionano in maniera inconsapevole, il pensiero e il sentire. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, sono a disposizione anche per consulti online. Un caro saluto, dott.ssa Caterina Dimuccio
Salve, deve essere difficile per lei affrontare questa sofferenza.
Sarebbe utile approfondire qual è il significato che ha per lei l’ansia che vive e lavorare su questo.
Si dia un’altra opportunità per apprendere delle strategie più funzionali per gestire la sua emotività.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
I disturbi legati all’ansia purtroppo sono in forte incremento. Sono le situazioni in cui è più evidente come noi esseri umani siamo una integrazione di mente e corpo e come un intervento su una sola dimensione sia inefficace oltre che erroneo dal punto di vista scientifico. Certamente vi sono motivazioni profonde, legate alla storia personale anche molto antica, ma esse sono scritte nel corpo e nei suoi funzionamenti, profondi determinando degli automatismi (spesso inconsapevoli) che ci mettono sotto pressione e sono il terreno di base su cui si sviluppano gli attacchi di ansia. Esistono delle porte di accesso non farmacologiche: ripristino di una respirazione diaframmatica, allentamento posturale e muscolare, all’interno della relazione psicoterapeuta. Consiglio di rivolgersi a un professionista formato per un intervento psicocorporeo integrato.
Dr.Alessandro Bianchi. Istituto di Psicologia Funzionale di Firenze
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Io credo che lei stia cercando di risolvere da un punto di vista fisico un problema che in realtà è di natura psicologica: ha provato diverse strade per calmare i sintomi fisici dell'ansia, se però non hanno mai portato a un risultato soddisfacente significa che il corpo le sta indicando che c'è qualcosa a un livello più profondo di cui si deve occupare. Prendendosi cura del suo mondo interiore, interrogandosi e approfondendo col supporto di un professionista il significato e il senso di questi sintomi, la loro origine, i contesti in cui emergono in relazione alla sua storia e al suo funzionamento, si dà la possibilità di capire cosa le sta succedendo veramente, senza restare solo sul piano "superficiale" dei sintomi. I sintomi sono fastidiosi e invalidanti, ma se li guardiamo come delle sentinelle, come dei segnali di allarme, sono anche molto utili a prenderci cura di quello che non funziona. Le suggerisco di cominciare un percorso: con l'accompagnamento del professionista giusto sono sicura che potrà venire a capo di quanto le sta accadendo e potrà darci un significato, che la aiuterà innanzitutto a placare i sintomi fisici. Se avesse bisogno di ulteriore supporto o chiarimenti mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente, capisco che non stia attraversando un periodo semplice, immagino che non sia piacevole sentirsi così e "subire" gli effetti fisici e cognitivi dell'ansia. Sebbene abbia provato diversi trattamenti per stare meglio, io ritengo che l'approccio scientificamente fondato per curare la psiche sia quello farmacoterapeutico e psicoterapico. I farmaci aiutano, soprattutto all'inizio, a dare una spinta per scalare metaforicamente la "montagna emotiva", invece la psicoterapia porta con il tempo a modificazioni profonde nel modo di percepire sé stessi, gli altri e il mondo. Io utilizzo la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) con un'integrazione con gli approcci di terza generazione CBT.
Dal mio riscontro clinico utilizzando le tecniche e gli strumenti più adatti al paziente i risultati si raggiungono.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
In bocca al lupo e buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice. 
Riconosco che sta attraversando un momento difficile ed è giusto che sappia che ha diritto a chiedere aiuto ora che il percorso si fa tortuoso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
Tra l’altro, la sua domanda ha un contenuto rilevante, è preziosa per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare un’opportunità di conoscenza di sé.

La incoraggio vivamente a considerare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.

Le invio un caro saluto, restando a disposizione.
Buonasera, ho precedentemente risposto alla sua lettera.saluti

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