Buongiorno, ho 36 anni. A febbraio 2019 ho asportato un neo rivelatosi poi all’istologico melanoma i

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Buongiorno, ho 36 anni. A febbraio 2019 ho asportato un neo rivelatosi poi all’istologico melanoma in situ di tipo lentigginoso (regione mammaria sx). Margini di resezione indenni, losanga cutanea mm 10x9x5.
Ho fatto l’intervento privatamente e da poco ho scoperto che avrei dovuto fare l’allargamento che invece non ho fatto. La dottoressa dice che non era necessaria. Sono passati quasi 3 anni, posso stare tranquilla o dovrei eseguire accertamenti per tranquillità? Ogni 6 mesi faccio mappatura dei nei. Ho linfonodi sottomandibolari gonfi da circa 1 anno l’eco riporta linfonodi di tipo reattivo, possono centrare qualcosa? Grazie mille
Il melanoma in situ di tipo lentigginoso, come quello che hai rimosso, è una forma molto precoce di melanoma che non ha ancora invaso gli strati più profondi della pelle. In questo stadio, il melanoma è confinato all'epidermide e generalmente ha un rischio molto basso di diffondersi. L'intervento di allargamento dei margini, che si fa di solito dopo la rimozione iniziale, viene raccomandato in molti casi per garantire che non ci siano cellule tumorali residue, ma se i margini di resezione risultavano indenni già all'istologico, è possibile che la tua dottoressa abbia ritenuto non necessario l'allargamento.

Tuttavia, dato che sono passati quasi tre anni, è comprensibile che tu voglia maggiore tranquillità. Continuare a fare la mappatura dei nei ogni 6 mesi è una buona pratica di monitoraggio per rilevare eventuali nuove lesioni. Per quanto riguarda i linfonodi sottomandibolari reattivi, di solito questi sono segno di una risposta del sistema immunitario a infezioni o altre infiammazioni e non necessariamente legati al melanoma in situ, che in genere non causa ingrossamento linfonodale. Tuttavia, poiché hai notato questo gonfiore da circa un anno, potresti voler discuterne ulteriormente con il tuo medico per valutare se siano necessari ulteriori esami come una biopsia linfonodale o altre indagini, anche solo per escludere con sicurezza qualsiasi correlazione.

In conclusione, è probabile che la tua situazione sia sotto controllo, ma se hai preoccupazioni o sintomi nuovi (come i linfonodi ingrossati), è sempre prudente effettuare un controllo approfondito con un dermatologo o un oncologo per maggiore tranquillità.

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