Buongiorno ho 36anni soffro di ansia depressiva e attacchi di panico.Ho ricominciato la cura con zol

18 risposte
Buongiorno ho 36anni soffro di ansia depressiva e attacchi di panico.Ho ricominciato la cura con zoloft e Xanax ormai da un mese e mezzo e devo continuare fino a fine gennaio.La mia paura e che lo xanax mi crei dipendenza.ormai non ho più attacchi di panico da più di un mese. Cosa posso fare? grazie a chiunque risponderà
Salve, si confronti con il medico che le ha prescritto i farmaci e gli chieda che cosa fare con lo Xanax.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buonasera, per quanto riguarda i farmaci deve chiedere un parere al suo medico curante. Sono sicura che saprà darle indicazioni corrette su come proseguire la terapia. Posso inoltre consigliarle un percorso psicologico che unito ai farmaci può essere di grande aiuto.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno! Le suggerisco di associare alla cura farmacologica un breve percorso di psicoterapia o supporto psicologico (sarà lo psicologo ad orientarla nel primo incontro). Questo perché è dimostrato che l'associazione tra farmaco e psicoterapia ha effetti benefici migliori, di lunga durata e consente di prevenire eventuali ricadute. Spero di esserle stato d'aiuto. Cordiali saluti. Dott. Roberti
Buonsera,
le consiglio innanzitutto di confrontarsi con il suo medico per quanto riguarda il farmaco. Potrebbe anche orientarsi su un trattamento psicoterapeutico che la aiuti per la sintomatologia ansiosa.
Saluti
dott.ssa Francesca De Luca
Gentilissima,
le consiglio di chiedere allo psichiatra che le ha prescritto la cura per quanto riguarda l'effetto del farmaco. Inoltre affiancherei un percorso di psicoterapia per capire cosa scatena la sintomatologia ansiosa.
Un caro saluto
dr.a Monica Bertolini
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Buongiorno, parli con il medico che la segue del suo timore, insieme troverete una soluzione.
Salve, si confronti con il medico che le ha prescritto i farmaci. Cordiali saluti, dott.ssa FM.
Salve. Per i farmaci chieda al medico che li ha prescritti. Se volesse affrontare le cause del suo problema potrebbe integrare la terapia farmacologica con un percorso psicoterapeutico. Per individuarne le cause, esprimere ed elaborare i vissuti emotivi collegati al problema e per stimolare la fiducia in se che l'aiuterà a vivere e ad affrontare le difficoltà della vita con una modalità più aperta a diverse prospettive, per recuperare un pó di leggerezza. Distinti saluti
Gentile utente, quello che può fare è confrontarsi col medico prescrivente per quanto riguarda i dubbi in merito ai farmaci e, allo stesso tempo, contattare uno psicoterapeuta per affrontare la situazione anche da un punto di vista psicologico. La combinazione delle due terapie, infatti, è la soluzione migliore. Un caro saluto
Buonasera, esponga i suoi dubbi al suo medico e si affidi a lui. Le raccomando solo di non sospendere o modificare il dosaggio dei farmaci in autonomia o in maniera repentina, potrebbe avere effetti collaterali. Pensi inoltre ad associare una terapia psicologica.
Saluti, dott.ssa Marini
Salve, chieda queste informazioni al medico che la sta seguendo e che le ha prescritto questa cura farmacologica. La invito a riflettere sulla possibilità di associare ad essa un percorso psicoterapeutico per comprendere l'origine dei suoi sintomi. Cordiali saluti. Dott.ssa Virginia Galli
Per ciò che riguarda la gestione di una farmacologia, ovviamente chieda consulto al clinico che l’ha in cura.
In questo contesto (psicoterapia) può provare a cercare un aiuto per lo studio delle sue sintomatologie (attacchi ansiosi), perché lei saprà di certo che gli attacchi di ansia più o meno acuti sono sintomi.
Un caro saluto
Buongiorno, le consiglio di chiedere al medico che le ha prescritto la cura. Un altro consiglio, se non lo sta già facendo, è intraprendere un percorso terapeutico per comprendere le motivazioni del suo disagio, così da curare non solo i sintomi, ma anche le cause.
Le auguro di comprendere.
Un saluto
Claudia m
Salve gentile utente, per la paura della dipendenza le consiglio di rivolgersi ad un medico psichiatra, mentre aggiungo che deve conoscere cosa scateni i suoi attacchi di panico per imparare a saperli neutralizzare, in vista anche della sospensione del farmaco tra qualche mese, in modo tale da non appoggiarsi troppo ai farmaci. Quindi le consiglio contemporaneamente al trattamento psicofarmacologico anche un trattamento puramente psicologico.
Cordiali saluti Dott C. Papi
Salve
Le suggerisco di porre la stessa domanda, semplice e chiara come l'ha esposta nella sua lettera, al medico prescritto.
Per eliminare l'ansia in maniera definitiva le consiglio un percorso psicoterapeutico con EMDR. Io sono disponibile anche online
Cordiali Saluti Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Al di là del fatto che non è possibile dare una risposta seria al suo quesito non avendola visitata direttamente; penso però in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata di sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni .Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti, nel caso degli attacchi di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Salve, mi associo ai miei colleghi nel consigliarle di consultare uno psichiatra per gestire il supporto farmacologico, ma non posso non dirle che questa non è la soluzione ai suoi disagi. A meno che lei non prenda farmaci per tutta la vita (e non glielo consiglio), i problemi torneranno quando li sospenderà. Per questo le consiglio vivamente di affrontare un percorso psicoterapeutico, che certamente non è una passeggiata e richiede impegno da parte sua, ma è l'unica cosa che può aiutarla a superare le sua difficoltà. In questo caso l'intervento farmacologico avrebbe anche l'utilità di sostenerla nel lavoro della psicoterapia. Un caro saluto. D.ssa M.Rita D'Onofrio
Gentile utente, si rivolga allo psichiatra prescrivente, saprà come aiutarla.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu

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